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Come usare
Word per la gestione dei dati
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La stampa "secolare" di EPSON
Internet:
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0069
DICEMBRE
26 NEWS
a cura
54 RECENSIONE LIBRI
di Massimiliano Cimeli!
58 ARTE INFORMATICA
Simonetta Lux di Ida Cerosa
64 DIECI ANNI FA
OVERVIEW
66 Traxdata CDRW 8432 dì Pierfrancesco Fravolinì
68 Dray Tek mimVigor 128 dì Raffaello De Masi
70 Atlantis Land DVD 2000 di Pierfrancesco Fravolinì
SPECIALE
72 Intel Pentium 4 di Franco Paiamaro
76 Otto anni di Pentium di Aldo Ascenti
80 La risposta di AMD di Aldo Ascenti
84 Dex P4 256 di Pierfrancesco Fravolinì
PROVE
88 Sony Playstation 2 di Pierpaolo Turino
94 IBM ThinkPad X20 di Franco Paiamaro
98 Acer TravelMate 200T - 522 TXV di Andrea Montesi
104 Acer Veriton 7100 di Pierfrancesco Fravolinì
108 Teac Portable CD-ROM Drive di Alessandro Pette
112 II software didattico di Lynx di Raffaello De Masi
118 Finson Aquila V di Raffaello De Masi
4
MCmicrocomputer n. 212
Megahertz, acqua passata!
Con l’avvento del Pentium 4, al quale
dedichiamo lo Speciale di questo
mese, non si parlerà più di megahertz
riguardo la velocità dei processori, il
primo esemplare della nuova famiglia
parte infatti da 1.5 GHz (gigahertz, per
chi non è abituato alle sigle!) ovvero
1.5 MILIARDI di cicli di clock al secon¬
do! Ben poca roba ci sembrano oggi i
60 MHz del primo Pentium arrivato otto
anni fa, per non parlare dei primi com¬
puter di cui si occupava MC neH'81
quando gli stessi megahertz, se citati,
erano rigorosamente al singolare!
adp
=
RECENSIONI
DVD a cura di Luigi Lozzi
CD-ROM e Giochi di L Lozzi, Massimiliano laquamello. Massimiliano Cimelli
COME USARE... WORD 2000
132 La gestione dei dati di Aldo Ascenti
I
ABC
36 Kit di sopravvivenza di Raffaello De Masi
DIGITAL IMAGING
142 Epson Stylus Photo 2000P di Aldo Ascenti
U COMPUTER & VIDEO
146 Authoring tool, sistemi di editing, e altre magie di Bruno Rosati
INTERNET ^
Internet pratica - , i .'i ' ■
Aspettando IPwebl di Bruno Rosati
Le ceneri della Fenice -
di Raffaello De Masi
Avvisi ai naviganti -
WWW...la pizza! di Raffaello De Masi
168 DESKTOP PUBLISHING
Adobe Photoshop 6
di Mauro Gandini
174 LINUX
Come funziona Linux: il backup! di Giuseppe Zanetti
182 PD-SOFTWARE OS/2
eComStation a cura del Team OS/2 Italia
184 MACINTOSH
I
Now Up-To-Date 3.9 di Raffaello De Masi
188 AMIGA
■ Workstation di Massimo Tantignone
dicembre 2000
Direttore
Marco Marinacci
Direzione Tecnica
Andrea de Prisco
Assistente di direziono
Roberta Rolili
Hanno collaboraro:
Aldo Ascenti,
Massimiliano Cimelli
RaHaello De Masi. Valter Di Dio.
Damele Franzo
Pioitrancesco Fravolirii, Mauro Gandini,
Ida Garosa, Massimiliano laquamello.
Luigi Lozzi. Andrea Montosi, Rino Nicotra,
Franco Palamelo.
Alessandro Petto,
Bruno Rosali. Massimo Tantignone,
Giuseppe Zanetti
Copertina e direziono artistica
Paola Filoni
Grafica a impaginaziono
Addano Saltarelli, Fabio Della Vecchia
Fotografia
Darlo Tassa
Coordinamento produzione
Giovanna Molinoti
Pubblicità
Luca Martelli.Achille Barbera.
Flavia D Gregono.
Segreteria e materiali
Paola Nesbitt
Pubblicità USA: Global Ad-Not ■ 94 Giove Street.
Peterborough, NH 03458: phone . 1(003)9241040.
fax » 1(60319241041, e-mail infoOganpubs coni
Pubblicità Taiwan- Acteam International Marketing
Corporation ■ P O. Box 82-153 Taipoi. Taiwan R O C ,
tei .886(217751755; fax .886(217415110
Direttore Rosponsablle
Marco Marinacci
MjrvzccozoJWO izapiTitazuie ( )>»)■»■ Sri
httpTAvww.plurlcom.it
Regomorre dei Trtunoled Reme n. 21981 «i3gugno198l
• ISSN II23-Z714 - Copyright O Pluncom sii - Tutti i diritti
riservati - Manoscntti e foto originali, anche se non pub¬
blicati. non si restituiscono ed è vietata la riproduzione
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(I)
La velocità media di ricezione è fino a 128 Kbit/s.
con una velocità di picco di 640 Kbit/s
( 2 )
VISP= Virtual Internet Service Provider accounr
personalizzati con funzioni di groupware (servizi di
Virtual disk, agenda, rubrica e forum dedicati)
(3)
L'attivazione comprende il costo degli splltter ne¬
cessari per separare il traffico voce dal traffico dati
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nalizzata (ad es. p.rossi(ajazienda.it)l
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neamente, per poter operare anche con gruppi di lavoro a distanza, accessibili da dentro e fuori l'azienda.
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vete fatto caso che
c'è la moda di far
cominciare tutto
per e-P Tutto nasce dal
termine e-maii, che sta
per electronic mail ossia
per posta elettronica.
Beati gli inglesi, che
mettono l'aggettivo prima
del nome e possono
coniare termini cosi facilmente... che brutto invece
parlare di "posta-e", di "commercio-e"... ma non è
un problema, tanto per fortuna noi italiani siamo
"esterofili" e non abbiamo problemi a ricorrere a
qualche escamotage per creare nuove parole.
L'altra mattina, in televisione, la rassegna stampa
mostrava uno degli innumerevoli rotocalchi
tecnologici allegati a un quotidiano che parlava di
"e-lezioni" degli Stati Uniti. Termine interessante,
titolo alla moda, tanto di cappello anzi di e-cappello.
Ma cos'hanno di "e-", queste benedette elezioni?
Alla fine (mentre scrivo non lo so ancora, voi che
leggete sì, spero) chi la ha spuntata, e-Bush o e-
Gore? Siamo sicuri che siano e-lezioni con e-rrori, e
non piuttosto elezioni con errori? Sono colpa dei
computer i problemi che ci sono?
Le elezioni degli Stati Uniti sono state, ma solo per
chi lo capisce, la definitiva conferma del fatto che i
computer sono una cosa bellissima ma bisogna
usarli bene. E che non bisognerebbe rigirare su di
loro i nostri errori. Gli uomini sbagliano molto di più
dei computer: anzi, quando un computer sbaglia è
colpa di un uomo. Non si scappa: era cosi e resterà
così, sono gli uomini che prima progettano, poi
costruiscono, poi usano i computer. Gli errori
vengono fuori se usi male, se costruisci male, se
progetti male.
Vogliono contare i voti a mano, stanno contando i
voti a mano, ogni giorno decidono qualcosa in più
(oggi hanno deciso di conteggiare anche le schede
arrivate per posta con data di partenza dubbia).
Sono tutte decisioni: non e-decisioni, sono
decisioni.
Perché, tutto considerato, anche se si dice che il
conteggio a mano è più accurato questo non è
assolutamente vero: dando per scontato che i
computer utilizzati
"funzionino ", è molto più
accurato il conteggio via
computer perché
risponde esattamente ai
criteri che ai computer
sono stati forniti. I
conteggi vengono
sbagliati se sono stati
forniti i criteri sbagliati o
se sono stati forniti i criteri giusti in maniera non
accurata, cioè sbagliata. Un essere umano annulla
una scheda quando la ritiene... "incasinata", un
computer la annulla se sono soddisfatti determinati
criteri (per ipotesi, macchia per oltre il 3 per mille
della superficie, segno lungo più di un centimetro al
di fuori della zona in cui andava segnata la
preferenza, eccetera). In Italia successe, una volta,
che fu trovata una scheda che conteneva mille lire e
la scritta ("tie', magnateve pure queste"):
ovviamente fu annullata e sali agli onori della
cronaca, il computer la avrebbe annullata e basta e
non si sarebbe neppure messo a ridere.
E allora, se chi disegna le schede le disegna in
modo che fanno comodo a lui ma che sono
scomode per gli elettori la colpa dei problemi è sua
(le avete viste quelle per le presidenziali americane?
I pallini sono al centro uno sotto l'altro, i nomi metà
a destra e metà a sinistra, quindi per votare il
secondo nome della colonna dì sinistra devi
contrassegnare il terzo pallino... non è difficile ma
forse sei distratto, e sui grandi numeri questo
influisce anche perché è un errore che non può
essere compensato da uno complementare che lo
annulli).
Ho trovato strana l'affermazione fatta, secondo un
giornalista televisivo, dal creatore della macchina
per il conteggio dei voti, secondo la quale
ricontando le schede più volte con il computer non
sarebbe venuto mai fuori lo stesso risultato. Spero
dì aver capito male (ma non ho capito male), o che
abbia capito male il giornalista. Altrimenti, per me
vuol dire che il conteggio fatto in quel modo non
funziona. Se affido una funzione ad una macchina
voglio che sia più attendibile, rigorosa e
costante di me, non più approssimativa. /-v/1
Altrimenti, che e-voluzione è? I
E-voluzione
ed e-rrori
12
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
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1001
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0110111111
Tu parli | Loro eseguono
JEPSSEN
Il CD-ROM di MCmicrocomputer
Tra le novità inserite in questo numero natalizio spiccano i nomi di MusicMatch Juke¬
box 6, Snagit 5.1, CloneCD, Disk Inspector, l'interessantissimo Realtime MIDI Chord
Arranger Pro 3.2 e l’Ulead ArtTexture.Plugin.
La produzione personale per il Web vede la messa a disposizione di due Add-in per per
WinWord: Word Web Archivie e DocToHelp, quindi FP2000 Quiz Engine e FP2000 Tuto¬
ria! per il Web Authoring di Microsoft.
Cercando sempre di fare e dare di più, le nostre rubriche si arricchiscono anche di
quella dei " SupeRichiesti", con la presenza della versione Evaluation di PSP7, la ver¬
sione italiana di Windows Media Player, Macromedia Flash 5 (tutoria!, clip dimostrativi
e siti di riferimento compresi) l'ottimo Hyper Publish e la pre-release 3 di Netscape
Navigator 6. Dulcis in fundo: InterDialer di Interfree, applicativo per l'automazione
delle connessioni remote.
di Bruno Rosati
Evergreen
Visualizzatore di Word
97/2000 (wd97vwr32.exe - 4.26
MByte). Il Visualizzatore di Word
97/2000 consente agli utenti di Mi¬
crosoft Word di condividere docu¬
menti con utenti che non dispongo¬
no di Word, che a loro volta potran¬
no aprire e visualizzare documenti di
Word pur senza disporre del pro¬
gramma. Il Visualizzatore consente
inoltre agli utenti che desiderano
pubblicare su Internet documenti di
Word in formato RTF di estendere
l'audience in linea anche agli utenti
che non dispongono di Word. È infi¬
ne possibile, grazie a questa utilità,
visualizzare e stampare documenti
creati nel formato di file originale di
Word anche su computer in cui
Word non è installato, eseguendo
operazioni quali lo zoom o la visualiz¬
zazione del layout di pagina, le intestazioni e i
piè di pagina, le note e le annotazioni.
Excel Viewer (xlViewer.exe - 3.86 Mbyte)
Versione più recente del Viewer per file xls di
Excel, ora in grado di supportare sia la versione
97 che la 2000. Caratteristica in più quella di
poter essere configurato automaticamente co¬
me applicazione di supporto per Netscape e
Microsoft Internet Explorer e, manualmente
però, anche per altri browser. Cosi diviene fi¬
nalmente possibile visualizzare automatica-
mente fogli di calcolo di Microsoft Excel (.xls)
collegati a pagine HTML sia su Intranet che In¬
ternet.
Novità
Home & Office
CloneCD (CloneCDen.exe -
1.31 MByte)
Copiatore, veloce e potente, di
CD-audio e CD-ROM Facile da usa¬
re e utilissimo per fare backup. Ca¬
ratteristiche peculiari dell'applicati¬
vo risultano essere la modalità di
scrittura in Raw-mode (l'unica in
grado di garantire il controllo totale
e reale sui dati in lettura/scrittura) e
la disponibilità di un CD-Recorder in
grado di supportare tale modalità di
lavoro.
Disk Inspector 1.5 (di15.zip -
1.8 MByte)
Generatore di archivi sul conte¬
nuto di dischi, floppy e unità otti¬
che. Le liste comprendono qualsia¬
si genere di file e informazioni rela¬
tive a formato, data di creazione, di¬
mensioni e posizione su disco
L'Home Page di MCD-
ROM: più ricca la (ascia
delle rubriche "esterne ~
che ora annoverano i ri¬
ferimenti a lExplorer e
FrontPage, il kit di ag¬
giornamento di Nero e
quindi l'Hyper Publish di
Visual Vision
Quattordici applicativi distribuiti tra le solite
quattro categorie. Dall'Home-Office all'Internet
e dal Multimedia al mondo della programma¬
zione.
Spotligln su i prodotti
di LynxLabl II sito in oliti¬
ne e le trial dei tre mag¬
giori applicativi iperme-
diali della dinamica
software-house romana.
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Microsoft Word Web Archive (WAr-
chCnv.exe - 161 KByte), Programma di con¬
versione che consente di aprire documenti
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Tali documenti possono essere utilizzati in
Word come se si trattasse di normali docu¬
menti e in seguito salvati di nuovo come pagi¬
ne Web.
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Internet Explorer Admistrator Kit 5.5 -
italiano (ieak5.exe - 2.76 MByte). Mettiamo a
disposizione per tutti coloro i quali necessitano
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lExplorer ITEAK localizzato in lingua italiana.
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(FP2000QuizEngme.exe - 2.94 MByte). Add-in
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cioè dotate di script di controllo per la genera¬
zione e archiviazione di quiz ipermediali di vario
utilizzo. Ottimo sia per l'uso Online che per cor¬
si aziendali di aggiornamento professionale via
Intranet.
L'Home Page del TutoriaI
di FrontPage 2000, realiz¬
zato da Microsoft e da
noi inserito nella rubrica
dedicata ai prodotti di Mi¬
crosoft per Internet
Windows e nelle fine¬
stre dei programmi,
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ne di tutorial multime¬
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sieme al generatore viene fornito il Diji Viewer
(dviewer zip - 964 KByte) per mezzo del quale
è possibile riprodurre la presentazione iperme-
dialie a prescindere dalla presenza del genera¬
tore.
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tico per la creazione di accordi e arrangiamenti,
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dico, tutto in formato MIDI.
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MByte). ArtTexture.Plugin è un add-in per Pho¬
toshop e PaintShop Pro con il quale nelle fasi
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texture a gradiente cromatico e vari effetti di di¬
storsione.
Tool & SDK
Microsoft FrontPage 2000 Tutorial (fptu-
tor.exe - 1.27 MByte) . Tutorial ufficiale realiz¬
zato da Microsoft per l'apprendimento e l'intro¬
duzione all'utilizzo pratico di FrontPage 2000. Il
programma, oltre che in versione auto-instal-
lante. abbiamo provveduto a renderlo immedia¬
tamente navigabile a partire dalla pagina di lEx¬
plorer che ora si esten¬
de anche per contenere
i moduli aggiuntivi del
Web Editor sempre di
Microsoft.
Multimedia
Snaglt 5.1
(snagit.exe - 2.97 MBy¬
te). Applicativo, ormai
famoso e apprezzato,
per la cattura, il control¬
lo, la manipolazione e la
stampa di capture-
screen Ovvero le situa¬
zioni dinamiche che si
verificano sul desktop di
ROM With View (rwavdemo zip - 4 99
MByte). Tool per la realizzazione di interfacce
grafiche per l'interazione con i vari componenti
del Sistema Operativo. Con ROM With View
possiamo realizzare piccoli applicativi d'auto¬
mazione per mezzo dei quali è possibile con¬
trollare il lancio e l'esecuzione di altri tool (di si-
IPweb-IPscript; l’elenco
dei più recenti JavaScript
che verranno inseriti in
IPweb dopo il vernissage
su MCD-ROM
sterna, appunto) in base a determinati eventi:
temporali, di connessione, a richiesta via-mou-
se, ecc. Non esclusa è la possibilità di realizza¬
re moduli di presentazioni ipermediali, ad
esempio per la consultazione da CD.
DocToHelp (d2h5usev.exe - 20.86 MByte)
DoctoHelp è un add-in per WinWord, con il
quale si integra, sfruttandone interfaccia e con¬
trolli, per la realizzazione di file help e la conver¬
sione in HTML di qualsiasi tipo di .doc. Il pro¬
gramma è fornito con un setup completo delle
versioni distinte dell'Add-in per Word 95, 97 e
2000 .
Spotlight:
i prodotti di LynxLab!
Questo mese spazio ad un dinamico pro¬
duttore italiano, la Lynx, specializzato in applica¬
tivi per la produzione di moduli e programmi di¬
dattici, sia per l'offline che a controllo remoto
via Web
Nello spotlight oltre al sito, largamente navi¬
gabile con pagine introduttive e approfondi¬
menti di varia natura su applicativi e iniziative
correlate, Lynx ha preparato per noi i punti di
download di tre applicativi di punta della sua
suite produttiva:
Iperbolario Web (ibweb.zip - 5.75 MByte):
tool che permette di costruire un dizionario
multimediale, di utilizzarlo direttamente duran¬
te la lettura di un testo e di convertirlo in forma¬
to HTML per Internet. Questo versione con¬
sente di importare nel programma un testo e di
esplorarlo alla ricerca dei termini conosciuti e
non. Se un termine è già stato inserito nellTper-
bolario, apparirà la sua scheda multimediale.
MioMondo WEB (mmweb.zip - 7.30 MBy¬
te): come si evince dal nome, MioMondo è un
generatore di "mondi virtuali" o, come meglio
recita lo spot, un generatore adatto alla costru¬
zione di modelli di rappresentazione multime¬
diale di un territorio. Alia fase di creazione, gui¬
data e rapida, segue quella del rendering finale
e dell’esportazione automatica in pagine HTML
per Internet.
ExpoWeb (expoweb.zip - 11.35 MByte): si¬
milarmente a MioMondo, ExpoWeb offre la
possibilità di costruire delle esposizioni. Ovve¬
ro, stanze aH’interno delle quali siano localizzati
oggetti interattivi capaci di spiegare caratteristi¬
che e finalità specifiche.
Le Rubriche
Alla solita accoppiata rappresentala da
Computer & Video e Internet Pratica, da que¬
sto mese si aggiungono la novità delle IPergui-
de e dei "Superichiestil "
Internet Pratica
Aspettando IPweb la rubrica di questo nu¬
mero si presenta come un crocevia tra quello
che era il vecchio Web di Internet Pratica e
quello che sarà il nuovo. A risaltare, almeno su
questo numero, sono le nuove rubriche:
• IPscript, con la presentazione delle nuove
pagine di consultazione, prova e download de¬
gli script Nello specifico, la prima pagina in
nuovo formato, mette a disposizione 17 tra
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
15
vecchi e nuovi script. In aggiunta, abbiamo vo¬
luto ripubblicare anche i precedenti 27 script
che attualmente sono archiviati in linea (su JA-
VAtrips) e che abbiamo già cominciato a unifor¬
mare alle nuove pagine,
• IPschede, con la presenta2ione sintetica di
un applicativo commerciale, il link per il down¬
load immediato della versione dimostrativa
-questo mese tocca a MusicMatch Jukebox
Interfree InterDialer
Il modo più semplice per connettersi ad Internet!
A partire da questo numero in sostituzione della vecchia guida alla connessione remota verso Interfree. su MCD-ROM
sarà possibile trovare sia il programma di connessione InterDialer che la nuova guida interattiva realizzata dal provider stes¬
so per l'istruzione facilitata dell'utente.
di Bruno Rosati
InterDialer è uno strumento software in grado di auto-installarsi, configurando e automatizzan¬
do il sistema di connessione remota e con la caratteristica peculiare di potersi collegare al Web
configurandosi automaticamente. InterDialer è stato pensato e realizzato da Interfree per ovviare
alla complessità delle operazioni di connessione e soprattutto, per aiutare nella ricerca dei punti di
accesso al Web. Utile a chi viaggia, sia per lavoro che per divertimento, ma anche a chi non ha
tempo o voglia di perdersi in configurazioni software, InterDialer aiuta ad effettuare connessioni
Internet -a tariffa urbana dagli oltre 1.000 punti di accesso Interfree!- ovunque ci si trovi, cercando
ed individuando automaticamente il POP Interfree a
noi più vicino.
Con InterDialer, lo stillicidio del dover riconfigurare
il sistema di connessione remota ogni volta che ci si
sposti di sede, cessa all'istante. Sarà difatti l'applicati¬
vo stesso ad assumersi l'onere di individuare ed ag¬
ganciare il punto di accesso Interfree.
Intuitivo e semplice da usare, la prima volta che
viene lanciato in esecuzione InterDialer ci guiderà a sa¬
lire sul Web portandoci sulla pagina d'iscrizione Com¬
munity Interfree e ad utilizzare l'accesso gratuito ad In¬
ternet offerto da Interfree.
Subito dopo la fase di installazione -che avviene in maniera automatica e rapida- InterDialer ne
fa seguire una di configurazione nella quale, se già non si possiede un account Interfree, è possibi¬
le procedere alla registrazione ai servizi offerti da Interfree.
A connessione stabilita verrà lanciato automaticamente il browser di default del proprio sistema
e sarà richiamata la pagina web di iscrizione ad Interfree.
Successivamente, ovvero al primo riavvio, InterDialer ci chiederà di inserire il Nome Utente e la
Password. Se lo si desi¬
dera è possibile attivare
la funzione di "Salva Pas¬
sword" ed impostare il
numero massimo di ten¬
tativi che InterDialer effettua in caso di impossibilità di connessione.
Al riguardo va evidenziato il fatto che il programma dispone di suo
automatismo per mezzo del quale, qualora il POP contattato sia con¬
gestionato, ricerca un altro POP al quale collegarsi alternativamente.
Una volta salvata la configurazione iniziale, nei successi lanci In-
terDialer mostrerà direttamente la configurazione completa e sarà
immediatamente pronto per attivare la connessione tramite il pul¬
sante "Connetti" dalla quale si potrà in ogni momento variare con un
click le impostazioni di base (Nome utente, Password e scelta del
POP di accesso) a secondo delle esigenze del momento. Questo
perché InterDialer dà indicazione all'utente sempre del POP chiama¬
to mostrando il prefisso e il numero telefonico ai quali si è connessi
e l'indirizzo IP del modem chiamato.
Oltre che di tali facilitazioni, InterDialer è dotato di una funzione di
controllo attraverso la quale, ogni volta che ci si collega ad Internet,
verificherà la presenza sui server Interfree dell'esistenza di una ver¬
sione più aggiornata del programma stesso e della lista POP di ac¬
cesso. A rilevazione effettuata il programma vi si aggiornerà automa¬
ticamente In pochi secondi.
L'Home Page di InterDialer sul sito di Interfree. Tutto pronto per la nostra regi¬
strazione gratuita, con 50 MByte di spazio, casella di posta elettronica, accesso
ai NewsGroup e tutte le altre possibilità offerte da Community Interfree.
fH Configurazione
Nome Utente |rosati3@pc
Password |
(7 Salva Password
Numero massimo di tentativi □
i^^onleima^jj Annulla
Il pannello di configurazione: se si à utenti re¬
gistrati basta inserire il proprio nome-utente e
la propria password. Parametri questi che, se
al contrario non si possiede un accesso Inter-
free, sarà lo stesso InterDialer, portandoci sul
Web di Interfree, a farci assegnare nella pagi¬
na di registrazione http://interdialer.
interfree it .
fP. Interi) ialei
Eia Atout
nfrir?
m Internet gratis
ortale della
unità tecnologica
JJisconnelli
Prefisso uscita centralino
Città: {poma
ROMA
3
I Chiamata al numera 06 60800001
La semplice interfaccia di connessione di Inter-
Dialer.
16
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Netscape Navigator 6
PR3 lentamente e. spes¬
so e volentieri, con non
pochi intoppi, si succedo¬
no tutte le pre-release
dell'ormai mitica versio¬
ne finale Quando questa
arriverà non si sa Quello
che si sa è che queste
“PR " ci fanno tribolare
non poco Adesso la PR3
in questione sembra suf¬
ficientemente stabile e
tale da essere presentata
ai nostri lettori
6 uno screenshot e quindi il link verso il sito
del produttore.
• IPkit, rubrica che via via metterà a disposizio¬
ne (Online come archivio, sui CD di ogni mese
come singoli aggiornamenti) applicativi freewa-
re che consigliamo di usare per la realizzazione
delle nostre Home Page. In questo numero
spiccano Download Àccelerator Plus 3.9,
Webacelerator, Big Brother e AcePics.
Computer & Vìdeo
Continuando nella scia di CVweb "nuova
edizione", questo mese troverete ad attender¬
vi altro freeware dì livello -come l'authormg
tool Magenta ActiveX, progetti per Visual Ba¬
sic. SMIL Composer per fare streaming inte¬
rattivi e sincronizzati tra le varie componenti
mediali, Zlurp 1 per la compressione/conversio-
ne da/a CD-audio, Mp3 e WMA Quindi tre ec¬
cellenti applicativi DTV come Video Cutter
per l'editing di filmati a lunga durata e loro sud¬
divisione in anelli video resi in streaming e vi¬
sionabili in una page-gallery automaticamente
realizzata; quindi un'accoppiata di titolatrici elet¬
troniche professionali: TeleScreen e Lite-
Prompter Chiudono la "strenna natalizia" 12
rolling-demo dì presentazioni ipermediali pro¬
dotte da GLPro che, ovviamente, è compreso
in versione trial sul CD.
IPerguide I Grandi Comici del Cinema Muto
Altra rubrica, sostitutiva della vecchia "Net-
surf: Avvisi ai naviganti" quella delle IPerguide
prova a verificare il gradimento dei nostri lettori
proponendo piccoli prodotti interattivi che, a
pubblicazione "fascicolare", si succederanno
mese dopo mese su MCD-ROM e verranno n-
specchiati su IPweb come servizio in linea, sia
di consultazione che per il reperimento dei nu¬
meri precedenti della collana. Prima proposta
l'IPerguida de I Grandi Comici del Cinema Mu¬
to, che parte con il più grande in assoluto,
Charlie Chaplin. mettendone a disposizione
biografia, filmografia, clip-movie e varie curio¬
sità. A dar sostegno alla guida ipermediale, in
ogni numero troverete disponibili gli applicativi
con i quali sarà possibile riprendere le nostre
stesse guide e personalizzarle, arricchendolo di
dati e contributi mediali. Della lista del software
fanno parte:
• DDClip. per l'editing audiovisivo e in partico¬
lare il doppiaggio delle componenti sonore
• Awave Music Midi2Wave Converter, per il
rendering in wave-table di file MIDI
• CD2HTML. per la generazione (automatica)
di foto-gallery in formato HTML.
I SupeRichiestl!
Altra novità che speriamo sia gradita -ai
molti che l'hanno richiesta lo sarà sicuramen¬
te!- è questa rappresentata dalla rubrica dei
"superichiestr. Applicativi, clip, utility e
quant'altro che abbiamo magari già pubblicato
le si è perso il numero oppure è uscito un up-
grade preziosissimo') oppure che non abbiamo
mai pubblicato (né. ignorandone al contrario
l'interesse di una parte dei lettori, penserem¬
mo mai di farlo) potrebbe finire in questa rubri¬
ca. Ovviamente dipende dalle richieste che ci
perverranno
PaintShop Pro 7.0 Evaluation in questa
prima occasione abbiamo voluto subito recupe¬
rare a un problema: la versione "beta" di PSP
7.0 che. appena installata sui propri PC, ha
smesso quasi subito di funzionare, privando gli
interessati al gusto della prova. Non per nostra
colpa, PSP7 beta era in effetti a tempo, pro¬
grammata per scadere nel momento in cui en¬
trava in circolazione la versione definitiva (ben¬
ché sempre trial a scadenzai) di PSP7. La pre¬
parazione del CD avvenuta sul finire di agosto e
la copia dei dischi a settembre per essere rego¬
larmente in edicola a ottobre, non poteva non
prescindere dalla pubblicazione della trial (che
avveniva proprio nei primi giorni del mese di ot¬
tobre quando MC era già in edicola). I giorni di
prova concessi sono stati pochissimi e per evi¬
tare "non ortodossi" rimedi da parte degli
utenti piu smanettone (è chiaro: l'espediente di
tirare indietro il calendario di Windows resta
sempre un peccatuccio piccolo piccolo!) prov¬
vediamo a pubblicare la versione definitiva.
PSP7, una volta installato, durerà trenta giorni,
dopo di che smetterà di funzionare invitando
l'utilizzatore a disinstallarlo oppure a provveder¬
ne alla registrazione
Windows Media Player 7.0 italiano Altra
richiesta sentita è la versione finale del Media
Player di Windows ora anche localizzato in lin¬
gua italiana per una più immediata interpreta¬
zione di comandi e controlli.
Hyper Publish: MC-edition! Perché non
pubblicate Hyper Publish? A richiesta ricevuta
non solo abbiamo subito accettato, ma anche,
se non soprattutto, contattato la Visual Vision e
raggiunto un accordo esclusivo, graziosamente
concessoci. Hyper Publish 3.0.12 in versione
speciale per MCmicrocomputer! Non contenti
di ciò. abbiamo anche aggiunto la navigazione
del sito in offline della software.
Flash 5! Quarta richiesta, freschissima, è
quella che coinvolge il gruppo più folto di richie¬
denti: pubblicare una seconda volta, benché
consecutiva, la versione Trial di Macromedia
Flash 5 Comprendendo sia l'attesa per la pub¬
blicazione dell'applicativo che una certa "emo¬
zione" nel voler realizzare, ma anche solo ve¬
dere, le animazioni, abbiamo deciso di inserire
ancora una volta la trial del prodotto accompa¬
gnandola con una pagina zeppa di clip interatti¬
ve da ammirare e, magari emulare! Risultato:
nella pagina dedicata a Macromedia Flash 5, ol¬
tre al punto di download della trial, troverete ad
attendervi ben ventuno animazioni .swf pronte
alla riproduzione! Non bastando, vi abbiamo ag¬
giunto di nuovo l'Home Page e la serie di vi¬
deogame (!) di FlashKit - risorse per Macro¬
media Flash" che. non più dal vecchio sito da
noi pubblicizzato, è ora raggiungibile all'LIRL;
lwww.risorsetlash.rt
Piccola richiesta aggiunta ABC Picture Al¬
bum tool freeware per acquisire, archiviare e
rendere in thumbnail (la classica vista a "galle¬
ria di miniature") immagini e filmati provenienti
da scanner, VCR, camcorder o file già esistenti.
A margine di tale sezione, ecco, sempre su
nchiesta, l'inserimento della PR-3 di Netscape
Navigator 6, inserita in sostituzione della PR2
che abbiamo mantenuto per un numero in più
(oltre che sul CD di ottobre è apparsa anche sul
CD di novembre) semplicemente perché, al pri¬
mo download effettuato, la neonata PR3 si era
manifestata particolarmente instabile. Adesso,
solo adesso ci sentiamo sicuri nell’utilizzarla. E
ciò dopo averne verificato stabilità e "affidabi¬
lità" che sono state probabilmente raggiunte
grazie ad un piccolo "step" segnato nel mese
di ottobre (la prima PR3 era di settembre) e te¬
nuto d iscretamente "nascosto ". Per la crona¬
ca, su Iwww.download-comi sito che tenia¬
mo in considerazione al momento di andare a
scaricare le nuove proposte dai siti dei produt¬
tori, Netscape Navigator PR3 è apparsa due
volte la prima a settembre quando fu presen¬
tata in prima emissione e quindi -e perché? Ci
siamo domandato e risposto, se non per una
correzione in corsa?- di nuovo ad ottobre.
Nel primo caso la PR3 era tremebonda e
decidemmo: meglio tenerci la PR2!. Nel secon¬
do caso, grosso modo ad un mese di distanza,
la PR3 prendeva "magicamente" a funzionare
bene! Misteri dell'informatica e. lasciatecelo di¬
re, di una Netscape che non corre più -né velo¬
ce nè bene. - come una volta! E a proposito: a
chi avesse installata la PR2 o peggio ancora la
PR1, consigliamo caldamente di procedere alla
disinstallazione preventiva dell'una o l'altra ver¬
sione e di procedere solo in seguito a tale ope¬
razione all'installazione della PR3!
Relax
Questo mese il gioco antistress che Perd ci
presenta è il classico Moh Jong. Bandiere na¬
zionali da eliminare in coppia cercando di libe¬
rarle dagli incastri che le tengono. Facile a dirsi
tutt’altro che a farsi . . .lo stress che procura è
assicurato. Come? Un antistress che stressa?
«e
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
17
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Ho letto T editoriale sul numero di no¬
vembre, dedicato al mondiale FI della
Ferrari.
Sono il progettista degli alettoni, citato
nell'articolo, e confesso che mi ha fatto
molto piacere essere ancora ricordato, a
quasi venti anni di distanza.
Ho cominciato con l'informatica facen¬
do calcoli di temperatura, ai tempi delle
schede perforate, delle memorie a nu¬
clei, del bootstrap loader caricato con gli
interruttori e del software scritto in pro¬
prio, in funzione di cosa si doveva fare.
Allora sembrava già incredibile avere un
calcolatore personale con schermo grafi¬
co; non avrei osato immaginare cosa ci
aspettava. Per questo riesco ancora a re¬
stare incantato davanti alla mostruosa po¬
tenza di calcolo dei moderni Pentium,
Athlon e compagnia, usati per fare gioca¬
re i bambini; macchine ben più potenti
del glorioso Univac 1108 che usavamo in
Ferrari e che aveva calcolato le rotte per
la Luna.
Non mi occupo più di Formula 1 da
molto tempo, e le mie valutazioni sono
tornate ad essere da dilettante, ma non
penso che l'elettronica abbia fatto male.
Ai miei tempi i motori erano 3000 aspira¬
ti, come adesso. Le potenze erano sui
500-520 cavalli e sembrava impossibile
andare oltre, ora sono a 820 cavalli e si
continua a progredire. Ai miei tempi le ac¬
celerazioni in curva erano 1.6-1.7 g, ades¬
so si è oltre 4 g: per fortuna che c'è l'elet¬
tronica, altrimenti mostri del genere non
sarebbero controllabili e lo spettacolo per
il pubblico non sarebbe straordinario co¬
me invece è.
Infine bisogna dire che il PC ha fatto
una cosa che allora sarebbe sembrata in¬
credibile: ha reso possibile per tutti, sia
pure a livello diluito di simulatore, l'emo¬
zione della guida di una Formula 1. Ricor¬
do ancora quando è uscito FI GP2. Quel
giorno ero solo, la famiglia era via. Per i
soliti impegni sono entrato in negozio alle
19.29, pochi secondi prima che chiudes¬
se, sono arrivato a casa, ho lanciato l'in¬
stallazione, e quando mi sono ricordato
nuovamente di guardare l'orologio mez¬
zanotte era passata da un pezzo. Solo al¬
lora certe cose dette dai piloti e sentite
anni prima, certe indicazioni e certe sen¬
sazioni sono diventate una cosa reale,
palpabile. Se avessimo avuto una cosa
del genere nel 1980! Nel 1996 ha ancora
fatto notizia Jacques Villeneuve che rac¬
contava di aver imparato i circuiti per lui
sconosciuti su FI GP2; oggi è sembrato
ovvio Schumacher che ha imparato la
nuova pista di Indianapolis su FI 2000
(bellissimo! ma vanno cosi forte le mac¬
chine adesso?).
Concludo qui la mia e-mail già troppo
lunga, con i miei complimenti per la vo¬
stra rivista, che è quella da più lungo tem¬
po sulla breccia e sempre la migliore.
Saluti
Gianfranco Poncim, Torino
C redo che faccia ancora più piacere a
me che Gianfranco Poncini segua an¬
cora MC, Tra l’altro ci ho ripensato di
nuovo e... sospetto che il nostro incontro
sia in effetti avvenuto nel 1982, nello
stand della Calcomp, e non nel 1981 in
quello della Olivetti. A questo punto,
però... il mese scorso ho resistito alla
tentazione, ma eccovi la foto che ho scat¬
tato nell'81 alla macchina di Gilles Ville¬
neuve (esposta, appunto, nello stand Oli¬
vetti).
Non so quanti si rendano conto di cosa
significhi passare da poco più di un g e
mezzo a quattro: non c’è paragone, e si
tenga presente che un g e mezzo non è
certo poco, anche perché si tratta di ac¬
celerazioni che si protaggono per tempi
abbastanza lunghi. Posso ipotizzare che
uno "spintone" possa anche sottoporre
una persona ad un'accelerazione di quat¬
tro g, ma dura una frazione di secondo.
Pensate se uno spintone durasse parec¬
chi secondi, quanto può durare un'acce¬
lerazione (longitudinale, ma soprattutto
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cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬
cate); per le e-mail qualche volta succede. Voi provate, basta che non vi offendiate se
non vi rispondiamo... Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato.
Una loto simile a questa era sul numero 2 di MC¬
microcomputer, nell'ottobre del 1981, con il titolet-
lo "Nello stand Olivetti la più bella dello SMAU"
in effetti, a quei tempi, lo SMAU era una mostra
molto compassata, non certo popolata dalle pre¬
senze femminili che lo animano adesso
trasversale) durante la guida di una FI,
con l'aggravante che mentre si è sotto¬
posti a questo interminabile spintone la
macchina bisogna guidarla e cercare di
andare più forte degli altri, E pensate che
è assolutamente vero quello che dice
Poncini: senza cosi tanta tecnologia non
saremmo a queste prestazioni. Insomma
fra la macchina di Schumacher e quella di
Villeneuve c’è forse più differenza che fra
quella di Villeneuve e quella di Nuvolari (o
quanto meno di Phil Hill, per spostarci
all’indietro solo di un'altra ventina di anni).
La prima evoluzione è stata ottenuta tut¬
ta con la meccanica. La seconda è invece
tutta figlia dell'elettronica, che è entrata
in macchina sia direttamente (lo avete
mai visto un volante?) sia indirettamente:
gli alettoni di oggi sono sempre pezzi
meccanici, ma alla loro realizzazione si è
arrivati con un pesante uso dell'elettroni¬
ca... senza la quale l'informatica non po¬
trebbe esistere.
Niente nostalgia né nostalgismi: non
era questo che volevo esprimere, ma so¬
lo considerare come in venti anni sia
cambiato tutto e come, in buona parte,
questo sia dovuto proprio all'informatica.
Il fatto che poi un'evoluzione porti un ef¬
fettivo miglioramento a livello globale è
un discorso molto più ampio e molto più
antropologico che tecnico: certo è che gli
orologi al quarzo sono più precisi di quelli
meccanici, ma il fascino è tutta un'altra
cosa e comunque un buon orologio mec¬
canico può essere molto preciso. Questo
vale anche nelle automobili, altrimenti
non ci sarebbe chi colleziona - o comun¬
que apprezza - le auto d'epoca pur usan¬
do tutti i giorni automobili moderne e tec¬
nologicamente avanzate.
La simulazione di questi mondi tecno¬
logici ha seguito la stessa sorte: oggi c'è
Flight Simulator 2000, molto più evoluto
di quello che nell'86 mi ha consentito di
trovarmi quasi a mio agio ai comandi del
simulatore di Jumbo dell'Alitalia, il quale
a sua volta era molto più evoluto di quello
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22
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Segue da pag. 24
che, credo altri cinque anni prima quando
era ancora della Sublogic, usavo su Apple
II. E ora a casa c'è Grand Prix 3... ma in
un cassetto ho ancora il vecchio Grand
Prix della Accolade dei primi anni 90,
quello con il rumore che era "priiil,
priiii”... altro che evoluzione delle FI...
Marco Marinacci
Boot
da CD-ROM
Caro De Masi
mi potrebbe spiegare come posso co¬
struire un CD-ROM con cui poter fare il
boot? Ho un masterizzatore e mi pare di
aver letto, su uno dei suoi articoli, che è
possibile fare la cosa, ma non ci sono riu¬
scito, nonostante i miei tentativi. Ho pro¬
vato a copiare l'intero sistema operativo
sul CD e a settate il BIOS in modo da fa¬
re il boot dal CD-ROM driver, ma la mac¬
china mi indica che il driver non contiene
un disco di sistema.
Come posso fare?
Antonio Ginnetti Sala
P reg.mo sig. Sala, se utilizza un burner
di CD-ROM come Nero Burning
ROM (a proposito, lo sapeva che significa
Nerone che brucia ROMa? me lo ha fatto
notare un lettore, che ringrazio da queste
righe) è possibile realizzare un CD-ROM,
come si suol dire, bootable.
Occorre però adottare certe precauzio¬
ni, come scegliere un drive logico come
padre della copia, e occorre settare, per
questa, un'emulazione come se si trat¬
tasse di un hard disk o di un floppy. Infat¬
ti, durante il processo di boot, Windows,
in un particolare momento, dopo la com¬
parsa della videata di benvenuto, va a
scrivere dei dati sul disco, e, nel caso del
Riguardo le schede madri QDI Legend...
Nell'articolo relativo alla prova della scheda madre K7T per Athlon di Legend QDI, pubblicata lo scor¬
so mese è stato rilevato che la porta giochi/MIDI non funzionava correttamente.
Al momento della prova, l'esemplare era ancora di preproduzione e quindi dotata di bios non com¬
merciale: aggiornando II bios il malfunzionamento scompare. E‘ disponibile il bios aggiornato per ri¬
solvere il problema; tutte le schede ODI K7T attualmente in commercio dovrebbero avere già la por¬
ta perfettamente funzionante
CD-ROM, la cosa porta a un errore fatale
e il processo di boot è interrotto.
E' necessario (e Nero lo fa) creare un
disco di boot che manda a un comando
di prompt, oppure interrompendo il pro¬
cesso di boot premendo F8, per trasferir¬
ci al menu di boot stesso. Non è invece
possibile creare un CD-ROM di partenza
solo copiando la cartella di Windows sul
CD-ROM (o, per inciso, su un altro HD).
Il sistema non partirebbe perché è ne¬
cessario che sulla memoria di massa che
riceve ci sia un settore di boot, dove
l'operazione di scrittura viene, tra l'altro,
eseguita. E' questo il procedimento che
sta, tra l’altro, alle spalle del funziona¬
mento, in fase di recupero da un file im¬
magine, di pacchetti come Ghost I
Raffaello De Masi
Il formato JPG
della Nikon 990
Buongiorno
Sono un lettore/abbonato sia di MC
Microcomputer che di PC imaging con
un problema che forse voi siete in grado
di aiutarmi a risolvere.
Da diverso tempo sono alla ricerca di
un sistema valido per poter vedere in
modo decente oltre che sul monitor del
computer anche sul "televisore" le mie
fotografie digitali in formato JPG elabora¬
te con Photoshop, ma senza successo.
Ho a disposizione un lettore DVD Pio¬
neer DV-717, un videoregistratore digita¬
le JVC HM-DR 10000 EVID-VHS) ed un
monitor al plasma.
Esiste la possibilità di convertire i files
e masterizzarli su CD in un formato che
possa essere letto dal lettore di DVD?
Col legando la Nikon 990 all'ingresso
video del JVC si possono registrare in di¬
gitale con ottima qualità le foto scattate,
ma non quelle trasferite sulla Compact-
Flash Card tramite il computer.
In che formato sono le foto scattate
dalla Nikon? Non sono JPG?
Come alternativa Iultima spiaggia/ si
può convertire il formato JPG del com¬
puter in formato leggibile dalla Nikon 990
in modo da poter effettuare la registra¬
zione sul JVC tramite la stessa?
Dai vari negozi di computer in zona
non sono riuscito ad avere indicazioni.
Vi sarei grato per una vostra gentile ri¬
sposta.
Cordiali saluti
Renzo Toletta - Pescantina (VR)
G entile lettore, per quanto riguarda la
Sua domanda su come realizzare un
CD-Rom con le sue immagini da visualiz¬
zare su un televisore in congiunzione con
un lettore DVD, La rimando al numero di
Luglio/Agosto di MCmicrocomputer, nel
quale troverà un metodo per creare un
VideoCD con Nero, avvertendola, però,
che non funziona con tutti i lettori DVD.
Per quanto riguarda il formato immagi¬
ne della Nikon 990, abbiamo interpellato
i tecnici della Nital, i quali ci hanno con¬
fermato che il formato JPEG-JFIF col
quale la 990 salva le immagini è proprie¬
tario: la logica di gestione della fotoca¬
mera aggiunge una serie di dati (esposi¬
zione, tempi, correzione cromatica, ecc)
che vengono rimossi anche solo aprendo
e salvando il file senza alcuna modifica in
Photoshop.
Il file, ricaricato sulla CompactFlash
della fotocamera, non viene quindi più ri¬
conosciuto dalla logica di gestione, per
cui non è visualizzato.
Non esiste un modo di "salvare" un file
nel formato proprietario, se non quello di
editare a mano in binario il file (I) per ag¬
giungere le stringhe di identificazione...
procedura alquanto scomoda.
Franco Paiamaro
ERRATA CORRIGE
Nell'articolo relativo alla cuffia Plantronics
Acoustic HS1 pubblicato lo scorso mese a
pagina 94 é stato pubblicato un prezzo erra¬
to: 215 000 lire contro le 179.000 effettive.
Alla luce di questo dato sono da considerare
ridimensionati i giudizi relativi all'eccessivo
costo del prodotto
Ce ne scusiamo con i lettori e, ovviamente,
con l'azienda Plantronics
24
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
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Packard Bell: design e potenza finalmente in casa
di Massimiliano Cimelli
Packard Bell ha sviluppato una serie di so¬
luzioni "intelligenti", rivolte alla semplifica¬
zione del rapporto uomo-macchina anche
nel comune ambiente casalingo, Grazie ai
nuovi modelli personal salvaspazio, tecno¬
logicamente studiati per offrire il massimo
del comfort, l'utente finale potrà scegliere
la stazione di intrattenimento più adatta alle
proprie esigenze. Proprio per accompagna¬
re l'utente nel complesso mondo delle co¬
municazioni informatiche, è stato introdotto
su tutte le linee un ricco pacchetto softwa¬
re dedicato al Web e alla manutenzione
dell'intero sistema. Il primo contatto con la
macchina è agevolato dal software di auto¬
apprendimento che ci guiderà passo per
passo nell'esplorazione di tutti gli strumenti
più comuni. Mentre l'accesso ad Internet è
garantito, ovviamente sfruttando il modem
da 56K in dotazione, da una serie di applica¬
zioni dedicate quali, i vari media player o
plug-in, sistemi antivirus e un buon numero
di canali consumer selezio¬
nati direttamente da
Packard Bell. Ma il cuore del
pacchetto è sicuramente il
3D Navigator, una casa tridi¬
mensionale sviluppata utiliz¬
zando la tecnologia SCOL di
Cryo Networks, dove ogni
stanza immergerà il naviga¬
tore verso le applicazioni
precaricate o lo trasporterà
direttamente nella commu¬
nity online di Planetis, nuovo
mondo completamente in
3D
nelle città più interessanti della
nostra penisola. Infine, il como¬
dissimo ActiveSurf, ci aiuterà a
monitorare lo stato
del PC, mantenen¬
dolo costantemente
aggiornato e quindi
funzionante per ogni
nuova immissione
dei dati.
Quando si parla di
una perfetta integra¬
zione con l'ambiente di
casa, si dovrebbe pen¬
sare a un oggetto che non
discosti tragicamente
dall'arredamento, che
non vincoli la sua mobi¬
lità con troppi cavi e che
mantenga comunque un
adeguato rapporto tra la po¬
tenza di calcolo e la semplicità di
se-
utilizzo. La perfetta esemplificazione di
questo concetto è resa sicuramente dal
Home Personal Le Div@. Prima di tutto
analizziamo il design e la struttura, il mo¬
dello è essenzialmente composto da uno
chassis che incorpora un monitor a matri¬
ce attiva da 15 pollici e tutto l'hardware
PC in soli pochi centimetri di spessore. Il
tutto collegabile con un semplice filo per
una connessione istantanea in qualsiasi
ambiente, mentre le periferiche come la
tastiera, il mouse e il comando remoto
Web sono cordless, per utilizzare l'appa-
duti sul divano. Inoltre, la tastiera offre
una serie di tasti funzione per la navigazio¬
ne, per la lettura delle mail e
per l'ascolto dei CD musicali
o la visione dei filmati digita¬
li. Come se non bastasse, i
progettisti hanno pensato di
aggiungere un ulteriore di¬
spositivo per semplificare i
comandi a distanza, appunto
il sopracitato remote control.
Questo utile oggetto replica
tutti i tasti funzione della ta¬
stiera e le peculiarità del
mouse tramite il comodo
trackpad. Quindi il PC si tra¬
sforma veramente in un nor¬
male apparecchio casalingo,
comodo e facile da usare
per tutta la famiglia, almeno
per quanto riguarda il norma¬
le sfruttamento quotidiano.
Anche l'estetica è ben studiata, infatti, ogni
componente è personalizzabile tramite ma¬
scherine colorate intercambiabili. L'hardwa¬
re, nascosto dal nitidissimo LCD esclusivo
di Nec con risoluzioni XGA, non è assoluta-
mente da trascurare. Il processore è un
Pentium a 650 MHz, la memoria di massa
offre 64 Mbyte e il disco rigido vanta una
capienza di 12 Gbyte. Mentre la fluida ripro¬
duzione dei filmati è garantita da un lettore
DVD e dal chipset grafico i810e. Un altro
pregio di Le Div@ è rilevato dall'ampia con¬
nettività offerta sia dal modem da 56K sia
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
da uno slot PCMCIA di tipo III e dalle inter¬
facce USB e IEEE-1394 firewire. Ricordo
che proprio con quest'ultima porta è pos¬
sibile connettersi a numerose periferiche
digitali, come le videocamere DV per rea¬
lizzare e editare i propri filmati amatoriali.
Questa piccola meraviglia è offerta al prez¬
zo di Lire 8.090.000. Data la spesa che
l'utente dovrà affrontare bisogna purtrop¬
po considerare un piccolo neo, il PC in
questione non è espandibile, quindi non
potrà sostenere in futuro eventuali up-gra-
de.
Se non desiderate affrontare un tale in¬
vestimento, la divisione consumer di NEC
Computers ha pensato di sviluppare una
gamma più economica, mantenendo sem¬
pre un occhio di riguardo al design. Ad
esempio, il modello Aloh@ offre un cabi¬
net a torre di dimensioni ridotte consen¬
tendo la collocazione in ogni arredamento
grazie ai rivestimenti disponibili in diversi
colori. Accompagnato dai consueti mouse
e tastriera senza fili, il piccolo personal è
commercializzato ad un prezzo di circa tre
milioni, con monitor da 15 pollici compre¬
so. Il prodotto è dotato di un processore
Intel Celeron da 700 MHz, 64 Mbyte di
memoria e un hard disk da 15 Gbyte. Mal¬
grado il prezzo abbastanza contenuto,
Aloh@ dispone di una buona sezione en-
tertainement, concessa per mezzo del let¬
tore DVD-Rom o del lettore combo
DVD/CD-R e degli altoparlanti Diamond.
Ma se non si accettano compromessi in
termine di pura potenza, allora consiglierei
la famiglia iMedia o ixtreme. La prima è
dedicata al puro divertimento multimedia¬
le, infatti, si potranno sfruttare i processori
di ultima generazione Pentium III di
Intel e Duron o Athlon di AMD, gio¬
care con un buon frame-rate grazie
alla scheda video nVidia TNT2 M64
e godersi dei buoni filmati DVD di¬
rettamente sulla televisione. Il prez¬
zo dei tre modelli della linea iMedia
varieranno tra i 3 e i 4 milioni. Men¬
tre la seconda, il top per ogni appli¬
cazione, è dotata di processori
Pentium III fino a 1 GHz e di ben
40 Mbyte di disco fisso. Ixtreme
vi immergerà nel mondo videoludico
senza alcun limite, sfruttando i chip gra¬
fici nVidia NV11 con 32 Mbyte di memo¬
ria video e le schede audio Sound Blaster
Live. Mentre il lettore DVD unito alle cas¬
se acustiche Diamond e un ampio monitor
da 17 pollici produrranno delle ottime
esperienze cinematografiche. Da sottoli¬
neare anche la presenza di una porta a lar¬
ga banda firewire e il software Ulead Vi-
deoStudio in dotazione. I prezzi, secondo
la configurazione richiesta, partiranno da
quattro milioni. Ad esempio la configura¬
zione con Pentium III a 866 MHz, associa¬
ta al lettore combo DVD con masterizzato-
re CD-R, è offerta al pubblico a Lire
5.890.000.
Per quanto riguarda l'universo mobile,
Packard Bell propone due linee di note¬
book all-in-one. Easy One, modello entry
level studiato per gli utenti meno esperti,
è offerto in due configurazioni differenzia¬
te dal tipo di schermo, infatti, potremo
scegliere tra un semplice ma economico
display
HPA da 12" ed un più costoso TFT da 13
pollici. La configurazione comune com¬
prende, il processore AMD K6 II a 550
MHz con tecnologia 3D Now, un lettore
floppy e CD-Rom integrati, il canonico mo¬
dem, un disco rigido da 6 Gbyte e 64
Mbyte di memoria. La sezione multime¬
diale, che adotta un chip grafico Trident
CyberBIade i7 e un buon audio stereo, è
più che sufficiente per sfruttare l'ampia
gamma di applicazioni in dotazione, come
software dedicati alla cultura, agli hobby,
alla produttività e una serie di giochi. Il
prezzo di Easy One è di Lire 3.199.000 e
di Lire 3.799.000, secondo il tipo di scher¬
mo scelto. La famiglia Easy Note VX , ri¬
volta a coloro che desi¬
derano una maggiore potenza, dispone di
processori Celeron e Pentium III, un ca¬
piente hard disk da 12 Gbyte e una note¬
vole memoria di 128 Mbyte. Anche nel
campo del semplice intrattenimento,
l'utente può essere completamente soddi¬
sfatto grazie al lettore DVD 6X e la como¬
da uscita TV, consentendo rapidi collega-
menti al proprio televisore. I display da 13
o 14 pollici e un modem da 56K completa¬
no l’offerta, al prezzo di Lire 4.790.000 e di
Lire 5.890.000
Ma il modello che cattura completamen¬
te l'attenzione è l'incredibile Crom®.
Questo singolare "desktop replace-
ment", caratterizzato dall'ampio display da
15 pollici di NEC, è in grado di sostituire
tranquillamente qualsiasi personal sia
nell'ambiente domestico sia in quello lavo¬
rativo, dato che offre ottime caratteristiche
in ogni campo applicativo. Appena si os¬
serva il notebook, si nota istantaneamente
l'ergonomia e il design offerto dai materiali
utilizzati, come ad esempio l’ampia tastie¬
ra dal riposante colore blu trasparente,
l’elegante colore argento dello chassis, op¬
pure le mascherine delle sei casse che si
estendono lungo tutto il perimetro del por¬
tatile. Non è un errore di battitura, Crom®
possiede proprio sei casse (mid, tweeter e
woofer) per riproporre fedelmente l'effet¬
to ''reai sound" concesso dal lettore DVD
6X incorporato e dalla scheda audio a 64
voci, se la riproduzione del filmato non fos¬
se ancora soddisfacente, l'utente può con¬
nettersi direttamente al televisore e all'im¬
pianto Dolby Digital di casa tramite le usci¬
te S-Video&RCA e il connettore SPDIF,
porta dedicata al trasferimento dell'audio
sia in ingresso sia in uscita su dispositivi
digitali, quali registratori MiniDisk, DAT o
amplificatori Home Theatre. L'ampia con¬
nettività non solo trasforma il notebook
una vera postazione cinematografica, ma
anche in un ottimo sistema per l’editing-vi-
deo tramite l'interfaccia a larga banda
IEEE1394 firewire e ben tre porte USB,
senza dimenticare il solito modem con
protocollo V.90 per la navigazione su Inter¬
net. L'hardware, adeguatamente stu¬
diato per gestire tutte le applica¬
zioni multimediali, spreme un
processore Pentium III da 750
MHz, un hard disk da 20 Gbyte e
128 Mbyte di memoria, mentre la
grafica si appoggia su un chip ATI
Mobility-M 1 con 8 Mbyte di
SDRAM. Per bilanciare la ricca tec¬
nologia di Crom®, purtroppo biso¬
gna fare i conti con il peso di 4,1
Kg e il notevole investimento di
Lire 8.190.000.Tutti i prezzi si
intendono IVA inclusa.
Info:
Packard-Bell
ìwww.packardbell. corri
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
27
3 7* E 0 I 2 I 0 N E
HARDWARE
IBM NetVista: progettati per la massima semplicità di connessione
I sistemi desktop IBM
NetVista sono stati ideati per
l'e-business, e consento no
da vere connessioni di rete
rapide ed affidabili.
L'affidabilità nella gestione
delle transazioni e-busi-
ness è garantita dal
chip di sicurezza IBM
integrato nei sistemi NetVista A40p,
che fornisce ulteriori livelli di protezione
per le comunicazioni elettroniche
aziendali.
La struttura modulare dei
NetVista A Series consente di
identificare i componenti prin¬
cipali, e scegliere quindi il
design meccanico ideale
per il proprio ambiente di
lavoro. Ogni design
garantisce infat-
-, ti la massima
■ " scalabilità,
mentre gli eventuali inter¬
venti di manutenzione risulta¬
no notevolmente semplificat
dalla facilità di accesso ai componenti
meccanici.
Il modello NetVista
A40p offre una con¬
nessione di rete sicura
e semplice da gestire.
Questo modello garan¬
tisce inoltre il massimo
rendimento degli inve¬
stimenti tecnologici,
grazie all'elevata stabi¬
lità della piattaforma ed alla
vasta gamma di strumenti di gestione
che assicurano un'estrema sempli¬
cità di utilizzo e un notevole
risparmio durante l’inte¬
ro ciclo di vita
del sistema. _
Nel NetVista
A40 le dimen¬
sioni ridotte
non compor¬
tano necessa¬
riamente una
minore poten¬
za. Il NetVista
A40 costitui¬
sce infatti una
soluzione completa e potente.
Il NetVista A20 offre elevati livelli di fles-
*
sibilità ad un prezzo conveniente.
Dotato di componenti tecnologici collau¬
dati e potenti, in grado di assicurare una
elevata semplicità di utilizzo, espansione
e manutenzione.
Info:
IBM Italia S.p.a.
Via Tolmezzo, 15
20132 Milano _
I www. ibm.com/pc/europ4
• STAMPANTI
Hewlett Packard: i nuovi orizzonti della stampa
Le ultime nate di casa HP si chiamano HP
Deskjet 990Cxi Professional Series, HP
Photosmart 1218 e HP Photosmart 1215 e
sono le stampanti a getto di inchiostro in
grado di fornire qualità di stampa elevata e
prestazioni avanzate, come l'altissima velo¬
cità di stampa, ben 17 pagine al minuto in
bianco e nero e 13 pagine a colori, il ricono¬
scimento automatico del tipo di carta e il
trasferimento dati a raggi infrarossi. La HP
Deskjet 990Cxi Professional Series è pro-
ta per il pro¬
fessionista che
esige la massima produttività. Realizzata
con l'esclusiva tecnologia PhotoRet III, in
grado di depositare e stratificare fino a 29
minuscole gocce di inchiostro per punto. In
questo modo si ottengono delle stampe
con toni più delicati ed omogenei e un
maggior numero di sfumature di colore.
La stampante inotre supporta la
modalità Foto, per la stam¬
pa su carta fotografica
con risoluzione 2400x
1200 dpi
Le stampanti Photo¬
smart 1218 e 1215, oltre
ad assicurare la stessa
qualità e versatilità della
990Cxi, possiedono ulte¬
riori funzioni di stampa
fotografica. Sono inoltre
dotate di slot per l'inseri¬
mento di memorie Compact-
flash e Smartmedia, consentendo
cosi di stampare direttamente da
fotocamera digitale.
Info:
Hewlett-Packard Italiana S.p.a.
Via G. Di Vittorio. 9
20063 Cernus co Sul Naviglio IMII
\wwwhp.con\
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
jsmau
DUtWllM
MONITOR
Seleco Superego 21: un bellissimo
televisore e monitor da 21"
SuperEgo
21 è la nuovis¬
sima proposta
della Seleco
che unisce in
se un monitor
a cristalli liqui-
[ di per com¬
puter e un
televisore da
21 pollici.
SuperEgo 21
si affian¬
ca a Ego
15 e alla nuova versione di que-
t'ultimo, la Ego Krome, con telaio
cromato.
Ego 21 si caratterizza per la
veste estetica davvero elegan¬
te ed inusuale. Il suo telaio è interamente in
alluminio ed incorpora uno schermo TFT a
matrice attiva da 21 pollici che consente tra
l’altro di avere un televisore con sintonizza¬
tore stereofonico e con ingressi SCART e
Component, per il collegamento con lettori
DVD. Con un semplice telecomando è pos¬
sibile passare dalla modalità televisore a
quella monitor per computer SuperEgo 21
è disponibile in due versioni che accolgono
differenti modi di concepire un unico pro¬
dotto: la versione "desk" ideale per la scri¬
vania, e la versione "floor", per un montag¬
gio a pavimento.
Info:
Seleco Form enti S.p a
Via Dante Alighieri, 43
20035 Lissone IMII
Tel 039.24417419
Fax 039.24417420
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• SCHEDE GRAFICHE
Matrox presenta la nuova Marvel 6450 eTV
La nuova scheda grafica e di acquisizione
video Matrox, oltre ad essere un'ottima e
veloce scheda video multi pur pose, con¬
sente inoltre di acquisire segnali videocom-
posito e s-video per la realizzazione di filma¬
ti per il Web o da masterizzare su CD¬
ROM. Dotata di 32 Mbyte di memoria DDR
(Doublé Data Rate), con un RAMDAC pri¬
mario a 360 MHz, questa scheda AGP
incorpora, come la precedente versione
della Marvel, anche un sintonizzatore TV
stereofonico, con uscita direttamente sullo
schermo del computer o su un televisore a
parte. Inoltre incorpora funzioni che per¬
mettono la riproduzione
di film su DVD e cattura¬
re Video in standard
MPEG2. Il nuovo pro¬
gramma di gestione, con
l'interfaccia completamen¬
te rinnovata, consente di
utilizzare il computer come
un vero videoregistratore
digitale, con in più una fun¬
zione esclusiva: la possibi¬
lità di visualizzare una parte
del programma che si sta
registrando senza interrom¬
pere la registrazione. In pra¬
tica, se si è interrotti, perché
si deve rispondere al telefono si può mette¬
re in pausa la visione e riprenderla succes¬
sivamente senza perdersi nemmeno un
fotogramma del programma preferito.
Questo grazie alla funzione Timeshift, che
consente di registrare un filmato e riprodur¬
ne una parte in differita mentre si sta anco¬
ra registrano. La funzione Dual Haed di
Matrox, cioè la possibilità di vedere un film
DVD o un programma diffuso via etere su
un secondo schermo televisivo permette
una fruizione piu versatile. La dotazione di
software è completissima: si va da Ulead
Video Studio 4, per il montaggio di film, a
Pc-VCR Remote per la
registrazione video su
hard disk, Matrox DVD
Player per la visione dei
DVD sullo schermo del
PC o sul televisore.
La Marvel G450 eTV è
indirizzata al mercato del¬
l’integrazione OEM ed è
disponibile ad un prezzo
suggerito di L. 679.000 Iva
inclusa.
Info:
3G Electronics S.r.l .
www. matrox. com
• DIGITAL AUDIO
Creative D.A.P.
Jukebox
Digital Audio Player Jukebox, il lettore
di file MP3 che può riprodurre ben 150
ore di musica, presentato come prototi¬
po all’inizio dell’anno al Futurshow, è
finalmente in vendita. Si tratta di un un
lettore di audio in formato digitale, delle
dimensioni di un lettore CD portatile, con
un hard disk da 6 GB in grado di conte¬
nere l’equivalente dei brani musicali
inseriti in 150 CD.
Dotato delle uscite per le cuffie e per
quattro altoparlanti, può anche essere
collegato all’impianto stereo di casa, ma
soprattutto essere trasportato ovunque
facilmente. Come un vero jukebox, il
nuovo Digital Audio Player consente di
avere a portata di mano un'intera colle¬
zione musicale, ma fatta di brani tratti dai
propri CD o scaricati da Internet.
La conversione dei brani musicali in
presenti sui vostri CD in file MP3 è rea¬
lizzato sul computer, grazie al software
PlayCenter 2, fornito in dotazione. Il let¬
tore supporta anche standard futuri, gra¬
zie al firmware aggiornabile. Il D.A.P, è
inoltre in grado di registrare musica diret¬
tamente da una sorgente analogica,
come un microfono o un registratore,
grazie aun una entrata stereofonica ana¬
logica.
La connessione con il PC è realizzata
mediante il bus USB. Molto comoda
anche la possibilità di organizzazione dei
brani musicali, che vengono suddivisi
secondo l’artista, il genere musicale o
l'album.
Info:
Creative Labs
Strada 4 Edificio A2
20090 Assago Milanofiori IMI)
Tel 02/8228161
MCmicrocomputer n 212 - dicembre 2000
29
3 7* EDIZIONI
• PERIFERICHE
Stampanti, PDA e Webphone da Olivetti Lexicon
Olivetti presenta una serie di novità
rivolte al mercato SOHO, caratterizzate
dalla capacità di coniugare funzionalità ed
estetica, grazie ad un design unico svilup¬
pato dal noto architetto Michele De
Lucchi, Destano particolare interesse le
neo-nate Art jet 12 e 22, compatte ed
economiche; la stampante Jet Lab 600®
multifunzione, ideale per l'ufficio;
il PDA piccolo quanto una
carta di credito XSmall e il
Webphone Olivetti
Linea®,
Artjet 12 pro¬
pone stampe a
getto di inchio¬
stro per mezzo
della testina qua¬
dricromatica mono¬
blocco a chip attivo,
capace di offrire la
qualità a tre colori piu il
nero grafico, infatti, se durante la stampa
si esaurisce il serbatoio del nero, la tricro¬
mia a colori potrà assumerne tranquilla¬
mente la funzione, escludendo la classica
sostituzione della testina. Il prodotto, con
una capacità di 50 fogli, offre una risolu¬
zione di 1200 punti per pollice, una velo¬
cità di 4 pagine al minuto a colori e 5 in
nero (sette con la testina opzio
naie). ArtJet 12, provvista d
porta parallela e interfaccia
USB, è disponibile al prezzo di
Lire 169.000. Mentre ArtJet
22, studiata per stampare sia in
orizzontale sia in verticale, consente una
velocità superiore di ben 13 ppm in bian¬
co/nero e 9 pagine al minuto a colori.
Dotato di alimentatore automatico della
carta con tre vassoi, il modello raggiunge
la gestione fino a 150 fogli. ArtJet 22,
munita di porta USB e 2 Mbyte di memo¬
ria, è offerta con i software Drawe
Picture Publisher di Micrografx al prezzo
di Lire 379.000.
La multifunzionale JetLab 600® è una
vera soluzione all-in-one, combinando in
un unico sistema estremamente com¬
patto una stampante, uno
scanner, una fotocopia¬
trice a colori e un fax
con addirittura la
possibilità di
collega¬
menti
in Inter¬
net. La
sezione di
stampa in
quadricromia per¬
mette una velocità di 7
pagine al minuto in nero e 3 a colo¬
ri, con una risoluzione di 1200 x 600 dpi
su tutti i tipi di carta speciale, compresi i
lucidi ed eventuali trasferibili su t-shirt.
Mentre per l'acquisizione di immagini, la
risoluzione ottica concessa è di 300 x 300
punti (1200 x 1200 interpolata) con una
profondità colo¬
re di 24 bit
per pixel. Da
rilevare, la
comoda applicazione OCR con
cui è possibile convertire diretta-
mente i documenti scannerizzati
in file editabili, inoltre, pre¬
mendo semplicemente un
tasto è possibile allegare
immediatamente il risul¬
tato della scansione a
fax o ad una mail.
La copiatrice a colori,
invece, realizza copie
anche a PC spento con
una risoluzione di
600 x 600 dpi e
una velocità di
1,5 cpm a
colori e 4 pa- i
gine al minu- ’
to a colori.
JetLab
600®, grazie alla collabo¬
razione con l'Internet provider FAX2NET,
consente di collegarsi alla rete e di gesti¬
re una serie di servizi tramite fax: la con¬
versione dei fax in e-mail, ricezione della
posta elettronica e di pagine Web e l'in¬
vio di fax tramite Internet. Prezzo al pub¬
blico di Lire 1.020.000.
Per gli appassionati degli assistenti digi¬
tali personali, Xsmall potrebbe essere
una valida alternativa grazie alle sue
numerose funzioni di rubrica, di
agenda per appuntamenti e
note, di gestione delle spese, di
calcolatrice e di convertitore
valutario e unità di misura. Il PDA è
sicuramente singolare, dato che in soli
45 grammi di peso e 7 mm di spessore
include una batteria al litio, una memoria
di 768 Kbyte e uno schermo a cristalli
liquidi di 150 x 100 ppp.
Per completare l'offerta, non bisogna
30
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
trascurare la comoda tastiera pieghevole
per l'inserimento dei dati ed i software
Organizer-Companion Link per la sincro¬
nizzazione con il PC e la comunicazione
con applicazioni di posta elettronica.
Xsmall è disponibile al prezzo di Lire
169.000.
Infine, Olivetti Line® potrà sostituire il
vecchio telefono di casa, affermandosi
come il nuovo apparecchio per la telefo¬
nia e la connessione in rete visualizzabile
sul display a colori incorporato.
Lo schermo, a comandi tattili di 7,5 pol¬
lici dotato di una risoluzione VGA, è in
grado di visualizzare la rubrica, tutti i
messaggi di testo in arrivo e un'agenda
capace di contenere in un'unica scher¬
mata sia i nomi con relativi numeri telefo¬
nici sia i rispettivi indirizzi e-mail, atti¬
vabili immediatamente con la
semplice pressione di un dito.
Oltre ai normali servizi
offerti dai gestori, il
dispositivo permette di
collegarsi alla stam¬
pante dedicata
linea@webprinter,
tramite interfac¬
cia USB oppure
utilizzare le carte
a chip intelligenti
Smart Card.
Info:
Olivetti
• INTERNET
CTONet: multiplayer e comunità virtuali tridimensionali
CTOnet, portale appartenente al noto
gruppo di distribuzione ludica, è il nuovo
punto d'incontro rivolto all'intrattenimen¬
to e al commercio elettronico, dove il
videogiocatore può sia dilettarsi in avvin¬
centi scontri multiplayer sia navigare
attraverso comunità tridimensionali inte¬
rattive.
Dopo una semplice registrazione, l'uten¬
te potrà accedere all'esclusivo servizio
dial-up, studiato per offrire la massima
prestazione durante il gioco tramite ser¬
ver dedicati, oppure sfruttare lo spazio
Web a disposizione di ben 50 Mbyte e
utilizzare le illimitate caselle e-mail, ognu¬
na con cinque mega di spazio. Se la con¬
nessione modem o ISDN a 128 K non
dovesse bastare, allora CTOnet consente
con un'ulteriore sottoscrizione di entrare
nell'ultraveloce servizio ADSL.
Invece la sezione forum e Chat in rete
sono garantiti da Angelopolis, immenso
mondo realizzato interamente in tre
dimensioni grazie alla tecnologia SCOL di
cryo-network, capace di creare incredibili
comunità virtuali in città realisticamente
riprodotte come ad esempio: Milano,
Venezia, Firenze, Roma e Portofino.
Questi ambienti consentono al navigato¬
re di chattare, di assistere a proiezioni
video o di ascoltare trasmissioni musicali,
di entrare in veri negozi nel centro città e
interagire con i commessi per eventuali
acquisti, sempre in totale libertà.
Sempre sul portale è possibile scaricare
la versione light di Cryonics, il comodo
software che consente di creare il proprio
sito 3D in meno di cinque minuti.
Info:
CTONet
Kvwwctonet.il
• GRAFICA
Wacom: come disegnare sul monitor in totale libertà
Wacom, azienda nipponica fondata nel
1988, è conosciuta per essere stata la
prima società ad introdurre sul mercato
tavolette grafiche ad alta risoluzione e
dispositivi di input privi di cavi e di batte¬
rie Attualmente offre tre linee di prodotti:
il sistema Intuos, dedicato ai professioni¬
sti della grafica, Grafire Mouse & Pen Set,
la tavoletta grafica per gli utenti consu¬
mer, infine. l'Interactive Pen Display PL-
400 ed ora anche la nuova PL-500.
PL-500 integra la tecnologia delle tavo¬
lette grafiche di Wacom, consentendo agli
utenti di disegnare o di scrivere diretta-
mente sulla superficie dello schermo a cri¬
stalli liquidi in totale libertà, tramite i 256
livelli di pressione offerti dalla penna digi¬
tale (peso di soli dodici grammi) in dota¬
zione. Il display a matrice attiva da ben
15,1 pollici, capace di supportare definizio¬
ni fino a 1024 x 768 punti in 16,7 milioni di
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
colori, può essere connesso a qual¬
siasi scheda grafica con interfac¬
cia DVI o direttamente al perso¬
nal tramite porta USB. Il pro¬
dotto comprende una serie
di software dedicati, com¬
patibili sia per sistemi
operativi Windows 98
e 2000 sia per
Macintosh OS 8.51
e successivi, co¬
me: Corel Pain-
ter Classic,
programma
di grafica con
oltre 100 stru
menti di disegno sen¬
sibili alla pressione.
Wacom PenTooIs e
Paragraph PenOffice
Se. PL-500, coperto
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da due anni di garanzia, è offerto al prezzo
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Con il medesimo trattamento W-
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I LG 995 FT allarga sensibilmente
I l'area visibile, offrendo un bel 19
I pollici con schermo Fiat Sloi Mask
I a fuoco dinamico Sempre con
I una definizione pixel di 0 24 mm.
■ permette risoluzioni fino a 1600 «
I 1200 con una frequenza ottimale
1 di refresh a 80 Hz II monitor non e
I fornito di casse stereo ma dispone
I di un comodo hub USB a quattro
I porte LG 995 FT è disponibile al
I prezzo di Lire 1 139.000
! Per quanto riguarda la serie dei
I matrice attiva, risulta decisamente
I ricco di funzioni il nuovo display da
15,1 pollici LCD 577 LM, che per-
I mette sia una mobilità rotatoria di
90° per la visualizzazione di testi in
verticale sia la possibilità di regolare
l'altezza del braccio uscente dalla base II
modello si distingue grazie all'ausilio di
due casse da 1
Watt
A P er
LG Electronics amplia la i
linea dei monitor FLATRON H
con una serie di nuovi I
modelli con ampi schermi H
dai costi contenuti, mentre ^
nel campo dei display a cri- 1
stalli liquidi viene sia amplia- J
ta le modalità dei vecchi for¬
mati con funzioni multime¬
diali, sia introdotte nuove
dimensioni particolarmente
interessanti.
Tra le novità dei CRT, spie- fi,
ca sicuramente il 1 7 pollici f
LG 776 FM multimediale, il I
dispositivo offre uno scher-
mo piatto per garantire ■ ]
visualizzazioni senza distor- ’
siom, un trattamento antiriflesso
che riduce sensibilmente i riflessi indesi¬
derati e una griglia uniforme con slot
pitch pari a 0.24 mm, per realizzare ‘
immagini dai contorni definiti
la comoda
^ routine OSO I controlli,
B gestiti da un processore I
B dedicato, non gestiscono I
B solo le funzioni dell'audio I
B ma permettono anche di I
■ modificare la temperatura I
■ del bianco ed il colore LG I
■ 776 FM consente una fre- I
■ quenza orizzontale che varia I
I dai 30 ai 70 KHz, una vertica- I
I le da 50 a 160 Hz e una I
| banda passante pari a 110 I
' MHz. La risoluzione massima I
consentita è di 1280 x 1024 a I
60 Hz, invece quella ottimale èli
di 1024 x 768 con una frequen- R
za di refresh a 85 Hz.
Prezzo al pubblico di Lire 829.000.
“Olmo J
rispettivi lati
dello chassis, in modo
da essere sfruttate sia unite al
corpo dello schermo sia sulla
te postazione di lavoro. La risolu-
I zione ottimale è di 800 x 600 a
R 110 Hz, mentre quella massi-
fi ma consentita raggiunge i
K 1024 x 768 punti a 85 Hz in
» true color, con una visibilità
m angolare di 120° in orizzontale
■ e. di 90° in verticale. LCD 577
I LM è offerto, con un mini-hub
" USB a due porte, al prezzo di
Lire 2.659.000.
Dedicato al mercato professiona-
corpo
di colore grigio e il
frontale "metallescente", si
contraddistinguono per il design molto
gradevole e compatto, mentre le quattro
casse posizionate lateralmente e frontal¬
mente sono ricoperte rispettivamente da
griglie rigide metalliche e da una tela gri¬
gia in tessuto. Gli altoparlanti da 2 Watt
per canale erogano, separatamente, sia i
toni alti sia i toni medi, regolabili tramite
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
le, LCD 885 LE del peso di soli 8 Kg e
una profondità di 235 mm, propone uno
schermo decisamente ampio da 18,1
pollici con una risoluzione massima di
1280 x 1024 punti e un pixel pitch di
0.28 mm. Oltre a possedere un ottimo
contrasto di 200:1 e una buona lumino¬
sità, il modello consente una visibilità di
160° sia in verticale che in orizzontale, in
modo da essere osservato da qualsiasi
angolazione. LCD 885 LE è fornito di hub
USB a quattro vie al prezzo di Lire
7.069.000.
Infine, con un formato molto singolare
da 15,7 pollici, LG propone un monitor
con le dimensioni del classico 15 pollici
ma con la stessa risoluzione di un 18. Il
modello 680 LE, infatti permette risolu¬
zioni fino a 1280 x 1024 punti a 80 Hz
con una luminosità di 200 cd e un con¬
trasto di 200:1, mentre l'angolo visibile
consentito è di
120 ° in orizzonta¬
le e di 90° in ver¬
ticale.
L'espandibilità è
concessa grazie
ad un hub USB a
due ingressi e da
un set di altopar¬
lanti concessi in
opzione.
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Borsa Didattici da Finson
La software-house milanese arricchisce
la gamma dei suoi prodotti con alcune
novità rivolte agli appassionati del merca¬
to mobiliare, agli utenti inesperti che desi¬
derano impossessarsi delle tecniche di
gestione dei database e Web-editor, infi¬
ne, ai giovanissimi che intendono affac¬
ciarsi nel mondo del personal computer
Finson Piazza Affari è un'applicazione
che permette di analizzare le tendenze al
rialzo ed al ribasso dei prezzi, che forni¬
scono l’andamento dei singoli titoli, con
una serie di supporti grafici e algoritmici,
come ad esempio i trend lines, le
medie mobili e la pista ciclica.
L'utente potrà simulare la previsio¬
ne di diverse strategie su qualsiasi
titolo e in un secondo momento,
riportarla nel proprio portafoglio
azionario, fornendo indicazioni di
acquisto o di vendita per ogni titolo
collegato.
Oltre all'archivio storico
delle quotazioni
sulla borsa di
Milano e dei
principali indici
mondiali, il pro¬
gramma con¬
sente un conti¬
nuo aggiornamento dei
dati segnalati, gratuita¬
mente senza alcun
abbonamento specifi¬
co. Il prodotto, provvi¬
sto di guida in linea e di
manuale tecnico dedi¬
cato ai principianti, è
disponibile al prezzo di Lire
199.000.
Per coloro
che desidera¬
no avvicinarsi
ed impadronir¬
si delle innu¬
merevoli fun¬
zioni dei pro¬
grammi più
rinomati, allora
è sicuramente
utile appog¬
giarsi alle
guide inte-
1 litoti
<
rattive di
Powerpoint e di
Access 2000
oppure di editor
in HTML e di
Photoshop.
Questi prodotti guidano
l'utente passo per passo nelle
procedure di base, fino al rag¬
giungimento di una conoscen¬
za completa dell'applicazione
scelta, grazie ad una comoda
interfaccia simulativa. alle
numerose animazioni ed un
simpatico commento sonoro.
Quindi, l'utente imparerà
come utilizzare un
database, come
creare ottime pre¬
sentazioni o pagine
Web ricche di filmati
e suoni oppure realiz¬
zare sia documenti
grafici sia immagini,
applicando transizioni
ed effetti speciali. Le
Guide di Finson sono
disponibili al prezzo di Lire 59.000.
Infine, "Piccolo genio"
accompagnerà per
mano i più piccini
nell'affascinante
mondo dei compu¬
ter, tramite un'inter¬
faccia realizzata
come un libro interat¬
tivo, dove il bambino
incontrerà diversi personag¬
gi che spiegheranno nel
modo più comprensibile
cosa avviene all’in-
terno della macchi¬
na. Nelle storie
appositamente
create, si affronte¬
ranno temi come
la sicurezza, l'utilizzo principale
del PC e delle sue periferiche,
con l'ausilio di filmati, indovinelli
e quiz. Prezzo al pubblico Lire
79.000.
Info:
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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
33
• NOTEBOOK
srndui
Iduemuat
17* l IH Z I 0 II
New Entry tra le file della linea Satellite di Toshiba
Toshiba sembra inarrestabile, dopo aver
presentato da pochi mesi i nuovi modelli
Satellite si ripresenta implementando
ulteriormente l'offerta con altre nuove
configurazioni, rivolte ad ogni tipo di uten¬
za, dalla serie economica Satellite 1000 ai
modelli professionali Tecra 8100.
Partiamo dai due notebook dedicati al
mercato consumer, Satellite 1710CDS e
1730CDT caratterizzati dai processori
Celeron con tecnologia FBS a 100 MHz
con cache di secondo livello da 128
KByte
II
sfrutta una
potenza di
600 MHz,
una memo¬
ria da 32
M B y t e
espandibile
a 160 e un
display in
polisilicio
da 12,1
pollici con
una
luzione
riso-
Dne
modem, un discreto
disco rigido S.M.A.
R.T da sei Giga e un
acceleratore grafico
AGP 64 Bit con quat¬
tro mega di memoria
video II prezzo è
rispettivamente di
Lire 2.374 000 e di
Lire 3.198.000 (IVA
Esclusa)
Di fascia intermedia,
la Serie 2800 si foca-
lizza sull'in¬
trattenimento
offrendo due
modelli sem¬
pre all-in-one.
capaci di leg¬
gere e proiet¬
tare i filmati
digitali diretta-
mente sul
televisore gra¬
zie al lettore DVD e alla comoda
uscita TV integrata, il tutto agevo¬
lato dalla memoria video ampliata
fino a 8 MByte.
Il notebook 2800-100 mantiene
le stesse caratteristiche hardware
del fratello minore 1730. modifican-
massima di 800 x 600 in
true color. Il secondo aumenta legger¬
mente la frequenza fino a 650, amplia la
Ram di base a 64 MByte espandibile a
194 e rimpiazza lo schermo delle stesse
dimensioni con un buon matrice attiva. In
entrambi i modelli è integrato, in perfetto
stile all-in-one dal
peso di 3,2 kg,
sia il lettore
CD sia il
floppy con
relativo
do solo l'offerta
del display, proponendo
un 13,3 pollici per defini¬
zioni fino a 1024 x 768
punti. Mentre il 2800-300 può vantare un
potente Pentium III da 650 MHz, una
maggiore capienza di massa da ben 20
GByte e una memoria da 128 MByte, per
non parlare dell'ampio schermo TFT da
15''. La serie 2800 è commercializzata al
prezzo di Lire 4 083.000 e di Lire
6.740.000 (IVA Esclusa).
Se desiderate la massima espres¬
sione tecnologica in termini di capa¬
cità di calcolo, allora il nuovo Tecra
8100 con Pentium III a 800 MHz
potrebbe forse risolvere i vostri pro¬
blemi Dedicato ad un uso stretta-
mente professionale, il portatile offre
un'ottima configurazione grazie al
disco rigido da 20 GByte, una memo¬
ria di 128 MByte espandibile a 512 e
un display a matrice attiva da 14 polli¬
ci. invece l'interattività è garantita dal
lettore DVD-Rom a sei velocità e dal
consueto modem V.90
Per sfruttare una simile potenza
bisogna purtroppo ricorrere a qualche
sacrificio, dato che il prezzo del nuovo
Tecra non è certamente economico,
Lire 9 990 000 ovviamente IVA esclu¬
sa
Tutti i modelli presentati dispongono di
una scheda audio Sound Blaster Pro 16
Bit compatibile, del sistema Bass
Enhanced Sound di Toshiba e di due
casse stereo integrate
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t 9MinnsM0J-
3 7* I 0 I I I O N I
• PERIFERICHE
Pioggia di novità in casa Epson
Epson affronta l'autunno con una pioggia
di novità, sia in campo della stampa che
della acquisizione e proiezione delle imma¬
gini. EMP-8100 rappresenta la massima
espressione tecnologica in campo dei
videoproiettori professionali grazie ad una
luminosità pari a 3.200 ANSI lumen in appe¬
na 8 Kg di peso. La tecnologia impiegata
dalla Epson è quella basata su 3 LCD da 1,3
pollici High Aperture, per una maggiore ric¬
chezza e qualità cromatica. Compatibile
_ con i segnali HDTV più diffusi, grazie
alla tecnologia di resizing DAR, può
essere collegato sia ad
un PC che Mac con
una risoluzione di
1600 x 1200. La
disponibilità sul mer¬
cato è relativa al
mese di Ottobre.
Nel settore
della stampa
invece, troviamo
delle novità deci¬
samente interessanti,
come l'introduzione della nuova mk jet
Stylus Color 580. Stampante in formato A 4
in quadricromia, ha una risoluzione massi¬
ma di 1440 x 720 dpi su carta fotografica
Epson. La 580 adotta la raffinata tecnologia
AMP, ossia una implementazione softwa-
re\hardware che permette
alla stampante di deposi-
tare sul foglio destinato
alla stampa fino a 6 pico- H
litri di colore. La velocità •
di stampa è pari a 6 pagi- •»
ne al minuto in B\N e 3,2 a
colori. Il modello successivo, la^^L i
Stylus Color 680, offre una risoluzio-
ne degna di stampanti ben più costose.
Con i suoi 2880 x 720 dpi e sempre grazie
alla tecnologia AMP, la stampa su carta
fotografica Epson risulta nitida e chiara
come una vera e propria fotografia. La velo¬
cità di stampa aumenta fino a 8
pagine\minuto in B\N e 7,7 a colori.
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minuto in B\N e 11,6 a colori, può arrivare
a depositare 4 picolitri di colore sulla carta.
La Stylus Color 980 è stata progettata e
costruita secondo delle specifiche ben pre¬
cise, che la vedono protagonista in ufficio,
sia per la velocità che per la precisio¬
ne della stampa. 13 pagine al
minuto in B\N e 12,5 a
colori ne fanno una delle
stampanti più veloci nella
sua categoria di prezzo.
La connessione al PC è
garantita dalla predisposi¬
zione per l'uso in rete e le interfac¬
ce standard parallela e USB. Infine, ciliegina
sulla torta, ecco la Epson AcuLaser c8500,
una stampante laser a colori di nuova gene¬
razione che stampa fino al formato A3W,
pensata per applicazioni grafiche e di desi¬
gn. La qualità di stampa della AcuLase è
garantita dalla risoluzione di 2400 dpi equi¬
valenti con tecnologia AcuLaser Color
Halftoning. La velocità di stampa è di 24
pagineVninuto in B\N e 6 a colori. LA C8500
è equipaggiata con un'interfaccia Ethernet
10\100 nase TX ed integra numerose utility
dedicate alla gestione del flusso di lavoro in
rete II prezzo esclusa IVA è di 10.300.000
lire. Tutte le stampanti della serie Stylus
sono compatibili sia su sistemi IMB che
Mac. Novità anche nel campo dell'acquisi¬
zione delle immagini con la famiglia di scan¬
ner Perfection. La serie comprende un elen¬
co di macchine perfettamente bilanciate tra
prezzo e prestazione, dalla più economica
Perfection 640U, 36 bit di colore e 600 x
2400 dpi di definizione, fino alla professiona¬
le 1640 disponibile in due versioni la
1640XL disponibile con risoluzione ottica
pari a 1600 x 3200 dpi con un sensore a sei
linee, una profondità colore di ben 42 bit e
una connettività garantita dalle interfacce
USB e SCSI standard; prezzo di listino di
5.250.000 lire; la 1640SU che possiede le
stesse caratteristiche della XL ma con un
ccd più economico. Le altre due versioni
della serie SU sono la 1640 SU Photo, con il
lettore di diapositive e negativi a corredo, e
la 1640 SU Office che viene equipaggiata di
un alimentatore automatico di originali in
dotazione. I prezzi sono rispettivamente
540.000 per la 1640SU, 665.000 per la
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linea di diffusori per personal computer,
curandone il design e mantenendo sem¬
pre un prezzo molto contenuto. L'utente
potrà riconoscere l'impianto più idoneo
alle proprie esigenze, scegliendo tra le
semplici soluzioni composte da sole due
casse stereo, oppure investire in modelli
muniti di subwoofer con due o
quattro satelliti.
I tre modelli della serie
Spin. entry level della
nuova linea, propongono tre
diversi sistemi a due vie
capaci di ricreare un buon effetto
■' r>.f>
audio, risultano facili da installare
grazie al portacavi integrato, inoltre offro¬
no comodamente i controlli del volume e i
jack per le cuffie frontalmente. Spin 50 e
60 dispongono rispettivamente di due e
cinque Watts RMS. mentre il modello 70
con una potenza di 12 Watt RMS. sfrutta
un'esclusiva tecnologia studiata per crea¬
re il tipico effetto surround a 360° La
sene Spin è disponibile a prezzi che varia¬
no da Lire 49.000 a
Lire 99.000.
Di fascia
intermedia,
Pulse 415 e
Arena 515
composti
rispettiva¬
mente tre e
cinque ele¬
menti, si
presentano con una
veste tipica da
impianto Hi-Fi gra¬
zie al loro colore
nero, nota rilevante
I componente
subwoofer incassa¬
to nel legno per una
migliore risonanza
dei bassi.
m o
offre una
potenza massima di usci¬
ta di 25 Watt RMS e una
frequenza di risposta di
40Hz - 20kHz, con
equalizzazione dinami¬
ca dei toni bassi in
grado di estendere la /
risposta e di minimiz- I
zare la distorsione. Il -*
secondo impianto,
ideale per immer¬
gersi completamente
nel vero audio surround
dei giochi di ultima gene¬
razione o di un DVD, spri¬
giona una potenza massima di 31
Watt. 15 dal sub e quattro Watt per
ogni satellite.
Pulse 415 e Arena 515 sono offerti al
pubblico rispettivamente al prezzo di Lire
129.000 e di Lire 179.000.
Infine, il top della gamma Edge-418 è
caratterizzato da un subwoofer rivestito in
legno e da due satelli a pannelli piatti, col¬
locabili sul monitor, sul muro o sulla
postazione di lavoro grazie alle comode
staffe in dotazione. La tecnologia dei pan¬
nelli Slab, fornisce al sistema
una dispersione del
suono ad ampio
raggio e una rispo¬
sta in frequenza
nitida e trasparen¬
te.
Mentre il
subwoofer utilizza
il sistema Real-
Time Dinamic
Bass, regolando
attivamente il suono
per ottenere toni bassi
privi da distorsioni anche
al massimo livello di
ascolto. Il prodotto, oltre
al design che lo distin¬
gue, dispone di un con¬
trollo separato per il
volume, permettendo
all'utente un facile accesso ai comandi,
dei comodi jack colorati e una serie di cavi
dall'abbondante lunghezza. Prezzo al pub¬
blico di Lire 249.000.
Dedicato agli amanti del riconoscimento
vocale, Labtec propone LVA-7280
ClearVoice Digital Microphone,
microfono digitale multiuso svi¬
luppato per essere appoggiato
alla scrivania e utilizzato senza
cuffie, consentendo la massima
libertà di movimento per mezzo di
particolari sensori dinamici.
Il prodotto si avvale della tecno¬
logia SMART (Signal Matching
Array Technology) di Labtec, che
consiste nell’utilizzo di quattro
microfoni distanziati in modo loga¬
ritmico e collegati a un processo¬
re di segnali digitali, in grado di
eliminare i rumori di fondo che
potrebbero interferire con il rico¬
noscimento della voce.
LVA-7280 è proposto al prezzo
di Lire 349.000.
Info:
Labtec
Tel. +44/1252/629900
Fax: *44/1252/629950
e-mail: bwheller@labtec.com
twww.iautec.com
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ismau
DUtMllA]
• DIGITAL IMAGING
Editing Video e trasmissioni satellitari
con Pinnacle Systems
L'acquisizione e la manipolazione video si
sono rivolte sempre ad un mercato di nic¬
chia. richiedendo un'ampia professionalità
e un buon investimento in termini di
hardware. Ora finalmente, anche l'utenza
amatoriale potrà sbizzarrirsi nell'affascinan¬
te mondo dell'editing video tramite i nuovi
prodotti di Pinnacle Systems, studiati per
semplificare al massimo i processi di mon¬
taggio audio e video con una minima
spesa. Studio Online consente di creare e
condividere i filmati direttamente su
Internet con un processo semplicissi¬
mo, senza alcuna installazione all'inter¬
no del proprio personal. Grazie agli
ingressi analogici, il dispositivo permette di
catturare il filmato e in secondo momento di
trasferirlo in formato MPEG 1 con qualità
audio CD, direttamente su disco attraverso
l'interfaccia USB. Mentre con il comodo
software in dotazione, l'utente si potrà
divertire selezionando le sequenze più inte¬
ressanti, sistemarle nell'ordine preferito,
oppure aggiungere un'eventuale titolazione,
transizioni di scena e una bella colonna
sonora. Infine, la funzione di video hosting
gratuita, permetterà di trasportare il vostro
filmato amatoriale su uno speciale sito Web
dedicato per la condivisione del video,
inviando se si desidera la possibilità di
accesso ad amici o a parenti Studio Online
con tessera gratuita di membro al sito stu-
dio-online.com è disponibile al prezzo di Lire
190.000, Mentre per gli appassionati delle
riprese digitali, la scheda Studio DV interna
PCI con bus mastering potrebbe essere la
perfetta soluzione II prodotto, infatti, è com¬
patibile con tutte le videocamere DV e
Digital8 dotate di porta firewire, tramite i
due connettori esterni (più uno interno) a
larga banda IEEE 1394 in dotazione. Nella
confezione è compreso anche il programma
di editing Studio e il software di titolazione
TitleDeko, studiati per facilitare l’acquisizio-
ne con
pratiche modalità
"drag & drop", per visua¬
lizzare un'anteprima istantanea di prova
delle diverse sequenze, per creare le oltre
100 transizioni o per aggiungere i 300 tipi dì
titolazione ed effetti a disposizione. Studio
DV è offerto al prezzo di Lire 299.000. Con
caratteristiche simili, il fratello maggiore DV
Studio Plus consente di riversare diretta-
mente i filmati anche in formato VHS, trami¬
te le comode uscite audio e video analogi¬
che addizionali. Il prodotto, provvisto di
sistema Smart Capture che consente la cat¬
tura di un’ora di proiezione in soli 150 Mbyte
di spazio su hard disk, è commercializzato al
prezzo di Lire 590.000. Un altro dispositivo
molto interessante è sicuramente PCTV
SAT, con cui è possibile ricevere i segnali
TV e radio satellitari direttamente sul proprio
computer o sulla televisione di casa. La pos¬
sibilità di ricevere i canali digitali è ovviamen¬
te estesa solo alle trasmissioni gratuite di
Eutelsat ed Astra, che attualmente sono più
di 350 con circa 150 stazioni radio. Insieme
alla scheda è fornito un controllo remoto
munito di 50 funzioni, che permette di sinto¬
nizzare contemporaneamente fino a 16 dif¬
ferenti canali in anteprima. PCTV SAT può
essere sfruttata anche come videoregistra¬
tore satellitare, ovviamente se il vostro
disco è estremamente capiente, mentre tra¬
mite la funzione di "time shifting" è possibi¬
le la visione in differita di un programma, ral¬
lentare la riproduzione o saltare delle scene.
Il modello proposto al prezzo di Lire
399.000, offre in opzione una sottoscrizione
per connettersi via satellite ad Internet, tra¬
sformandosi in un ricevitore dati a larga
banda ideale per tutte quelle applicazioni
molto "pesanti'' come lo streaming video.
Info:
Pinnacle
l www.omnaciesvs.c0n)
Il tuo software per la
pubblicazione
Internet è lento!
E non crea
automaticamente
cataloghi e CDROM.
Risolvi il problema!
Collegati oggi a:
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• CELLULARI
Trìum: il futuro in mano
Dopo il successo ottenuto con la secon¬
da generazione di telefoni GSM, la società
giapponese Mitsubishi
rilancia la fortuna¬
ta linea di cellu¬
lari Trium con
nuove e dedi¬
cate proposte
per gli affama¬
ti di novità.
Mars è un
telefono este-
t i c a m e n t e
sobrio di di¬
mensioni ri¬
dotte, frontali¬
no e copribat-
teria intercam¬
biabili. La scoc¬
ca ergonomica
e piacevole al
tatto è stata
progettatta dai
designer ingle¬
si del gruppo
PSD, 130 ore
di stand-by, 3 ore
di conversazione, 115
g di peso e una vasta
scelta di custodi
colorate, sono le
caratteristi¬
che sa-
del nuovo
Mars Trium.
Avveniristico e
dotato di applicazioni
Win CE, Mondo rap¬
presenta la naturale evo-
dei cellulare verso la più
comoda e funzionale agenda.
Palmare compatto e leggero, è dotato di
antenna, un ampio display touch-
screen. Per chi necessita di una
connessione lunga, Mondo
offre ben 3 ore di conver¬
sazione e 200 di stand-
by, mentre tra le funzio¬
ni avanzate troviamo lo
scratchpad, lo sche-
dulatore, l'allarme e
| la trasmissione dati
DTMF. Il peso ri
I aggira intorno ai 200
grammi. Il Netpune
invece presenta un
design decisamente
rivoluzionario e avve¬
niristico, con le sue
forme arrotondate e
morbide. Fra le not-
vità introdotte vi sono
la funzione viva-voce
incorporata, il flip attivo
ed una rubrica
con ben 254 indi
rizzi iscrivibili
nella SIM Dotato
della tecnologia
Tegic 9, che velocizza
e semplifica la com¬
posizione dei testi, il
Neptune possiede
tutta la tecnolo¬
gia necessaria
per un collegamen¬
to alla rete in stan¬
dard WAP e una
sezione dedicata ai
giochi. Dal peso di
soli 120 grammi e
dalle dimensioni lilli¬
puziane, questo tele¬
fono permette una
conversazione di 3 ore
e una durata in stand-
by di 130 ore. Sempre
in tema di connessione
WAP. il Trium Geo-® rap-
progettato pen¬
sando alla connessio¬
ne in internet. Fra le caratteristiche
tecniche di maggior rilievo troviamo
la possibilità di inviare e ricevere
dati, l'orologio con allarme e una
autonomia di conversazione di 3 ore
mentre quella di stand-by è di 150. Il
peso è di soli 145 grammi Infine tro¬
viamo il cavallo di battaglia della
famiglia Trium, il Geo-GPRS. Uno fra
i primi telefoni costruito secondo la
tecnologia General Packet
Radio System, il Geo-GPRS
costituisce un up-grade del
prodotto Geo-® di cui ripren¬
de l'estetica e le funzioni di
base. Grazie alla connessio¬
ne in rete tramite il sistema
GPRS, Geo-GPRS è in
grado di fornire prodotti
altamente competitivi all'in¬
terno del sempre più dina¬
mico mondo della telefonia
mobile.
Inoltre il telefono è abilita¬
to alla trasmissione dati via
infrarosso, che consente lo
scambio dei dati con il pc
senza l'utilizo di cavi.
Il Geo GPRS sarà disponi¬
bile già dal mese di dicem¬
bre.
Info:
Trium
Tel 800-275902
primo
prodotto
presentato
dalla casa
• MULTIMEDIA
Soluzioni ideali per l'audio DolbyDigital 5.1 da Creative
La nuova linea di prodotti per
l’audio codificato Dolby Digital
della Creative comprende una
scheda audio High-End
SoundBlaster Live! Platinum 5.1 e
la scheda SoundBlaster Live!
Player 5.1. Queste schede sono
state equipaggiate da
un vero e proprio
decoder digitale che
consente il collega¬
mento ad un set di
multicana-
analogico o un
sistema home theater DolbyDigital 5.1. Il
supporto di configurazione a due, quattro
o sei altoparlanti rende le soluzioni di
ascolto più flessibili, a disposizione degli
appassionati di videogiochi e di film in
Continua a pag. 42
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
40
il 1 °
Rewritable
rn-Proof
Il piu veloce e affidabile,
primo in velocità di scrittura,
primo in assistenza tecnica.
▼f VVAITEC
Bom-?roo‘ •-a t'iOf-:•« of Sar .,-0 El«!ncCo.
Segue da pag. 40
formato DVD.
Inoltre la SB Live!
Platinum 5.1 è dota¬
ta dell'innovativo
alloggiamento fron¬
tale Live! Drive IR
al quale è possibile
connettere con
estrema facilità dispositivi digitali o analo¬
gici. quali apparecchiature stereofoniche,
strumenti MIDI. MiniDisc e cuffie
Lo speciale telecomando con OSD in
dotazione permette di visualizzare in
maniera comoda e rapida tutte loe funzio¬
nalità del
sistema, evi¬
tando il ricor¬
so del mou¬
se e tastiera.
Per massi¬
mizzare la
resa acustica
e per ottenere un ambiente sonoro total¬
mente coinvolgente, viene consigliato
direttamente dalla casa madre l'abbina¬
mento alle schede audio SB di nuova
generazione con il set di nuovi altoparlan¬
ti Creative Desktop Theater 5.2 DTT2200
dal design black-cube. La confezione
della SB Live! Platinum 5.2 comprende
anche un'ampia gamma di applicazioni
software quali Cubasis VST e il Creative
PlayCenter2, programma nato per con¬
vertire i propri brani dai cd musicali prefe¬
riti in formati MP3.
Info:
Creative Labs
Tel 02/8228161
Info clienti:
Tel 02/48280000
\ww i y,£[eat!Y.e!àSs.£Qnì
Nuovo display LCD da 12.1" ad alta luminosità
La Hitachi ha presentato un display ad
alte prestazioni per applicazioni industriali
che rappresenta il primo prodotto della
società giapponese in questo campo.
Il display TFT da 12.1 " con risoluzione
SVGA 800 x600. oltre ad essere caratte¬
rizzato da un'alta luminosità, indispensa-
ble negli ambienti industriali, possiede
una temperatura operativa che va da 0 a
50 gradi ed una sezione di retroillumina-
zione, sostituibile, con vita media di oltre
50.000 ore.
Il display opera con una singola tensio¬
ne di 3.3V ha una luminosità di 300 can¬
dele per metro quadro, un contrasto di
350:1 ed è in grado di visualizzare
262.000 colori.
Info:
Hitachi Europe
Iwww rutacm-ue. córri
• PERIFERICHE
Iomega e Roland insieme per la musica
Come parte dell'iniziativa "oltre il PC" di
Iomega, l'integrazione o la compatibilità
dei driver Zip, viene offerta da OEM in
stampanti, scanner, attrezzature mediche
e dispositivi musicali o audio.
A questo proposito Roland e Iomega
hanno annunciato l'integrazione dei driver
ZiplOO e Zip250 in due nuovi e rivoluzio¬
nari prodotti Roland
Questa implementazione permetterà a
tutti i tastieristi in possesso della nuova
VA-7 di Roland di salvare le loro composi¬
zioni e arrangiamenti in qualsiasi momen¬
to, durante il processo di creazione.
Come anche i professionisti
della registrazione potranno inve¬
ce utilizzare il nuovo VP9000
VariPhase Processor che include
il drive Zip250 e che offre una ele¬
vata capacità di memorizzazione
tale da permettere di memorizza¬
re, elaborare e condividere brani
musicali, basi e arrangiamenti.
Info:
Iomega
Iwww roigng-1 _
I www lomega-europe. con t
• STORAGE
Con Add On gli hard disk sono portatili
Confermando l'impegno verso una mag¬
giore utilità e servizio per i propri utenti, la
Add On annuncia due nuovi prodotti pen¬
sati per risolvere alcuni tra i più annosi
problemi di memorizzazione dati.
Entrambi i due prodotti sono realizzati da
DataWise e si caratterizzano per l'elevata
affidabilità operativa e l'estrema sempli¬
cità di utilizzo. Le due soluzioni di Storage
sono Quickdrive Pro e la famiglia di lettori
per schede PCMCIA installabili sui desk¬
top. Il Quickdrive Pro è un particolare sca-
Continua a pag. 44
42
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ii sito per: o Fare acquisti in tempo reale
© Avere listini prezzi sempre aggiornati
© Tutte le news dei prodotti
0 Un servizio posta per rispondere ai vostri quesiti
Sede Facal point: Roma Casilino via Silicella.84 - 00169 Roma - Tel.06238987
N e ws
Segue da pag 42
tolotto capace di ospitare HD da 3,5 polli¬
ci. trasformandoli in vere e proprie unità
mobili per la memorizzazione dei dati,
Questa soluzione consente di utilizzare un
secondo HD montato all'interno del
Quickdrive come strumento di trasporto
per i nostri beneamati dati, tanto da ren¬
derli disponibili in ogni momento e situa¬
zione, Il Qutckdrive è disponibile con tre
tipologie di connessione diverse USB,
PcCard o attraverso la porta parallela. Per
quanto riguarda i lettori di schede pcmcia
collegabili al nostro desktop, la gamma
completa comprende sei differenti model¬
li che si differenziano sia per la quantità di
schede che posso ospitare, che per tipo¬
logia di connessione con il Pc che può
essere frontale occupando un drive bay
libero oppure posteriormente tramite una
scheda controller. Un'ulteriore differenza
proviene dal tipo di bus utilizzato che può
essere Isa o PCI, massima compatibilità
quindi. Le caratteristiche più interessanti
di questi lettori sono la funzione Hot
swap che consente l'inserimento delle
schede senza spegnere il proprio perso¬
nal, il supporto sia per PcCard che per il
Card Bus e infine a scelta si possono
avere due slot per accogliere schede di
tipo II o una di tipo III.
Info:
Add On
Vìa Stefim, 2 20125 Milano
Tel 02/669883 57
livn'w addon ',1
• STRATEGIE
DeAgostini distribuisce Expert System
La Expert System, società italiana da
anni impegnata nella realizzazione di pro¬
grammi dedicati alla videoscrittura, tra i
quali Errata Corrige 2.6. Ipse Dixit 2000 e
software per le traduzioni come
PlanetGate Trio, ha siglato un importante
accordo di distribuzione in esclusiva con la
DeAgostini. In base a questa nuova part¬
nership, la DeAgostini distribuirà su tutto
il territorio nazionale i prodotti pacchettiz-
zati di Expert System fornendoli diretta-
mente a librerie, computer shop, scuole e
negozi specializzati in informatica. Questo
accordo è di fondamentale importanza per
la Expert System che in questo modo ha
la possibilità di accrescere notevolmente
la potenzialità di mercato di tutti i suoi pro¬
dotti software.
Info:
Expert System
Tel 059/358610
Fax: 059/358732
Imviv expertsysteiirn
• PERIFERICHE
Memorex MAXX1240
La sociteà lea¬
der di supporti
per l’archiviazio-
ne ottica e di
periferiche e
accessori per PC,
presenta il suo
nuovo DVD MAXX
1240 che comple¬
ta cosi la gamma di pro¬
dotti drive MAXX.
Già disponibile sul mercato II DVD
MAXX offre una velocita di lettura di 12x
per i DVD-ROM e una velocita di 40X per
i CD-ROM. La memoria di data buffer é
di 512K ed è in grado di supportare lo
standard Ultra-DMA 33.
Il MAXX 1240 legge facilmente le
facce dei DVD-ROM e allo stesso tempo
è perfettamente compatibile con tutti i
formati di CD-ROM.
Insieme all'esclusivo servizio di assi¬
stenza clienti personalizzato, che da
sempre contraddistingue il marchio
Memorex, il driver viene venduto in
bundle con il software di codifica DVD,
PowerDVD e consente di far girare i
video DVD sul PC
DIGITAL IMAGING
Yashica vola a quota 3.3
Yashica entra ne
mondo delle foto¬
camere digitali
con il modello
MicroElite 3300.
Si tratta di una
fotocamera com¬
patta con un
CCD da 1\1.8"da
3,34 megapixel,
con uno zoom
ottico di 2x, Il
sistema di
memorizzazione
delle immagini in
formato JPEG è
affidato ad una
CompactFlash Card di tipo I e
II, e accetta anche le nuovissime schede
Microdnve della IBM L'obiettivo ha uno
zoom ottico è 7,8-15,6mm con una foca¬
le di 3-3,7, corrispondente ad un 38-
76mm sul "24 x 36" più uno zoom digita¬
le a 2x in 3 passi. La qualità dell'immagine
va da 1024 x 768 pixel, occupando poco
più di 300Kb di memoria, fino ad arrivare a
2048 x 1536 pixel con un ingombro pari a
9,5 Mb circa in modalità TIFF/RGB per
stampe a colori di elevata qualità La
messa a fuoco può essere automatica o
manuale per macro e infinito, mentre il
campo di ripresa è da circa 0,6m a infini¬
to (in macro 10 cm-infinito). Inoltre con la
MicroElite è possi¬
bile registrare
sequenze
video fino
ad un
massimo
di quindici
minuti con
una risolu¬
zione di
320 x 240
pixel in
formato
AVI. Infine
il risultato
della no¬
stra posa
può essere
visionato sia sul
comodo monitor LCD da 1,5" TFT da
110.000 pixel che su di un normale televi¬
sore che accetti ingressi video coassiali
NTSC\PAL, oppure scaricato direttamente
sul nostro PC tramite porta USB
L'alimentazione è garantita da una batte¬
ria al litio da 3,7 V che ne garantisce
un'ottima autonomia. Il prezzo di base e
di 1 390.000 lire IVA esclusa
Info:
Fowa
Tel. 011/81441
Fax: 011/8993977
Info:
Memorex
44
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
1085 )-'
01
n amici
unii
Se fino a poco tempo fa non potevate scegliere I operatore telefonico e poi siete passati dal primo venuto al secondo arrivato sarete felici di
sapere che II vostro computer non frequenterà piu cattive compagnie Dal mondo dell informatica e emersa una sorprendente realta
COC 1083 la compagnia telefonica che lavora per offrirvi prodotti e servizi sempre piu facili per comunicare
Cosi finalmente il vostro computer ha trovato la compagnia che fa per lui
Abbonatevi a CDC 1083 o acquistate la carta prepagata Carica 1083 avrete subito molti vantaggi
ferite a lontrata nei 400 pmti vendta del gruppo COC Stare n buona compagna vuol dre avere sempre un esperta che vi anta a trovare le soàmon per comunicare megfo
i -«VÌ5Ì
1 *J \
la catena italiana tìeirinto'mabca
numero gratuito
WM21
SERVIZIO CLIENTI
AmiCo
• PERIFERICHE
Controllo infrarossi per Creative
La Creative, il maggior pro¬
duttore di soluzioni per il
Digital Entertainment, annun¬
cia il PC-DVD Encore 12x
iNFRA, un driver dalla velocità
di lettura elevata e il primo
dotato di un telecomando dalle
dimensini simili ad una carta di
credito. Il sistema di controllo a
infrarossi comprende un pad
direzionale, un display per
visualizzare le modalità di riproduzione e
pratici pulsanti per il controllo di varie fun¬
zioni tra le quali il volume, le impostazioni
audio e il parental con¬
trol Il driver di lettura
incorpora una scheda
Dxr3 che garantì-
sceun'impeccabile qua¬
lità visiva priva di fasti¬
diosi sfarfalii e una
miglior elaborazione del
colore anche alle risolu¬
zioni più elevate. La
scheda inoltre permette
di inviare il segnale Dolby Digital a un deco-
der\amplificatore Home theater.al fine di
ottenere una resa ottimale del suono. A
rendere ancora più coinvolgente l'esperien¬
za di utilizzo del PC-DVD, c'è il programma
Creative LAVA! Player che permette di
associare filmati e video alla musica, sfrut¬
tando la sinergia di suoni e immagini per
trasformare una esperienza soltanto uditiva
in una interattiva, arricchita di colori e
immagini.
Info:
Creative Labs
Tel 02/8228161
Info clienti:
Tel:02/48280000
www creativeians.cofn
• SICUREZZA
Firechip e WatchGuard Soho: sistemi di sicurezza integrati
Da sempre impegnati per la diffusione di
una sicura e capillare connettività PC to
Host, la OPC Lan offre agli utenti delle
soluzioni per la sicurezza del mercato del-
l'internetworking e telecomunicazioni. In
quest'ottica la OPC Lan distribuisce i pro¬
dotti per la sicurezza in rete della
WatchGuard che ha recentemente intro¬
dotto sul mercato un nuovo chipset su cui
viene installato un Firewall e una VPN, da
utilizzare per la nuova generazione di
modem broadband cable, xDSL e ISDN,
per gateway e per altri prodotti a basso
costo per l'accesso ad internet, destinati a
piccole imprese e ai privati. Firechip, così
viene chiamato il nuovo chipset, offre la
flessibilità necessaria per inserire la
migliore tecnologia di sicurezza in Internet
e permette agli utenti di attivare i disposi¬
tivi di sicurezza che desiderano, collegan¬
dosi semplicemente ad un particolare sito
web. Firechip fa parte di un OEM
Adaptation Kit che comprenderà anche il
firewall e il VPN IPSec di WatchGuard, fil¬
tri personalizzabili per la protezione delle
porte per abilitare i disabilitare i protocolli
in ingresso o in uscita.
Un'altra soluzione economica per la pro¬
tezione dei piccoli uffici e dei tele-lavora¬
tori, viene offerta dal firewall WatchGuard
SOHO 2.1.
La versione 2.1 offre la possibilità di
effettuare il blocco del web e permette
una gestione flessibile consentendo agli
amministratori di sistema di semplificare
l'accesso a servizi molto utilizzati e che
utilizzano appieno la banda, come
NetMeeting, IRC e ICQ.
La versione SOHO-tc offre un ulteriore
vantaggio per i telelavoratori poiché com¬
prende un collegamento VPN IPSec in
grado di assicurare le comunicazioni tra
tutti gli utenti, sia presso il loro domicilio
che presso la sede dell'azienda
Info:
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BARI, COSENZA, PALERMO e CAGLIARI.
46
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Web e Internet
seminari di specializzazione
• Internet base
• FrontPage 2000
• Java
• HTML e basi per lo sviluppo di siti Web
• WSM • Web Site Manager
• Sviluppo e gestione di siti Internet
• Sviluppo e gestione di siti Intranet
• PHP Workshop
• REBOL
• Dreamweaver
• Flash
• UltraDev
• Fireworks
• Internet nella famiglia e nella scuola: vantaggi
e pericoli del mezzo (per genitori e docenti)
Nasce Aiuto Mamma
Il portale della città di Genova
Arriva in Italia,grazie al Web,
un sito creato appositamente
per aiutare e consigliare tutte
le mamme sui problemi legati
alla maternità, Aiuto Mamma
è un servizio no-profit on-line
che dà spazio ai problemi, ai
malesseri, ai dubbi e le diffi¬
coltà delle mamme italiane.
Sul sito esse troveranno sia
un consiglio che un aiuto con'
creto; inoltre uno spazio aper¬
to ospiterà denunce, appelli,
proteste o semplici richieste
sia dei visitatori che delle
associazioni del volontariato.
come stato dei trasporti, viabi¬
lità, farmacie di turno e appun¬
tamenti culturali. Il tutto rigo¬
rosamente in tempo reale ed
accessibile anche via WAP In
più Genovanet è anche un
museo on-line con informazio¬
ni approfondite sull’arte, la
storia ed i personaggi di que¬
sta antica e nobile città.
Rivolto a tutta Genova ed alla
provincia, questo portale offre
spazio a chi vuol imparare a
conoscere la città prima di
visitarla. Ma anche ai genovesi
stessi che forse della città non
conoscono tutti gli spazi, le
offerte e gli angoli più sugge¬
stivi. Il portale ospita informa¬
zioni di pubblico servizio,
La plastica come risorsa
Il portale per la scuola
Destinato sì al mondo della
ricerca, ma con un occhio
anche a quello della scuola
Plastica.it si propone come un
luogo di incontro tra i produt¬
tori italiani di materie plastiche
(Assoplast), i produttori e la
scuola. Il sito si sviluppa il
oltre 200 pagine e riporta inte¬
gralmente anche il recente
Forum sullo sviluppo sosteni¬
bile ed il risparmio delle risor¬
se energetiche.
La Assoplast ha da sempre
come mission lo sviluppo
sostenibile, ed i produttori di
materie plastiche sono impe¬
gnati in un modello capace di
soddisfare le esigenze delle
generazioni future anche dal
punto di vista della salvaguar¬
dia ambientale
www.plastica.il
Anche in Italia, sull'esperien¬
za da oltre un anno più di
25.000 studenti e 1.200 classi
hanno partecipato ad oltre
200 attività didattiche on-line.
Webscuola offre oggi un
nuovo modello di servizio in
grado di aiutare studenti e
docenti ad integrare Internet
nelle attività didattiche
"Professione Scuola" si pro¬
pone come il sito dei docenti,
mentre una nuova area in col¬
laborazione con MAK/ADN
Kronos offre un magazine in
tempo reale sulle iniziative cul¬
turali ed editoriali del momen¬
to. Da quest'anno riparte
anche il concorso "Webscuola
intitolato "La mia classe non è
acqua" che offre ai vincitori
personal computer e viaggi
educativi in Europa e negli
Stati Uniti,
Webscuola.it
48
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il supermercato del futuro
Ad un anno dalla nascita
ItaliaDoc fa il punto della situa¬
zione e ringrazia le oltre 130
aziende che lo hanno scelto
come vetrina nazionale.
Cadey, Foppapedretti, Minflex,
Lagostina e Istituto Erboristica
L'Angelica sono solo alcuni dei
nomi di prestigio che si posso¬
no trovare in questo supermer¬
cato virtuale. Il milione di
accessi al mese, le oltre tre¬
cento linee e le 85 centralim-
ste dell'help desk dimostrano
l'impegno di ItaliaDoc nel pro¬
porsi come il sito di riferimen¬
to, non solo nel panorama ita¬
liano ma anche in quello mon¬
diale. Sono in tal senso previsti
altri siti-clone da aprire in varie
parti del mondo per rendere
sempre piu accessibili i prodot¬
ti italiani al pubblico internazio¬
nale.
r ■ ■ • •'•■V-t t
Non è facile convincere il con¬
sumatore della sicurezza delle
transazioni in rete. Ed è questo
uno dei principali motivi per cui
l'e-commerce stenta, in Italia, a
decollare.
Nasce così una nuova forma
di pagamento che dovrebbe
finalmente mettere d'accordo
aziende e consumatori. Si chia¬
ma e-SGA e sta per Servizio di
Garanzia Assegni per il
Commercio Elettronico. La
Centax, da anni leader nel servi¬
zio di garanzia assegni il oltre
40 000 esercizi commerciali ita¬
liani, estende ad Internet la sua
assicurazione di pagamento. I
consumatori potranno cosi
pagare con assegni gli ordini
fatti on-line (cosa molto utile
anche per la scarsa diffusione
delle carte di credito nel nostro
paese) e pagare solo al ricevi¬
mento della merce; i venditori
potranno contare sulla garanzia
Centax, infatti tutti gli assegni
accettati on-line da Centax
garantiscono l'incasso sicuro al
100 %
www.camu.il j
McAfee AVERT (Anti Virus
Emergency Response Team)
avvia Weblmmune, il primo
sito antivirus attivo 24 ore su
24, 7 giorni su 7. Il nuovo sei-
vizio protegge dai virus
Internet mettendo a disposi¬
zione degli abbonati e dei
clienti McAfee Active Virus
Defence e Enterprise, infor¬
mazioni in tempo reale sui
nuovi virus che dovessero
comparire. Basato sulla tecno¬
logia auto-immune il servizio
permette ai clienti di sottopor¬
re immediatamente al control¬
lo della AVERT eventuali file
sospetti e di ricevere informa¬
zioni entro 60-90 secondi. Se il
file risulta infetto,
Weblmmune crea automatica¬
mente un vaccino e lo invia al
cliente tramite il Web o la
posta elettronica. In casi parti¬
colarmente gravi un ricercato¬
re della AVER effettuerà ulte¬
riori analisi e invierà le risposte
entro 2-6 ore.
wnmv.umiiiinmuiM.nai :
Un prezioso alleato per il benessere
^wayin
Realizzato con lo scopo di
favorire la presenza e la visibi¬
lità delle imprese del settore,
WebFitness si rivela anche un
utile punto di incotro per gli
appassionati del genere.
Come tutti i portali del
network Wayin, anche
WebFitness è diviso in tre
sezioni:, Bellezza e Salute,
Didattica ed Informazione. Il
sistema WyBoxOn permette
di ricevere direttamente nella
propria MailBox tutte le novità
inerenti al settore.
Sono anche in preparazione
nuovi servizi come
WayFastMail che assicura una
risposta in pochi giorni,
WayChat e WayForum.
wrwrw.waypraiesa.nei
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
49
Tutto sull'America
utenti che tifano Apple hanno creato uno stato europeo ante iitteram che li vede,
tutti insieme, a chiedersi perché Apple si defili sempre più del Vecchio continente.
Via AppleExpo da Francia, Inghilterra, Germania e via Apple da SMAU,
che solo dodici mesi fa aveva visto un intero padiglione pararsi a festa per gli utenti Mac.
Tolto il Giappone, un mercato molto importante per Cupertino, tant'è vero che qui si presentano
i portatili nuovi, Apple punta tutto sull'America.
Perché?
di Nero Berri
X, mancano ancora le applicazioni,
manca perfino la versione definitiva dello
stesso sistema; manca la possibilità di
scegliere tra vari omologhi od analoghi,
la libertà di decidere cosa far girare, la
possibilità di pianificare anche a medio
termine l'uso di un prodotto ché non è
deno che venga "carbonizzato" o varie¬
gato al Cocoa.
Dunque concen¬
trare gli sforzi
(sopranutto quelli di
marketing) ed usci¬
re da questa
empasse. Cosa
viene a fare adesso
Apple alle fiere
europee, a presen¬
tare ancora, su un
mercato non strate¬
gico (anche con la
crescita di Apple
Germania) una serie di ‘faremo' o 'ci
saranno’?
E' normale. Di Mac OS X si parla
molto, bisogna mettersi un po' da parte
per la grande presentazione oppure si
rischia di tirare la volata senza fiato.
Quindi Apple fuori dagli USA e fino alla
Final di X la vedremo sempre meno;
nulla di strano!
non entra se non come fornitore.
Intendiamoci, i problemi non sono reali,
se crolla tutto il listino nessun singolo
titolo ha problemi seri e nessun mercato
deve salire all'infinito per produrre indot¬
to che è il prodotto delle borse. Sapete
che Apple sopra i 120 USD non lo com¬
prava piu nessuno? Analogamente per
Intel, Microsoft. Dell..
Nulla di grave, allo¬
ra, ma un ritorno di
immagine negativo
al medio periodo e
quindi, un altro
buon motivo per
defilarsi in attesa
del grande ritorno.
Certo che quando si
dovevano prenotare
gli stand di SMAU
nessuno poteva
saperlo, ma che
non avessero per allora nulla di nuovo,
questo immagino lo sapessero. Tanto
vale anche per Londra, Parigi, Berlino e
le altre stelle del drappo azzurro.
Dall'America
con furbizia
P erché sta per uscire il Mac OS X, per¬
ché il NASDAQ non segue il Buzz
Lightyear di Pixar (e Disney) e non va su
all'infinito (e oltre), perché uscire dalle
fiere d'Europa può essere una mossa
azzeccata, oppure no.
Oppure per Mac OS X
Il Mac OS X è una realtà Questo arti¬
colo vi arriva scritto su AppleWorks 6
lanciato dal disco Programmi di Mac OS
9 e non gira dentro Classic.app. gira pro¬
prio nel Mac OS X Public Beta; proprio
come mamma l'ha fatto.
Unico segreto installare il X (leggete 'il
ten', grazie :-) su una partizione HFS+ e
non UFS che, esperienza personalissi¬
ma, rende inutilizzabile ed instabile il
linux di Cupertino.
Il Mac OS X è una realtà già oggi per
tutti coloro che hanno applicazioni "car¬
bonizzate", scritte cioè per andar bene
tanto per il sistema attuale (a proposito,
qualcuno già lo chiama "vecchio" .)
quanto per il prossimo venturo
Ed io ho già AppleWorks 6, Stuffit
Deluxe 6 ed Internet Explorer 5 e qual¬
che applicazione (più o meno valida) che
SCADE ai primi di gennaio; e basta.
E che altro vuoi?
Chessò, Photoshop? BBEdit?
Illustrator o Freehand, GoLive o
Dreamweawer, Office (si, pure quello)
oppure MediaCleaner o Canvas.
Netscape (perché non sopporto
Explorer) oppure iCab che non scade
perché non lo reggo entrambi .
E Realplayer, e Toast (i CD! oddio i
miei backup! le mie foto!) oppure
Eudora o MailSmith oppure Interarchie
(Anarchie con la modella) o Mirror o
Rumpus o ZTerm oppure FileBuddy
oppure Acrobat (non il Reader).
OPPURE, ecco voglio oppure!
Oggi "Oppure" non c'è. per Mac OS
Stocks Lightyea
Le fiere costano e non è detto che ren¬
dano. specie se non si hanno novità da
presentare- Immaginatele come quelle
tematiche non informatiche: uno che
vende lavatrici e paga lo spazio espositi¬
vo, quanto volete che ci guadagni? 0
vorreste spacciare una lavatrice per una
novità?!
Il NASDAQ è crollato non solo per
Cupertino, ma per tutti i tecnologici
salvo le telecomunicazioni, mercato in
cui con poche eccezioni l'informatica
Infine andare via dall'Europa per Apple
può essere una buona opportunità.
Tutti e sempre hanno lamentato la lati¬
tanza di Cupertino dal Vecchio continen¬
te, i ritardi folli con i quali prodotti visti su
Internet oggi erano disponibili fra un
anno (Airport?!) o dopo mesi (Cube?!).
Ottime scuse da tutte le parti, ma una
situazione che cozza con la globalizzazio¬
ne di cui tanto si sente parlare.
Siamo tutti clienti del mercato globale
ma in tempi e con modi diversi.
Ben lo sa IBM che proprio sull'adattabi¬
lità alle diverse realtà e politiche del pia¬
neta ha costruito la sua fortuna e le sue
50
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
d»
sedi. Ma vogliate tenere presente che
Apple, tutta quanta, sta in un taschino di
Microsoft e di IBM e che stare in Europa
con scarsa convinzione e scarsa compe¬
tenza specifica come è stato fino ad
oggi è solo costato molto.
In termini economici ed in termini di
immagine.
Se con l'occasione di Mac OS X, che di
per sé segna un traguardo ed un confi¬
ne, neH'immaginario collettivo, tra il vec¬
chio ed il nuovo Apple lanciasse anche
una nuova campagna di capillarizzazione
del prodotto (di tutto il prodotto a partire
dal marchio), Tessersi defilata fino ad
allora sarebbe solo un bene.
Altrimenti, per continuare come oggi
sarebbe un bene il continuare a defilar¬
si...
Nel caso saremo utenti di un prodotto
100% Made in USA che, lingua a parte,
è comunque il paese del Customer
Service e non più del Customer
Satisfaction da almeno due decenni.
QuickTime 5 Preview:
un 4 al Cubie
Mac OS X esce appe¬
na dalla fase di Preview
che subito Apple lo rim¬
piazza con QuickTime 5
e QuickTime Streaming
Server 3, sicché i più
temerari possono
cimentarsi di nuovo con
un prodotto che, nella
sua stabilità, manca di feature alle
quali li aveva abituati la versione pre¬
cedente.
Perché tentare, allora?
Se lo Streaming Server interesserà
coloro che hanno bisogno di guardare
avanti per l'attività di servire contenuti
multimediali in rete, QuickTime 5 offre
una fluidità di movimento eccellente
nel rendering VR, una funzione di
zoom che mantiene incredibilmente
alta la qualità dell’immagine e la nuova
funzione Cubie VR che vi consente di
visitare una scena VR con una visuale
verticale di 180° ed una orizzontale di
360° con 8 livelli di zoom, quindi una
visione illimitata della scena.
La differenza la potete apprezzare
appieno visitando la sezione Theater
del sito http://www.apple.com/quickti-
me con le due versioni (4 e 5) del pro¬
dotto e cominciare a familiarizzare con
l'interfaccia di Mac OS X sia sul
MoviePlayer in versione video che
nella ridotta versione audio.
Microsoft
Office:
2001 Mac
Edition
Office :mac
2001
“n
ICQuid'»» Vwcwn
■« h .i ' iipi t—— M— '
OuickTmi* 5 and
QuickTime Sl'eoming Serve» 3
Public Previows now availablc.
Qualcuno ha detto che il fatto
che Internet Explorer fosse pre¬
caricato in Mac OS X dimostra¬
va che MS non solo non era
indifferente a Linux, ma che già
ci aveva sviluppato qualcosa
sopra.
In realtà l'esistenza di Explorer
in Mac OS X dimostra solo che
la carbonizzazione delle applica¬
zioni funziona molto bene
(ancora: AppleWorks 6 inse¬
gna).
Parimenti abbiamo già scritto
che la sorpresa per la presenta¬
zione di Office 2001 fu tanta e
tale da rischiare di finire nel pesce d'apri¬
le.
Microsoft ha presentato allora una ver¬
sione per il Mac OS 9 del
suo pacchetto più venduto
se si escludono i sistemi
operativi, cioè una versione
nuova di un sistema che va a
finire.
Di realmente nuovo, ades¬
so che il prodotto è in vendi¬
ta su AppleStore (!) c’è la
scatola e la lingua.
La scatola è in perfetto
stile Mac, tutta traslucida e
rotonda ed è in realtà un porta CD, che
può stare coricato od in piedi, e dall’a¬
spetto simpatico.
La lingua è (come le tastiere dei Mac di
ultima fattura) solo l'inglese e non è pre¬
vista una versione italiana almeno a
breve.
Lasciateci richiamare il paragrafo pre¬
cedente nel ricordarvi che:
✓ Office 2001 esce in un
momento di fase
calante del suo
sistema operativo
ospitante.
/ La localizzazione è
un procedimento
lungo e costoso e
non vale certo la
pena di affrontar¬
lo ora.
/ Microsoft pos¬
siede il dieci per¬
cento di Apple.
Dunque aspettiamoc
che Office:2001 Mac Edition
Apple
Introduci ng
thebestversion
of Office ever.
-'Il* bcaiitv bere nacfxs beneath
thè sudare. Microsoft has
ululone itsdfwiththis
suite of programs."
Itts
actuaDy
better
thanits
Windows
cousin"
sìa un restyling de! 98 e che la versione
carbonizzata per il X, con tutte le caratte¬
ristiche "a posto" come la localizzazio¬
ne, seguirà a breve.
Per il momento la notizia è che la
home di Apple reclamizza un prodotto
Microsoft e che AppleStore lo vende!
Se volete, http://www.apple.com/italy-
store a 1.378.000 IVA inclusa.
BBEdit 6.0.1
Sulla scia di quelli che appaiono quasi
indifferenti a Mac OS X, BareBones
l(http://www.Parepones.coml presenta la
major del suo prodotto di punta, BBEdit
6.
La nuova versione del text editor e
website manager più potente che esista
sul mercato presenta una serie di miglio¬
rie e nuove potenzialità che hanno richie¬
sto un PDF a parte per la sola elencazio¬
ne e saranno certamente in grado
di soddisfare appieno gli utenti
della versione 5.x, che pure
sembrava lo stato dell'ar¬
te del text processing.
Con un prezzo che
fluttua in funzione del
dollaro ma che sfiora i
130 Euro, sia che lo
compriate sul Web
di BareBones sia
dal suo distributore
italiano Active, per via
della spedizione e
Continua a pag. 52
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
51
Segue da pag. 51
dello sdoganamento nel
primo caso e per via
dell'Euro debole nel
secondo, BBEdit è come
al solito disponibile solo in
inglese, con un manuale
(cartaceo ed in PDF) di
eccellente fattura che fini¬
sce per divenire una refe-
rence per le funzioni di
pattern matching (ricerca
parametrizzata) e batch
operations (operazioni su
più files) che va ben oltre
l'uso con l'editor in ogget¬
to. Nessun cenno al X né
a Carbon nell’annuncio, ma vorrete
notare che l'applicazione parte più len¬
tamente della versione precedente e
comincia a tenere in seria considerazio¬
ne nome e posizione delle cartelle...
Non perdete l'occasione di scaricare
la 4.6 light dal sito e risparmiare sull'ac¬
quisto della 6.0 come upgrade.
4th Dimension 6.7
Come per il concorrente FileMaker
l'omonimìa tra prodotto e produttore fa
di 4D un gioco di parole. Come per il
concorrente, la politica dei prezzi cam¬
bia con l'avvento della nuova release e
quindi gli utenti increduli dovranno
pagare salatamente il passaggio
dalla 6.5 alla 6.7 che porta seco
molte novità sotto pelle ed uno
sguardo sempre più mirato al
mondo delle telecomunicazioni.
Con l'integrazione sempre più fitta
delle tecnologie Internet al livello
dell’interfaccia, questa release a
nostro avviso mantiene ancora di
un'incollatura il vantaggio in termini
di versatilità e potenza sul concor¬
rente diretto ma, ancora una volta, si
caccia nel vicolo cieco delle numera¬
zioni incomprensibili.
Vogliate, infatti, tenere presente
che, con questa, le versioni 6 che
necessiteranno manutenzione sono
tre (6.0. x, 6.5.X e 6.7 appunto).
4D Ine. ha annunciato che i suoi
piani per il Mac OS X sarebbero stati
resi noti agli sviluppatori durante la con¬
vention annuale del 4-8 ottobre, ma di
questi annunci si è persa ogni traccia.
Se v olete partecipare al la caccia le
tesoro: |http://www.4d.com1
Ah, tanti Auguri.
Aloddin Smartcard Environmenl
Con ACA/deppone applicazioniCmantcand
i un O'ioco da bambini.
(Afcorto di un (fioco da bambini)
ALADDIN
ASE è la risposta i
opportunità. ASE i
Le Smartcard:
un fenomeno che sta
per esplodere!
La nuova tecnologia
delle card con microchip
incorporato trova enormi
opportunità applicative nei
S iu svariati settori, soppiantando
i gran parte le tradizionali tessere
magnetiche e scoprendo una infinità di
Questo è il momento di cavalcare la tigre realizzando le
applicazioni per le Smartcard!
uppo aperto che consente di
realizzare le più svariate applicazioni con Smartcard di qualsiasi tipo e
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Riflessione iterante sul mondo del personal: pregi, difetti e possibili soluzioni
M
Ormai siamo giunti nel 21° se¬
colo. dove Internet e le trasmis¬
sioni digitali sono ormai indi¬
spensabili, dove la comunicazio¬
ne deve essere istantanea e in¬
cisiva. ma dove l'ipotetico
utente è costretto al perenne
"upgrade" di se stesso per di¬
venire sempre più "multime¬
diale", ovviamente solo se
desidera sfruttare al massimo
le molteplici possibilità offer¬
te dalle aziende informati¬
che. La domanda sorge
spontanea, ma non dovreb¬
be essere la tecnologia al
servizio dell'uomo e non
contrario?
Per il momento il re¬
sponso sembra proprio ne¬
gativo, perché pare che il
nostro caro personal com¬
puter, l'unico mediatore
tra noi e il resto del mon¬
do informatico con cui
abbiamo sempre più rap¬
porti, abbia effettiva¬
mente dei limiti struttu¬
rali e logici. Insomma il "bimbo" non è
maturato abbastanza, deve ancora crescere o meglio
ancora evolversi verso nuove forme.
Queste sono le principali riflessioni dello scrittore
Donald A. Norman, docente di scienze cognitive all'Uni¬
versità della California e in passato vicepresidente della
nota azienda Apple Computer.
In realtà il uno dei principali obiettivi del libro è di ren¬
dere più familiare il giorno in cui la tecnologia informati¬
ca odierna, troppo intrusiva creata dai tecnologi per i
tecnologi, scomparirà dalla vista
per inglobarsi in strumenti "si¬
lenziosi". facili da usare e da as¬
similare. Il lettore, indagando tra
i vari capitoli, comprenderà che
10 scrittore non desidera aprire
una "caccia alle streghe" verso
11 PC e il suo mondo, ma si tro¬
verà concorde rispetto alla defi¬
nizione stessa di utilità e prati¬
cità a cui devono essere sogget¬
te le nuove tecnologie.
Infatti, l'analisi che emerge
OCi,*
IL COMPUTER INVISIBILE
di Donai A Norman
Editore - Apogeo, 2000
Titolo originale The invisible computer - The MIT Press
Cambndge
Prima edizione italiana: Gennaio 2000
Lire 39.000 (Euro 20.14)
sottolinea i vantaggi
del personal come
l'interscambiabilità dei
dati tra più applicazioni
di diversa origine e la
possibilità di eventuali
modifiche strutturali,
peculiarità sicuramente
essenziali ma non suffi¬
cienti, perché quante
volte siamo stati costretti
a rallentare o addirittura
arrestare le nostre attività
a causa di un conflitto dei
driver tra le periferiche, o
un momentaneo rallenta¬
mento del software dovuto
a un mancato upgrade
dell'hardware? Purtroppo
spesso. Invece, lo strumen¬
to tecnologico del futuro do¬
vrebbe essere semplice, rea¬
lizzato con un design adegua¬
to alle attività da svolgere, in
modo tale che divenga parte
delle funzioni stesse, come se
fosse l'estensione naturale del
lavoro che sarà chiamato a
svolgere. La soluzione di tanta
~ perfezione potrebbe risiedere
negli "infodomestici". Ma cosa
sono e come riconoscerli Ma è semplice, i primi esem¬
plari sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, come ad
esempio i televisori dell'ultima generazione o i nuovi
cellulari Wap, semplici strumenti che in realtà utilizzano
processori, memoria ram. software e protocolli di rete,
quindi sfruttano a nostra insaputa dei "computer invisi¬
bili". L'unica esperienza che manca agli infodomestici è
quella della comunicazione, non
devono limitarsi nel tempo ma
interagire tra loro come avviene
tra le applicazioni del personal.
Insomma, come al solito la solu¬
zione è nel mezzo, infatti, il libro
mostra negli ultimi capitoli come
alcune aziende proprio in questi
ultimi anni si sforzino in molti
esperimenti tecnologici, bisogna
solo aspettare che diventino dei
veri standard e facilmente assi¬
milabili dal consumatore medio.
54
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
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Cascina (PI), 1/8 ottobre 2000
Concorso Nazionale di Fotografia 2000
Truciolo, Pixel e Bit d'Oro
Patrizia
L a scorsa prima domenica d'ottobre,
negli spazi multimediali del teatro Poli¬
teama a Cascina, si sono riaccese le luci
del "32° Truciolo d'Oro", del "2° Pixel
d'Oro" e del "1° Bit d'Oro: i tre concorsi
organizzati dal 3C - Ci-
nefoto Club Cascina,
Per trenta lunghi anni il
"Truciolo" ha saputo fo¬
calizzare l'evolversi della
fotografia tradizio¬
nale italiana asse¬
gnando un trofeo, il
"Truciolo d'Oro,
considerato dal
mondo fotoamato-
riale nazionale un
piccolo Oscar, Do¬
po la trentesima
edizione del pluri-
OPERE PREMIATE
premiato concorso (nove "Menzioni
d'Onore" assegnate dalla FIAF) si è av¬
vertita la necessità di un cambiamento
che assicurasse alla manifestazione una
continuità adeguata e rapportata ai nuovi
mezzi creativi ed espressivi forniti dalle
più avanzare tecnologie informatiche.
Così si sono affiancate al "Truciolo" an¬
che il "Pixel" e il "Bit", tre premi "dora¬
ti" che vanno ad incoronare i migliori au¬
tori di tre categorie d'immagini ottenute
in maniera diversa, ma complementari
tra loro.
PIXEL D ORO
Pixel d'Oro - 132a Montini Giulio (Patrizia 2)
Pixel d'Oro - 132b Montini Giulio (Pola¬
roid)
Pixel d'Oro - 132c Montini Giulio (Omag¬
gio a Magritte n. 1 )
Pixel d'Oro - 132d Montini Giulio (Omaggio a Magritte n.4)
ELABORATE
1° classificato -119 Rigon Gabriele (Ritratto)
2° classificato ex-aequo -170 Righi Claudio (Ultima Eclissi)
2° classificato ex-aequo -171 Cavina Marco (La piazza trasfigurata)
Premio Nudo -117 Shiavolin (Light sculputure 1)
Premio Giubileo -193 Morelli Abramo (L’Uomo=evoluzione o creazione)
Premio Natura -137 Mazzi Emanuele (Piove)
FOTOMONTAGGI
1° Classificato -172 Baroni Pierfrancesco (1 Ottobre 1949)
2° Classificato ex-aequo - 121 Mangiarotti Antonio (Venezia Marzo '99 n.4)
2° Classificato ex-aequo -195 Budai Andrea (Dakota)
BIT D'ORO
Bit d'Oro - 203a Caruso Andrea (Cacciatori)
Bit d’Oro - 203b Caruso Andrea (Gatti matti sotto una luna blu)
Bit d'Oro - 203c Caruso Andrea (Ma dove ho messo l'insetticida)
Bit d'Oro - 203d Caruso Andrea (Profezia)
2° classificato - 21 la Oleastri Luca (Due come noi)
- 211 b Oleastri Luca (La guerra ESP)
3° classificato ex-aequo - 213 Ricci Marco (Deep foresti
3° classificato ex-aequo - 205 Janni Federico (Final swim)
sco Baroni - 1 ottobre 1949
[ PODERI
SOM
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Con Intel Pili 800 1.599
Con Intel Pili 866 1.769
Con Intel Pili 933 2.089
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12 mesi garanzia on center Espons. O 128 Mb 85
D i sponibilità di pa g a m e n t i rat
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64 Mb Ram PC 133
20 Gb Hdd Ulta Ata Dma 66
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Scheda Video 8 Mb Agp 3D
Creative Sound Bloster 128 pei
Tastiera, mouse e mouse pad
Con AMD K7 TB 800 1.670
Con AMD K7 TB 900 1.750
Con AMD K7 TB 1000 1.999
Con AMD DU TB 700 1.430
Con AMD DU TB 800 1.530
Modem 56.6 K V90 50
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Tel. 081 239 56 63, Fax. 081 593 02 97
Napoli - Nato
Regionol Headquarters Allied Forces
80125, Viale della liberazione Tel 081 721 22 48
Per aggiornamenti
listini su wjyw.sfrf.it
■' v \ i V;
»
Recentemente mi è capitato di leggere alcune previsioni per il prossimo futuro che ha fatto
Raimondo Boggia, presidente dell'Alchea Strategie Vision.
Eccone alcune.
Entro il 2010 in Italia ci sarà il voto telematico da casa, la clonazione avrà un grande sviluppo con finalità mediche
terapeutiche (del resto la ricostruzione della pelle umana in vitro è una realtà), avremo la terapia genica contro il cancro (e se
non proprio la vittoria, sicuramente dei significativi passi avanti), vedremo il ritorno della fusione fredda come fonte di energia
(cioè la tecnica di produzione dell'energia nucleare senza scorie), avremo i primi modelli di veicoli emissione zero per la
circolazione urbana, avremo (come James Bond...) lo zaino con l’elica che ci premetterà di muoverci nell’ana, dimostreremo
di essere più responsabili nei confronti delle generazioni future, la crescita media deH’economia mondiale sarà attorno al 5%.
Bene!
E l'arte? Possibile che sia rimasta ferma nel tempo? Come è vista oggi? Come ci prepariamo a vivere quella futura?
Quali saranno gli indirizzi?
Per conoscere quale sarà il suo futuro chiediamo anche il parere di
SIMON ETTA LUX
Direttrice del Museo Laboratorio airUniversità La Sapienza di Roma
di Ida Cerosa
Quale direzione sta
prendendo l’arte?
In un momento in cui le innovazioni, le
trasformazioni sono presenti massiccia¬
mente nel nostro quotidiano, nasce la cu¬
riosità di sapere quale direzione sta pren¬
dendo l'arte, o meglio, quale ha già in¬
trapreso e continuerà a percorrere.
Nasce così la curiosità di sapere se le in¬
tuizioni che tanti anni fa abbiamo avuto
sono state giuste.
In un mondo cosi fortemente segnato
da sconvolgimenti continui, l’arte non
può che continuare ad essere in sintonia
con l’aria che respira; non può che es¬
sere lo specchio, il rimando di tutto ciò
che accade.
Consapevoli di questo, non possiamo
che continuare ad ascoltare il pensiero
delle persone che più hanno contribuito
e, soprattutto, stanno continuando a con¬
tribuire all’affermazione, alla diffusione
dell'arte contemporanea.
La Direttrice del Museo Laboratorio
dell’Università La Sapienza di Roma, Si¬
monetta Lux, è la persona adatta a met¬
tere dei punti fermi sulle incertezze, sui
dubbi, sulle incomprensioni che l'arte
d’avanguardia porta inevitabilmente con
sé.
Per prima cosa le ho chiesto di parlare
di se stessa, le ho chiesto di presentarsi
ai lettori di MCmicrocomputer
Simonetta Lux - Ho creato e dirigo il
Museo Laboratorio di Arte Contempo¬
ranea all’Università La Sapienza
Insegno arte contemporanea, sono
all’Università come docente dal 71. Il
mio obiettivo, fin da quando ero giovanis¬
sima. è stato di creare un rapporto diretto
con l’opera. Volevo riprodurre nell’Accad¬
emia che, all’inizio non amavo, il mio rap¬
porto con l’arte. Ero diventata un critico
d’arte, una storica. Da studentessa vole¬
vo studiare architettura, poi dato che mio
padre non me l’ha permesso, mi sono
occupata di storia dell’arte, quindi di ar¬
chitettura, di design con passione cres¬
cente, per arrivare, anche attraverso ap¬
profonditi studi filosofici, a un'idea di che
cosa è l’arte. Tutto questo all'Interno del
mio grande interesse per la filosofia e del
mio rapporto con i grandi maestri italiani
degli inizi degli anni '60, alla Sapienza.
Maestri come Guido Calogero. Ugo Spin¬
to e Nino Valeri Ma anche con gli eredi
di Lionello Venturi che. purtroppo, non è
stato mio maestro quando sono entrata
all’Università, perché era appena morto.
Tra l’altro Lionello Venturi è stato uno dei
primi soli 11 docenti universitari a rifi¬
utare di giurare il rapporto con il fascis¬
mo, che allora era un obbligo.
Questo è il mio sintetico ritrattino,
un’unita di posizione e politica e di ricerca
dell'arte che considero disinteressata,
non utilitaristica e molto importante per
l'essere umano.
Ida Gerosa - Il Museo Laboratorio
dell’Università La Sapienza di Roma ha
ormai un nome di prestigio e una conno¬
tazione abbastanza ben definita. Tu,
come Direttrice del Museo, pensi di vol¬
er cambiare questa connotazione e di
voler seguire delle personali linee di con¬
dotta e di scelta che potranno portare a
filoni espositivi ben definiti?
“Ho creato il Museo
Laboratorio”
S. L. - Il Museo è stato creato proprio
da me nel 1985.
Allora c’era Antonio Ruberti, un grande
Rettore, un grande scienziato, un grande
uomo.
Per rispondere a quando dici che il
Museo Laboratorio ha una connotazione
ben precisa, ancora una volta ribadisco
che ha una connotazione mista, nel sen¬
so che mescola quello che era il mio obi¬
ettivo originario, l'esistere nell’arte con il
mondo dell’accademia, che non conosce
l’arte, anzi cerca sempre di rifiutarla.
La connotazione originaria del Museo,
58
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
dall'85 al '91 (momento in
cui ho vinto la cattedra
all'Università della Tuscia
a Viterbo) è stata connes¬
sa con l’idea di una pro¬
fonda identità storica del
luogo e l'azione dell’arte
su di esso.
Ho sempre presentato
l’arte e gli artisti in rappor¬
to diretto con il luogo. In
quel caso il luogo era La
Sapienza, dove nasceva il Museo Labora¬
torio.
Fin da allora l’artista doveva lavorare
Simonetta Lux
In un momento in cui le
innovazioni, le trasformazioni sono
presenti massicciamente nel nostro
quotidiano, nasce la curiosità di sapere
quale direzione sta prendendo l'arte, o
meglio, quale ha già intrapreso e
continuerà a percorrere.
un’attività molto contin¬
ua, ma senza questa
identità, che era scom¬
parsa. Ha lavorato molto,
anche bene, ma senza
un'identità.
Sono tornata a Roma
nel '97 e adesso nel
riprendere la direzione
del Museo ho voluto riaf¬
fermare non solo l'iden¬
tità metodologica che è
connessa con la mia attività di profes¬
sore, di storica, ma l’ho ampliata con una
nuova generazione di collaboratori, di
artisti e di studenti, e con un nuovo rap¬
porto con la Facoltà di Architettura.
Inoltre il Museo ha assunto una
doppia identità con la creazione di
una rete reale e di una virtuale per
l'arte contemporanea.
Il Progetto
L’idea ampliata del Progetto che sti¬
par quel luogo, per la sua forma, per la amo attuando al Museo per un Labora-
sua condizione, per il suo ruolo.
Doveva fare un'opera immagi¬
naria connessa, appunto, con
l'ambiente della "storia
dell'arte’'.
Nell’aprire il Museo Laborato¬
rio, nel 1985, quando ancora
nessuno osava parlarne, scoprii
insieme con un gruppo di lavo¬
ratori che collaboravano con me
(Ester Coen, Daniele De Do-
minicis, Claudio Mazzingari,
Elisabetta Cristallini, Antonella
Greco) i rapporti tra gli artisti, gli
architetti della Sapienza del ’35
e Mussolini (il Dittatore). Abbi¬
amo riaperto una questione,
che io reputo fondamentale e
formativa, di origine dell’arte
contemporanea, cioè quella del
rapporto tra arte e politica, tra
arte e potere, che poi è il mio in¬
teresse di fondo. Perché il mio
interesse di fondo resta "chi de¬
cide e perché e come" qualsiasi
cosa. Infatti un’identità doppia
molto attualizzata, ma anche
storica: fare e sapere.
Mentre io ero assente (dal
1991 al 1997) il Museo ha fatto Un ambiente del Museo Laboratorio
IDA GEROSA
Artista Computer art
I (letosd’aiiluiirpiTn
Ho sempre presentato
l’arte e gli artisti in
rapporto diretto con il luogo
In quel caso il luogo era La
Sapienza, dove nasceva il
Museo laboratorio.
torio formativo per i giovani e aperto
agli artisti che vogliono sperimentare, è
nato mentre ero nell'Università della
Tuscia, Facoltà dei Beni Culturali, dove
ho potuto riflettere ed ho capito quanto
fosse importante un rapporto con
l’artista. Sono andata nei luoghi
dell'artista, portando i giovani studenti
nei piccoli atelier, nei
piccoli musei, nelle La Direttrice
piccole associazioni. del Museo
ma soprattutto nei
"musei individuali",
nei giardini d’artista
Poi ho invitato
questi stessi artisti
all'Università, cosa
che poteva avvenire
sia fisicamente, ma
anche virtualmente.
E’ stato importante
il legame reale con
loro, la conoscenza,
la pratica del viag¬
gio, della visita,
dell’essere compagn
di strada. E tutto cont
uava poi attraverso la
Laboratorio
dell’Università La
Sapienza di Roma,
Simonetta Lux, è la
persona adatta a
mettere dei punti
fermi sulle incertezze,
sui dubbi, sulle
incomprensioni che
l’arte d'avanguardia
porta inevitabilmente
con sé.
in¬
coazione di una
rete virtuale.
Ho creato un Museo Laboratorio
delle Arti Contemporanee anche all’Uni¬
versità della Tuscia dove avevo molte
attrezzature, ma non il posto dove fare
fisicamente il Museo, per cui l'ho attua¬
to con un rapporto tra reale e virtuale.
Del resto già nel 1986 avevo pensato
a un Museo Multipolare. Infatti la prima
mostra che ho curato in questo senso è
stata di Burri che ho esposto sia a La
Sapienza che nella ex Birra Peroni non
ancora diventata Galleria Comunale. Ho
portato le sue opere in uno spazio nuo-
L'idea ampliata del
Progetto che stiamo attuando al
Museo per un Laboratorio
formativo per i giovani e aperto
agli artisti che vogliono
sperimentare, è nato mentre ero
nell’Università della Tuscia,
Facoltà dei Beni Culturali, dove ho
potuto riflettere ed ho capito
quanto fosse importante un
rapporto con l'artista.
vo, quindi nella "città da riscoprire, da
valorizzare".
L'idea del "dentro/fuori", dei legami
con i luoghi dell'arte e dell’Accademia è
il nodo centrale del mio lavoro, del mio
Progetto. Per questo il Museo si chia¬
ma Museo Laboratorio.
E’ un’idea che poi si è confermata
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
59
sempre più nella "disperazione", nel
constatare che l'arte ogni volta deve es¬
sere accettata. Ogni volta, non solo nel
mondo accademico, ma in qualunque
città io abbia lavorato. Per esempio, a
Bomarzo dove ho curato un Festival di
artisti, poeti, architetti e designer, ogni
volta dovevamo essere accettati. Ci of¬
frivano tutti i luoghi della città, però ogni
volta era necessario dimostrare . Lo
spettatore poi accettava l’artista, lo ri¬
conosceva, alla fine lo capiva
Oggi definiamo tutti artisti, anche i
canzonettisti, quelli che fanno musica
d'evasione, quelli che fanno "spettaco¬
lo" ecc... Ma il vero artista è quello
sperimentale, etico, vero. E quell'artista
è la nuova identità del Museo, E' quello
che, sempre di più, quando viene porta
la mappa del museo, si mette in sintonia
con il luogo e fa una proposta connessa
ad esso. Proposta che può concernere
anche richi-
il vero artista è quello
sperimentale, etico, vero. E
quell'artista è la nuova identità
del Museo. E’ quello che, sempre
di più, quando viene porta la
mappa del museo, si mette in
sintonia con il luogo e fa una
proposta connessa ad esso
chiesero
come era l'ambiente dove avrebbero es¬
posto e chiesero di poter trovare al loro
arrivo delle particolari pietre che si adat¬
tassero ai materiali dell'Università.
Proviamo a parlare
di arte elettronica.
I. G. - Il giornale per cui scrivo parla di
informatica, e la mia rubrica si intitola
proprio "arte informatica", vogliamo
provare a parlare di arte elettronica?
Vedendo le mostre di Videoarte, che
in questo periodo tutti propongono, più
rivolte a stupire, a sorprendere lo spet¬
tatore, che a far capire il suo specifico,
penso che tutti sembra vogliano far ap¬
parire l'arte elettronica come un
"fenomeno da baraccone" e nessuno o
pochi la considerino per quello che è:
un'arte in crescita, un'arte difficile
(forse) ma portata avanti, da chi la fa,
con convinzione, dedizione, certamente
con consapevolezza. Un'arte che neces¬
sita di una preparazione sia da parte di
chi la fa che da chi la propone.
Tu che cosa pensi di questo genere di
mostre? Come proporresti l'arte elet-
cola ri,
come fe¬
cero gli
artisti gi¬
apponesi
nel '86,
che dal
G i a p -
pone ci
Giardino d'artista a Calcata
tronica?
S. L. - Vogliamo parlare di arte elet¬
tronica? Si. diciamo di si, mi piace molto
il tuo Progetto per un "Medialab", mi pi¬
ace la tua descrizione del Museo di Karl¬
srue Condivido con te l'impressione
che molti facciano apparire l'arte elet¬
tronica come un "fenomeno da barac¬
cone". Il pericolo è proprio nell'identifi-
care l'arte con la tecnica, anche se ogni
genere d'arte ha la sua tecnica e il suo
specifico.
Quindi concordo con quello che dici.
L'arte elettronica come la proporrei?
Non sono tanti gli artisti che usano il
mezzo elettronico
per fare arte, ma
come sempre, è
importante
trovare, saper ri¬
conoscere quelli
che hanno lavo¬
rato, che stanno
lavorando. E' im¬
portante sapere
che il mezzo non
deve essere un approdo, ma deve es¬
sere un incipit, un qualcosa che fa parte
di un modo di pensare.
Però non propongo un'esclusività del
mezzo per l'artista, anche elettronico,
penso che possa lavorare anche con la
terra, per esempio.
Non credo che un Museo possa es¬
sere elettronico, anche se l'idea di un
"Museo come opera d'arte" è
quella che più mi cattura in
questo momento. E' l'idea del
Museo smaterializzato, del
Museo come opera d'arte
Il museo, come è oggi, è un
"pasticcio", è museo di se
stesso. Tutti i musei che sono
stati creati di recente, sono
musei che non servono all'arte,
ma a se stessi. Dovrebbero, in¬
vece, identificarsi con l'opera,
nella prospettiva, penso, di
smaterializzarsi.
Credo che l'artista che opera
con l'elettronica, dovrà trovare
un suo “luogo" per apparire,
che non è necessariamente il
video.
Infine è interessante trovare
quegli artisti che sono in ten¬
sione con la macchina o con il
senso della macchina, ricordan¬
do però, che questa non sosti¬
tuirà mai la mente
Intanto consentirei a tutti
l'uso di questo mezzo.
Come può succedere, ad es¬
empio, che il suonare uno stru¬
mento porti ad imparare e a capire che
cos'è la musica, cosi l'uso del mezzo
porta a capirne le caratteristiche e la
qualità.
Noi abbiamo diritto ad un'educazione
libera o artistica, tanto quanto abbiamo
diritto ad un letto in ospedale e quindi
dobbiamo fare lo sforzo di imparare l'uso
del mezzo elettronico. La mia proposta
di un'arte elettronica è questa.
Penso che i giovani debbano avere le
basi di studio per girare il mondo per poi
lavorare sui loro progetti.
Dobbiamo dare fiducia e scegliere quei
giovani che hanno mostrato
una qualità e una potenzial¬
ità di valore, ad esempio
giovani architetti, design¬
er, artisti e quelli che
vogliono fare arte elet¬
tronica.
Questo è un altro pun¬
to in assenza del quale
sarà molto difficile pro¬
porre un'arte elettronica.
Il Laboratorio
di Karlsrue
I. G. - Al Museo di Karlsrue (Germania),
il Laboratorio è straordinario. Lo definirei
il "sogno" di ogni artista. E' pieno di
macchine con cui fare una vera ricerca, ci
L’arte elettronica come la
proporrei? Non sono tanti gli
artisti che usano il mezzo
elettronico per fare arte, ma
come sempre, è importante
trovare, saper riconoscere quelli
che hanno lavorato, che stanno
lavorando.
60
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Giardino Zen, Giardi¬
no del Tempio a Ky¬
oto, 1236
sono operatori che pos¬
sono realizzare program¬
mi con cui raggiungere
gli obiettivi degli artisti
ricercatori. Si creano
così opere che poi ven¬
gono esposte nel
Museo stesso,
Del resto anche a Pa¬
rigi, al Palais de Tokyo,
già dal 1990 (quando
l'ho visitato! c'era un
grande spazio di lavoro
pieno di computer, il cui accesso era
libero a chi voleva sperimentare
Per il tuo Laboratorio anche tu hai l'in¬
tenzione di farlo essere un luogo di ricer¬
ca per artisti già affermati che vogliono
andare avanti nell'approfondimento del
proprio lavoro, e anche per giovani artisti
che vogliono iniziare?
S. L. - Il sogno... Il Progetto che tu mi
hai presentato, sembra che risponda a
questa via. Devo dire che il Museo Labo¬
ratorio di arte contemporanea ha già
l'idea di un laboratorio video, ma direi
che il tuo progetto "Imago" corrisponda
al nostro. Spero che il Rettore, Giuseppe
D'Ascenzo, e la nostra direttrice ammin¬
istrativa e il nostro Senato Accademico
sostengano questo nos¬
tro Progetto. Non credo <
morte di Antonio Ruberti.
Dovrà fare il laboratorio per i ragazzi
Per questo noi abbiamo proposto di met¬
tere 2 Internet café in Aula Magna. I
ragazzi viaggiando in Internet avranno
tutte le informazioni di cui hanno bisog¬
no. Poi ci sarà il laboratorio per la
Videoarte, e il laboratorio secondo il tuo
progetto "Imago", che rientra in questo
grande progetto di Centro di Eccellenza
che stiamo creando. Vorremmo formare
ad alto livello e formare anche per l'arte
elettronica, quindi penso che sia interes¬
sante per gli artisti venire qui e utilizzare i
mezzi per sperimentare.
E' possibile realizzare tutto ciò purché
ci sia la volontà da parte degli organi ac¬
cademici. Tra l'altro vor-
• un Museo remmo connettere più
Del resto il nuovo
Rettore si è impeg¬
nato a seguire gli ori¬
entamenti di Ruber¬
ti. Ha promesso
questo poco prima di
essere eletto, dopo
pochi giorni dalla
possa essere elettronico,
anche se l'idea di un "Museo
come opera d'arte” è quella che
più mi cattura in questo
momento. E’ l’idea del Museo
smaterializzato, del Museo come
opera d'arte.
Facoltà de La Sapien¬
za, più Laboratori, an¬
che esterni come In¬
gegneria, Informatica,
Scienze Informatiche,
Sociologia, Lettere,
Matematica, Istituto
Centrale per il Restau-
MITICI SESSANTA
Aspetti della ricerca
"1
La mostra Mitici Sessanta/Aspetti della ricerca curata da Massimo Di Stefano e
Tonino Sicoli, è stata esposta a Catanzaro dal 22 settembre 2000 al 12 novembre
scorso nel Complesso Monumentale del San Giovanni (un ex convento del XVII sec..
recentemente restaurato e riaperto al pubblico da poco più di un anno come spazio es¬
positivo) per iniziativa del Comune di Catanzaro
(orario di apertura: 10-13/17-20, lunedi chiuso!
L'avvenimento menta particolare attenzione anche perché si tratta di una produzione
culturale fatta in Calabria, un'area geografica finora poco partecipe ai circuiti dei grandi
eventi d'arte.
La Mostra ha presentato 50 opere dei protagonisti degli anni Sessanta individuati fra
gli artisti più noti a livello internazionale, ma anche ha riproposto quei personaggi più
defilati, che hanno comunque occupato un ruolo di primo piano in quel periodo.
.J
ro, Enea. Tutti, naturalmente, con i loro
Laboratori. Poi, probabilmente, ci saran¬
no le Imprese. L'accordo tra tutte queste
forze, avendo un Progetto, ci può con¬
sentire di realizzare queste cose.
L’immagine al computer
è in una fase di fascina¬
zione e di splendore.
I G. - Vorrei fare alcune consider¬
azioni, premettendo che per Videoarte
intendo quell'arte che parte dal video e
poi il risultato può anche essere manipo¬
lato da un computer, cioè può aver
bisogno dell'interazione elettronica,
mentre la Computer art parte dall'uso
esclusivo del
computer e „ ,
solo poi 11 Progetto che tu mi
può aver hai presentato, sembra che
bisogno risponda a questa via. Devo
dei video- dire che il Museo Laboratorio
proiettori jj ar te contemporanea ha già
P f’u 16 n * l’idea di un laboratorio video,
e 9 quindi 013 < *' re ' c ^ e * uo P ro 9 e tto
dei video. "Imago" corrisponda al
Del resto nostro,
qualunque
specifico orientamento artistico ha una
sua definizione per essere immediata¬
mente riconosciuto e catalogato.
Nonostante sembri che l'arte elettroni¬
ca sia già entrata prepotentemente nel
mondo artistico e nelle nostre vite attra¬
verso mostre/installazioni, conferenze,
ma anche attraverso il cinema e i vari
spettacoli specializzati e (come dice
Mario Costa) "l'immagine, grazie alle
risorse dell'elettronica e all'intervento di
numerose altre tecnologie, si trova at¬
tualmente in una fase mai raggiunta di
fascinazione e di splendore.,,"
quest'arte è rimasta "fino ad oggi,
prevalentemente, di competenza del so¬
lo dominio tecnico/scientifico, senza che
una sufficiente quantità di energia spec¬
ulativa (di estetologi, critici, semiologi,
storici dell'arte ...) la abbia ancora appro¬
fondita dal punto di vista estetico e
filosofico”.
Parlo della più recente Computer art o,
se vuoi, come oggi dicono dell'Arte Digi¬
tale, mentre la Videoarte comincia ad af¬
facciarsi nel mondo artistico anche se,
come dicevamo, soprattutto con instal¬
lazioni interattive, curiose e forse un po'
troppo uguali tra loro.
"Tutto questo accade in Italia, mentre
in paesi come gli U.S.A., il Giappone o la
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
61
Francia o la Germania o anche l’Australia
si va affermando un tipo di cultura
basato su un uso esteso ed intensivo
deH'immagine elettronica.
Arte che tra l’altro, essendo accurata¬
mente tenuta fuori dai "territori
dell'arte" è spesso fraintesa e snaturata
nella sua essenza."
Tu concordi con queste affermazioni?
Il sito del
Museo Laboratorio
S. L. - Noi abbiamo realizzato, come
ricerca nazionale, un sito il cui indirizzo è
iwww 1 1 IX I lux nell All'interno di questo,
concordo con te su quanto dici. L'im¬
magine elettronica è diversa da
qualunque altra immagine. E al di là del
dibattito sull'esistenza o meno dell'arte
elettronica, il punto nodale è "che cos'è
l'immagine". Ad esempio, quando qual¬
cuno dice che forse gli americani non
sono andati sulla luna pone una ques¬
tione molto interessante, quando
qualche altro
concordo con te su discute sulle
quanto dici.
L’immagine elettronica è
diversa da qualunque
altra immagine. E al di là
del dibattito sull’esistenza
o meno dell'arte
elettronica, il punto
nodale è "che cos'è
l’immagine"
da
immagini
che ci hanno
mandato dal¬
la Ju-
goslavia,
sospettiamo
di trovarci di
fronte ad un
mezzo po¬
tentissimo
che, a secon¬
di chi lo usa e
come, può dare una verità o un'altra
Queste analisi devono essere oggetto di
riflessione continua.
Bisognerebbe che ognuno comunicas¬
se la modalità con cui lavora, da dove
Corrige
Diversamente da
quanto pubblica¬
to lo scorso mese
in queste pagine,
l'opera “Incisione
fotografica su li¬
noleum" è di Or¬
nella Rovera. Ce
ne scusiamo con
i lettori e, natural¬
mente, con l'au¬
trice.
parte e perché ha deciso di fare quello
che fa.
Tutto ciò dovrebbe diventare una sorta
di oggetto dei diritti dei luoghi dell'artista
e del fruitore. Sarebbe interessante
definire internazionalmente queste tem¬
atiche attraverso un Forum.
L’idea del Forum
internazionale
I. G. - Mi sembra estremamente im¬
portante attuare la tua idea di un Forum
internazionale, per un confronto e per
mettere un punto fermo su quello che
abbiamo raggiunto finora.
Sarebbe necessario, però, invitare per¬
sone veramente competenti, come
artisti che operano nel campo da anni e
studiosi che hanno approfondito la mate¬
ria.
Pubblicamente, da
queste pagine, mi offro
di aiutarti in questo sen¬
so.
Nel frattempo una do¬
manda fatta proprio per
la tua esperienza e la tua
cultura.
Come vedi l'arte con¬
temporanea? Anche tu
parli di "morte dell'arte"
o vedi in essa una trasfor¬
mazione naturale, logica, in¬
evitabile e serenamente costante? lo
penso che forse non è "morta l'arte",
ma quella che era conosciuta nell'800,
quella che nel ’900 si è proposta ed è
sviluppata in maniera tale da consentire il
fondamento e la crescita di un'arte che
rappresenta intensamente, veramente il
mondo di oggi.
S. L. - No. Il mio maestro Argan si di¬
vertiva moltissimo a seguire il mio im¬
pegno con gli artisti, con il loro mondo, a
vedermi
l’arte continuerà a
fluttuare e a galleggiare
nell'infinito cosmo, quindi
sarà come noi parte
dell'essere.
Giardino d'artista,
Baruchello
avviene, essere amico
degli artisti, dei poeti, di
coloro che usano il
mezzo in un certo mo¬
do; rischiare, forse, con
artisti che poi nel tempo
non si dimostrano completamente tali.
Parlando della "morte dell'arte" Argan
parlava della fine dell'esistenza delle con¬
dizioni per essere dell'arte... ma quando
mai sono esìstite?
La morte dell'arte di cui parlava Hegel
era il rifluire dell'arte nella filosofia, e
questo sta avvenendo. Tutto il '900 è
stato un processo di concettualizzazione
del procedimento, del fare un processo
continuo di messa in tensione, in dialet¬
tica con un'interazione fra tutto.
Direi che morte non c'è, il fare arte
continua ad essere una strana simbiosi
tra inconscio e razionalità, inconscio e
progetto e lo sarà sempre. E' l'elemento
concettuale, è l'elemento mentale, della
smaterializzazione in qualche modo che,
a mio avviso, prefigura la "morte
dell'arte". In questo senso si.
Dall'arte come artigianato, come atten¬
zione alla materia, come dominanza di
questo elemento, al
concetto unico ...
E' la trasfor¬
mazione dell'arte
in un'altra cosa.
Ogni epoca, del
resto, definisce la
propria arte, Quin¬
di, possiamo dire
che l'arte è ciò
che ogni epoca,
ogni periodo,
definisce tale. E
questo sarà, tra l'altro,
oggetto del mio corso quest'anno. "Che
cos'è l'arte contemporanea".
! G. - Infine come vedi il futuro
dell’arte? In quale direzione pensi che an¬
drà?
S, L. - Fluttuerà come tutte le cose nel
cosmo di cui noi facciamo parte e con
cui noi siamo in sintonia. E quindi penso
che l’arte continuerà a fluttuare e a gal¬
leggiare nell'infinito cosmo, quindi sarà
come noi parte dell'essere.
Vorrei chiudere facendo una consider¬
azione. Ho trovato le parole di Simon¬
etta Lux molto importanti perché ci
spingono a riflettere, ancora una vol¬
ta, sull'arte contemporanea ... sulla
"vera natura" dell'arte contempo¬
ranea. Mg
La morte dell’arte di cui
parlava Hegel era il rifluire
dell’arte nella filosofia, e questo
sta avvenendo. Tutto il '900 è
stato un processo di
concettualizzazione del
procedimento, del fare un
processo continuo di messa in
tensione, in dialettica con
un'interazione fra tutto.
rischiare.
Che cosa
significa
rischiare?
Guardare
quello che
62
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
•COMMERCE
/ E-BUSINESS
Un percorso formativo a 360° sulle tecniche di sviluppo di
soluzioni attraverso l'analisi ed il commento di case-study
E-COMMERCE _
I corsi sono rivolti a responsabili di impresa (ciclo 1),
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o Modulo
Progettazione di sistemi per l'e-commerce
1 (lgiomata) L'e-commerce come vantaggio competitivo: organizzazione,
marketing, logistica e fiscalità del commercio elettronico
• Modulo 2 (1 giornata) Analisi dei requisiti e progettazione di un sistema di e-commerce
Sviluppo rapido di sistemi dedicati per l'e-commerce
• Modulo 1 (1 giornata) Realizzazione remota e gestione di un database ad oggetti
• Modulo 2 (2 giornate) Sviluppo rapido di servizi Web per un sistema di e-commerce
Sede dei corsi:
MCmicrocomputer School
V.le Ettore Franceschinl, 73 - Roma
tel.06 43219.312
Fax 06 43219.301
e-mail: corsl@plurlcom.it
Segreteria didattica:
da lunedi a venerdì
dalle 10.00 alle 13.00
L E -BUSINESS
I corsi sono rivolti ad analisti-programmatori (ciclo3)
Servizi avanzati per le imprese
• Modulo 1 (2 giornate) Sviluppo rapido di clienl dedicali per il commercio elettronico
• Modulo 2 (1 giornata) Sviluppo di programmi di ricerca automatica di informazioni sul Web
CALENDARIO
° Modulo 1-15 gennaio 4> Modulo 2-16 gennaio
Modulo 1-17 gennaio * Modulo 2- 18 e 19 gennaio
Modulo I - 22 e 23 gennaio <•' Modulo 2 - 24 gennaio
PREZZI
I giornata: Lire + IVA 2 giornale: Lire + IVA
Lire + IVA Lire 0 + IVA
Lire 2.000.000 + IVA
Lire + IVA
Lire + IVA
° Il pranzo è incluso nel prezzo. Q Numero massimo partecipanti per ciascun modulo: 8
O / moduli possono essere frequentati separatamente
MCmicrocomputer n. 102, del gennaio '90, dedica un
ampio spazio ai portatili, provandone in batteria sei,
molto diversi tra loro per prestazioni, dimensioni e prezzi.
di Raffaello De Masi
Compaq ITE 386s/20
Apre la sfilata
un pezzo della
Compaq. l'LTE
386/20, che co¬
sta una diecina
di milioni ed è
equipaggiato
con un 386 alla
ragguardevole
velocità di 20
MHz.
à
Per chi non
abbisogna di
prestazioni parti¬
colari, va bene
anche l'Unibit
LS-212; non c'è
il 386 e c'è solo
un HD da venti
mega, ma costa
solo tre milioni e
fa onestamente
il suo dovere.
C Unibit LS-212
Unidata
Notebook 2100
Umdata Notebook 2100 offre pra¬
ticamente le stesse cose dell'Unibit.
ma a un prezzo di oltre quattro milioni. No, cosi non va!
Fora LP 386
Prezzi più abbordabili, per pre¬
stazioni abbastanza simili, se dia¬
mo una occhiata al Fora LP386,
siamo intorno ai sei milioni; curio¬
sa la notazione di Giustozzi che
parla di "perfino una ventola d'ae¬
razione ", Cosa volete, allora i pro¬
cessori stavano freschi.
anni fa
Tandon LT 386
Ancora meglio si può fare\
con il Tandem KT386, marca
gloriosa ormai sparita dalle no¬
stre scene, che gode di un gros¬
so monitor e di un 386 a 16
MHz. Basterebbe aumentare la
capacità del suo Winchester (di¬
sco rigido, per chi non ha i ca¬
pelli bianchi in informatica), per
renderlo la scelta ideale.
Veridata
LP 386/40
X
Veridata LP386/40
è invece una macchina da tenere in considera¬
zione, per le elevate prestazioni offerte e per
l'elevata ingegnerizzazione (c'è una tastiera che
si può estrarre dal corpo macchina). Dovrebbe
rivaleggiare, in tascabilità, con un telefono cellu¬
lare, ma considerate che, all'epoca, un telefoni-
no aveva la forma di un grosso mattone! .
Piatto ricco
64
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
COMEX
presenta
la realtà ilei
nuovo
millennio nelle sue più
vitali energie creative.
E' una gamma ili concrete
opportunità capaci ili
cogliere le più invidiabili
posizioni produttive.
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Gai.II.Ko, dai MidiTnp
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UNITE RISI AL
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Traxdata
CDRW 8432
Traxdata è una delle maggiori case
produttrici di masterizzatori, Tra i suoi
prodotti possiamo trovare sistemi EIDE,
SCSI, con velocità di registrazione mas¬
sima di 4x, 8x, ecc, Inoltre da sempre
Traxdata è un’accesa sostenitrice dei kit
di masterizzazione, cioè di sistemi che
contengono tutto quello di cui l'utilizza-
tore ha bisogno per masterizzare. Nel
caso dei recorder EIDE nei kit viene in¬
serito anche il programma di masteriz¬
zazione, nel caso di sistemi SCSI viene
fornita anche la scheda adattatrice.
Masterizzare
ad alta velocità
Il kit in prova è basato su un maste-
rizzatore la cui sigla fa capire che è in
grado di masterizzare CD-R ad una velo¬
cità massima di 8x, registrare CD-RW
(quelli riscrivigli) a 4x ed essere utilizza¬
to come CD player con velocità di lettu¬
ra di 32x. La possibilità di masterizzare
ad 8x consente di abbassare molto i
tempi di registrazione, a tutto vantaggio
della praticità d'uso. In pratica se si ma¬
sterizza un intero CD ad 8x, l'operazio¬
ne verrà conclusa in un tempo molto
prossimo alla metà di quello necessario
per masterizzare a 4x: non esattamente
la metà perché al tempo strettamente
necessario per la registrazione dei dati
su CD va aggiunto quello impiegato per
estrarre i dati dal CD sorgente nel caso
di una copia, o dall'hard disk, più il tem¬
po di creazione del file immagine sul di¬
sco fisso.
Naturalmente la registrazione ad alta
velocità è utilissima per la creazione o la
copia di dischi dati, ed in questo caso
consente sicuramente un abbattimento
dei tempi di creazione. Nel caso di di¬
schi audio invece è buona norma utiliz¬
zare per la registrazione velo¬
cità più basse, la masterizzazio¬
ne ad 1 x appare ancora la solu¬
zione ideale, soprattutto per
quelli di elevata qualità. Co¬
munque, per la maggioranza
dei casi, con i sistemi attuali è
possibile registrare anche a 2x
senza notare differenze eclatanti
tra la copia e l'originale. C’è da ri¬
cordare infatti che il funzionamento
di un generico lettore CD Audio è
molto diverso da quello di un lettore
CD-ROM. Ambedue leggono dal disco
un flusso continuo di dati digitali. Men¬
tre però in un lettore CD-ROM questi
incorporano anche i codici di correzione
degli errori e, di norma, vengono imma¬
gazzinati in un buffer, per una migliore
sincronizzazione con il canale EIDE, in
un lettore CD Audio il flusso continuo di
dati viene convertito direttamente in se¬
gnale musicale, subendo solamente
una demodulazione (digitale), Tra l'altro,
in un CD Audio non esistono codici di
correzione degli errori, ma è la modula¬
zione stessa dei dati digitali a fungere
da correttore. Senza addentrarsi troppo
nella parte teorica della questione, si
può pero dire che un CD Audio è molto
più sensibile a fenomeni come jitter,
graffi e sporcizia di quanto lo sia un CD¬
ROM. Allo stesso modo è più sensibile
agli eventuali errori di registrazione pre¬
senti nel CD, che nel caso di un CD Au¬
dio vengono solo "interpolati" e non
corretti.
Tutto questo per dire che è meglio
masterizzare dischi audio a velocità bas¬
se piuttosto che alte.
Il kit
Nella scatola del kit Traxdata CDRW
8432 troviamo, oltre al masterizzatore,
anche un cavo EIDE, le viti necessarie
al fissaggio nel case, e un software di
masterizzazione, che in questo caso è il
celeberrimo Nero Burning Rom.
Il masterizzatore in questione è
un'unità che tra le altre caratteristiche
66
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Traxdata CDRW 8432 m
itaci
I >-0 01
~_j Audio
thD CD CEROSA
. ~_j CDR
-Cj Condivisa
. '-Cl DOC
~_j HTML
r-Cj immagini
-_) MCD
;*rCJ programmazione
-^RECYCLED
~_J Temp
[—Jj cafè dei mar
-_j Compilation
-^j lòaorge Mìcru
L-Cl modv
-_J Temporaneo
-_ll TimeSneets
win9B
It-tf E\
Traco*
nrrr ri
I connettori posti sul retro
dell'unità sono quelli classici di
un sistema EIDE In questo caso
non è presente l'uscita audio di¬
gitale in standard S/PDIF
presenta un buffer dati da 2 megabyte,
necessario se si vuole masterizzare 8x
in tutta tranquillità. C'è da dire che da
tempo immemore non rovino più CD
perché il computer è impegnato con va¬
rie applicazioni, e questo grazie alla
maggiore efficienza dei sistemi di ma¬
sterizzazione, che con buffer più grandi
riescono a sopperire alla eventuale
mancanza di dati del canale EIDE, ma
anche e soprattutto per la accresciuta
potenza dei processori, che riescono a
reggere più agevolmente il peso di nu¬
merose applicazioni. Il programma forni¬
T'ackOl ì
6 49 20
00 02 00
5*
Track02
5 22 45
00.02 00
55
Track03
5 29 35
00 02 00
55
Traek04
6 20 06
00.02 00
55
Traek05
4 46 16
00 02 00
55
Track06
5 58 40
00:02 00
55
Traek07
5 20 36
000200
55
Track08
4 45 21
00 02 00
55
TrackOfl
51447
00 02 00
55
TficklO
5 26 33
00 02 00
55
Tracklt
2 55 71
00 0200
55
TrackOI wav
Track02 wav
Track03 wav
Track04 wav
Track05 wav
TrackOS wav
Track07 wav
Track08 wav
41
£
Track09 wav
a
1
JjITracki 1 wav
rò 463 078
63 245 021
56 533 316
50 323 436
55 500 166
57 584 060
31 037 036
to assieme al masterizzatore, Nero Bur-
nmg Rom, nell'ultima versione rilasciata
consente di avere un controllo presso¬
ché totale di tutti i parametri della ma¬
sterizzazione. Consente inoltre di creare
dischi Mixed Mode, Video CD e Super
Video CD. Viene fornito inoltre un driver
di registrazione Packer Writing, InCD,
che consente di utilizzare il CD-ROM
come un hard disk, permettendo di re¬
gistrarci sopra dati semplicemente tra¬
scinandoli nella finestra.
Conclusioni
In bundle con il masterizzatore viene tornito il programma Nero Burnmg Rom, nell'ultima versione rilascia¬
ta. Questo programma consente di avere un controllo pressoché totale di rutti I parametri della masterizza¬
zione Consente inoltre di creare dischi Mived Mode. Video CD e Super Video CD
Il CDRW 8432 appare un ottimo si¬
stema di masterizzazione, semplice da
usare, grazie all'interfaccia EIDE, piutto¬
sto potente, grazie alla velocità di regi¬
strazione e soprattutto al software in
bundle, caratterizzato da un prezzo sicu¬
ramente interessante. «S
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
67
di Raffaello De Masi
OverView
DrayTek miniVigor 128
DrayTek
miniVigor 128
Il primo modem che acquistai, più di
una quindicina di anni fa. era solo un ac¬
coppiatore acustico da 300 baud, una
specie di mattone su cui si appoggiava
il telefono, originale SIP, visto che era
conformato per accogliere fermamente
la cornetta attraverso due borchie di
gomma che dovevano garantire (?!)
l'esclusione e il filtraggio di rumori
esterni Lo possiedo ancora, quell'ac¬
coppiatore, destinato a figurare in un
museo degli orrori che, in una mia pros¬
sima vita, costruirò con tutti i reperti
fossili ammucchiati in soffitta e che non
mi decido mai a buttare via.
La connessione e la tenuta del colle¬
gamento (allora ci si collegava alle BBS
o si sperimentava, on board, con qual¬
che amico tanto pazzo quanto volente¬
roso) era aleatoria e sicura come la tra¬
versata dello stretto di Magellano a bor¬
do di un pedalò.
I caratteri comparivano sullo scher¬
mo con la lentezza e la flemma di un
cammello che attraversa il deserto, e
tutto quel che accadeva pareva come
fatto sott'acqua, specie se si abilitava
l'eco. Un'atmosfera surreale, dove il tra¬
smettersi una frase banale, il solito
"Hello world", pareva quasi un miraco¬
lo. fino a che mio fratello, alle mie spal¬
le, non mi disse: "Scusa, ma non è più
semplice telefonarsi?".
Di fronte adesso ho un affarino blu
poco piu grande di una scatolina di
fiammiferi svedesi; sembrerebbe uno di
quegli apparecchietti che servono a ri¬
chiamare le segreterie telefoniche, se
non fosse perchè non ha alcun tastieri-
no numerico
Distributore
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Via Boucheron 18
10122 TORINO
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DrayTek MiniVigor 128 L. 107,000
Solo due prese, in un lato, una USB e
una connessione femmina ISDN.
Piccolo è bello
Se la miniaturizzazione potesse esse¬
re rappresentata dagli oggetti piu affa¬
scinanti che essa ha prodotto, il MiniVi¬
gor 128, pur non vincendo una palma
per le dimensioni più piccole, sarebbe di
certo uno degli oggetti più rappresenta¬
tivi per eleganza e raffinatezza di design.
Si tratta di una scatolina delle dimensio¬
ni di 8x5x2 cm circa, di colore grigio-az¬
zurro, semplicissimo da tenere in un ta¬
schino della giacca, leggero, in cui, per
assurdo, le cose più fastidiose e ingom¬
branti sono i due cavi di connessione.
Eppure, in poche diecine di grammi
di tecnologia, si celano prestazioni e ca¬
ratteristiche di tutto rispetto, innanzi
tutto un raffinato modem ISDN (perdo¬
nateci la definizione, impropria, ma or¬
mai è nell'uso comune chiamarli cosi),
capace di supportare connessioni fino a
128 Kbps, poi un completo e potente
ambiente di gestione di trasmissioni,
siano esse dati, fax, messaggistica vo¬
cale, file transfer, videoconferenza In-
somma quello che oggi non può certo
mancare nell'acquisto di una scheda
modem/fax, con in più qualche utile ag¬
giunta e, soprattutto un ambiente d'uso
rapido ed efficiente.
Il semplice permeilo di controllo del TA, la verifica della gestione dei due canali è del tutto automatica.
68
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
DrayTek miniVigor 128 égg
EH
Genette I fide | Protesane
Encum procedili | C**imWo nido | Cororoow
rriMNMdn —|
_
.JmrMgca 128 USB baiM ISDN In
Modica | S'ogte |
r - Eiediloicnpt
P AmwbKtnroodMIenmtondolUacono
II selup dei
due canali di
trasmissione,
inusitato passo
per passo nel
manualetlo di
installazione
OK
Anrx#o
funzionalità dell'ap¬
parecchio, portarla al
massimo della po¬
tenza, utilizzando
ambedue i canali di¬
sponibili sulla linea
ISDN. Questo avvie¬
ne attraverso una
semplice procedura
insita nella finestra
delle proprietà della
cellula di connessio¬
ne remota. Il siste¬
ma esegue la verifi¬
ca della duplice con¬
nessione e gestisce
autonomamente il
recupero degli even¬
tuali problemi di co¬
municazione. A que¬
sto punto il gioco è
fatto, e il nostro mo¬
dem sarà una catti¬
vissima coupé lan¬
ciata sull'autostrada.
Conclusioni
Che la cura nella gestione di questo
ambiente sia stata riposta con meticolo¬
sa pazienza lo dimostra l'installazione di
primo approccio; la procedura, non
sempre facile e diretta quando si tratta
di connessioni in ISDN, è invece qui ra¬
pida e agevole e, soprattutto, compieta-
mente guidata da menu. In altri termini
l'mstaller si incarica di eseguire, per suo
conto, tutto quanto è necessario per
raggiungere la meta, lasciando all'uten¬
te solo il compito di inserire i dati che,
ovviamente, non può conoscere (come,
ad esempio, numeri telefonici e para¬
metri-dati di connessione).
Una volta effettuata l'installazione e
verificata la bontà della connessione è
opportuno, per recuperare la massima
Il sito DrayTek. interessante da consultare per la grande messe di prodotti presentati, specializzati per ogni
singola esigenza.
Ma come, già alle conclusioni? Già,
perché, cosa strana a dirsi, il MiniVigor
128 viene fornito corredato solo di un
CD contenente i driver relativi al setup
del TA ISDA Neppure uno straccio di
software, non diciamo molto, per la ge¬
stione di fax, o un emulatore di termina¬
le. Insomma, un David senza la testa.
Ovviamente abbiamo provato la
"scatolina" con un software ad hoc, in
particolare WinFax 9, ma ci è rimasto
un poco di amaro in bocca. Pregevolis¬
simo invece l'ambiente di collegamento
a Internet (finalmente due righe chiare
e precise su come si fa per adottare
ambedue i canali per il massimo della
velocità) Abbiamo provato a scaricare
da un mirror italiano di Tucows qualche
applicazione di buona mole, e, pur parti¬
ti con un picco apparente di oltre 24 k,
la connessione poi ha tenuto il 16 k
senza cedere di un millimetro.
Insomma, un prodotto nella più com¬
pleta tradizione di DrayTek, che già ci
ha fornito, su queste pagine, prova della
qualità dei suoi prodotti. L’applicazione
ideale di tal prodotto ci pare, inoltre, re¬
lativa all'abbinamento con un notebook,
date le ridotte dimensioni che potrebbe¬
ro farlo preferire alle schede PCMCIA,
più costose (a parità qualitativa) e sicu¬
ramente meno facili da gestire. Peccato
che non sia stato fornito un cavo USB
meno rigido, che avrebbe permesso alla
periferica di non "veleggiare" a suo pia¬
cimento senza rispettare le regole della
gravità. Kg
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
69
di Pierfrancesco Fravolini
OverView
Atlantis Land
DVD 2000
Sidin è conosciuta soprattutto per la
distribuzione di prodotti rivolti a diverse ti¬
pologie di clienti, tra cui System integra-
tor, Internet Service provider, ecc, Lo
spostamento sempre più forte verso la
multimedialità ha portato all'ampliamento
dell'offerta di prodotti, tra cui spicca il let¬
tore Atlantis Land DVD 2000, un lettore
di dischi DVD e CD che consente anche
la lettura di CD contenenti file MP3 e vi¬
deo CD secondo lo standard 1.0 e 2.0
proposto ad un prezzo interessante.
Costruzione
L'apparecchio si presenta come una
classica unità standard, larga circa 430
mm e alta 95. Il cassetto motorizzato por¬
ta CD è posto al centro, poco sotto il di¬
splay. Sulla sinistra solo il pulsante di ac¬
censione, sulla destra troviamo invece i
comandi di trasporto, con in più un tasto¬
ne circolare che replica i quattro tasti di
direzione presenti sul telecomando.
Sul lato sinistro del frontale, sotto il
pulsante di accensione, troviamo una tar¬
ghetta che riporta i vari standard di com¬
patibilità di questo lettore DVD: MP3,
DTS, Dolby Digital, CD. Inoltre, un altro
simboletto vicino al cassetto indica la
compatibilità con i Video CD. A tale ri¬
guardo, c'è da dire che questo player è
sicuramente in grado di leggere ogni tipo
di disco DVD. Inoltre è praticamente ra¬
gion free, cioè in grado di riprodurre qual¬
siasi codice regionale II passaggio da un
codice all'altro avviene digitando una se¬
quenza di tasti sul telecomando, e tutte
le spiegazioni sono riportate sul manuale
d'uso L' apparecchio legge poi i Video
CD sia 1.0, che 1.1, che 2.0, contenenti
un menu interattivo di navigazione. Tra
Atlantis Land DVD 2000
Produttore Atlantis Land S r I -ViaGandbi5
- 20017 RHO IMI) - www.atlanlisland il -
in! nOatlanTisland.t [
Distributore Sidin - Via Oibelello, 48 - Tori¬
no - Tel 011 2747.611 - Fax 011.2747 647
Prezzo i 583 000 IVA esclusa
l'altro, ho fatto delle prove anche con
quelli contenenti fotografie, come il Video
CD realizzato per lo speciale "Masteriz¬
ziamo le nostre vacanze" sul numero 209
di MCmicrocomputer. Oltre a questi, il
lettore è in grado di riprodurre CD-R e
CD-RW contenenti file compressi MP3
Il lettore incorpora tra l’altro un deco¬
der Dolby Digital 5.1 e consente quindi di
fruire dell’audio multicanale anche se non
si ha un amplificatore con decoder incor¬
porato. L'uscita digitale è compatibile con
il flusso di dati DTS, lo standard di com¬
pressione multicanale alternativo al
Dolby Attenzione: il decoder incorporato
è solo Dolby Digital e non DTS. Questo
significa che se si collega un amplificato-
re multicanale privo di decoder si potran¬
no "ascoltare" solo programmi codificati
Dolby Digital. Collegando invece l'uscita
digitale ad un decoder DTS esterno (an¬
che incorporato in un amplificatore multi¬
canale) si potranno ascoltare anche dischi
in questo standard. Sul pannello posterio¬
re troviamo la presa SCART (con uscita
video solo composita) per il collegamento
al televisore e le prese analogiche di usci¬
ta audio (in tutto sei), l'uscita video in
standard composito o S-Vìdeo e due usci¬
te audio digitali, una ottica ed una elettri¬
ca. Riguardo all'uso delle uscite audio
analogiche, c'è da dire che queste posso¬
no essere usate in diverse configurazioni.
Se il disco DVD è codificato Dolby Digital
5.1 da ognuna delle sei uscite potrà esse¬
re prelevato il contenuto di ciascun canale
decodificato, e cioè i canali anteriori de¬
stro e sinistro, il canale
centrale, i canali posteriori
(sempre destro e sinistro)
e il subwoofer. Quest'ulti¬
mo può anche essere
escluso tramite un appo¬
sito controllo nel menu
OSD di gestione del letto¬
re. L'intero flusso audio
multicanale (anche DTS)
Il telecomando consente di ac¬
cedere a tutte le funzioni
dell'apparecchio, compresa
l'apertura o la chiusura del cas¬
setto porta CD.
70
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Atlantis Land DVD 2000
può essere prelevato anche dalle prese
digitali (ottiche o coassiali) posteriori ed in
questo caso va indirizzato ad un amplifica¬
tore con decoder incorporato. Se invece
non si dispone di un amplificatore multica¬
nale o si usa solo il televisore, è possibile
prelevare il segnale stereo dalle due usci¬
te analogiche principali frontali. Si può allo¬
ra avere una codifica Dolby Surround (che
come saprete è il predecessore del Dolby
Digital, con una codifica completamente
analogica) oppure un semplice segnale
stereofonico. Il lettore mette anche a di¬
sposizione un processore 3D interno che.
come succede nelle schede audio dell'ul¬
tima generazione, simula un ambiente vir¬
tuale attorno all'ascoltatore utilizzando so¬
lamente i canali frontali, ad esempio quelli
del televisore. In pratica vengono ricreati i
canali posteriori ed il centrale semplice¬
mente filtrando opportunamente i segnali
provenienti dai 5 canali principali del Dolby
Digital. Ma non fatevi prendere troppo da¬
gli entusiasmi: le prestazioni di questo si¬
stema non sono nemmeno paragonabili a
quelle raggiungibili da un modesto siste¬
ma Dolby Surround analogico, figuriamoci
se poi il confronto viene fano con un iro¬
so/ pannello po-
stenore trovia¬
mo. oltre alla
presa SCART per
il collegamento
al televisore, an¬
che le prese ana¬
logiche di uscita
audio Un lutto
sei/, l'uscita vi¬
deo in standard
composito o S-
Video e due usci¬
te audio digitali,
una ottica ed una
elettrica
pianto Dolby Digital!
La costruzione appare molto curata e
l'apparecchio è ben ingegnerizzato. L'in¬
terno è molto ordinato, Si notano subito
le varie schede che supportano tutta
l'elettronica. La scheda dell'alimentatore
fornisce agli altri stadi la corrente neces¬
saria al loro funzionamento, quella princi¬
pale incorpora invece i circuiti di conver¬
sione e decodifica MPEG, oltre all'elettro¬
nica di gestione della meccanica. A ridos¬
so del pannello frontale è presente inoltre
la circuitene che governa il funzionamen¬
to dell'apparecchio, la gestione dei pul¬
santi e del telecomando. Quest'ultimo
consente di accedere a tutte le funzioni
dell'apparecchio, compresa l'apertura o la
chiusura del cassetto porta CD. La dispo¬
sizione dei tasti non è sicuramente la più
ergonomica: quello di accesso al menu è
praticamente introvabile, come lo sono i
tasti di navigazione nel DVD.
Utilizzazione
L'interno è molto ordinato A destra é visibile la scheda dell'alimentatore, che fornisce agli altri stadi la corren¬
te necessaria al loro funzionamento La scheda a sinistra incorpora invece i circuiti di conversione e decodifi¬
ca MPEG, oltre all'elettronica di gestione della meccanica A ridosso del pannello frontale è presente inoltre la
circuitene che governa il funzionamento dell'apparecchio, la gestione oei pulsanti, del telecomando, ecc
Come per ogni lettore DVD che si ri¬
spetti anche questo Atlantis 2000 è stato
sottoposto alle più severe prove di qua¬
lità. In tutti i casi ha passato in maniera
eccellente il test, soprattutto il più terribi¬
le: quello del bosco ne "La spada nella
roccia". In questo spettacolare e insupe¬
rato cartone animato di Walt Disney le
parti piu "buie" mettono a volte in crisi il
chip di decodifica MPEG. Con alcuni ap¬
parecchi di scarsa qualità al posto della
foresta buia si vedono dei quadratoni di
colore uniforme che si muovono nean¬
che troppo rapidamente, con altri non si
nota nulla, con questo si nota qualcosa,
ma è solo un effetto di quadrettatura leg¬
gerissimo, quasi impercettibile e che co¬
munque non dà fastidio. Per il resto, il let¬
tore si è comportato benissimo con tutti
gli altri film che utilizzo per i test. Ho pro¬
vato anche dei Video CD commerciali,
con ottimi risultati (anche se la qualità di
questi non è nemmeno lontanamente pa¬
ragonabile a quella di un DVD) e anche il
CD di fotografie registrato dal buon Pala-
maro è stato riprodotto perfettamente.
Le informazioni sullo schermo del tele¬
visore (OSD: On Screen Display) in italia¬
no e le ampie possibilità di settaggio sia
del video che dell'audio, rendono questo
lettore molto versatile ed adatto al colle¬
gamento con ogni tipo di televisore, sia
16:9 che 4:3. Una curiosità: nell'apparec¬
chio sono incorporati anche due videogio-
chi: un semplice "Tetris" ed un "Othel-
lo". Niente di che, solo un ausilio nel ca¬
so non abbiate trovato, dal noleggiatore,
il film che vi interessa! ^
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
71
di Franco Paiamaro
L'uscita di un nuovo processore
compatibile con l'architettura Intel a
32 bit (piattaforma IA32) è sempre un
evento importante; a maggior ragione,
quando il processore in questione è il
successore del Pentium III di Intel,
Il Pentium 4 è realizzato su un die di
silicio di ben 217 millimetri quadrati ed
una tecnologia di processo da 0.18 mi¬
cron; la cache dati del Pentium 4 è di 8
Kbyte, associativa a quattro vie, con li¬
nee a 64 byte (con algoritmi di acces¬
so migliorati e una minore latenza); ca¬
che avanzata L2 di trasferimento unifi¬
cata di 256 KByte associativa a 8 vie,
con linee a 128 byte (due segmenti da
64 byte per linea), a larga banda (a 1.4
GHz. fino a 45 GByte/s, circa 2,8 volte
più veloce di un Pentium III ad 1 GHz).
Utilizza un nuovo packaging Flip-
chip "stratificato" molto diverso dal
Pentium III: il die di silicio è montato
su di un supporto BGA (Ball Grid Ar¬
ray), a sua volta montato su di un sup¬
porto SPGA (Staggered Pin Grid Ar¬
ray); il die stesso è coperto da un ret¬
tangolo di metallo con funzioni di pro¬
tezione e dissipazione del calore.
Anche lo zoccolo è molto diverso: a
differenza del Pentium III (dotato di
370 pm) il processore ha ben 423 pm
ed utilizza il nuovo Socket 423.
A dispetto della denominazione, il
Pentium 4 è veramente un processore
"nuovo" ; a cinque anni dall'introduzio¬
ne del primo Pentium Pro alla frequen¬
za operativa di 166 MHz. il capostipite
della microarchitettura P6, Intel ha fi¬
nalmente introdotto una CPU con "co-
re" basato su una microarchitettura
completamente nuova.
Si tratta di una innovazione non da
poco: da cinque anni, l'intera produzio¬
ne IA32 (dal Celeron fino al Pentium III
da 1.13 GHz) di Intel si basa sulla mi-
croarchitettura P6.
La nuova microarchitettura si chia¬
ma Intel NetBurst e sarà la base di tut¬
ti i microprocessori Intel a 32 bit da
oggi in poi.
Il nuovo Pentium 4 è dotato di una
pipeline a 20 stadi, una esecuzione di¬
namica migliorata, unità aritmetico-lo¬
giche a doppio clock, una innovativa
trace-cache LI, un front side bus a
100 MHz quadruplicato (con tecniche
similari alla DDR) fino a 400 MHz e il
nuovo set di istruzioni SSE2. Ma ve¬
diamo m dettaglio le novità.
La pipeline a 20 stadi
Alla base di questa tecnologia tro¬
viamo una pipeline profonda ben 20
stadi, il doppio di quella presente nella
pipeline utilizzata dalla microarchitettu¬
ra P6.
Intel definisce questa tecnologia
"Hyper Pipelined Technology": grazie
al raddoppio del numero di stadi, i pro¬
cessori prodotti saranno in grado di
72
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
"' ,e,Pen,i “ m4 (SL^ctJ®)
funzionare a frequenze operative enor¬
mi.
Difatti, a parità di tecnologia di pro¬
cesso, un numero di gate minore per
stadio di pipeline (e di conseguenza un
numero maggiore di stadi) permette di
innalzare notevolmente la frequenza
operativa.
I primi processori Pentium 4 sono in¬
fatti già disponibili a ben 1.4 e 1.5 GHz,
ben 266 MHz in più di quanto sia arriva¬
to il più veloce Pentium III.
In realtà, la pipeline a 20 stadi è stata
progettata per consentire la maggiore
longevità possibile alla tecnologia Net-
Burst Micro-Architecture, permettendo
di raggiungere frequenze operative vici¬
ne ai 10 GHz; tanto che i vantaggi di
avere una pipeline cosi profonda proba¬
bilmente si cominceranno a vedere a
frequenze molto superiori a quelle di in¬
troduzione.
Non dobbiamo infatti dimenticare
che la tecnologia di processo del Pen¬
tium 4 è ancora a 0.18 micron; quando
Intel passera alla tecnologia da 0.13 mi¬
cron, la frequenza operativa del proces¬
sore salirà di parecchio, permettendo
anche un minore consumo.
La nuova
esecuzione dinamica
Dietro il termine di "Advanced Dy-
namic Execution" troviamo un innova-
nere le sue unità
logiche alte co¬
me numero di
istruzioni in ese¬
cuzione ed ela¬
borare in modo
più costante ri¬
spetto al suo
predecessore.
/ due ASIC del chipset i850:
il ICH2 è quello con la scol¬
la "secret ", mentre il MCH
è quello con il packaging
"Ihp-chip ", normalmente
sormontato da un discreto
dissipatore di calore
tivo motore di ese¬
cuzione speculati¬
vo "out of order”
molto profondo, in
grado di mantene¬
re fino a 126 istru¬
zioni in esecuzione
alla volta, in modo
da limitare al mas¬
simo il grande pro¬
blema che affligge
tutti i processori
moderni: i cicli per¬
duti.
Intel ha triplicato
il numero di istru¬
zioni eseguibili per
ciclo di clock ri¬
spetto alla prece¬
dente architettura
P6 anche miglio¬
rando notevolmen¬
te gli algoritmi del
“branch predic-
tion": il risultato è
che il Pentium 4 è
in grado di mante-
fìetro del processore, con in evidenza la batteria di condensatori e la piedmalu-
ra di collegamento.
ALU
migliorate
Le unità arit¬
metico logiche
(ALU) sono le
unità per l'esecu¬
zione delle istru¬
zioni ad interi, il
"cuore" vero e
proprio di un pro¬
cessore.
Per migliorar¬
ne le prestazioni,
Intel ha raddop¬
piato la frequen¬
za operativa delle ALU rispetto alla fre¬
quenza del nucleo (la versione operante
a 1,5 GHz ha quindi le unità ALU ope¬
ranti a 3 GHz!), in modo da dimezzare i
tempi di esecuzione di alcune istruzioni
e ridurre i tempi di latenza nell'esecu¬
zione.
Intel ha battezzato questa tecnologia
nel Pentium 4 "Rapid Execution Engi-
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
73
Intel Pentium 4
Le nuove SSE2
Anche le Streaming SIMD Extension
sono passate alla versione 2 nel Pen¬
tium 4. Si tratta di una ulteriore esten¬
sione delle istruzioni MMX e SSE, appli¬
cata ad una matrice di dati (non possia¬
mo proprio definirla una operazione vet¬
toriale...); in pratica, ben altre 144 istru¬
zioni, in grado di manipolare dati SIMD
a 128 bit aritmetici interi e a doppia pre¬
cisione in virgola mobile, oltre ad ag¬
giungere capacità di gestire direttamen¬
te operazioni di cache e memoria.
Ovviamente, per trarre vantaggio dal¬
la presenza di queste istruzioni, il codi¬
ce deve essere ricompilato; Intel ha già
pronti i compilatori, ma è probabile che
alcune applicazioni dovranno essere
completamente riscritte In pratica, sa¬
ranno forse necessari alcuni mesi prima
della disponibilità di applicazioni ottimiz¬
zate.
Particolare del caratteristico packaging "a strati" del Pentium4
ne"; il raddoppio della frequenza è pro¬
grammato per tutte le versioni future
del processore.
trasferire dati a ben 40 GByte al secon¬
do (a 1,4 GHz).
Il bus a 400 MHz
La nuova
Trace Cache
Pentium'" '! Block Diaqram
L2 Cache and Control
Nel Pentium 4 troviamo un nuovo ti¬
po di cache istruzioni di primo livello de¬
nominata "trace cache", preposta ad
accumulare le micro operazioni decodi¬
ficate (fino a 12.000 micro-op alla volta)
e le organizza in modo da renderle più
rapidamente accessibili; il fatto che le
istruzioni siano decodificate e non X86,
oltre alla organizzazione delle stesse,
contribuisce a mantenere basso il nu¬
mero di cicli perduti.
Il processore Pentium 4 è dotato, al
pari del Pentium III, di 256 KByte di ca¬
che di secondo li¬
vello; a differenza di
quest'ultimo, la ca¬
che è connessa al
core del processore
con un bus dati da
256 bit.
La cache di se¬
condo livello del
Pentium 4 è anche
clockata alla stessa
frequenza operativa
del processore;
questa cache, de¬
nominata ATC (Ad¬
vanced Transfer Ca¬
che), è in grado di
Microarchitettura P6
raeH FnfcH DW0OT Offendo Unendo Ron.imo ROB Rd Rrty/Sch Dispnlch F*oc
1 2 3 <1 5 6 7 8 9 10 .1,1 12 13 14 1 f> 1G 17 18 19 ZO
fCNxi»PTr.Fi»tfihOrtv«AHo« RonameUuc Sch Stili Seh UMfrffcsp R» HI F* FKpGr raonvu
Microarchitettura NetBurst
Pentium 4 implementa un medito
front side bus a
100 MHz "quad-
pumped" a 400
MHz; rispetto al
più veloce bus uti¬
lizzato dall'architet¬
tura P6, i 133 MHz
del Pentium III, il
FSB a 400 MHz
con un bus a 64 bit
consentirà una lar¬
ghezza di banda di
3,2 GByte al se¬
condo contro il
GByte/s circa del
Pentium III.
IL. f.PlHQM' Y
Q£ IP sfori Q
Schema a blocchi
IsemplificatoI del pro¬
cessore Pentium 4
Il chipset
i850
Conlronto Ira la pipeli-
ne a IO stadi della mi-
croarchnettura P6 e la
nuova mlcroarchuettu-
ra Intel NetBurst a 20
stadi .
La compatibilità
attuale del proces¬
sore è solo con il
nuovo chipset 850
(nome in codice
Tehama), che con¬
sente, almeno per
il momento, solo
l'utilizzo delle costosissime RDRAM
Rambus, con due banchi in configura¬
zione Interleaved; la quantità massima
di memoria installabile è di 2 GByte
(usando RIMM da 512 MByte), ma con
costi alle soglie della follia.
Infatti, sebbene i costi delle RDRAM
74
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Intel Pentium 4
I 38"MB/s • ■
memoria RDRAM, il bus AGP e il bus (a
266 MByte/s) verso il chip ICH2
A chi servirà
il Pentium 4?
Secondo Intel, il target iniziale saran¬
no le workstation di fascia bassa, il
"prosumer" e l'utenza dei cosiddetti
"entusiasti", i cosiddetti Power User.
Per questo motivo, secondo Intel, il
Pentium III, il Celeron e il Pentium 4
coesisteranno per alcuni mesi; almeno
fino a che non sarà presentato il pro¬
cessore erede del Celeron, nome in co¬
dice Timna (attualmente in sviluppo in
Israele e caratterizzato dall'essere il pri¬
mo vero "System on a chip" di Intel,
con integrate funzioni video, audio e di
controllo I/O) e il Pentium 4 non sosti¬
tuirà via via il Pentium III alle frequenze
più alte.
Intel, infatti, non considera questa
versione del Pentium 4 come processo¬
re veramente "professionale", perché
la CPU consigliata per questo lavoro è
lo Xeon.
Il chipset i850 utilizza un controller a
due canali interfaccìati per le memorie
RIMM RDRAM: questa scelta, a nostro
avviso consente sì di avere transfer ra¬
te enormi con latenze relativamente ri¬
dotte, ma allo stesso tempo è ancora
molto costosa, soprattutto se confron¬
tata con le nuove memorie DIMM DDR
a 133/266 MHz PC2100, adottate dal
chipset AMD 760.
Una macchina ben configurata (più
avanti trovate una recensione su un
personal computer DEX), con 256 MBy-
te di RDRAM, disco ATA 100, scheda
grafica e lettore DVD costa (senza mo¬
nitor e periferiche) tra i 5 e i 6 milioni di
lire, ben al di sopra della portata della
maggior parte degli appassionati, ma in¬
feriore a quanto ci si aspetterebbe da
una macchina con CPU da 1.5 GHz e
tecnologia Rambus a doppio canale.
Riguardo le prestazioni, dobbiamo
esprimere qualche riserva: le prove che
abbiamo fatto sono state effettuate su
di una macchina con processore e chi¬
pset provvisori (su tutto è stampigliato
la dicitura "secret", "confidential" .
vedi foto) ed i risultati vanno presi un
po' con le molle, ma pensavamo che
una macchina dotata di un processore
di prossima generazione, con frequenza
operativa di 1,5 GHz, dovesse andare
un poco più veloce.
Per maggiori dettagli, rimandiamo al¬
la prova del computer DEX del buon
Fravolini,
II nuovo Socket 423 sema il processore installato si possono notare, ai lati dello zoccolo, i due supporti
per la centratura del voluminoso dissipatore di calore proprietario.
siano scesi del 50% rispetto a qualche
mese fa, sono necessari ancora circa
220 dollari per una RIMM da 128 MBy-
Pentium
4
400MHz
System
Bus
MCH
ATA 100 MB/s
ldu.il UH Channels)
Dual
Channel
RDRAM'
3.2GB/S
| Intel" Hub
% Architccture
IO
- - - - i 6 channel
audio
Home Networking
10/100 Ethernet or
10/100 Ethernet with AOL
te contro i circa 70 di una DIMM PC
133 da 128 MByte (RIMM da 256 e
512 MByte sono fuori della portata del
_ comune mortale).
Va da sé che è ne¬
cessario installare
le RIMM a coppie.
Ovviamente, il
chipset integra il
FSB a 400 MHz. il
supporto per il bus
AGP 4X Pro, il con¬
troller per la memo¬
ria RDRAM dual
channel e il bus
PCI; è dotato di un
controller ATA 100 a
due canali ed è pri¬
vo di bus ISA.
Il chipset i850
segue l’architettura
Intel Hub: il chip
ICH2 controlla il
bus PCI, fino a 6 ca¬
nali audio (opziona¬
li), 4 porte USB, i
due canali ATA100
e un canale dedica¬
to alla LAN (100
MBit, sempre op¬
zionale); il chip
MCH controlla il
bus duale verso la
I PCI Slots
4 USB ports
Lo schema a Blocchi del
chipset i350 nome in co¬
dice " Tehama'
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
75
di Aldo Ascenti
Otto anni di Pentium
II Pentium è grande come i suoi predecessori ma integra circa 3 milioni di transistor
Ed ecco il Pen¬
tium 4: il nuovo
pargolo Intel che
già scalpita per fare
la sua figura nei PC
dei fanatici delle
prestazioni. Nessu¬
no si stupisce del
suo annunciato in¬
gresso, in un cam¬
po in cui l’evoluzio¬
ne continua è una
legge di sopravvi¬
venza. A ben guar¬
dare, però, chi si
occupa di informati¬
ca da parecchi anni
potrebbe notare
qualcosa di strano
nel nuovo nato: il
suo nome.
Si tratta, in prati¬
ca, della quarta edi¬
zione di quello che
si avvia ad essere
uno dei processori
più longevi della
storia dell'informati-
ca. Anzi, se ci si fa
caso, le variazioni di Intel sul tema Pen¬
tium sono molte di piu, tanto da far du¬
bitare che le CPU attuali, "vibranti" ol¬
tre un miliardo e mezzo di volte al se¬
condo, abbiano ancora qualche compo¬
nente in comune con quel Pentium 60
che faceva il suo ingresso, un po' in
sordina, sui più veloci PC dei primi anni
novanta. Ripercorrere qualche passo di
questa lunga storia può far capire le ra¬
gioni del successo che ha indotto Intel
a rimanere fedele a quel nome, ed è
l'occasione per qualche riflessione sulla
direzione imboccata da un’evoluzione
chiave nel panorama informatico: quella
delle tecnologie della CPU.
La quinta generazione
L'informatica personale, almeno in
Italia, non ha più di una ventina d'anni
Se si escludono i primi, hobbistici espe¬
rimenti, infatti, si può ben far risalire
l'origine delle macchine che ci circonda¬
no all'avvento dei PC XT di IBM,
anch'esso basato su CPU Intel (il glorio¬
so 8088), importato in Italia nel 1983
(MC ne annuncia l’avvento nelle news
di febbraio dello stesso anno). A partire
da quella data, la canzone è stata prati¬
camente la stessa per i 10 anni succes¬
sivi: Intel ha sfornato un processore
nuovo, dandogli un numero progressi¬
vo, con cadenza quasi regolare A dire il
vero, la logica non mancava in quella
numerazione: ogni nuovo processore
rappresentava un'evoluzione sostanzia¬
le del modello che lo precedeva, au¬
mentandone di molto le prestazioni.
Cosi, a parità di clock, un 80286 era cir¬
ca una volta e mezza piu veloce di un
8086, ed era circa il 50% piu lento
dell'80386.
Novità architetturali, quindi, con au¬
mento del set di istruzioni, cache di
maggiori dimensioni e perfino, con l'ec¬
cezione del 80486, una maggiore capa¬
cità di indirizzamento della memoria,
con parole che passano da 8 a 16 a 32
bit in meno di cinque anni.
Contemporaneamente, si evolvono
anche le tecnologie di processo e la ca¬
pacità di integrazione, consentendo ai
nuovi processori frequenze di funziona¬
mento straordinariamente elevate, la
cui influenza sulle prestazioni appare
sempre più l’elemento determinante.
In questo pano¬
rama, l'arrivo del
Pentium stupisce
più per il cambia¬
mento di nome
che per le effettive
prestazioni, legato
alla necessità di In¬
tel di rendere più
efficace il copyright
impedendo la copia
del marchio come
era avvenuto con
le sigle numeriche
precedenti. In
realtà, anche se i
fondamenti della
nuova CPU riman¬
gono quelli del
486, il Pentium
sfoggia efficaci so¬
luzioni in tema di
superscalarità, con
le sue inedite pipe-
line che ne velociz¬
zano il funziona¬
mento senza dover
reinventare il
software in circola¬
zione, e quel magico branch prediction
che offre al nuovo processore poteri
quasi divinatori.
Non era facile indovinare, dalle pre¬
messe, quanta strada avrebbe fatto
quel rettangolino di silicio, le cui presta¬
zioni erano di fatto molto simili ad un
486 DX4, che allora raggiungeva la rag¬
guardevole frequenza di 100 MHz a co¬
sti decisamente contenuti.
Ciò che in realtà avvenne fu una lun¬
ghissima battuta d'arresto, si calcolò
che la piattaforma a 32 bit potesse ri¬
manere quella di riferimento, anche per
consentire al software, rimasto indietro
in conseguenza del forsennato sviluppo
delle CPU, di recuperare, almeno in par¬
te, il terreno perduto.
Fu cosi che il resto della storia del
Pentium divenne un minuzioso proces¬
so di ottimizzazione del progetto origi¬
nale, che ha consentito sviluppi proba¬
bilmente imprevedibili agli stessi tecnici
di Intel.
Il caso delle divisioni sbagliate
Poco dopo la loro introduzione, i pri¬
mi Pentium guadagnarono la ribalta non
grazie alla loro capacità di elaborazione.
76
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Otto anni di Pentium
bensì al piu clamoroso difetto della sto¬
ria dell'hardware dei personal compu¬
ter.
L'annuncio è di quelli che fanno arro¬
ventare i tasti sotto le dita, ed MC lo
comunica aggiungendo, a rivista quasi
ultimata, una pagina alle news del nu¬
mero 146 di dicembre '94. D'altronde la
fonte non ammette dubbi: il New York
Times dichiara che tutti i Pentium sba¬
gliano i calcoli. A quell'epoca la CPU In¬
tel era disponibile in versione a 60 o 90
MHz ed equipaggiava macchine di fa¬
scia alta abbastanza veloci da comincia¬
re ad allettare la tradizionalmente diffi¬
dente utenza tecnica e scientifica Ed è
proprio l'uso del processore per precisi
calcoli scientifici ad essere messo in
pericolo dall’errore, che si trova
nell'FPU del Pentium e fa si che questi
possa talvolta ridurre la precisione del
risultato di un’operazione FDIV (divisio¬
ne in virgola mobile).
Il colpo è durissimo, reso ancor più
drammatico dall’errata gestione dell'in¬
tera faccenda da parte dell'azienda sta¬
tunitense. che, pur a conoscenza del di¬
fetto, tentò prima
di far passare tut¬
to sotto silenzio,
poi di minimizza¬
re l'accaduto fa¬
cendo di tutto
per non sosti¬
tuire le CPU
difettose.
Questo at¬
teggiamento,
troppo tard
trasformatosi
nella più am¬
pia disponibi¬
lità., creò
uno strappo
indelebile tra
Intel e i consumatori di allora, mol¬
ti dei quali vedono ancora con
scetticismo ogni defaillance del
colosso americano.
C'è da dire che, dopo quell’epi¬
sodio, Intel ha imparato bene la le¬
zione. reagendo con la massima
tempestività e trasparenza ad ogni
difetto riscontrato nei suoi processo¬
ri, come nel recente caso del Pen¬
tium III a 1.13 GHz.
Recuperala i affidabilità, il Penhum ha un momento di grazia, con prezzi convenienti e prestazioni notevoli,
grazie ali'aumento della frequenza fino a 200 MHz Ma gli avversari non sono lontani
Il problema delle divisioni sbagliate mette m ginocchio la credi¬
bilità di Intel In Internet i commenti ironici si sprecano
pratica quella In¬
tel è la sola
CPU che è ra¬
gionevole ac¬
quistare, poi¬
ché gli avver¬
sari. Cyrix in
testa, pur vi¬
cini non rie¬
scono an¬
cora a far
fronte allo
strepitoso
successo
ed al buon
rapporto prezzo prestazioni del Pentium
ormai maturo.
Ed ecco, nel momento di massima
gloria, spuntare quella che, all'epoca
(sembrano cent'anni fa), avrebbe dovu¬
to rappresentare l’arma totale con cui
assicurarsi il favore dell'utenza profes¬
sionale Il Pentium Pro si presentava
come il processore di sesta generazio¬
ne In esso fanno la prima comparsa
tecnologie costruttive a 0.35 micron e il
tentativo di fondere il processore con la
cache di secondo livello, che viene inte¬
grata su un secondo die montato ac¬
canto al processore sullo
Il mostruoso Pentium Pro
Ad un anno di distanza da questi in¬
cresciosi eventi tutto sembra dimenti¬
cato. Il Pentium è una consolidata
realtà, disponibile in tagli da 75 a 166
MHz, coadiuvati da una cache esterna
di secondo livello da 256 a 512 KB In
La tecnologia MMX apre la strada al sempre più diffuso im¬
piego del PC nell'audio/video domestico, nel riconoscimento vocale e nel multimediale in gene¬
re. integrando nel processore compiti prima destinati a costose periferiche
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
77
Otto anni di Pentium
centro di una nuova strategia nello svi¬
luppo del software e delle periferiche
del mondo PC. Grazie ad esse si deli¬
nea un nuovo scenario in cui il compu¬
ter è al centro di un universo di colori,
musica, foto e filmati, riconosce la voce
in modo efficace e gestisce periferiche
virtuali destinando loro una parte della
strapotenza del processore. Vantaggi
eccezionali si vedono soprattutto con
l'introduzione di queste CPU nei note¬
book, che si arricchiscono di nuove fun¬
zionalità multimediali senza che sia ne¬
cessario ricavare lo spazio per altro
hardware miniaturizzato e costoso.
Tutto nuovo (o quasi) col Pentium II
A guardarlo ci si poteva pure spaven¬
tare. Eppure quel Pentium II, cosi in¬
gombrante nel suo nuovo package per
il montaggio su slot, non era, dietro la
maschera, che un Pentium Pro arricchi¬
to delle istruzioni MMX, costruito a
0 28 micron e rinnovato nella quantità e
nella gestione della cache, punto dolen¬
te nei costi di produzione del suo pre-
II Pentium II si presenta con un aspetto ed un sistema di montaggio del tutto nuovi, ma le similitudini a li- decessore.
vello architetturale col suo predecessore Pentium Pro sono evidenti. Fisicamente separata dal chip, ma in-
In mancanza di vere novità, si mette l'accento sull'aumento delle frequenze di funzionamento, reso possi¬
bile dai nuovi processi produttivi
stesso contenitore ceramico. Il Pen¬
tium Pro si presentava, quindi, con
un'insolita forma rettangolare, una fre¬
quenza fino a 200MHz ed una straordi¬
naria (e costosa) cache L2 da 256 o 5)2
KB funzionante alla stessa frequenza
della CPU. Per il resto, l'architettura su¬
bisce, rispetto al Pentium tradizionale,
solo qualche ottimizzazione, sufficiente
comunque a portare il numero dei tran¬
sistor alla cifra record di 5,5 milioni. Tra
le innovazioni stupiva soprattutto la
possibilità di creare, basandosi sul Pen¬
tium Pro, sistemi multiprocessore, che
permisero di assemblare supercompu-
ter realizzati collegando decine di que¬
ste CPU da far lavorare in buona armo¬
nia.
MMX per guardare al futuro
E' dei primi mesi del 97 uno dei ri¬
tocchi più importanti al set di istruzioni
del nostro esagitato processore, ed arri¬
va in un momento in cu) la frequenza
non sembra poter salire oltre il limite
dei 200 MHz, il Cyrix 166+ costa come
un 133 e va più veloce di un 150 e il
Pentium Pro non riesce a decollare a
causa dei costi di produzione ancora
troppo elevati.
Si tratta, naturalmente, delle famose
Multi Media eXtension, che inaugurano
un nuovo modo di far crescere un pro¬
cessore e, per un breve periodo, spiaz¬
zeranno gli avversari che si troveranno
a dover riprogettare i propri sistemi per
renderli compatibili con le nuove istru¬
zioni.
Accolti con qualche perplessità per
l'iniziale mancanza di incrementi presta¬
zionali, i Pentium MMX diventeranno il
globata nella cartuccia su un bus spe¬
ciale, la nuova cache funziona adesso
solo a metà della frequenza della CPU
vera e propria, ma aumenta in quantità
a 512 KB e consente una significativa
78
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
Otto anni di Pentium
iCOMP index 2.0
Pentium II a 266 MHz
Pentium II a 233 MHz
Pentium Pro a 200 MHz
Pentium Pro a 180 MHz
Pentium MMX a 200 MHz
Pentium Pro a 150 MHz
Pentium MMX a 166 MHz
Pentium a 200 MHz
Pentium a 166 MHz
Pentium a 150 MHz
Pentium a 133 MHz
Pentium a 120 MHz
Pentium a 100 MHz
Pentium a 90 MHz
Pentium a 75 MHz
Le prestazioni dei vecchi Pentium a confronto: un'evoluzione senza rivoluzioni.
(Sitatole )
tano, con minori risultati, di ripetere il
successo delle MMX fanno il loro dove¬
re, incrementando leggermente le pre¬
stazioni, ma, come vuole un ormai noto
ritornello, a fare la parte del leone sa¬
ranno le nuove tecniche di produzione a
0.25 e 0.18 micron, in grado di supera¬
re quasi ogni limite in termini di fre¬
quenze operative.
Ma i veri risultati si ottengono con
l'integrazione della cache sul nuovo flip
chip del processore, che sancisce il de¬
finitivo abbandono dello sfortunato, ed
effettivamente anacronistico, sistema a
slot.
L'importante è esagerare
Insomma, la lunga storia del Pentium
sembra il racconto di una rivoluzione a
lungo annunciata e mai avvenuta.
Un'attesa di otto lunghi anni che sem¬
bra disattesa (scusate il bisticcio) anche
dall'ultimo nato giuntoci fresco fresco
in redazione. L'unica cosa che sembra
Il Pentium III nasce sull'ingombrante slot di cui si libererà ben presto. La miniaturizzazione a 0 18 micron
consente le ben note, straordinarie frequenze
lungheremo troppo. Il Pentium III sem¬
bra nascere più per esigenze di merca¬
to che per effettivi limiti dei suoi prede¬
cessori. In effetti, la continua rincorsa
di AMD sembra aver raggiunto lo sco¬
po, facendo temere in un poco lusin¬
ghiero sorpasso di prestazioni e, soprat¬
tutto, di immagine. Una bella campagna
di lancio di un nuovo processore è pro¬
prio quello che ci vuole per focalizzare
nuovamente l'interesse del pubblico sui
prodotti Intel.
Certo, le 70 nuove istruzioni che ten-
crescere sempre sono i MHz, senz'al¬
tro utili per migliorare le prestazioni ma
destinati a raggiungere presto limiti tec¬
nici di gestibilità.
La verità è che questo Pentium è ri¬
masto troppo legato al numero cinque
da cui ha tratto il nome e ci piacerebbe
vedere Intel correre maggiori rischi pro¬
ponendo il numero sei (chi sa che no¬
me inventeranno) forte dell'IA64 in pe¬
renne sviluppo. Per i più speranzosi, le
voci parlano del 2001. Ma non era l'an¬
no di HAL9000?
riduzione dei costi.
In pratica, le maggiori prestazioni del
Pentium II, in mancanza di operazioni
specificamente legate alle MMX, sono
dovute semplicemente al brutale au¬
mento della frequenza operativa, reso
possibile dalle semplificazioni nel pro¬
cesso produttivo.
Pentium III: un po' per marketing
Il resto è storia recente, e non ci di¬
ta forma definitiva del Pentium III col suo comparto
Hip chip. Per quanto giovane, questa CPU sembra
aver raggiunto il suo
limite di presta¬
zioni.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
79
( Siicela)
di Aldo Ascenti
Non si può più parlare delle novità In¬
tel senza gettare lo sguardo ai progres¬
si del suo, a tutt'oggi, unico concorren¬
te. Il numero di PC che, negli ultimi me¬
si, hanno scelto come "motore" una
delle recenti CPU di Advanced Micro
Devices è salito così vertiginosamente
da scuotere dalle fondamenta il domi¬
nio di sua maestà Intel. Merito delle ec¬
cezionali prestazioni e dei costì conte¬
nuti dell'Athlon, tali da far passare in
secondo piano qualche limite nell'effi¬
cienza dei chipset, meno aggiornati di
quelli della concorrenza.
Ma le carte in tavola sono destinate
a cambiare nuovamente, e la partita è
ancora tutta da giocare: se Intel rilancia
con il suo Pentium 4, le prossime evo¬
luzioni dell'Athlon avranno ancora molto
da dare in termini di potenza di elabora¬
zione. Inoltre, all'orizzonte c'è un nuovo
chipset che consentirà alla piattaforma
Athlon di gestire una RAM DDR, che
raddoppierà la frequenza di funziona¬
mento delle attuali SDRAM ad una fra¬
zione del costo delle Rambus, oltre a
supportare i nuovi dischi UDMA-100.
Ci aspettiamo un duro braccio di fer¬
ro, con una posta in gioco davvero alta:
arrivare primi alla grande sfida delle
piattaforme a 64-bit, che rappresente¬
ranno la vera rivoluzione informatica di
questo inizio di millennio.
Allo scorso SMAU gli
uffici stampa di AMD
e Intel erano separati
solo da una sottile pa¬
rete divisoria . Impos¬
sibile. passeggiando
lungo il corridoio, non
sentire una certa elet¬
tricità nell'aria ..
L’Athlon
a quota 1.2 GHz
I segreti di Athlon da tempo non so¬
no piu tali. La sua straordinaria velocità
è legata ai 256 + 128 KB di cache (ri¬
spettivamente L2 e LI) integrati sul
chip, alle istruzioni Enhanced 3DNow!
e, soprattutto, all'efficienza del suo bus
di sistema, basato su quello dell'Alpha
EV6, che funziona a ben 200MHz
La nuova edizione su socket A, de¬
nominata. con vezzo californiano, Thun-
derbird, è ben lungi dall'esaurire il suo
potenziale di sviluppo. E' di questo ot¬
tobre l’annuncio di una versione da 1.2
GHz di clock, che sarà spedita ai riven¬
ditori a 612 dollari per ordinativi di 1000
pezzi, mentre 193 dollari è il prezzo fis¬
sato per la versione da 850MHz (che si
potrebbe definire un "entry level”).
Davvero niente male per il processore
per PC piu potente sul mercato.
Anche guardando più a lungo termi¬
ne, Athlon rimarrà l'elemento centrale
della strategia AMD Infatti, la tecnolo¬
gia di processo in rame, già in uso nello
stabilimento AMD di Dresda, in Germa¬
nia, consentirà di passare dagli attuali
0 18 micron a livelli di miniaturizzazione
ancora superiori, con conseguente au¬
mento delle frequenze operative di
questo inesauribile processore.
Novità in vista anche sul fronte ser¬
ver e workstation grafiche: il nuovo chi¬
pset 760MP consentirà sistemi multi-
processore basati su Athlon. In partico¬
lare AMD ha recentemente esibito, ne¬
gli Stati Uniti, un sistema bi-processore
80
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
La risposta di AMD
Una fase del processo produttivo delle CPU AMD
reso efficientissimo nella modellazione
3D dall’uso congiunto delle potenti
CPU di Sunnyvale.
Il Duron vince in
convenienza
Basato sulla tecnologia dell'Athlon, il
Duron è compatibile con lo stesso
socket A del suo fratello maggiore, ma
è limitato nelle performance da una ca¬
che ridotta a 192KB on-chip. Le presta¬
zioni, comunque, non mancano, ed il
minor numero di componenti da inte¬
grare consente costi di produzione sen¬
sibilmente inferiori a quelli dell’Athlon,
tanto da rendere il Duron la CPU col mi¬
glior rapporto prezzo/prestazioni in
commercio.
In effetti, il più "lento" dei Duron,
quello a 700 MHz, verrà diffuso da
AMD a soli 88 dollari al pezzo, che, per
l'utente finale, si traduce in circa
200.000 lire tutto compreso.
Per chi, pur risparmiando, cerca ele¬
vate prestazioni, c'è ora l’ultima novità
di AMD: il Duron a 800 MHz, che sarà
problematico mettere in difficoltà con
qualsivoglia software di uso comune.
Ancora limiti
per i notebook
Troppo pochi, invece, i progressi fatti
nello sviluppo di CPU adatte ai compu¬
ter portatili. Non si vedono ancora le
versioni mobile di Athlon e Duron, che
manifestano una certa ingordigia in ter¬
mini di potenza assorbita e qualche pro¬
blema di smaltimento del calore. Cosi,
per equipaggiare un notebook con un
processore AMD è necessario rivolger¬
si ai datati K6-2 e K6-III, la cui produzio¬
ne continuerà solo a questo scopo. Ad
ogni modo, la società californiana non
ha affatto intenzione di abbandonare i
numerosi utenti di computer portatili, e
ha sviluppato una nuova tecnologia, al
momento destinata ai K6, denominata
PowerNowl, che permette una sofisti¬
catissima gestione dei consumi ed un
conseguente incremento nella durata
delle batterie del notebook, che può
raggiungere il 30 percento.
Tecnicamente si tratta di una combi¬
nazione di hardware e software che
controllano sia la frequenza di funziona¬
mento che il voltaggio della CPU, adat¬
tandone potenza e consumi alle reali
necessità di elaborazione dell’applica¬
zione in uso. In pratica, se si stanno ef¬
fettuando operazioni semplici, che non
richiedono un impiego massiccio del
processore, questo funzionerà ad un
voltaggio e ad un frequenza limitati, ri¬
sparmiando sui consumi Ma appena si
esegue un processo più esigente, co¬
me la riproduzione di un filmato, il siste¬
ma PowerNowl sarà pronto a far ri¬
prendere alla CPU la sua condizione di
massima efficienza.
Con PowerNowl l'utente potrà sce¬
gliere tra tre stati operativi: automatico,
che funziona come appena descritto,
high performance, che fa funzionare il
sistema al massimo della potenza, e
battery saver, che permette il maggior
risparmio a scapito delle prestazioni.
In definitiva si tratta di un sistema
Nasce da un mucchietto di sabbia e diventa il più veloce processore per PC
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
81
La risposta di AMD
E' stato presentato solo il 30 ottobre
di quest'anno e già fa discutere per le
sue straordinarie potenzialità: è il nuovo
chipset di AMD, cosi avanzato da far
sembrare i sistemi precedenti delle pro¬
ve tecniche senza valore.
Prima e principale ca¬
ratteristica è il
supporto per
le memorie
DDR (Doublé
Data Rate)
che, sfruttan¬
do sia il fronte
di salita che
quello di discesa
del bus della
RAM, consentono
di raddoppiare la
frequenza di funzio¬
namento rispetto alle
comuni SDRAM. Si
otterrà, cosi, una me¬
moria che "gira" a 266
MHz. Questa sarà anche
la massima frequenza so¬
stenibile dal FSB dei nuovi
Athlon da 1. 1.13 e 1.2GHz
La nuova memoria avrà un terrifican¬
te data rate di picco di 2 IGB/sec ma il
suo prezzo dovrebbe essere allineato
alle attuali tendenze del mercato,
e quindi decisamente
inferiore alle
solu¬
zioni.
poco
p i ù
perfor-
manti,
basate
sulle
Rambus.
Il nuo¬
vo chipset
è composto dal chip
AMD-761 (il north-
bridge) che svolge il
ruolo di controller del
bus di sistema, e
dall'AMD-766 (il
southbridge). Lo stes¬
so chipset supporterà
Athlon con FSB a 200 e
266MHz, memorie DDR
PCI 600 o PC2100, l'AGP 4x e l'UDMA-
La grande sfida
dei 64 bit
II Duron eccelle nel rapporto prezzo/prestaziom
MCmlcrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il chipset 760 e la
memoria DDR
Esiste solo un nome in codice: Ham-
mer Sarà la famiglia di processori a 64
bit di AMD, prevista per la fine del
2001, che cambierà tutto.
Infatti, per sfruttarne la potenza ci
vorranno nuovi sistemi operativi, nuovi
compilatori, nuovi modi di codificare i
dati e così via.
Naturalmente anche Intel porta avan¬
ti da molto tempo una piattaforma del
genere, nota come IA64, ma i due pro¬
getti, oltre che del tutto indipendenti ed
incompatibili tra loro, differiscono per
un particolare sostanziale Infatti, men¬
tre l'IA64 non prevede altra modalità di
funzionamento che quella a 64 bit, la
x86-64 di AMD è progettata in modo
tale che i processori che na¬
sceranno saranno
in grado
L'Athlon. il northbndgo del nuovo
chipset e la memoria DDR, che fun¬
zionerà con un FSB a 266 MHz
Il chipset 760 di AMD
consentirà ai sistemi
Athlon di raggiungere
prestazioni ancora supe¬
riori, e di supportare l'UD
MA-100
sistor e frequenze di funzionamen¬
to che superano il gigahertz Questi alcuni degli in¬
gredienti della ricetta Athlon.
davvero innovativo ed efficace, che ci
piacerebbe veder applicato anche sui
processori più performanti
La risposta di AMD
La nuova
edizione dei
K6 nasce per
l'uso nei computer
portatili ed integra la
tecnologia PowerNowl
di rilevare di volta in volta se il codice
da elaborare è a 32 o 64 bit e di com¬
portarsi di conseguenza. In questo mo¬
do dovrebbe essere mantenuta una
perfetta compatibilità all’indietro, che
renderà immensamente più semplice la
drammatica fase di passaggio al nuovo
sistema.
Questo è possibile poiché AMD sta
sviluppando la nuova architettura senza
partire da zero, ma come estensione di
quella attuale.
Il set di istruzioni degli attuali proces¬
sori x86 si amplia con in nuovo modo di
funzionamento a 64 bit, chiamato long
mode, e con un'estensione dei registri,
che dovranno superare le parole due
volte più lunghe.
long mode potrà poi funzionare in
modalità 64 bit, che amplia tutti i regi¬
stri, compreso il program counter, e
ne aggiunge 16 nuovi, di cui 8 in vir¬
gola mobile a 128 bit. Oppure si po¬
trà scegliere il compatibility mode
che supporterà le applicazioni a
16 e 32 bit gestite all'interno di
un SO a 64 bit.
Infine, si potrà disabilitare del
tutto il long mode lasciando che il pro¬
cessore funzioni esattamente come
quelli attuali, mantenendo una com¬
patibilità binaria con tutto il softwa¬
re esistente.
Qualcuno forse ricorderà quan¬
to furono epocali i precedenti pas¬
saggi a macchine funzionanti ad un
maggior numero di bit e quanto rapido
fu il mercato a spazzar via i modelli vec¬
chi al soprag¬
giungere di
quelli nuovi. Se
qualcosa del
genere avverrà
anche stavolta,
arrivare per pri¬
mi e rendere
più agevole la
migrazione sa¬
ranno i fattori
chiave per defi¬
nire chi sarà
l'attore princi¬
pale dell'infor¬
matica che
verrà.
Tra i due
Due immagini dell'innovati¬
va fabbrica di Dreasda, do¬
ve vengono prodotti gli Ath¬
lon con tecnologia in rame
litiganti...
La verità è
che questo
scontro senza
esclusione di colpi è quanto di meglio
ci si poteva aspettare, almeno dal pun¬
to di vista del consumatore. La guerra
dei prezzi fa correre al ribasso proces¬
sori potenti e nuovissimi, e l'evoluzio¬
ne delle tecnologie viaggia con l'acce¬
leratore sempre premuto.
E mentre aspettiamo di proclamare
il vincitore possiamo comprare i pro¬
dotti nuovi con piu serenità, sapendo
che le sane regole della competizione
vegliano sulla qualità dei nostri acqui¬
sti. Almeno fosse cosi anche col
software...
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
83
di Pierfrancesco Fravolini
DEX P4 256
Eccoci giunti al momento più impor¬
tante di questo speciale dedicato al
Pentium 4: la prova di una macchina, la
prima in Italia, basata su questo proces¬
sore. Questo computer, e il Pentium 4
in generale, non è destinato ad un utiliz¬
zazione strettamente professionale (ba¬
sti pensare alle macchine server basate
su architettura Xeon, che sono tutta
un'altra cosa) ma è dedicato ad un uso
piu tradizionale, che si tratti di un ufficio
o di un ambiente domestico evoluto. La
prova di una macchina basata su un
processore cosi nuovo non può non es¬
sere impostata completamente sulle
prestazioni del processore, oltre che del
computer completo. Dopo una breve
descrizione costruttiva passeremo quin¬
di al commento dei vari test e bench-
mark che abbiamo eseguito sul compu¬
ter e ad una prova d'utilizzazione.
Costruzione
Il case utilizzato è davvero molto bel¬
lo; non tanto esteticamente ma quanto
costruttivamente. Molto alto e snello,
presenta al suo interno spazio in ecce¬
denza per la grande motherboard e per
il complesso del processore, che non
appare certo uno dei più contenuti co¬
me dimensioni. Inoltre il complesso
supporto degli hard disk è facilmente
asportabile, movendo una sola levetta
metallica, e questo consente un facile
accesso alle memorie di massa, che
possono essere quindi sostituite age-
volmente.Tra l'altro il mobile consente
di montare tre periferiche da 5 pollici e
un quarto, come lettori CD-ROM, hard
disk rimovibili ecc, e due periferiche da
3 pollici e mezzo. In questo caso, oltre
al floppy fornito di serie sarà possibile
montare anche un dispositivo aggiunti¬
vo tipo Zip o Jaz. Il frontale del mobile
presenta poi una grossa scanalatura
centrale che, oltre ad avere la funzione
di movimentare un po' l’estetica della
macchina supporta anche le feritoie per
l'entrata dell'aria preposta al raffredda-
I valori di velocita
misurali con Intel
Media Bench-
mark sono in pra¬
tica esattamente
il doppio di quelli
di un Athlon a
600 MHz
Overall
Video
Image
processing
3D Graphics
Audio
Athlon 600
860,53
829,48
2300,77
620,42
1110,12
Pentium 4
1880,75
2058,08
4916,15
1275,93
2140,25
84
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
DEX P4 256 (^T
mento dell'Interno.
La dotazione di prese di ingresso e
uscita è quella standard. La scheda ma¬
dre non incorpora video e audio e quindi
sulla macchina sono state montate una
scheda audio Sound Blaster PCI 64 ed
una scheda video Ati Radeon, una sche¬
da tra l'altro nuovissima che dispone an¬
che di ingresso video composito e usci¬
ta composita e S-Video, oltre che VGA.
Passando alla parte forte del compu¬
pressa anche sul processore. Diciture
su chipset a parte, la motherboard
sembra un prodotto pronto per il mer¬
cato, anche se si nota la mancanza di
svariati chip di cui invece è previsto lo
spazio. Strana la presenza di uno spazio
vuoto sulla M/B con la indicazione
"BIGBRO": in questi giorni, nei quali in
televisione impazza¬
no trasmissioni co¬
me "il grande fratel¬
lo" potrei temere
che tale chip fosse
una sorta di control¬
lore totale del com¬
puter Se ciò fosse
non ci sarebbero
problemi di sorta,
basta però che il
chip sia destinato a
momtorare solamen¬
te il corretto funzio¬
namento della mac¬
china, e non sia un
monitor indiscreto
che spia di nascosto
le nostre cose!
Il processore ap¬
pare a prima vista
come un blocco a dir
poco enorme com¬
posto da una grossa
aletta e altrettanto
grossa ventola di raf¬
freddamento. Il nuo¬
vo Socket 423 è do¬
tato di un sistema di
fissaggio e centratu¬
ra inediti, con delle
clip metalliche che
non sono troppo
agevoli da maneg¬
giare. Smontati il
processore troviamo
uno zoccolo ZIF del
tutto analogo a quel¬
lo 370 del Pentium
III, se non fosse per
il numero delle con¬
nessioni, che è mag¬
giore. Il dissipatore
cosi grande consente
alla CPU di non rag¬
giungere mai livelli di
temperatura troppo
elevati.
Il processore ap¬
pare come un picco¬
lo chip montato su
una piastrina aggiun¬
tiva di circuito stam¬
pato che riporta i
connettori per il
montaggio sullo zoc¬
colo. La frequenza
ter. e cioè processore e scheda madre
notiamo come quest'ultima sia dì pro¬
duzione Asus Tecnologicamente si
tratta di un sistema ancora in fase di
preproduzione, come si può facilmente
notare dalla presenza di chipset con
stampigliate le diciture "secret", "con-
fidential”, ecc. La stessa dicitura è irri¬
ta dotazione di prese di ingresso e uscita e quella stan¬
dard La scheda madre non incorpora video e audio e
quindi sulla macchina sono state montate una scheda au¬
dio Sound Blaster PCI 64 ed una scheda video Ali Radon,
una scheda tra l'altro nuovissima che dispone anche di in¬
gresso video composito e uscita composita e S-Video, ol¬
tre che VGA
Il frontale del mobile presenta una grossa scanalatura cen¬
trale che, oltre ad avere la Iunzione di movimentare un po'
l'estetica della macchina supporta anche le feritoie per
l'entrata dell’aria preposta al raffreddamento dell'interno
Il mobile consente di montare tre periferiche da 5 pollici e
un quarto, come lettori CD-ROM, hard disk rimovibili ecc,
e due periferiche da 3 pollici e mezzo In questo caso, ol¬
tre al floppy fornito di sene sarà possibile montare anche
un dispositivo aggiuntivo tipo Zip o Jaz
pEXP4 256
Produttore e distributore:
Computer Discount - Via Tosco Romagnola
61/63 - 50012 Tornacene (PI) - tei. 0587/2882
- www.cocpoint.il
Prezzo non definito
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
85
DEX P4 256
II supporlo degli hard disk e tacilrrente asportabile, movendo una sola ieverta metallica, e questo consente
un facile accesso alle memorie di massa, che possono essere quindi sostituite agevolmente
sono utilizzale quando è necessario
avere transfer rate elevatissimi, come
in questo caso. Non è però necessario
utilizzare memorie speciali: sugli Apple
PowerMac con CPU 604e è possibile
raggiungere transfer rate molto elevati
utilizzando la memoria standard DIMM;
anche le macchine Alpha potevano in-
terallacciare la memoria e raggiungere
transfer rate altissimi utilizzando delle
comuni SIMM a 72 pm. Nulla vieta
quindi l'utilizzo della tecnica dell'interal-
lacciamento della memoria impiegando
delle comuni memorie SDRAM, magari
con le nuove DDR, ora che saranno di¬
sponibili. Con questa tecnica i costi
maggiori sono sulla circuitazione pre¬
sente sulla scheda madre, e non sulle
memorie, sarà quindi possibile, a fronte
di un esborso iniziale più alto, aumenta¬
re facilmente la quantità di memoria al
costo delle barrette tradizionali.
Per il resto la macchina appare più
tradizionale sono montati un lettore
DVD-ROM ed un masterizzatore CD-
RW Philips, piu un hard disk da 37 gi¬
gabyte Maxtor, La scheda video Ati Ra-
deon e la classica SoundBlaster 64 PCI
completano la dotazione di periferiche.
operativa è di 1,5 GHz, con un FSB
(Front Side Bus) a 400 MHz Questa
frequenza è ottenuta moltiplicando per
un fattore di 4 la frequenza base di 100
MHz, con tecniche assimilabili a quelle
per raddoppiare la frequenza effettiva
delle memorie DDR. Intel afferma infat¬
ti di aver aggiunto la tecnologia "quad
pumped" al Front Side Bus.
La memoria installata è di 256 kiloby-
te, su due banchi da 128 k. Si tratta di
memoria RIMM interleaved, velocissi¬
ma. Il rovescio della medaglia è il costo
elevato, superiore al doppio delle me¬
morie normali. Le memorie interleaved
Le prestazioni
Cominciamo con il dire che
la macchina è velocissima. An¬
che in una utilizzazione piutto¬
sto pesante (rendering tridi¬
mensionale spinto, elaborazio¬
ni grafiche molto complesse)
Testato con SiSoft Sandra il Pentium 4
e apparso subito velocissimo, come si
vede nei grafici Non enormemente piu
veloce però di un normale AMD Athlon
a 600 MH: Ann, addirittura quest'ulti¬
mo raggiunge quasi le stesse presta¬
zioni nella velocitò della FPU
86
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
DEX P4 256
misurata con Sandra, di una macchina
Pentium III su chipset 820 e 256 MBy-
te di RAM RIMM, con la memoria non
mterleaved Le prestazioni del proces¬
sore invece ci hanno un po' deluso. Il
Pentium 4 a 1.5 GHz appare in realtà
solo leggermente superiore ad un AMD
Athlon ad 1 GHZ, ma ad un costo deci¬
samente piu alto Non ci si deve però
scandalizzare di questo. In realtà i pro¬
gettisti della Intel, nell'ideare il Pentium
4 avevano in mente un processore de¬
stinato a durare nel tempo. Proprio per
questo hanno progettato un chip taran¬
dolo per frequenze di clock ben supe¬
riori a quelle attuali.
La tecnologia superpipelined a ben
20 stadi, utilizzata nel Pentium 4 non
riesce ad esprimere i suoi vantaggi a
queste frequenze di clock, mentre sarà
molto più efficiente quando il clock su¬
pererà i 3 GHz. A quelle frequenze
verrà davvero fuori tutta la potenza "na¬
scosta" di questo processore che inve¬
ce, allo stato attuale, appare meno
performante di un Pentium III alla stes¬
sa velocità di clock. &&
II case utiliziate) e dav¬
vero molto bello; non
tanto esteticamente ma
quanto costruttivamen¬
te Molto alto e snello,
presenta al suo Interno
spazio in eccedenza per
la grande motherboard
e per il complesso del
processore, che non ap¬
pare certo uno dei più
contenuti come dimen¬
sioni. L'interno della
macchina 6 piuttosto
ordinato, con i cavi in¬
terni tenuti insieme da
fascette in materiale
plastico
la velocità è appar¬
sa subito molto
elevata. C'è da no¬
tare che questa
macchina utilizza
tutti gli accorgi¬
menti per raggiun¬
gere le più alte
prestazioni delle
macchine attuali:
dal clock a 1,5
GHz, alla memoria
interallacciata ecc.
Abbiamo testa¬
to la macchina
confrontandola con
un computer basa¬
to su processore
Athlon 600 MHz.
scheda grafica Ma¬
trox G400 e
motherboard QDI
Kinetiz 7T I bench-
mark utilizzati sono
il classico 3D Mark
2000, il completis¬
simo SiSoft San¬
dra, e l'Intel Media Benchmark I risultati
sono riportati in alcune tabelle inserite
nel prosieguo dell'articolo, mentre SiSoft
Sandra mette a di¬
sposizione anche
una esposizione vi¬
suale dei risultati ot¬
tenuti. confrontati
con le macchine più
recenti.
Da questi ben¬
chmark vengono
fuori chiaramente i
limiti e i pregi di
questa configura¬
zione: la memoria
è velocissima, su¬
periore a quella.
La dotazione di software
della scheda video A TI in¬
clude anche un lettore
DVD, uno di CD-audio e
CD-Video, oltre che un
player di file multimediali
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
87
di Pierpaolo Turitto
PS2 è l'ideale punto
d'incontro tra una con¬
sole da gioco ed una
stazione multimediale,
non ha tutte le funzioni
di un computer, ma of¬
frirà connetività ed
espandibilità. Sono
questi i motivi che
l'hanno portata
tra le nostre
Playstation 2
Accessori inclusi 'Dual Shock "2 controller
analogico, Scheda di memoria di capacità ele¬
vata 8MB, Disco Demo perPlayStation2, Cavo
audio/video, Cavo di alimentazione
Dimensioni 301 mm X 178mm X 78mm
Peso 2.1 Kg(4lbs lOoz)
Medie supporteli PlayStation2 Cd-rom. Dvd-
rom, Cd-rom Playstation
Formatti accattati Audio CD, DVD-Video
Interfacce 2 porte Controller, 2 slot per sche¬
da di memoria, 1 uscita Audio/video, 1 uscita
digitale ottica, 2 porte USB, t i.LIflk
(IEEE1394), 1 slot per scheda del tipo III PCM¬
CIA 111
SPECIFICHE
CPU 128 Bit "Emotion Engine” clock
294,912 MHz Main Memory Direct RDRAM
32MB
Grafica "Graphics Synthesizar" clock
147.456MHz RAM 4MB
Sound SPU2 48 Voci 2MB
IOP I/O Processor
CPU Core Playstation CPU+ Clock
33.8888MHz o 36.864MHz (Selezionabile)
IOP Memory 2MB
Disc Device CD-ROM 24X and DVD-ROM 4X
Prezzo al pubblico suggerito: Ut. 899.000
Sony
Playstation 2
Un'attesa durata mesi e per tanti
continuerà.
Stiamo parlando di Playstation 2, il
sequel della protagonista della rivoluzio¬
ne videoludica degli ultimi anni.
Sei anni fa Iera il dicembre del W94),
Sega e Nintendo, che dominavano il
mondo del videogame, misero in dub¬
bio la possibilità di successo di un 'indu¬
stria dell'elettronica di consumo nel
mercato del gioco elettronico, indubbia¬
mente si sbagliavano.
75 milioni di unità vendute non rap¬
presentano solo un successo di vendita
ma anche la nascita di un fenomeno
culturale senza precedenti, ovvero
l'apertura del mondo "videogioco" agli
adulti, la trasformazione di un prodotto
di nicchia in uno di massa.
Della console si è già detto tutto, ca¬
ratteristiche hardware Ibox in alto)
all'avanguardia, tantissime, per non dire
tutte, software house che stanno svi¬
luppando titoli, poche unità per soddi¬
sfare le richieste, insomma nella vec¬
chia Europa, ultima ad avere PS2 nei
negozi, il lancio non riserva sorprese.
Ma una volta acquistata la console,
che cos'altro potremo comprare?
Quali sono gli accessori e i giochi che
usciranno? E nel futuro che cosa potrà
fare la nostra Playstation 2?
Ecco a voi una panoramica, per avere
le risposte a queste domande.
Gli accessori
Come per Playstation, anche per la
PS2, Sony concentrerà i suoi sforzi pro¬
duttivi sulla console e sul software, la¬
sciando a terze parti il compito di svilup¬
pare periferiche speciali come joystick e
volanti.
La Interact sforna due prodotti, un
joystick, lo ShadowBlade Arcade Stick,
il classico prodotto per gli hard-core ga-
mers, quelli che passerebbero giornate
sane in sala giochi, un corpo in allumi¬
nio con due file di bottoni ed un'impu¬
gnatura indistruttibile.
Un |oypad, lo StormChaser, molto er¬
gonomico nell'aspetto e ideale per i gio¬
chi di strategia e di guida, un pò meno
adatto per i picchiaduro
La MadCatz si allinea con altri 2 pro¬
dotti dello stesso tipo: il |oypad Dual
Force 2 quasi identico a quello della
confezione, ma piu confortevole per
l'utilizzo prolungato; il joystick. Panther
PS2 che eredita la forma e le funzioni
dagli studi effettuati per la realizzazione
di un modello per PC, risultando ideale
per il controllo di giochi in soggettiva
come Quake.
La Nyko si sofferma sui joypad:
88
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
l'Omega 2,un modello econo¬
mico e il Viper 2, con la possi¬
bilità di utilizzo in modalità
analogica, digitale e volante di
guida, un'ottima alternativa al
secondo pad ufficiale.
La Pelican Accessories si
preoccupa del comfort di gio¬
co, curando l'impugnatura er¬
gonomica e la possibilità di
giocare a distanza con il Free-
dom Shock 2, un cordless pad
che lavora sui 900 Mhz (la fre¬
quenza dei telefoni senzafilo).
Ultima spiaggia qualora il
vostro porcellino salvadanio
sia distrutto e continuare a fa¬
re l'elemosina per comprare il
secondo pad vi ha stancato: il Dual Im¬
pact 2, il joypad da dare all'amico, per
avere il vantaggio di giocare in casa
Dai controller di gioco passiamo ai
telecomandi che ci permetteranno di
usare la PS2 come lettore DVD, anche
se il pad stesso ottemperà al suo com¬
pito ma con limiti di distanza e di fun¬
zioni.
Il valzer dei telecomandi si balla su
colori e forme, non cambiano le funzio¬
ni e le possibilità, controllare la visione
di un film non richiede chissà quale par¬
ticolarità, mandare avanti e indietro, fer¬
mo immagine e via cosi al pan di un vi¬
deoregistratore
Interact, Nyko, Pelican e Saitek sono
alcuni dei nomi che hanno prodotto re¬
mote controller per PS2, la scelta è
quasi esclusivamente estetica.
La memory card contiene ben 8 Mb
ed è strettamente necessaria per salva¬
re, almeno finché non apparirà il leg¬
gendario hard-disk di cui si parla.
Anche qui non esiste differenza, ori¬
ginale Sony o compatibile sarà la stessa
Ultimo accessorio, essen¬
ziale nella forma e nell'utilizzo
è lo stand per tenere la PS2 in
posizione verticale o orizzonta¬
le.
Da sola sullo scaffale non
resterà di certo, la nostra pre¬
senza e quella di tanti acces¬
sori vicino al nuovo gioiello
Sony sarà indubbia.
I giochi
cosa.
Per chi vuole provare il brivido della
velocità sarà necessario l'acquisto di un
volante.
Interact propone il Blue Thunder Ra-
cing Wheel, il top delle scelte possibili,
con pedaliera, cambio e colonna dello
sterzo regolabile.
La Pelican offre la scelta economica
con lo Sportster Racing Wheel e la
Performance continua la sua linea V3
(per PSX e N64I con il V3fx, che non ri¬
chiede grandi spazi e si fissa sun un ta¬
volo (o una scrivania) grazie a dei mor¬
setti.
Anche se shoot'em up in cui serva
una pistola ancora non ci sono, com¬
prarla è già possibile grazie alla Thun-
derStrike LightBlaster gun controller di
Interact.
L'assenza di uno specifico gioco di
pesca rende ancora più superfluo il
ReelPro Fishing Controller.
Grazie alla presenza di porte USB
sarà possibile collegare anche la tastie¬
ra e il mouse ottico di Logitech.
Per il lancio dovrebbero es¬
sere disponibili 26 giochi,
un'altra parte per arrivare ad
una cinquantina dovrebbero
arrivare tra la fine del 2000 e l'inizio
dell'anno dell’Odissea nello spazio.
Vediamoli in dettaglio.
AquaAqua-Wetrix 2. , sviluppato
da Zed 2, pubblicato da SCI
Una miriade di colori e di giochi di
luce per il più classico dei puzzle game,
un'incrocio tra Tetris e Puzzle Bobble
Cool Pool, sviluppato da Ornith,
pubblicato da Take 2
Il biliardo con dieci differenti moda¬
lità di gioco
Dark Cloud, sviluppato da SCEI,
pubblicato da SCEE
un gioco di ruolo con grafica manga
e con l’importante implementazione di
Georama, un editor di ambientazione
geografica, che lo renderà molto longe¬
vo.
Dead or Alive 2: Hardcore, svilup¬
pato da Tecmo, pubblicato da SCEE
L'arcade più giocato nelle sale giochi
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
89
Sony Playstation 2
pubblicato da
Konami
FI World Ra-
cing Champion-
ship sviluppato e
pubblicato da
Ubisoft
Formula 1
2001, sviluppato,
pubblicato da
SCEE
Quattro giochi
di formula uno,
tempo e gli avversari
Gradius 3 e 4 sviluppato e pubbli¬
cato da Konami
Gli albori dello sparatutto spaziale
(Space invadersi sulla console del futu¬
ro, che senso ha?
H30 Surfing, sviluppato da Team
17, pubblicato da Take2
Una simulazione di surf con una ta¬
vola vera nella confezione, ovviamente
a misura ridotta, ovvero quanto basta
Dark Cloud
entra nelle mura domestiche, un pic-
chiaduro 3D che lascia a bocca aperta
appassionati e non,
Disney's Dinosaur sviluppato e
pubblicato da Ubisoft
Tratto dal film in uscita, ideale per
bambini piccoli,
Donald Duck Quack Quack Attack
sviluppato e pubblicato da Ubisoft
Il papero più sfigato della storia all'in¬
terno di un platform 3D che colpisce
per colori ed animazioni
Dynasty Warriors, sviluppato da
Koei, pubblicato da Midas
Per uccidere migliaia di nemici con
un solo acquisto suggeriamo questo, al
nostro personaggio si avventeranno ad¬
dosso anche 30 nemici per volta, che
dovrà sterminare a colpi di katana o ma¬
ni nude.Ambientato nell'antica cina,
esalta le capacità grafica della console.
Eternai Ring, sviluppato da From
Software, pubblicato da Crave
Un gioco di ruolo ambientato in un
mondo che ricorda II signore degli anelli
di Tolkien, e non a caso il titolo parla di
un anello eterno.
Evergrace, sviluppato da From
Software, pubblicato da Crave
Chi siamo e perchè proprio a noi toc¬
ca salvare il mondo? Un RPG dalla tra¬
ma classica, che permette di giocare
nelle vesti di due diversi personaggi
FI Championship Season 2000,
sviluppato e pubblicato da Electronic
Arts
FI World Gran Prix sviluppato e
quattro software
house prestigiose,
i successi Ferrari
sicuramente non
ci mancheranno.
per agganciarlo al pad e usarlo per gui¬
dare le evoluzioni del nostro surfista
sullo schermo.
ISS, sviluppato e pubblicato da
Konami
La simulazione calcistica più amata
Gran Turismo
3 sviluppato da
Polyphony Digi¬
tal, pubblicato
da SCEE
Un amico lo ha
guardato per qual¬
che secondo pri¬
ma di comprende¬
re che si trattasse
di un gioco, una
corsa automobili¬
stica reale come
non mai. le mac¬
chine di tutti i gior¬
ni in emozionanti
percorsi contro il
FIFA 2001
Fantavision,
sviluppato da
SCEI, pubblicato
da SCEE
Migliori saranno
i nostri fuochi d'ar¬
tificio maggiore Dead or Alive 2
sarà il nostro pun¬
teggio, un pò poco
per le potenzialità offerte dall'hardware,
ma se tutti gli altri li avete già acquistati..
FIFA 2001, sviluppato e pubblicato
da Electronic Arts
50 squadre nazionali e 17 diversi
campionati, il gioco del calcio con nomi
e volti reali, in Ita¬
lia quasi un obbli¬
go d'acquisto
90
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Sony Playstation 2
dagli appassionati, mancano i nomi dei
calciatori, ma continua la tradizione di
una giocabilità senza rivali.
Kessen, sviluppato da Koei, pub¬
blicato da Electronic Arts
E' il primo titolo DVD per PS2. Kes¬
sen, il cui nome significa "battaglia
strategica" è un RTS, ovvero un gioco
di strategia in tempo reale, che si svol¬
ge in Giappone nel diciassettesimo se¬
colo
Knockout Kings 2001 sviluppato,
pubblicato da Electronic Arts
Per affrontare i pugili del presente e
del passato, cosi accurati nei dettagli da
sembrare reali
Moto GP
Orphen, svi¬
luppato da Ka-
dokawa Shoten,
pubblicato da Ac-
tivision
Tratto da un fa¬
moso cartone ani¬
mato giapponese,
è un RPG classico
con "spada e ma¬
gia", ogni pulsan¬
te del pad in fase
di combattimento
ha un effetto sul
nemico.
Rayman Revo¬
lution sviluppato
Rayman Revolution
SSX Snowboard Supercross
Madden NFL 2001 sviluppato e
pubblicato da Electronic Arts
NBA 2001, sviluppato e pubblicato
da Electronic Arts
NHL 2001, sviluppato e pubblicato
da Electronic Arts
Nell'ordine Football americano. Ba¬
sket e Hockey su ghiaccio. Tutte le si¬
mulazioni EA Sports si distinguono per
giocabilità, grafica e audio immersivo.
Midnight Club, sviluppato da An-
gel Studios, pubblicato da Take 2
Non vi basta il traffico della vostra
città? Mettetevi alla guida di 30 diffe¬
renti automobili lungo le strade di Lon¬
dra o New York.
Moto GP, sviluppato da NAMCO.
pubblicato da SCEE
Il campionato mondiale di motocicli¬
smo classe 500cc Forte della licenza uf¬
ficiale, affianca ad una simulazione di al¬
to livello la veridicità dei nomi e dei volti e pubblicato da Ubisoft
noti a tutti. Dove la stona, la grafica dai mille co¬
lori e l'umorismo
si uniscono, nasce
un titolo imperdi¬
bile come Ray¬
man Revolution
Un platform 3D
che da un assag¬
gio delle potenzia¬
lità PS2 con sce¬
nari da favola, in
cui il nostro perso¬
naggio si aggira
senza limite alcu¬
no
Ready 2 Rum-
ble Boxing
Round 2, svilup¬
pato e pubblica¬
to da Midway
La Boxe con
ù
lì
tJ a » • “ Wj
" "/ Ito
1 Ln n imf |
I l O* » 1-773
i --
I_3. -- : -
?96 *
Ridge Racer V
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
91
Sony Playstation 2
personaggi incredibili, divertente sopra¬
tutto con un amico.
Ridge Racer V sviluppato da IMAM-
CO, sviluppato e pubblicato da SCEE
Questo titolo, o meglio la sua prima
edizione, fece conoscere la PSX al pub¬
blico, le autovetture sfrecciavano sui
tracciati a velocità incredibile ed i fonda¬
li si ricostruivano ad una velocità per
quei tempi impensabile.Sarà questo il
destino del numero 5?
Silent Scope 2 sviluppato e pub¬
blicato da Konami
Una star della sala giochi,Salvare il
presidente degli Stati Uniti e la sua fa¬
miglia, presi in ostaggio dai terroristi II
nostro ruolo è quello di un cecchino
spietato, che, con accurati apposta-
menti. dovrà sterminare i nemici a colpi
di fucile.
SSX Snowboard Supercross, svi¬
luppato e pubblicato da Electronic
Arts
Basato sul nuovo sport estremo del
Boardercross, questo titolo combina le
gare di snowboard ad alta velocità con
delle pericolose acrobazie aeree
Streetfighter® EX3, sviluppato da
Arika, pubblicato da Capcom
Senza bisogno di presentazioni, il ti¬
tolo che ha inventato il genere picchia-
duro è ancora tra noi per nuovi combat¬
timenti a colpi di mosse speciali.
Stunt GP, sviluppato da Team 17,
pubblicato da Titus Interactive
Una divertentissima corsa di auto¬
mobili radiocomandate.
Super Bust A Move, sviluppato da
Taito, pubblicato da Acclaim
Tre bolle di sapone dello stesso colo¬
re esplodono, con il tempo che passa le
bolle scendono verso di noi...uno dei
giochi più amati dal pubblico femminile,
acquistatelo Vi aiuterà quando dovrete
convincere la Vostra lei che il tempo da¬
vanti a PS2 non è perso.
Swing Away Golf, sviluppato da
T&E Software, pubblicato da Elec¬
tronic Arts
Un rilassante golf per una serata a
termine di una giornata stressante.
Smugglers Run, sviluppato da An-
gel Studios, pubblicato da Take 2
Una corsa senza limiti, senza un per¬
corso ben preciso, su e giù per le mon¬
tagne e ì deserti, raggiungere il traguar¬
do è lo scopo, la strada sceglietela voi
tutt'altra cosa, è
stato definito un
picchiaduro filma¬
to, ovvero il primo
prodotto con una
reale interattività
all'interno di un
FMV (full motion
video).
Summoner,
sviluppato da
Volition, pubbli¬
cato da THQ
Un gioco di ruo¬
lo in cui il protago¬
nista detiene il po¬
tere di evocare
creature che lo
aiutano nei com¬
battimenti
Tekken Tag Tournament
Tekken Tag
Tournament. svi¬
luppato da NAM-
CÒ, pubblicato
da SCEE
Il picchiaduro 3D che è stata la killer
application della prima Playstation, torna
sulla nuova con altri 10 personaggi per
un totale di 30, buona scazzottata a tutti.
The Bouncer sviluppato e pubbli¬
cato da Squaresoft
Il nome degli sviluppatori rievoca la
sene di Final Fantasy, ma il titolo è
pubblicato da Electronic Arts
Il primo gioco gestionale per PS2.Co¬
struisci un parco dei divertimenti curan¬
done ogni aspetto, affinchè diventi red¬
ditizio e realizza delle montagne russe
mozzafiato.
Top Gear Daredevil sviluppato e
pubblicato da Kemco
Di nuovo di corsa in città con la pos-
The World is
Not Enough svi¬
luppato e pubbli¬
cato da Electro¬
nic Arts
Per James
Bond il mondo
non basta e quindi
crea spazio ucci¬
dendo un discreto numero di
nemici Uno sparatutto in soggettiva
che, anche grazie alla colonna sonora
del film, ci riporta alle gesta della pelli¬
cola
Timesplitters, sviluppato da Free
Radicai Design, pubblicato da Eidos
Un altro sparatutto in soggettiva, che
ha dalla sua parte la possibilità di esse¬
re giocato da 4 giocatori (con il multi-
tap) contemporaneamente
Theme Park World sviluppato e
StarwarsiStarfighter
Starwars:Starfighter sviluppato,
pubblicato da LucasArts
Lucas ha dichiarato:"L'ho guardata
(PS2) e mi sono detto: stiamo andando
troppo in fretta, non riuscirò a tenere
mai a mantenere il passo.
E' stupefacente.Hanno creato qual¬
cosa che va al di là della mia capacità di
comprensione”.
Come poteva il buon George non sa¬
lire su questo treno con i suoi giochi di
Star Wars?
Mettetevi alla guida delle astronavi
da combattimento dell'universo di
Guerre Stellari,
PS2 vi ricambierà
portandovi in uno
spazio che sem¬
brerà vero.
92
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Sony Playstation 2
sibilità di scegliere
tra 75 veicoli diver¬
si.Uno delle 4 ca¬
pitali da scegliere
è Roma...
Track e Field
sviluppato e pub¬
blicato da Konami
Forse Sidney
2000 non è piu co¬
si vivida nella no¬
stra memoria, ma
questo incredibile
gioco ne rievoca le
gesta con tutte le
discipline atletiche
The World is Not Enough
Possibilità future
La Playstation 2 prevede al suo in¬
terno uno slot che potrà ospitare una
unità hard disk ed un modulo per la
connessione ad una ethernet in banda
larga; il primo potrà contenere i salva¬
taggi ed eventuali applicativi per la
connettività, il secondo offrirà la possi¬
bilità di scaricare dalla rete film o
software (sistema già in testmg in
Giappone) Ad oggi la console ha due
porte USB ed una firewire per la con¬
nessione di periferiche ad alta velocità,
oltre all'uscita ottica che permette la
connessione a ricevitori Dolby Digital e
DTS Surround.
Unreal Tourna-
ment sviluppato da Epic, pubblicato
da Infogrames
Lo sparatutto in soggettiva per eccel¬
lenza, una infinità di armi e nemi¬
ci, tante arene in cui scontrarsi
senza possibilità di riprendere
fiato.
Wild Wild Racing sviluppa¬
to e pubblicato da Rage Ga-
mes
Che strane queste automobili
che si scontrano e si sorpassano
lungo 12 diversi livelli, un pò go-
kart un pò rally e il gioco è fatto
Wipeout Fusion sviluppato
e pubblicato da SCEE
Non tutti possono giocare
questo titolo, la sua velocità e
immersività lo rende nauseante,
una gara tra astronavi senza
esclusione di colpi.
sussegunono giorno dopo giorno, que¬
sto elenco sarà sicuramente da aggior¬
nare nel momento in cui lo leggerete.
Conclusioni
X Squad svi¬
luppato da EA,
pubblicato da
Electronic Arts
Il primo spara¬
tutto 3D a squa¬
dre. Ambientato
nell'anno 2037, la
XSquad deve inda¬
gare su un attacco
terroristico ad uno
dei complessi mili¬
tari segreti del go¬
verno, All'Interno
della base dovrà,
una volta uccisi i
terroristi, recupe¬
rare i materiali se¬
greti che si trova¬
no all'interno.
Gli annunci si Wipeout Fusion
Timesplitters
Per fare un'analisi attenta si dovreb¬
be distinguere ciò che
PS2 fa e ciò che farà.
Quello che offre oggi
la console non è cosi ri¬
voluzionario come pro¬
messo, ma sappiamo be¬
ne che siamo all'inizio e
ogni nuovo hardware ha
bisogno di tempo per es¬
sere sfruttato a pieno.
Anche se gli sviluppa¬
tori hanno manifestato
tutti il loro disappunto per
la complessità di pro¬
grammazione, hanno co¬
munque compreso la po¬
tenza della console e
quindi fatto grandi investi¬
menti di tempo e risorse
umane.
La multimedialità, così
celebrata, per ora è solo
un progetto, la console è indubbiamen¬
te molto potente ma ancora con margi¬
ni di miglioramento, l'hard disk annun¬
ciato e una connessione ad Internet so¬
no le carte del futuro che la porterebbe¬
ro al massimo.
Comunque i giocatori incalliti saran¬
no già abbastanza contenti cosi e con il
passare del tempo lo saranno sempre
piu; per i profani lo stato dell'arte è già
ad oggi entusiasmante. Insomma da¬
vanti a PS2 non si può rimanere delusi,
il rapporto prezzo-prestazioni è ottimo,
in particolare per chi non possiede un
lettore DVD.
I problemi produttivi la renderanno
pressoché introvabile a Natale, quindi vi
consigliamo, se resistete, di aspettare
qualche mese, per comprarla in accop¬
piata con qualche gioco che ne sprema
le potenzialità sino in fondo. KE
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
93
di Franco Paiamaro
IBM ThinkPad X20
L'erede della precedente generazio¬
ne di personal computer ultraportatili
IBM (i modelli ThinkPad 570 e 240) è il
nuovo ThinkPad X20, un concentrato di
tecnologia, ergonomia e design.
Siamo riusciti ad avere uno dei pri¬
missimi esemplari arrivati in Italia di
questo notebook e per questo sia il
software, sia il sistema operativo sono
in inglese.
Le caratteristiche tecniche dichiarate
di questo notebook supersottile pro¬
mettono prestazioni di rilievo assoluto,
direttamente confrontabili con macchi¬
ne Desktop: processore Intel Pentium
III a 600 MHz, ben 128 Mbyte di
SDRAM, disco rigido da 20 Gbyte,
schermo da 12,1 pollici e tastiera (dota¬
ta di dispositivo di puntamento integra¬
to TrackPoint) assolutamente standard
come dimensioni.
Al momento di estrarre il computer
portatile dal suo spartano imballo, la
particolare estetica, le dimensioni e le
soluzioni tecnologiche all'avanguardia
del ThinkPad X20 hanno destato l'inte¬
resse di tutti i presenti, suscitando le
reazioni più disparate.
Il design dei prodotti IBM è da sem¬
pre caratterizzato da un'estetica che. o
piace incondizionatamente, o la si odia;
inutile dire che in redazione nessuno è
riuscito a rimanere indifferente alla pre¬
senza dell'apparecchio.
In particolare, il nuovo computer ul¬
traportatile di IBM ricalca in piccolo lo
stile degli ultimi notebook ThinkPad; ma
a differenza dei fratelli maggiori della
serie A e T, la linea è piu filante e aggra¬
ziata: le dimensioni e il ridottissimo
spessore di questo gioiello danno
all'X20 un equilibrio formale notevole.
Il progetto del ThinkPad X20 è di Ri¬
chard Sapper, tra i massimi designer
mondiali (tra le sue opere piu famose, la
lampada Tizio per Artemide, la caffettie¬
ra Espresso 9090 per Alessi, il ricevito¬
re radio LS 502 e i televisori Black e Al¬
gol per Brionvega, molte sue opere so¬
no esposte al MOMA di New York), alla
guida della divisione Worldwide Product
Design di IBM dal 1980.
Il notebook
Si tratta di un sottile parallelepipedo
di colore nero, caratterizzato da una par¬
ticolare texture semi-iridiscente; la par¬
te inferiore presenta una modanatura
94
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
IBM ThinkPad X20
IBM ThinkPad X20
Produttore:
IBM Corporation
www.pc.ibm.com/it/thinkpad
numero verde 800-017001
Prezzi UVA esclusa):
Notebook ThinkPad X20 L 6 180 000
CD-ROM esterno: t. 260.000
Drive floppy L 200 000
DVD-ROM: L. 720.000
UltraBase-X2: L. 340 000
Pannello posteriore del portatile da sinistra, la leritoia per il lucchetto Kenstnglon, il connettore di alimenta¬
zione. una porta USB. l'uscita SVGA per il monitor esterno, un ingresso line-in audio stereo, i connettori
RJ-11 e FU—ih. rispettivamente per il modem V90e l'interfaccia di rete a 100 Mbit integrati
angolata verso il fondo che rende visi¬
vamente ancora più sottile il notebook.
Lo slot PCMCIA e quello Compact-
Flash si trovano sul lato sinistro, assie¬
me ai connettori pm-jack audio.
Sul pannello posteriore troviamo
l'uscita SVGA per il monitor esterno,
una porta USB, il connettore di alimen¬
tazione e i connettori RJ—11 e RJ-45, ri¬
spettivamente per il modem V.90 e l'in¬
terfaccia di rete a 100 Mbit/s; sono inol¬
tre presenti anche un ingresso line-in
audio stereo e la feritoia per il lucchetto
Kensington. Sul lato destro è presente
solo la seconda porta USB.
Il connettore per la Docking Station è
posto sul fondo del notebook, protetto
da un doppio sportellino a scomparsa
Aprendo il notebook notiamo imme¬
diatamente la presenza del punto rosso
al centro della tastiera: come da tradi¬
zione, anche questo portatile è dotato
del dispositivo ThinkPoint.
Il ThinkPoint è dotato di tre tasti,
quello centrale consente lo scrolling
della finestra attiva.
Al di sopra della tastiera sono collo¬
cati quattro tasti funzione, cinque LED
di stato e il pulsante di accensione della
macchina,
Sul bordo superiore del display è pre¬
sente un piccolo connettore protetto da
una strisciolina di plastica: si tratta
dell'UltraPort, progettato per collegare
dispositivi come una piccola WebCam,
interfacce Bluetooth e microfoni di tipo
"Array", tutti opzionalmente disponibili
per la fine dell'anno. Ai lati di questo
sono sistemate le levette di sblocco del
coperchio/display.
Sempre sul bordo superiore del di¬
splay, ma posizionato nella parte inter¬
na della cornice, troviamo la Thinklight,
un minuscolo LED a luce bianca che il¬
lumina la tastiera in modo tale da poter
continuare il lavoro anche in condizioni
di scarsa illuminazione dell'ambiente.
La tecnologia
La velocità della CPU, la capacità del
disco rigido o la quantità di memoria in¬
stallata non sono più i parametri di con¬
fronto e paragone fondamentali per la
scelta di un personal computer portati¬
le.
Nella scelta di un notebook, al di là
della tipologia (computer All-in-one,
Slim-line o Ultraportatili), conta la prati¬
cità e flessibilità d'uso, la durata delle
batterie, la dimensione e la qualità del
display.
La filosofia progettuale del ThinkPad
X20 si basa, infatti, sulla trasformabilità
e modularità di un "sistema" portatile:
tutte le periferiche sono opzionali ed è
persino possibile (utilizzando la UltraBa-
se-X2) trasformare il notebook in un All-
in-one, con tanto di dispositivi multime¬
diali come il lettore DVD-ROM su Ultra-
Bay 2000
Per l'X20, sono disponibili sia Port
Replicator, sia Docking Station,
quest'ultimo compatibile anche con i
notebook ThinkPad della serie A e T.
La struttura esterna è realizzata in
una particolare lega composita di tita¬
nio, materiale simile all'acciaio come re¬
sistenza ma leggero quasi come l'allu¬
minio (il titanio è un materiale larga¬
si lato destro troviamo
la seconda porta USB, la
guglia dell 'aerazione e il
pannello che copre il di¬
sco rigido estraibile
Sul lato sinistro sono
collocati l'unico slot
PCMCIA di tipo II dispo¬
nibile e uno slot Com-
pact-Flash, sempre di ti¬
po Il e compatibile con il
Microdnve: a seguile, i
connettori pìn-iack di I/O
audio
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
95
Il sottilissimo disco rigido Isolo 8 millimetri) da 20 Gbyte di produzione Hitaclv
Particolare del connetto¬
re UltraPort, collocato
sul bordo superiore del
coperchio display
IBM ThinkPad X20
mente utilizzato nell'industria aerospa¬
ziale), capace di assorbire facilmente
urti e vibrazioni.
Oltre ad essere particolarmente resi¬
stente, la superficie esterna consente
anche di dissipare il calore prodotto,
diffondendolo uniformemente attraver¬
so il guscio inferiore
A differenza di quanto accade con i
notebook realizzati in magnesio, anche
dopo alcune ore di uso intensivo
dell'X20 il fondo non diventa mai sgra¬
devolmente caldo, grazie alle differenti
Come va
Le prestazioni ri¬
levate sono ottime:
l'esecuzione dei
soliti programmi di
produttività perso¬
nale non costitui¬
scono mai un pro¬
blema, nemmeno aprendo documenti
multipli e lanciando contemporanea¬
mente più applicazioni.
La velocità del processore, i 128
Mbyte di RAM e la velocita del disco ri¬
gido sono persino sovradimensionati
per la maggior parte delle applicazioni
generalmente utilizzate sui portatili,
Abbiamo provato una versione del
ThinkPad X20 con preinstallato Win¬
dows 98SE, ma al momento dell'acqui¬
sto sarà possibile scegliere tra Win¬
dows ME e 2000 Professional.
È interessante notare che il disco ri¬
gido non e di produzione IBM: si tratta
di una unità da 20 Gbyte prodotta da Hi¬
tachi, particolarmente sottile (solo 8
millimetri), ma dalle buone prestazioni,
oltre ad essere abbastanza silenzioso.
Eccellente il display TFT da 12,1 pol¬
lici. molto luminoso: la risoluzione è di
1024x768 pixel, con un livello di contra¬
sto veramente buono e una retroillumi-
nazione abbastanza uniforme.
La tastiera è di ottima qualità; di di¬
mensioni standard, con una spaziatura
caratteristiche termoconduttive del tita¬
nio.
La presenza di una ventolina assicura
comunque un adeguato smaltimento
del calore anche alle elevate tempera¬
ture ambientali.
Il processore utilizzato è il Pentium
III Mobile con tecnologia SpeedStep,
funzionante alla frequenza operativa di
600 MHz e dotato di 256 kbyte di ca¬
che L2.
La massima quantità di memoria in¬
stallabile è di ben 320 Mbyte di
SDRAM PC 100, mentre la memoria in¬
stallata ammonta a 128 Mbyte
Lo schermo è un ottimo pannello
TFT da 12,1 pollici da 1024x768 pixel,
pilotato da un acceleratore grafico ATi
Rage Mobility M su bus AGP II chip au¬
dio è il SoundFusion cs4281 di produ¬
zione Crystal
Particolare dello slot CompactFlash
96
IBM ThinkPad X20
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ed una corsa dei tasti ottimale, è dotata
di un feedback molto piacevole.
Per quel che riguarda il sistema di
puntamento ThinkPoint non lo troviamo
tra i più gradevoli da usare, ma svolge
efficacemente il suo lavoro ed è sicura¬
mente superiore, come precisione, a
molti trackpad,
Un vero peccato che su questo por¬
tatile non sia presente la porta a raggi
infrarossi (e nemmeno la porta seriale o
parallela); l’interfacciamento alle stam¬
panti, ai cellulari e ai palmtop o PDA at¬
tuali non è possibile, mentre sarebbe
possibile collegare periferiche seriali
e/o parallele solo utilizzando la Docking
Station opzionale.
La ragione è la prossima disponibilità
di interfacce Bluetooth in formato PC-
Card e Ultraport, che consentiranno un
livello di connettività eccellente con la
prossima generazione di dispositivi e
periferiche informatiche e di comunica¬
zione; le prime interfacce Bluetooth do¬
vrebbero essere presentate verso la fi¬
ne di novembre
Altro piccolo neo, la mancanza di un
sottosistema audio decente: sebbene
sia presente una buona interfaccia au¬
dio. è disponibile un solo altoparlantino
di un pollice di diametro, assolutamen¬
te insufficiente per qualsiasi cosa che
non sia il "pling" di sistema.
Dettagli, in fondo; il ThinkPad X20 è
una macchina quasi perfetta e comun¬
que tutte queste cose sono disponibili
integrate nella UltraBase-X2: una cop¬
pia di diffusori acustici di qualità piu che
accettabile, una seriale ed una parallela,
Sul tondo doviamo la licenza adesiva di Windows 98 SE collocata sopra lo sportello per l'accesso al vano
della RAM. il connettore per la Docking Station lprotetto da due sportelletti a scomparsa), la batteria agli
Ioni di litio. Si noti la complessità realnzativa del pannello in titanio della scocca.
un drive Floppy da 3,5, connettore PS/2
per mouse e tastiera, più un vano Ultra¬
bay 2000, compatibile con drive CD-
R/W, DVD-ROM. CD-ROM. Zip da 250
Mbyte o SuperDisk LS-120.
Il costo della base non supera le cin-
quecentomila lire IVA inclusa, mentre il
lettore CD-ROM è sotto le quattrocen-
tomila.
Condividiamo la scelta di separare le
periferiche di memorizzazione removibi-
li dall'unità base: questo è uno dei po¬
chi portatili pensati fin dall'inizio per
l’uso su aerei di linea.
Dulcis in fundo, la durata delle batte¬
rie è più che soddisfacente: circa tre
ore e mezza, abilitando tutti i dispositivi
di conservazione dell'energia.
Conclusioni
Interno del vano di alloggiamento per le SO-DIMM della RAM di sistema.
Uno dei più bei computer portatili di
quest'anno A prescindere dal design,
comunque strepitoso (il ThinkPad X20
lo potete amare o odiare, ma non può
rimanervi indifferente), sono le caratte¬
ristiche funzionali, ergonomiche e tec¬
nologiche a porre l'X20 ai vertici della
produzione mondiale. Il prezzo potreb¬
be sembrare a prima vista elevato, so¬
prattutto considerando che è necessa¬
rio spendere circa un milione in più per
la base dotata di drive floppy e il lettore
di CD-ROM; d'altra parte, si tratta sem¬
pre di un PC basato su Pentium III Cop-
permine Mobile a 600 MHz, con ben
128 Mbyte di RAM, disco da 20 Gbyte
e display da 1024x768 pixel.
Volendo risparmiare, questo portatile
è anche disponibile con processore In¬
tel Celeron a 500 MHz, 64 Mbyte di
RAM, disco da 6 Gbyte e display da
800x600, al prezzo di lire 4.480.000
(IVA esclusa).
di Andrea Montesi
Acer TravelMate
200T - 522TXV
Vediamo se riesco a risparmiarvi su¬
bito la fatica di dover improvvisare qual¬
che possibile battuta, peraltro molto dif¬
ficilmente originale: non vi stiamo pro¬
ponendo un'offerta due (i portatili) al
prezzo di uno (l'articolo) perché in perio¬
do di saldi, non siamo a corto di inchio¬
stro e non abbiamo nemmeno male in¬
terpretato qualche ipotetica notizia ri¬
guardante una nuova tassa sui titoli
Siamo invece in periodo post-SMAU,
come sapete fin troppo bene, ed il sag¬
gio AdP, mosso a compassione dagli
sforzi cui molti di voi si sottoporranno in
questi giorni, costringendosi stoicamen¬
te a leggere oceani di chiacchiere a te¬
ma informatico, ha deciso di venirvi in¬
contro: una volta tanto, in un colpo solo
vi permetteremo di sapere tutto quello
che c'è da sapere su due appetibilissimi
notebook, appartenenti a differenti fa¬
sce di mercato, con un notevole rispar¬
mio di tempo e di fatica, E poi non dite
che non vi vogliamo bene!
Dite che non è credibile...? Va bene,
lo ammettiamo, il motivo principale di
questa scelta è un altro. I due notebook
Acer serie TravelMate di cui ci accingia¬
mo a parlare, come ben sa chi già pos¬
siede una certa dimestichezza con i pro¬
dotti di questa famiglia, sono in effetti
pressoché identici nello chàssis ed han¬
no inoltre svariate caratteristiche in co¬
mune. Se avessimo dedicato due interi
articoli a questi portatili ci avreste sicu¬
ramente odiato. Avremmo potuto forse
distribuirli su due differenti numeri della
rivista, ma in fondo sarebbe stata pura
cattiveria: non è forse meglio semplifi¬
care la vita tanto a voi quanto a noi (o
per meglio dire, al sottoscritto) e invece
di dover leggere (e scrivere!) due diver-
98
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
Acer TravelMate
II posizionamento frontale del lettore floppy in entrambi i modelli, accanto al vano dell'hard disk, oltre ad
aumentare la praticità d'uso del sistema in tutte le sue singole componenti, consente una migliore distribu¬
zione nello chàssis dei dispositivi e delle porte, contribuendo non poco alla morbidezza complessiva delle
forme
si pezzi - con tutte le noiose, inevitabili
ripetizioni che il dover parlare di prodot¬
ti simili comporterebbe - accorpare il
tutto in unica recensione?
Purtroppo i mezzi di comunicazione
basati sulla carta stampata continuano
a non possedere un grande tasso di in¬
terattività, soprattutto in tempo reale.
Non posso quindi far al¬
tro che supporre che
siate d'accordo e pro¬
seguire su questa stra¬
da
Il TravelMate 200T è
quello che si potrebbe
definire un "entry-level
di lusso", un notebook
all-in-one basato su pro¬
cessore Intel Celeron,
come tutti i prodotti
della serie TM200, con
una frequenza di 550
MHz, display TFT da
12,1", disco rigido da 5
GB, 64 MB di SDRAM
e modem integrato, Il TM522TXV è in¬
vece un prodotto di livello decisamente
superiore, destinato alla fascia medio¬
alta del mercato ed appartenente a
quella categoria di portatili che la Acer
definisce "desktop replacement", ov¬
vero quei notebook che per caratteristi¬
che ed affidabilità potrebbero essere
considerati una perfetta alternativa al
computer desktop. Si basa su proces¬
sore Pentium III da 600 MHz con tec¬
nologia SpeedStep e si avvale di un ec¬
cellente display TFT da 14,1" La me¬
moria installata ammonta a 64 MB
SDRAM ed il disco rigido ha una capa¬
cità di 12 GB. Il TravelMate 522TXV in¬
tegra un lettore DVD 6x. adattatore Fa-
st-Ethernet, modem/fax ed una batteria
agli ioni di litio che è in grado di garanti¬
re fino a quattro ore di autonomia.
L utilizzo della tastiera e del di¬
spositivo di puntamento è ca¬
ratterizzato. come sempre nei
modelli serie TravelMate. da
un comfort fuori del comune. I
nuovi notebook integrano inol¬
tre un tasto per lo scrolling,
poco al di sotto del touchpad.
e quattro tasti programmabili,
sotto il display, per l'accesso
rapido al browser Internet, al
Client di posta elettronica e ad
altre due applicazioni a scelta
dell'utente.
Acer TravelMate
Produttore e distributore:
Acer Italy srl
Centro Direzionale Colleoni Pai Perseo
Via Paracelso, 12
20041 Agrate Brianza (MI)
Tel. 039 68421
fax 039 652206
www.acer.il
Acer TM200T
Celeron 550 MHz. adatt video ATI AGP 4
MB; 64 MB SDRAM;
HD 5 GB; STFT 12.1", CD-ROM 24x, modem
56Kbps; Win98
Prezzo (IVA esclusa): L. 3.290.000
Acer TM522TXV
Pentium III 600 MHz SpeedStep; adatt video
ATI AGP 8 MB; 64 MB SDRAM,
HD 5 GB; XTFT 14,1", DVD-ROM 6x; modem
56Kbps. adatt Ethernet 10/100;
batteria ioni di litio; Win98
Prezzo (IVA esclusa) L. 5 990.000
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
99
Acer TravelMate
£ grazie ad una perfetta
modularità dei componenti
utilizzati che Acer può uti¬
lizzare lo stesso, riuscitissi¬
mo mobile per modelli ab¬
bastanza diversi tra loro in
termini di configurazione
Possiamo gui notare come
il fianco sinistro del
522TXV e quello del 200T
differiscano soltanto per
l'assenza m quest'ultimo
della porta FIR di serie
Stiamo dunque parlando di
due sistemi all-m-one, com¬
pleti pressoché di tutto, ma
con un ingombro complessi¬
vo ancora notevolmente con¬
tenuto. Si può notare come lo
spessore del 522TXV nella fo¬
to sia ben inferiore a quello
delle stesse serie TravelMate
di decisamente poco tempo
fa Va ancora sottolineato co¬
me il mobile non si riveli ap¬
pesantito dalla presenza dei
vari dispositivi il lato destro
risulta dedicalo al lettore DVD
lo CD nel TM200T), al vano
batteria ed alla presa d'ingres¬
so dell'alimentazione
Un vestito
per tutte le
occasioni
Gran bella cosa la
modularità: un'azienda
mette insieme per i
suoi notebook uno
chàssis veramente riuscito e su questo
può realizzare tutti i prodotti della sua
gamma. Il mobile resta infatti immutato
su buona parte della serie TravelMate,
da un estremo all'altro del listino; d'al¬
tronde, perché cambiare anche di poco
la foggia di un case elegante e funzio¬
nale? I nostri due portatili difatti posso¬
no vantare uno stile sobrio ma impec¬
cabile, come solo un "abito" grigio scu¬
ro può garantire; linee semplici, senza
troppi fronzoli... insomma, un design in
cui sono ergonomia e compattezza i so¬
li principi guida.
Stesso mobile dunque, identico in
tutto e per tutto, con l’ovvia eccezione
dei coperchi contenenti i due LCD, di
diverse dimensioni nei due notebook, e
della relativa cornice: più spessa nel ca¬
so del 200T, ridotta ai minimi termini -
ma senza per questo inficiare la robu¬
stezza di tutto il blocco display - nel
522. Se non fosse quindi per i fori pre¬
senti sul retro del display del TravelMa¬
te 200T, in corrispondenza dei due alto-
parlanti, da chiusi i nostri due modelli
sarebbero pressoché indistinguibili.
L'ingombro dei due mobili, notevol¬
mente contenuto considerando che si
tratta di sistemi all-in-one. risulta per¬
tanto essere lo stesso: 31 x 26 x 3,66
centimetri per un peso complessivo di
2,8 kg.
Uguale per entrambi anche il peso,
dunque; anzi, pochi grammi in più, a di¬
re il vero, nel caso del TM200T: una dif¬
ferenza quasi interamente imputabile
alla batteria al NiMH, leggermente più
pesante di quella al litio utilizzata nel
522TXV, che va dunque a bilanciare la
disparità tra i due diversi display adotta¬
ti.
Spessore ridotto, abbiamo detto, ma
con uno sfruttamento degli spazi cosi
semplicemente efficace che verrebbe
da supporre che in questi computer
manchi qualcosa, tanto da permettere
loro di non apparire cosi esageratamen-
100
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Acer TravelMate
Sul retro dei due note¬
book - privo in entrambi
i casi di sportello di pro¬
tezione - troviamo natu¬
ralmente la gran parte
dei connettori, compre¬
se in questo caso le
porte RJI I del modem
integrato e RJ45
dell'adattatore Ethernet
100 BaseT. assente
quest’ultimo nel model¬
lo più economico dove
la porta e pertanto co¬
perta da un tappo II
TM522TXV presenta m
piu anche finte riaccia
per il collegamento al
port rephcator opziona¬
le Tra i connettori stan¬
dard va segnalata la do¬
tazione di una doppia
porta USB
Il lettore DVD-ROM 6X del
522TXV o CD-ROM 24X del 200T
e la batteria in dotazione lai litio
nel primo e NiMH nel secondo)
possono essere molto lacilmente
estratte e sostituite senza dover
mettere mano al cacciavite A di¬
mostrazione di come anche i pie
coli particolari possano fare la dif¬
ferenza. gli Acer presentano sul la¬
to d'appoggio una comoda custo¬
dia in plastica porta etichetta, per
la personalizzazione e l'identilicabi-
Inà del computer
RJ 11 del modem/fax inte¬
grato e RJ45 dell'adattato¬
re 10/100 Base-T; quest'ul¬
timo è presente in effetti
sul solo modello serie 500,
ma il connettore - potenza
della modularità - è già in¬
corporato anche nel 200T,
coperto da un apposito
tappo Sempre sul retro
troviamo naturalmente le
te e goffamente appesantiti di porte e
dispositivi come spesso accade ai loro
pari livello di altre marche. Ma natural¬
mente non è cosi: la leggerezza di linee
e spazi non è dovuta ad alcun genere di
rinuncia. I due notebook sono all-in-one
senza compromessi, completi di tutto
quanto si possa desiderare da un siste¬
ma di questo genere: il TM522TXV, in
particolare, presenta una configurazio¬
ne di livello assoluto per quantità e qua¬
lità delle dotazioni. La collocazione fron¬
tale del drive del floppy, accanto al va¬
no del disco rigido, si rivela in questo
senso determinante, consentendo tan¬
to di usufruire d'una maggiore accessi¬
bilità dell'unità stessa quanto di poter
distribuire molto meglio tutti gli altri di¬
spositivi.
Abbiamo quindi il fianco destro dei
portatili esclusivamente dedicato al va¬
no della batteria, al lettore CD (o DVD,
nel caso del 522TXV) e, verso l'estre¬
mità posteriore, alla presa di alimenta¬
zione: sul lato sinistro trovano invece
una più che confortevole sistemazione
gli slot PC-Card. il nottolino d’accensio¬
ne, le connessioni audio con un como¬
do controllo del volume a rotella, porta
a infrarossi (integrata nel solo 522TXV)
e blocco Kensington. Sono invece spo¬
stati sul lato posteriore i connettori
canoniche porte PS/2, parallela, seriale.
USB (doppia!) e SVGA per monitor
esterno. Il TM522TXV integra inoltre un
connettore proprietario per port replica-
tor.
Comodità ed efficienza
Ho accennato alle caratteristiche
esteriori del mobile utilizzato dai due
notebook, ma forse avrei dovuto innan¬
zitutto rimarcare la sua comodità. Al di
là della notevole maneggevolezza
dell'intero chàssis, infatti, il design dei
TravelMate facilita notevolmente un uti-
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
101
Acer TravelMate
lizzo piu confortevole ed ergonomico
del portatile da parte dell'utente. Lo
spazio per appoggiare I polsi sul lato an¬
teriore è ampio a sufficienza da garanti¬
re un appoggio stabile e rilassato, sen¬
za dover oltretutto preoccuparsi della
presenza di altoparlanti o microfono,
posizionati nel caso di questi notebook
sulla cornice del display
L'efficiente disposizione dei disposi¬
tivi integrati permette inoltre, durante
l'uso effettivo del computer, di poter
gitazione è quella di trovarsi a contatto
con un dispositivo ben più agevole della
solita, sacrificata tastiera da computer
portatile Oltre ai numerosi tasti funzio¬
ne integrati, i due notebook adottano
anche quattro pulsanti supplementari,
posizionati immediatamente sotto il di¬
splay, per l'avvio rapido di altrettante
applicazioni: due di questi, come si in¬
tuisce immediatamente dalle serigrafie
associate, sono preimpostati per l'ese¬
cuzione del browser Internet e del
La notevole superficie del LCD integra¬
to nel 522, associata alle altre possibi¬
lità multimediali della macchina stessa,
rendono questo notebook un perfetto
strumento di lavoro e di svago insieme.
Non poteva forse esserci dubbio sulla
resa impeccabile di questo sistema nel
campo delle presentazioni; ma è stato
quando ho inserito il DVD del leggenda¬
rio "The Yellow Submarine" nel lettore
del 522 che questo è riuscito davvero a
sorprendermi,
Ad entrambi i lati della
cornice del display sono
predisposti gli attacchi per
l’installazione di un'even¬
tuale videocamera. Una
piccola chicca la custodia
in plastica fissata sul fon¬
do della macchina per l'in¬
serimento di un cartoncino
e la personalizzazione della
stessa; un dettaglio signifi¬
cativo nel rivelare un’at¬
tenzione ai particolari, sin¬
tomo di una grande cura
nella realizzazione del pro¬
dotto.
Qualche
dettaglio
Entrambi i computer co¬
me abbiamo detto si basa¬
ti disco rigido adottato in entrambi i modelli è un IBM Travelstar, Ultra ATA/33 veloce ed alltdabile, con una capacità di 5 GB nel
caso del TM200T e di 12 GB nel caso del TM522TXV l. 'unita disco è protetta da un sistema interno di ammortizzamento degli
urti e puO essere estratta dal suo vano anteriore ed eventualmente sostituita nmuovendo la vite di bloccaggio sul tondo del PC
accedere in modo facile ed immediato
a tutte le parti della macchina realmen¬
te necessarie. Per aprire ad esempio il
lettore DVD/CD. posizionato sul lato de¬
stro del notebook, possiamo tranquilla¬
mente muoverci alla cieca, cercando
con le dita il tasto di espulsione senza
timore di agire sul nottolino di accensio¬
ne o su altri controlli con conseguenze
indesiderate. Ugualmente, l’unità
floppy e posizionata molto comoda¬
mente sul lato frontale, come già visto,
mentre sul lato sinistro l’unico controllo
al quale si potrebbe avere frequente
necessità d'accesso a macchina accesa
è la comoda rotella di regolazione del
volume audio, posizionata molto vicino
allo spigolo anteriore.
Entrambi i modelli adottano un'eccel¬
lente tastiera italiana, con 84 tasti a
grandezza naturale e con simbolo Euro:
la sensazione che si prova durante la di¬
client di posta elettronica (nello specifi¬
co Internet Explorer e Outlook Ex¬
press); gli altri due sono programmabili
tramite l'apposita utility Acer Launch
Manager preinstallata. L'utente potreb¬
be comunque scegliere di modificare la
funzione di tutti e quattro i pulsanti e
selezionare anche per i primi due altret¬
tanti programmi a scelta tra quelli utiliz¬
zati piu di frequente. Il touchpad inte¬
grato è ampio, efficiente, dettagliata-
mente personalizzabile e dotato anche
di un tasto per la funzione di scrolling,
posizionato immediatamente al di sot¬
to
Il display a matrice attiva, che si tratti
di un semplice (si fa per dire) 12,1 " pol¬
lici come nel caso del TM200T o di un
meraviglioso 14,4" come quello adotta¬
to dal TM522TXV, garantisce comun¬
que una perfetta nitidezza d'immagine
con luminosità e contrasto impeccabili.
no su processore Intel,
Celeron o Pentium III
SpeedStep. ed adottano
un chipset Ali. L'adattato¬
re grafico è invece un ATI
Rage Mobility AGP, con 4
MB di memoria nel caso
del 200T e 8 MB nel caso del 522TXV
La risoluzione massima supportata, a
16 milioni di colori, è di 1024x768 per il
14,4” del 522 e di 800x600 per il 12,1 "
del 200. Entrambi i portatili supportano
inoltre una risoluzione sul monitor
esterno di 1024x768 pixel con funziona¬
lità DualView, per l'utilizzo simultaneo
del LCD integrato e del CRT collegato.
Il sistema audio è un SoundBlaster
Pro compatibile PCI 16 bit ad alta fe¬
deltà, con altoparlanti e microfono inte¬
grati, manopola per la regolazione del
volume in uscita, ingressi per microfo¬
no e linea audio esterna ed uscita per
altoparlanti o cuffie.
Il disco rigido adottato su entrambe
è un ottimo IBM Travelstar Ultra
ATA/33, da 5 GB nel 200T e da 12 GB
nel 522TXV. L'unità è protetta da un si¬
stema interno di assorbimento degli ur¬
ti e può essere estratta dal suo vano
102
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
Acer TravelMate
anteriore tramite la rimozione dello
sportellino di protezione, dotato di una
vite di bloccaggio, e tirando con forza la
robusta linguetta apposita incorporata
nel drive.
La batteria del 200T è di tipo Nichel-
Metal Hydride. Nulla a che vedere - lo
ricordo - con il vecchio Nichel-Cadmio
niente effetto memoria, quindi, e dura¬
ta media decisamente superiore a quel¬
la dei citati, obsoleti pack di alimenta¬
zione. Questo modello garantisce in ef¬
fetti una considerevole auto¬
nomia al portatile, pari a circa
3 ore. Non siamo comunque
ancora ai livelli delle più co¬
stose batterie al Litio, più leg¬
gere ed efficienti, come quel¬
la adottata nel TM522TXV,
con ben quattro ore di auto¬
nomia. Entrambi adottano il
sistema di Advanced Power
Management. Tutti e due i
modelli integrano infine uno
slot PC-Card tipo III (o due ti¬
po II) con supporto Zoomed-
Video.
Sulla superficie inferiore
dei due notebook è possibile
accedere all'ampio vano me¬
moria. per l'eventuale installa¬
zione di ulteriore SDRAM o
sostituzione di quella in dota¬
zione. rimuovendo uno spor¬
tellino dotato di vite di bloc¬
caggio. Lo stesso dicasi per il
piccolo slot dell'unità mini
PCI L'unità Acer Media - vale
a dire il lettore CD-ROM nel
caso del TM200T e DVD-
ROM nel caso del TM522TXV
- e la batteria possono invece
essere più facilmente estratte
semplicemente agendo sugli appositi
nottolini di bloccaggio.
Il software in dotazione comprende,
oltre al sistema operativo Windows 98
SE. l'antivirus PC-Cillin 98. l'utilità di
diagnostica PC-Doctor ed il sistema
proprietario di recovery Acer Time Ma¬
chine.
Conclusioni
È sufficiente, secondo voi, raccoglie¬
re ed assemblare quanto di meglio oggi
la tecnologia informatica metta a dispo¬
sizione in termini di componentistica
per ottenere un computer portatile ve¬
ramente riuscito? Il pedale dell'accele¬
ratore troppo premuto nella direzione
delle "quantità" sta togliendo al merca¬
to un po' il senso della reale qualità dei
prodotti. Siamo abituati a vedere ovun¬
que pubblicità di macchine notebook o
desktop con grandi strilli riguardanti il
processore integrato, la quantità di me¬
moria a disposizione, il disco rigido e
poco di più. D'altronde quello che il
mercato vuole, le aziende offrono; e il
mercato vuole tutte le ultimissime no¬
vità. comunque e subito.
I produttori sono quindi costretti ad
affrettarsi nel modificare i propri listini
ad un ritmo insostenibile e troppa poca
attenzione è ormai riservata alla possi¬
bilità di realizzare un sistema che sia
veramente qualcosa di più della sempli¬
ce somma delle singole parti. Da parte
dei consumatori, poi. sembra inesora¬
bilmente venire meno la capacità di rile¬
vare le reali differenze tra due modelli
altrimenti non distinguibili se giudicati
m base alla sola configurazione.
La realizzazione di un computer por¬
tatile - summa massima della tecnolo¬
gia più avanzata e dell'ingegnerizzazio-
ne, tanto a livello delle singole compo¬
nenti quanto nell'efficacia dell'interfac¬
ciamento con l'utente, nella praticità,
nella sicurezza e nella piacevolezza de¬
sign - dovrebbe quindi rappresentare
non solo un utilizzo passivo dello stato
dell'arte informatica, ma parte integran¬
te e importante essa stessa di quest'ar¬
te. Ed è proprio questa la sensazione
che si prova nell'utilizzare, nel toccare,
nel guardare i notebook di cui ci siamo
ora occupati.
Il successo dei prodotti Acer dipende
forse in gran parte da questo Personal¬
mente sono un estimatore dei portatili
di questo marchio e ritengo che questi
sistemi abbiano qualcosa di speciale.
Una piccola marcia in più che forse non
saprei meglio definire. Sarà probabil¬
mente il rapporto qualità/prezzo fuori dal
comune, e la qualità nel caso di questi
portatili è soprattutto sinonimo di affida¬
bilità, robustezza, eleganza e praticità.
Sarà anche questo mobile cosi riuscito,
piacevole al tatto, leggero e comodo da
utilizzare o l'affidabilità complessiva che
viene da una grandissima esperienza
nel campo. 0 forse l'insieme di tutte
queste cose e di altre ancora.
I due portatili appena visti rappresen¬
tano egregiamente l'ampia gamma di
soluzioni offerte dalla serie TravelMate:
due differenti tipologie di prodotto, indi¬
rizzate quindi a target differenti, che po¬
trebbero ad esempio rappresentare gli
strumenti di lavoro ideali per il mercato
SOHO nel caso del 200T e per il campo
aziendale e delle presentazioni nel caso
del 522TXV.
I notebook vengono forniti con un
anno di garanzia internazionale, con
possibilità di estensione a tre anni con
l'offerta Acer Advantage. Sono dotati di
manuali in italiano, CD di recovery ed
alimentatore con cavi «e
Vano memoria e slot mini-PCII Entrambi i modelli installano 64 MB di memoria espandibili Imo a 512 MB L accesso al
vano memoria, cosi come quello allo slot mini PCI. è consentito sul lato interiore del mobile, previa rimozione di una vite
per ciascuno dei due sportellini di protezione
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
103
di Pierfrancesco Fravolini
Acer Veriton 7100
La parola Veriton fa subito pensare al
bel computer Acer, quello con lo scher¬
mo piatto LCD, al computer racchiuso
tutto nello schermo, ad una macchina
avanzatissima ed estremamente funzio¬
nale, Ma nel catalogo Acer alla parola
Veriton sono associati anche alcuni
computer più tradizionali, come il 5100
e il 7100, di cui state leggendo la prova
Si tratta di un computer di fascia eco¬
nomica, caratterizzata da un’ottima co¬
struzione generale, una estetica ricerca¬
ta e ottime prestazioni. Vediamo queste
caratteristiche più in dettaglio.
Costruzione
Il Veriton 7100 si presenta come un
normale computer midtower caratteriz¬
zato però da un'estetica davvero inte¬
ressante In effetti non si tratta del soli¬
to mobile più o meno grigiastro, più o
meno parallelepipedo delle solite di¬
mensioni. Cioè, si. le dimensioni sono
le solite, ma il disegno del mobile e l'ac¬
costamento dell’azzurro carta da zuc¬
chero con il beige rende il tutto piutto¬
sto elegante Tra l'altro alcuni particola¬
ri. come il tasto di accensione color me¬
tallo. il profilo arrotondato del frontale e
il disegno della fessura del floppy con¬
tribuiscono notevolmente ad ingentilire
l'aspetto di questa gradevole macchina.
li mobile consente di montare ben
tre unità da 5 pollici e un quarto sul
frontale; potremo perciò aggiungere al
lettore CD-ROM in dotazione anche un
masterìzzatore e avanzerebbe ancora il
posto per un hard disk removibile o per
un modulo di ingresso audio tipo quello
della SoundBlaster Live!.
Sulla parte bassa del frontale trovia¬
mo una fessura con l'ingresso per il mi¬
crofono e l'uscita per la cuffia. Sarà
quindi possibile utilizzare una cuffietta
con microfono o un altro dispositivo di
ascolto audio senza dover compiere
strani contorsionismi dietro la scrivania
per effettuare i collegamenti. Allo stes¬
so modo sempre sul frontale troviamo
anche due prese USB, che si aggiungo¬
no alle due presenti sul posteriore del
case, e che tra l'altro vengono subito
occupate da mouse e tastiera, che sono
ambedue di tipo USB.
Sulla parte posteriore del mobile tro¬
viamo le classiche prese di collegamen¬
to, cioè due seriali, una parallela, le due
USB, gli ingressi e le uscite audio (l'in-
104
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Acer Veriton 7100
Acer Veriton 7100
Costruttore e distributore:
Acer Italy srl -
Centro Direzionale Colleoni Pai Perseo
Via Paracelso. 12-20041 Agrate Brianza (Mi)
Tel. 039 68.42.42 - Fa* 039.68.42.387
www.acer.it - intowaeer.r:
Prezzi
Vt 716F - Pentium III 733, 128 MB, Win 98
L 2.490.000
Vt 716F - Pentium III 733. 128 MB. Wn 2000
L. 2 690 000
Vt 718F - Pentium III 800, 128 MB, Win 98
L. 2.690 000
Vt 718F - Pentium III 800. 128 MB, Win 2000
L 2 890 000
Vt 1GHZ - Pentium III 1 GHZ. 128 MB. Win 2000
L 4.590 000
Prezzi al pubblico Iva esclusa, listino Novem¬
bre 2000
gresso del microfono è duplicato), la
presa joystick, mouse e tastiera. Inoltre
troviamo anche una presa per il collega¬
mento alla rete, di tipo RJ 45 mentre
l'hardware corrispondente è integrato
sulla motherboard. Quest'ultima è una
Baby ATX di marca non meglio identifi¬
cata, e supporta tre slot PCI e uno slot
AGP 4x. Il collegamento con le memo¬
rie di massa utilizza lo standard IDE Ul¬
tra DMA 100, per transfer rate teorici fi¬
no a 100 MB al secondo. Il chipset uti¬
lizzato è l'Intel 815. con audio e video
Il mobile consente di
montare bene tre unità
da 5 pollici e un quarto
sul frontale, potremo
perciò aggiungere al let¬
tore CD-ROM m dota¬
zione anche un maste-
nzzatore e avanzerebbe
ancora il posto per un
hard disk removibile o
per un modulo di ingres¬
so audio tipo quello del¬
la SoundBlaster Live'
integrati. In questo
caso però la sche¬
da video presente
sulla motherboard
è disabilitata ed è
stata sostituita da
una scheda video
Acer basata sul
chip TNT
Sulla scheda è
montata una
DIMM da 128 me¬
gabyte. ma la me¬
moria totale può
essere espansa fi¬
no a 512 mega.
mentre i processo¬
re è un Pentium III,
con 256 k di ca¬
che. Il 7100 può
essere acquistato
in varie configura¬
zioni che differisco-
] (■"-£.!!1 1'- i 1 I - i 1 I I i
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li 1; i 1.1, i, I, i, 1.1,1, i, i.
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TTTTTTTTTTTT
n
La tastiera 6 davvero particolare Oltre ad essere beige e azzurro carta da zucchero, e riprendendo quindi i colon del case del computer, utilizza l'interfaccia USB.
piuttosto della tradizionale mini-din, e presenta numerosi tasti aggiuntivi che permettono di accedere a varie funzioni programmabili dall'utente
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
105
Acer Veriton 7100
Sulla pane bassa del fronta¬
le troviamo una fessura con
l'ingresso per il microfono e
l'uscita per la cuffia Sarà
quindi possibile utilizare
una cufhetta con microfono
o un altro dispositivo di
ascolto audio senza dover
compiere strani contorsioni¬
smi dietro la scrivania pei
effettuare i collegamenti
Allo stesso modo sempre
sul frontale troviamo anche
due prese USB. che si ag¬
giungono alle due presenti
sul posteriore del case, e
che tra l'altro vengono subì
lo occupate da mouse e ta¬
stiera, che sono ambedue
di tipo USB
sione" per il collegamento di una peri¬
ferica aggiuntiva.
Il software incluso
La dotazione di programmi del com¬
puter è piuttosto scarna. Oltre al siste¬
ma operativo vengono forniti di serie
solo un antivirus (PC Cillin 98) e Pc-
DOCTOR 3. oltre ad una suite di pro¬
grammi per la gestione della rete.
Utilizzo
A parte la piacevolissima veste este¬
tica, questo computer Veriton 7100 si è
fatto apprezzare anche per l'ottimo fee¬
ling che riesce a trasmettere all'utilizza-
tore e alla notevole velocità generale,
sia del processore che dei dischi. Si ve¬
de che è una macchina equilibrata,
adatta a tutti gli usi, anche gravosi. In¬
nanzitutto la tastiera è comodissima,
con una buona "percezione" dei tasti
digitati ed un ottimo feedback. Anche il
mouse scivola bene ed appare dal dise¬
gno ergonomicamente riuscito. La posi¬
zione frontale di alcuni ingressi e uscite
audio (microfono e cuffie) facilita note¬
volmente il collegamento non stabile di
una cuffia dotata di microfono (per col¬
legamenti telefonici via Internet o per le
vostre chattate in voce con NetMee-
tmg) mentre le due prese USB, sempre
sul frontale permettono di collegare fa¬
cilmente periferiche USB come fotoca¬
mere digitali, telecamere, drive Zip ecc.
Riguardo ad un uso "casalingo” di
questo computer c'è da dire che la ve¬
locità del processore e della scheda
grafica, unita ai 128 mega di ram, per¬
mette di fruire della migliore qualità nei
videogiochi, mentre le stesse caratteri¬
stiche consentono un'ottima usabilita
del sistema anche come stazione grafi¬
ca a basso costo o sistema di editing
no anche per la velocità del processore,
che può andare da 733 MHz fino a 1
GHz. La dotazione standard include, ol¬
tre ai 128 mega di ram anche un hard
disk Seagate da 15 Giga e un lettore
CD-ROM 48x. Nella versione con pro¬
cessore da un giga è invece montato
un masterizzatore per CD-R e CD-RW
Inoltre il sistema operativo può essere
Windows 98 SE, Windows NT o Win¬
dows 2000 a seconda della configura¬
zione scelta.
La tastiera è davvero particolare. Ol¬
tre ad essere beige e azzurro carta da
zucchero, e riprendendo quindi i colori
del case del computer, utilizza l'inter¬
faccia USB, piuttosto della tradizionale
mini-din, e presenta numerosi tasti ag¬
giuntivi che permettono di accedere a
varie funzioni programmabili balbuten¬
te. Alcuni tasti consentono di attivare la
riproduzione del CD, quando si inseri¬
sce nel drive un CD musicale, con salto
Sulla parte posteriore
del mobile troviamole
classiche prese di colle¬
gamento. cioè due seria¬
li, una parallela, le due
USB. gli ingressi e le
uscite audio fi'ingresso
del microfono e duplica¬
to!. la presa / oystick.
mouse e tastiera Inoltre
troviamo anche una pre¬
sa per il collegamento al¬
la rete, di tipo RJ 45
mentre /'hardware corri¬
spondente è integrato
sulla motherboard
brano avanti e indietro ecc Altri con¬
sentono di attivare il browser Internet,
inoltre una manopola consente di au¬
mentare o diminuire il volume degli al¬
toparlanti collegati al computer Anche
il mouse riprende i colori classici di que¬
sto computer, ed
anch'esso adotta
l'interfaccia USB
per il collegamento
al computer. Sa¬
rebbe stato carino
se la porta per il
mouse fosse stata
montata sulla ta¬
stiera, in maniera
da avere un solo fi¬
lo dalla scrivania fi¬
no al computer
Sappiamo infatti
che. normalmente
sotto alla scrivania
dove vengono
montati degli ela¬
boratori elettronici
si hanno tantissimi
cavi, troppi e di¬
sposti in maniera
troppo caotica, e la
cosa rende piutto¬
sto disagevole una
eventuale “escur-
106
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Acer Veriton 7100
Processore Processore Pentium® III di Intel® Chipset Intel 815e Memoria di
sistema SDRAM PC-100/PC-133, espandibile a 512MB con tre zoccoli DIMM. Grafica
La motlieiboaid uti¬
lizzala è una Baby
ATX, di matea non
meglio identificala,
e supporta tre slot
PCI e uno slot AGP
4x Il collegamento
con le memorie di
massa utilizza lo
standard IDE Ultra
DMA 100, per tran¬
sfer rate teorici tino
a 100 MB al secon
do II chipset utiliz¬
zato è l'Intel 815,
con audio e vìdeo
integrati In Questo
caso però la scheda
video presente sul¬
la motherboard è
disabilitata ed è sta¬
la sostituita da una
scheda video Acer
basata sul chip
TNT
Caratteristiche tecniche
Grafica integrata con risoluzione fino a 1600x1200, colore a 8bit e frequenza di refresh a
85Hz.; Scheda AGP 4x opzionale Geforce256 Schede audio Controller audio PCI posizio¬
nale 3D AC'97 e codec audio AD1881 16bit compatibile Sound Blaster, integrati Interfac¬
cia di rete Scheda di rete Ethernet 10 Base-T o 100 Base-TX integrata con WOL (Wake
On LAN)* BIOS Acer® PnP BIOS 4.0 con SM BIOS 2.3 Compatibilità WfM 2 0, PCI
2.2. ACPI 1.0, APM 1.2 I/O d'interfaccia Porte I/O sul fronte: , 2 x porte USB (Universal
Serial Bus), 1 x presa jack di ingresso microfono, 1 x presa jack di uscita cuffie. Porte I/O
sul retro: 2 x porte USB (Universal Serial Bus), 1 x porta per tastiera PS/2, 1 x porta per
mouse PS/2, 1 x porta parallela. 1 x porta seriale, 1 x porta VGA, 1 x porta Line In, 1 x por¬
la Line Out, 1 x porta MIDI/Game, 1 x porta (LAN) RJ-45. I/O di espansione 3 x PCI - 1 x
AGP Dispositivi ottici: Scelta tra Unità CD-ROM 48X, Unità DVD-ROM 8X. Unità CDR-
W 8x4x32 Memoria: 6 alloggiamenti totali Disco rigido: Ultra DMA ATA-66 a partire da
15GB Dimensioni 424(P)x200(L)x414 (A) Alimentazione Alimentatore Switching
200W Gestione dell'energia Compatibile ACPI Sistema operativo installato Micro¬
soft® Windows® 98/2000. Applicazioni (Opzioni): MS Office 2000 Small Business Edi-
tion o Word 2000. Software di gestione LANDesk Client Manager. Strumenti anti-vi-
rus PC-cillin® Programmi diagnostici PC-Doctor Certificazione: Microsoft® Win¬
dows® 98/2000 Compatibilità di sistema PC '99, NSTL Y2K, ENERGY STAR® Certifi¬
cazione di sicurezza: CE
Le prese USB ed audio poste sul frontale sono
montate su una schedina di circuito stampato, che
e montata a ridosso della parte anteriore del case,
e collegata alla piastra madre tramite due cavetti
separati,
audio o video non lineare (in questo ca¬
so però si dovrà montare una scheda di
acquisizione video o un sistema di let¬
tura video USB).
In conclusione, questo Veriton 7100,
in una qualsiasi delle configurazioni di¬
sponibili. è un ottimo computer, che ab¬
bina ad una grande usabilità e velocità
anche una veste estetica che non pas¬
sa certo inosservata. Tra l'altro si tratta
di un computer piuttosto economico,
soprattutto se si considera la dotazione
hardware, sicuramente al di sopra della
media.
MS
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
107
di Alessandro Pette
Teac Portable
CD-ROM Drive
Distributore:
Artec SpA
Via degli Aldobrandeschi 47,
Roma
lei: 06\665001 •
Fax: 06166418380
http:/Avww.artec.it
e-mail assistenza:
support@artec.il
e-mail vendile- salesOartec il
Prezzi (IVA esclusa):
Teac CD-210PUK-
inlerlaccia USB Lit. 290.000
Teac CD-224PUK -
Interfaccia USB Ut 360 000
Teac CD-224PEK -
interfaccia PCMCIA Lil 309.000
Teac Portable
CD-ROM Drive
CIA, costa poche decine di migliaia di
lire, ma per il cd-rom si era costretti a
sborsare una cifra considerevole ri¬
spetto a qualsiasi altra periferica di in¬
put. Ma poniamo l'ipotesi di un altro
caso, molto diffuso in realtà che riguar¬
da il luogo di utilizzo del nostro benea¬
mato portatile. Se fossimo dei viaggia¬
tori incalliti e l'aereo è il nostro mezzo
di spostamento preferito, saremmo co¬
stretti a non poter usare il portatile du-
Se dovessimo fare una classìfica de¬
gli oggetti che meno risentono della
frenetica ed esponenziale crescita tec¬
nologica, forse al primo posto potrem¬
mo metterci ì pc portatili In effetti
questi oggettini proprio perché molto
costosi e tecnologicamente molto sofi¬
sticati, sono destinati ad una vita me¬
dia di gran lunga superiore rispetto ai
loro fratelli maggiori. Per questo moti¬
vo, anche se oggi basta sborsare poco
meno di 3 milioni per avere un "all in
one", molti sono gli utenti che pos¬
seggono felicemente un portatile, ma¬
gari di qualche anno fa, senza per altro
rinunciare alle prestazioni finali dell’og¬
getto. visto che le applicazioni utilizza¬
te in viaggio non hanno bisogno neces¬
sariamente di molte risorse. Unico
neo. in alcuni casi, è la mancanza di
tutte quelle periferiche di l\0 tipiche
dei sistemi desktop, come il modem
fax oppure un lettore di cd-rom, che ne
completerebbero le funzionalità gene¬
rali. Oggi un modem fax, magari PCM-
Aperto lo sportellino copri CD si noli II gruppo di lettura laser dalle dimensioni estremamente ridotte e par¬
ticolarmente raffinato,
108
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Teac Portable CD-ROM Drive
rante la fase di viaggio perché il lettore
di cd-rom potrebbe interferire con le
elettroniche di bordo. Anche in questo
caso saremmo costretti a scegliere
una macchina priva del driver a lettura
laser In realtà i casi posso essere in¬
numerevoli, come quelli emersi, ad
esempio, durante una amichevole chic-
chierata con il nostro beneamato ADP.
Potremmo essere in possesso di un pc
di quelli ultraslim e ultra potenti, mac¬
chine preziose dal costo inversamente
proporzionale alle dimensioni ed al pe¬
so ma senza il necessario spazio per
ulteriori driver come floppy o il lettore
di cd, oppure potremmo essere inte¬
ressati a fornire di un ulteriore lettore
di cd il nostro desktop, magari fresco
di up-grade con un masterizzatore. In
questi casi la Teac, famosissimo pro¬
duttore nipponico di componenti elet¬
tronici e leader nella costruzione e di¬
stribuzioni no solo di apparecchiature
audio consumer ma anche di periferi¬
che per PC, ci offre ad un prezzo deci¬
samente basso un cd-rom portatile,
dalle ottime prestazioni e con interfac¬
cia universale USB.
Connettore multipolare ultrapiatto per connettere via USB il cd-rom al nostro pc
Spazio, prima di tutto
La prima impressione che ho avuto
nel maneggiare l'argenteo drive è quel¬
la di uno scatolotto robusto e pesante
rispetto alle sue dimensioni. 280
grammi son pochi ma sono tutti dentro
a uno chassis ben rifinito di appena
130 x 16(1) x 146 mm. Millimetri, que¬
sto è l'unità di misura riportata sul ma¬
nuale e questo fa capire quale sia stato
l'intento in casa Teac: ridurre le dimen¬
sioni mantenendo la funzionalità di un
normale lettore di cd-rom. Bello e ro¬
busto. sembra un ciclope in miniatura
con il suo occhio centrale che guarda il
cd girare. Un inserto di plastica nera a
forma di ala, tra lo sportello di carica¬
mento del cd e lo chassis che ne con-
Teac CD-224PEK con interfaccia PCMCIA
•»
Questo driver riprende
esteticamente la veste del
fratellino minore CD-210PUK,
ma tecnicamente risulta di¬
verso. Prima di tutto il tipo di
collegamento tradisce la sua
predilezione per i pc portatili,
data l'ingombrande scheda
pcmcia di tipo II da inserire
nell'apposito slot. La velocità
di trasferimento dati di
3,6MB, ed è nettamente su¬
periore rispetto ai 1.5MB del
fratello, anche se in realtà la
connessione USB risulta co¬
munque più veloce. Anche
questo driver è compatibile
con Win95\98\2000 e viene
fornito in bundle con il solito
manuale multilingue e un
floppy per i driver d'installa¬
zione. Per il resto i due driver
sono da considerarsi identici
e anche il CD-224Pek risulta
essere affidabile e robusto
come il CD-210PUK. Il prez¬
zo, anche in questo caso si
aggira intorno alle 309.000
Iva esclusa
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
109
Teac Portatile CD-ROM Drive
Sul lato sinistro il controllo del volume, l'uscita cuttia e il comando di apertura.
tiene l'elettronica, lo rendono stilistica-
mente leggero e slanciato, Ai lati del
lettore troviamo il controllo del volu¬
me, il minijack femmina per le cuffie e
il pulsante per aprire meccanicamente
il coperchio del lettore. Davanti due ta¬
sti per attivare o fermare la riproduzio¬
ne direttamente dal driver. Infine sul
retro c’è il connettore multipolare da
utilizzare con il cavo a corredo, che ter¬
mina con un connettore USB standard.
Tutto qui; semplice, sobrio ed estetica¬
mente minimalista, ma molto funziona¬
le; c'è tutto quello che serve e basta.
Anche lo spazio per il led di colore ver¬
de è stato minimizzato: basta tenere in
cosiderazione il tempo di accensione
per capire se il lettore sta leggendo il
supporto oppure se il supporto inserito
risulta sporco. IL CD 210 PUK, questo
11 suo vero nome in codice, è compati¬
bile con i cd in formato DA, CD-ROM
mode 1 e mode 2, CD-I, Video-CD, CD¬
ROM XA Mode 2 (Form1-Form2), CD-
R, CD-RW PhotoCD, CD Extra e CD-
Text: in poche parole è compatibile
con tutti i formati ad oggi disponibili,
ed accetta cd dal diametro che va da
12 cm, ossia quello standard, a 8 cm.
La curiosità, ovviamente, è tutta rivolta
alle prestazioni che sulla carta si dimo¬
strano di tutto rispetto. La velocità di
trasmissione dati è di 642 Kbytes fino
a 1.500 Kbytes al secondo, ossia come
un lOx, mentre il Burst USB è al mas¬
simo di 1,5 MB\s, mentre bisogna
aspettare un massimo di 15 secondi
prima che il bel driver entri a regime
con il supporto inserito. Il buffer dati è
di 128KB, pochini in realtà, ma suffi¬
cienti per una normale applicazione. In
questo caso, ossia nel caso in cui
avessimo connesso il CD-ROM via
USB, l'alimentazione viene fornita tra¬
mite il pc e varia di un 5% da +5V,
con un assorbimento pari a 0,5 A.
L'unità viene fornito a corredo di un ca¬
vo USB per la connessione al PC, un
manuale in italiano semplice ed esau¬
stivo, più un floppy e un cd-rom per
l'installazione dei relativi driver e utility.
Nel caso in cui avessimo Win 2000 co¬
me sistema operativo, il manualetto ci
suggerisce che non bisogna effettuare
nessun tipo di installazione dei driver
che verranno aggiornati automatica-
mente dal nostro SO. Infine il driver
viene garantito per un anno dalla casa
madre e comunque per un uso conti¬
nuativo di circa 50.000 ore prima di
presentare una qualsiasi forma di mal¬
funzionamento.
La prova
Dopo aver letto le specifiche tecni¬
che era d'obbligo cercare di strappare
un record difficilmente raggiungibile in
questo settore: ottenere in pratica gli
stessi risultati letti sulla carta. In realtà
pur confrontando i dati ottenuti con un
semplice programma di benchmark, il
lettore si è dimostrato affidabile e mol¬
to veloce nell'uso di tutti i giorni, addi¬
rittura più veloce in accesso ai dati del
mio cd interno al portatile. Mi ha lette¬
ralmente impressionato la capacità del
drive nel riconoscere con estrema di¬
mestichezza e semplicità anche i cd
masterizzati, alle volte di difficile ac¬
cesso. Appena inserito il supporto, ba¬
stano veramente un paio di secondi
prima che l'icona relativa al drive si ag¬
giorni con il titolo del contenuto del cd
Anche la velocità di trasferimento ri¬
specchia quanto scritto sul manuale.
Incredibile! Tutto fila liscio come non
mi era mai capitato e nonostante mia
moglie si fosse impegnata a prendere
con la macchina tutti i tombini della ca¬
pitale, il cd non ha perso un colpo, con¬
tinuando imperterrito nella riproduzio¬
ne della mia musica preferita, peraltro
con un ottima qualità di ascolto.
Per molti
ma non per tutti
A conti fatti comprare un driver co¬
me il CD-210PUK è un affare sotto tut¬
ti i punti di vista. Veloce e affidabile,
bello a vedersi e non per ultimo legge¬
ro e estremamente piccolo; si può infi¬
lare comodamente nella borsa del no¬
stro portatile, risultando un comodo
compagno di viaggio là dove si neces¬
sita di un driver a lettura laser, Il tutto
ad un prezzo decisamente basso, da
far diventare verdi d'invidia la maggior
parte della concorrenza.
A tutto questo c'è da aggiungere
che è in distribuzione da pochi giorni
anche la versione 24x (CD-224PUK)
sempre dotata di porta USB per chi
non sottovaluta affatto II fattore velo¬
cità.
«e
no
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
^ Internet - Eros A
Internet - Cinema
Internet - 1 luoghi: Napoli
Internet - Trovare leggi e sentenze grati
^ Internet - Libri «/
Internet - Calcio
Internet - Giocolieri
Internet - Musica I
Internet - Imparare l’inglese
Internet - Viaggiare in Italia
una collana
di volumi per
navigare a gonfie vele
tra le risorse della Rete.
I Siti migliori, gli approfon¬
dimenti, le interviste con i
Allegato a ciascun
volume un CdRom con:
bookmark con centinaia di siti
oltre 100 megabyte
di software
• kit di collegamento
gratuito a Internet
protagonisti, per svelare tutti --■-*—— .
i segreti di Internet. Nelle migliori librerie e nei computer shop I I Vy^vL I
di Raffaello De Masi
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r^r'i
rrt>m «*d» n- •*•*
lVnx
UomiogbY ri-9-ol domg
Il software
adatti per la produzione del risultato rac¬
cogliere e organizzare il materiale pro¬
dotto. A fronte di ciò il lancio del proget¬
to previsto dal Ministero della Pubblica
Istruzione nell'ottica del sostegno
dell'introduzione di nuove tecnologie
nella scuola si era trovato, all'inizio, par¬
zialmente privo di risorse di complemen¬
to. come software di sviluppo e tool di¬
dattici essenziali
Ma i due anni trascorsi tra il varo defi¬
nitivo del progetto funzionale (dotazione
di attrezzature multimediali alle scuoleI e
oggi hanno permesso di veder compari¬
re, sul mercato, una sempre maggior
messe di software dedicato o di svilup¬
po, che ha dotato l'insegnante di più ar¬
ticolati tool di supporto per la riuscita del
progetto.
Leader in questa missione è stata
Lynx, software house dotata di ampia
esperienza e di provata conoscenza dei
problemi didattici; nell'ampio catalogo di
questa casa abbiamo scelto tre pacchet¬
ti che, per versi diversi, più si attagliano
alle esigenze di questo nuovo corso del¬
la didattica e, in senso più ampio, della
vita scolastica. Il risultato di tale "visita "
lo vedete in queste pagine.
didattico di Lynx
L'introduzione e l'utilizzo di nuove
tecnologie nella scuola hanno comporta¬
to una completa ridefinizione della figura
e della funzione dell'insegnante; da
semplice “dispensatore di sapere " è
passato a compiti ben più articolati e di¬
versi, come organizzatore del lavoro con
i ragazzi e tutor d'esperienze, rimanendo
in tal modo, e al contrario di quanto so¬
stenuto da figure ancora tradizionalmen¬
te legate alla vecchia concezione di
scuola, ancora la figura centrale per pro¬
durre e gestire nuovi itinerari didattici.
L'insegnante deputato a utilizzare e
sviluppare queste nuove tecnologie avrà
bisogno, in questo modo, di affrontare
diverse fasi progettuali e innovative, co¬
si individuate: proporre attività stimolanti
e capaci di coinvolgere l'attenzione di
gruppi di allievi o di tutta la classe con¬
durre gli allievi all'individuazione e allo
sviluppo di progetti autonomi, atti a rap¬
presentare idonei strumenti di lavoro fa¬
vorire le occasioni di cooperazione tra al¬
lievi e gruppi, e gestire in maniera frut¬
tuosa le negoziazioni tra gli stessi, gesti¬
re le diverse fasi del lavoro, svolte in se¬
rie o in parallelo dai gruppi a lui facente
riferimento utilizzare i mezzi tecnologici
Il software didattico di Lynx
Prodotto e distribuito da:
Lynx s.r.l
via 0spense. 60c
00154 Roma
tei 06-5743852
http^Mwrt.ImnxIab.com
e-mail inlo@linxlab.com
Prezzi VA inclusa (licenze Midi)
Iperbolario Web £ 100 000
MioMondoWeb £100000
Expó Web £ 150.000
112
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il software didattico di Lynx
Expò
Web
j^web
Il sistema per vedere la propria esposizione sul Web
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il primo dei software provati è Expò
Web, un software che permette di crea¬
re facilmente delle mostre-esposizioni
all'interno di un museo-negozio virtuale,
inserendo e collegando tra loro gli og¬
getti (testi, immagini, suono, video).
L'ambiente di lavoro, cosi come in
un vero museo, è organizzato in due
spazi di gestione e di utilizzo, corrispon¬
denti alle due attività fondamentali del
programma; lo spazio allestitore, nel
quale si progetta e si costruisce il mu¬
seo, e lo spazio di visita, nel quale ci si
muove all'interno delle stanze e si inte¬
ragisce con gli oggetti esposti. L’inter¬
faccia grafica, realizzata interamente in
3D, accentua la sensazione di lavorare
e passeggiare in un vero museo.
Nello spazio allestitore è possibile
stabilire il numero delle stanze e la lun¬
ghezza del "percorso", disporre gli
espositori e i passaggi tra le stanze, in¬
serire gli oggetti negli espositori, co¬
struire una scheda per ogni oggetto, in¬
serendo in essa descrizioni, commenti,
proprietà, creare percorsi alternativi a
quello spaziale, attraverso un più tradi¬
zionale tragitto ipertestuale. Questo da
parte di vista del progettista; per quel
che riguarda il visitatore, questi potrà
percorrere l'esposizione spostandosi da
una stanza all'altra, fermarsi e leggere-
consultare gli espositori, ingrandire gli
oggetti ed esaminare le loro schede,
tornare su propri passi, saltare da un
ambiente all'altro o da un punto all'altro
del museo utiliz¬
zando la mappa,
passare da un og¬
getto all'altro utiliz¬
zando appositi link,
eseguire ricerche.
Questa nuova
versione del
software permette
inoltre di esportare
in formato HTML
l'esposizione rea¬
lizzata. in maniera
da poter essere vi¬
sitata anche in In¬
ternet. e di realiz¬
zare anche pac¬
chetti EXE, per
consentirne la di¬
stribuzione su sup¬
porto magnetico o
attraverso canali di FTP. E' possibile
scegliere lo stile dell'esposizione tra
quattro ambienti prerealizzati, ed è al¬
tresì ammesso, all'interno di relazioni
e commenti, generare automatica-
mente link ad altri commenti (infatti,
ogni volta che in un commento com¬
pare il nome di un oggetto presente
nella mostra, viene generato automa¬
ticamente un collegamento). Ovvia¬
mente il concetto è trasferito in
avanti, con creazione di collegamen¬
ti ad altre esposizioni presenti sullo
stesso computer, su una rete locale o
su Internet. Inoltre questa nuova ver¬
sione presenta una moderna, nuova in¬
terfaccia grafica.
Le potenzialità
didattiche
*-VNX
‘—“•Or
S.
di Expò Web
Produrre collettivamente un iperte¬
sto riguarda diversi aspetti pedagogico-
didattici. I ragazzi imparano a lavorare
insieme e a condividere le risorse di¬
sponibili. percorrono fasi in cui l'appren¬
dimento è condiviso, ascoltano gli altri,
accrescono il senso di responsabilità,
sviluppano le problematiche relative al
tema prescelto, fanno emergere biso¬
gni cognitivi legati agli obiettivi da rea¬
lizzare, affrontano insieme le questioni
tecniche legate all'utìlizzo del computer
Expò Web è un software indicato
per tutte le attività scolastiche che pre¬
vedono delle presentazioni, anche col¬
legate alle materie che sono frutto di
un progetto autonomo. I ragazzi potran¬
no così mettere in mostra i loro lavori e
impareranno, guidati dagli insegnanti, a
progettare le loro mostre, classificando
e raggruppando gli oggetti, ricercando
dati e informazioni, organizzando mate¬
riali in forma ipertestuale, presentando
ai potenziali lettori il loro lavoro, e utiliz¬
zando. attraverso specifiche proposte
operative, il computer e i media ad es¬
so correlabili.
I ragazzi impareranno a utilizzare e a
strutturare in maniera corretta gli ele¬
menti a disposizione, corrispondenti ai
livelli che compongono l'esposizione
(stanze, espositori, proprietà degli og¬
getti).
Per ogni livello vi saranno, in senso
orizzontale, dei nodi da riempire; sarà
sufficiente realizzare collettivamente
delle semplici mappe concettuali
sull'argomento prescelto per realizzare,
IMO ('4M-
I software didattico di Lynx
La Piata
BitUilmo di Cflito
i • t.1* • cfK*HV« «n Ape»*
Unto cto qu**< quoto < r* «n Miti
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Aitine iCttto i |*««*rsn una f xiloli
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Aatee Leonetto de VW«
Cete Peiplaora
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Oto m !e«Ma
▼
I
in pochi passi, la struttura di base del
lavoro. Il passo successivo (la verifica)
sì effettua provando a inserire dei dati,
vale a dire riempiendo i nodi della strut¬
tura. Sovente la struttura dell'esposizio¬
ne emerge dall'argomento stesso (una
mostra storica avrà una strutturazione
essenzialmente temporale, mentre una
faunistica sarà basata su una classifica¬
zione zoologica o per aree geografiche).
Ma spesso particolari argomenti per¬
mettono di sviluppare strutture originali
e non prevedibili, e sarà compito dell'in¬
segnante utilizzare tali dati per realizza¬
re mappe creative interessanti.
Le mostre realizzate con Expò Web
sono, in realtà, delle vere e proprie reti
ipertestuali, in cui i legami sono generati
dalle caratteristiche degli oggetti; basti
pensare che, ogni volta che in un com¬
mento viene battuto il nome di uno degli
oggetti esposti, si genera automatica-
mente una "hotword", una ''parola cal¬
da”, con un link all'oggetto "puntato"
Con queste premesse Expó offre la
migliore soluzione per la realizzazione
di “percorsi multimediali" originali, at¬
traverso la gestione di un ambiente im¬
mediato e facilmente utilizzabile. La
realizzazione è rapida ed efficiente, sia
avendo già a disposizione prodotti da
"esporre", sia realizzandoli al volo. E
questo stimolo agli studenti, alla ricerca
del miglior materiale per questo prodot¬
to tanto accattivante, è certo cosa da
mettere nella dovuta evidenza.
114
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il software didattico di Lynx
MioMondoWeb MioMond
Il mondo disegnato dai ragazzi in Internet con un click
MioMondo Web è uno strumento di
authoring interattivo, che consente di
realizzare degli ipertesti in maniera
estremamente semplice; pensato per
lasciare la massima libertà di azione e
decisione agli studenti, è un software
grazie al quale è possibile inserire su
una mappa di base delle aree, delle li¬
nee, dei simboli, delle descrizioni, e
ogni elemento è collegabile a un altro e
rimanda a una scheda multimediale.
Con il programma si possono creare
atlanti multimediali, consultabili auto¬
nomamente anche da parte di chi non
ha il programma, creare
mappe grafiche multime- _
diali in formato HTML per
Internet, filtrare gli oggetti
e realizzare mappe temati¬
che dinamiche, creare col-
legamenti automatici tra
aree, linee e segnaposti,
creare collegamenti tra fi¬
le differenti, misurare di¬
stanze, tenere traccia del¬
le operazioni fatte attra¬
verso un LOG, personaliz¬
zare l'interfaccia per
l'utente finale, utilizzare
oggetti programmabili per
arricchire l'interazione con
l'utente e utilizzare editor
e pacchetti esterni per co¬
struire testi, immagini e
suoni!
Due modelli
per fasce diverse d’età
Rispetto a MioMondo Junior, rivolto a
bambini della fascia tra i 6 e i 10 anni.
MioMondo Web si rivolge a studenti dai
dieci anni in poi. In questa nuova versio¬
ne sono state modificate l'interfaccia e
alcune modalità di interazione, alcune
funzioni sono più sofisticate e, in com¬
plesso. MioMondo è un programma più
completo e con maggiori opzioni d'uso.
Una delle novità è oggi la netta distinzio-
Apn un mondo ^
creine uno nuovo
Inserisci un'icom .
il museo
{^&il fune ? ^ | li gelitene
*ì>!segni uni linei... -
K_ o un’ira
Irretisci li nappi, un lesto, un'imiglne. un video, un collegimento
*~SÌIvì questi nappi multimedii le.. ■
puoi pubbliarli su Internet In versione Html e
renderli eseguibile in versione exe
ne tra modulo autore e modulo
lettore. Con esso possono essere
creati eseguibili e si possono
esportare in formato HTML i pro¬
pri lavori. L'utente può decidere
quali software usare per l’editing
dei media, quale sfondo adottare,
quale lingua applicare, da quale
directory prelevare i materiali,
quale catalogo di segnalibri usare.
MioMondo Web consente di
raccogliere ed elaborare una gran¬
de quantità di informazioni, non¬
ché di scegliere la modalità di
presentazione favorita. La natura
ipertestuale del programma per¬
mette di costruire un'applicazione
della quale fanno parte non solo
gli elementi, ma anche le relazioni
tra gli elementi. Con MioMondo i
collegimento
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
115
Pw& wch# ,ns*n« un (ila Si un; 31 pronto
(ornilo JXJ
il piKO
liti medili e..
ernet In veti
vnlone exe
MioMondo Web viene utilizzato
nell'ambito del progetto "GOAL - Re¬
te di osservatori interattivi delle tra¬
sformazioni urbane lette dai bambini"
dell'Ufficio Speciale per la Città delle
Bambine e dei Bambini del comune di
Roma. Il progetto prevede la realizza¬
zione di 10 osservatori interattivi delle
trasformazioni urbane, collocati in al¬
trettante scuole delle periferia roma¬
na, con il coordinamento e la supervi¬
sione dell'Assessorato Politiche per il
Territorio - Ufficio Piano Regolatore
per le bambine e i bambini del Comu¬
ne di Roma.
Oumio. un Quaderno
simile alla realtà.
I ragazzi divengono allora "autori" di
documenti multimediali, sempre aggior¬
nabili e ampliabili.
Questa ultima caratteristica permette
di conservare traccia del lavoro svolto a
scuola nel corso dell'anno scolastico e di
renderlo fruibile a un numero potenzial¬
mente infinito di
utenti, oltre ad ap¬
prendere modi e
forme per la co¬
struzione di percor¬
si didattici, svilup¬
pare comunicazioni
alternative tra stu¬
denti e docenti,
sperimentare mo¬
dalità di apprendi¬
mento cooperativo,
imparare a pianifi¬
care e organizzare
le varie fasi del la¬
voro. Ad esempio,
MioMondo è uno
strumento ideale per permettere a inse¬
gnanti e studenti di progettare percorsi
didattici che possono essere anche rea¬
lizzati con gli strumenti tradizionali della
didattica, ma che dalle nuove tecnologie
traggono più ampia efficacia operativa,
per la piacevolezza insita nel mezzo uti¬
lizzato per lo sviluppo.
Qui puc- tcnvtr». mofléctr* *
le dimensioni * ii :
.1 . lo sii*.
ctrsuote d;
ogr» parola intronandola a uimoc
Dotton
collegamento
Suda pa^na dtttra tfiwvca puoi intanrt dada
WM'A Sa *U0(. sotto 1 tnyrw#
un» li'.Wii'U
Pa* laggsra fa *pi*g»r<o«« » una parola
trattaggiata. attr.» lo Scanna» Digitala qui «otto
a po» cucca sulla parola
Pa» strappala guasta pagina a xuriara do
capo, cucca auir icona in allo a dastra
ragazzi ridisegnano le mappe e le arric¬
chiscono anche con il loro contributo,
costruendo una vera e propria rete dei
luoghi personali, presentati in maniera
Iperbolario Web
Il dizionario multimediale in rete
E tre! Eccoci quindi a parlare di Iperbo-
lario, un programma progettato come au¬
silio nello studio delle lingue, caratterizza¬
to da due ambienti principali: un quaderno
per scrivere e leggere un testo e un dizio¬
nario multimediale, sempre disponibile
durante il lavoro sul quaderno. A lavoro
completato, quaderno e dizionario posso¬
no essere convertiti in formato HTML per
essere pubblicati su Internet.
Le definizioni possono essere correda¬
te da immagini, testi, video, audio, e pos¬
sono essere collegate ad altre definizioni
o ad altri dizionari. I link relativi possono
essere visualizzati anche in forma grafica.
In sintesi, in questo ambiente è possi¬
bile creare dizionari, collegati a quaderni,
consultabili anche da chi non possiede il
pacchetto principale, cercare parole in un
quaderno, in un dizionario, o in tutti i dizio¬
nari presenti, creare dizionari multimediali
in formato HTML, creare collegamenti au¬
tomatici tra parole dello stesso dizionario,
visualizzare termini derivati e una mappa
116
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il software didattico di Lynx
grafica dinamica dei collegamenti, e per¬
sonalizzare l'interfaccia per un utente fina¬
le,E' possibile anche utilizzare editor
esterni per testi, immagini e suoni, e te¬
nere traccia delle operazioni svolte.
Rispetto alla versione Junior, questa
release permette la realizzazione di dizio¬
nari da utilizzare all'Interno di testi, ed è
uno strumento , in questo senso, molto
efficace, indicato per attività più comples¬
se collegate alla riflessione linguistica.
Inoltre, è possibile, direttamente da Iper-
bolario, editare i media da collegare alle
definizioni. Il testo importato può essere
normalmente modificato e in esso posso¬
no essere aggiunte immagini. Il lavoro
può essere infine dotato di una runtime,
per la realizzazione di documenti.EXE, o
può essere esportato in formato HTML.
Conclusioni
La serie didattica
messa a punto da
Lynx, di cui questi tre
pacchetti sono solo
un esempio, si propo¬
ne. sul mercato della
scuola, come mezzo
di produzione e realiz-
Finalità del programma
Iperbolario Web è un
software indicato per
affiancare le attività di
approfondimento e ri¬
flessione linguistica che
si fanno normalmente a
scuola; quindi riconosci¬
mento delle categorie
grammaticali, delle for¬
me particolari (eccezio¬
ni, verbi), dell'uso quoti¬
diano dei termini, e di
quello dei termini lette¬
rari e scientifici. Si pos¬
sono costruire dizionari
tematici o di lingue stra¬
niere, lavorare sulla gra¬
fia delle espressioni, sul
loro significato o
sull'ascolto della pro¬
nuncia corretta. In que¬
sto modo lo studente,
sotto la guida dell'insegnante, può eser¬
citare le abilità di comprensione del testo
e di produzione orale e scritta, arricchire il
proprio vocabolario, produrre testi, co¬
struire reti, imparando anche a ricercare
dati e informazioni, trattare e usare i me¬
dia piu comuni, e imparare a usare in ma¬
niera migliore il computer.
Iperbolario permette, tra l'altro, di rea¬
lizzare una rete di legami ipertestuali tra
le parole, basati sul significato dei termi¬
ni, ma anche sul loro contesto d’uso, sul¬
la loro provenienza, sulle condizioni stori¬
che che ne hanno determinato la nascita.
In tal modo gli studenti sono portati a
pensare alle parole non come cose a sé
stanti, ma come entità dinamiche che
cambiano e si modificano continuamen¬
te. Corredando il testo con oggetti multi¬
mediali (immagini, filmati, suoni), si può
QuoM e una dirfaaralia
rafforzare la comprensione
del termine attraverso l'as¬
sociazione parola-immagi¬
ne.
Con questa base le prò-
Questa è una didascalia
poste di utilizzo del prodot¬
to sono molteplici, dai lavori
a carattere disciplinare, alla
realizzazione di pagine da
pubblicare su WWW, a pro¬
duzione di oggetti finiti da
distribuire ad altre scuole. Il
tutto è facilitato da un cano¬
vaccio già presente nel programma, che,
attraverso una sequenza di operazioni
(scrittura di un testo in un quaderno, im-
paginazione con immagini e suoni, analisi
del testo e scelta dei termini da inserire
in un vocabolario, scrittura delle definizio¬
ni, collegamento alle definizioni di imma¬
gini, suoni ecc, collegamento di quaderni
tra loro e, successivamente, di siti Inter¬
net a quaderni) porta in maniera sempli¬
ce alla produzione di un oggetto finito,
utilizzabile al di fuori dell'ambiente in cui
è stato realizzato.
zazione di progetti efficace e di valido aiu¬
to, specie per chi non ha grande dimesti¬
chezza con la macchina informatica. Il ri¬
sultato sono poi applicazioni facilmente
distribuibili, sia via Web sia come pro¬
grammi eseguibili, senza necessità di di¬
sporre del pacchetto originario. Proprio il
mezzo ideale per gli educatori che. dopo
l'introduzione massiccia della macchina
informatica e delle sue tecnologie, desi¬
dera avere a disposizione i tool più effi¬
cienti per recuperare interesse e parteci¬
pazione degli allievi. ws
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
117
di Raffaello De Masi
1
SSSSSo-»
• ssas»
pOSt»!' 00 '
| Compì»'*
del m» 9 M1,n0
• Aggiornpm® 0 ' 0
automatico
tSSÌSSn
(J) FlNSON
Finson Aquila V
La contabilità aziendale è impresa
non facile; il professionista incaricato di
attendere alla conduzione delle com¬
plesse operazioni di gestione di contabi¬
lità, di registrazione e verifica dell'IVA in
uscita e in detrazione, di ottimizzazione
e di verifica del magazzino, come pure
di tutta la serie di incombenze connes¬
se con le compilazioni della distinta di
base, la gestione della documentazione
commerciale, la tenuta dei registri e
delle rubriche di clienti, fornitori e agen¬
ti, la disponibilità e la compilazione della
modulistica.
Ancora, durante il lavoro, è necessa¬
rio avere a disposizione una serie di tool
essenziali, integrati nell'ambiente di la¬
voro stesso per evitare di dover accede¬
re a pacchetti esterni; quindi esigenza
di un word processor, di un foglio elet¬
tronico, un pacchetto di grafica com¬
merciale, di un'agenda, di un compilato¬
re di etichette, di un browser e di un
client di posta elettronica integrato, e di
una serie di tool minori, come rubriche
telefoniche, creatore di codici a barre,
sistema di archiviazione ottica di docu¬
menti per cui è necessario avere in co¬
pia l'originale. Questo e altro è Aquila,
pacchetto di prestigio del pur ampio
parco software di Finson, che, giunto
alla quinta edizione, si presenta con le
carte in piena regola per fornire al pro¬
fessionista tutto il supporto per la ge¬
stione completa aziendale, nei suoi
molteplici aspetti e nelle complesse
fasi, sovente interconnesse, non
sempre facilmente disponibili ad es¬
sere gestite omogeneamente con le
tradizionali tecniche cartacee
Aquila,
per una contabilità
aziendale facile
e completa
Aquila rappresenta la soluzione
1 ideale, pratica ed economica per
i la gestione della contabilità azien-
' dale. Il programma prevede la
possibilità di gestire la contabilità
ordinaria in lire e in euro, permette di
gestire fino a 100 aziende, ognuna con
un massimo di 99 magazzini piu uno
centrale. Tra le funzionalità, annovera la
gestione dei beni ammortizzabili e delle
ritenute d'acconto, e la possibilità di as¬
sociare le immagini dei documenti car¬
tacei alle registrazioni di prima nota (ad
esempio allegare la fotocopia-immagine
della fattura con l'operazione di registra¬
zione in PD della stessa), la gestione
del magazzino attraverso codici a barre,
la redazione del bilancio CEE. Il tutto
funzionando in rete, con un massimo di
tre utenze-postazioni contemporanee. E
inoltre possibile inviare e-mail diretta-
mente dall'applicazione e collegarsi a
Internet tramite il browser interno. I
moduli di stampa dei documenti sono
completamente personalizzabili e, per
ogni stampa, è possibile avere un’ante¬
prima video. I tool aggiuntivi (word pro¬
cessor, foglio elettronico, generatore di
grafici) sono completamente compatibili
con le applicazioni piu diffuse in com-
Finson Aquila V
Prodottore e distributore:
Finson SPA
Via Cavalcami. 5
20127 Milano
Tel. 02.2831121
hup://www. finson.com
Prezzo
L. 699 000
118
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Finson Aquila V
mercio (MSWord, Excel), con complete
funzioni HTML. Come abbiamo prima
accennato c'e poi un completo ambien¬
te di mailing e di backup degli archivi,
ambedue interni al programma, e tutto
quanto descritto è compreso in una in¬
terfaccia completamente rinnovata e
personalizzabile fin nelle parti più minu¬
te, adattabile dalle macchine piu vec¬
chie fino a quelle più recenti, dove le
maggiori risoluzioni possibili permetto-
Esempi diversi di videa-
re. durame t'uso del pro¬
gramma. prima noia,
scheda contabile, estrat¬
to conto, piano dei conti,
tabelle IVA, piano dei re¬
gistri e cosi via, tutti in¬
tegrati e interagenti tra
loro.
no di ricavare, dal prodotto, le più am¬
pie e differenziate funzioni.
L’ambiente si suddivide in una dieci¬
na di sottoambienti separati, ma com¬
pletamente integrati tra loro. L'ambien¬
te fondamentale è quello relativo alla
La schermata d'apertura «s™»
del programma
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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
119
Finson Aquila V
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contabilità, con organizzazione e gestio¬
ne del piano dei conti a tre livelli (ma¬
stri, conti e sottoconti), senza necessità
di indicazione dei codici di corrispon¬
denza, ma solo attraverso la descrizio¬
ne diretta. Nello stesso ambiente è
possibile accedere all'inserimento gui¬
dato della prima nota e alla relativa revi¬
sione dei movimenti, alla stampa e ri¬
stampa dei registri bollati, alla riclassifi-
cazione del bilancio secondo le normati¬
ve CEE. È possibile, inoltre, la gestione
automatica di inizio e fine anno, nel ca¬
so in cui l'anno contabile corrisponda
all'anno solare, e, sempre qui, viene
condotta la verifica e la distribuzione
dei beni ammortizzabili e la trattazione
delle ritenute d'acconto.
La sezione IVA permette la tenuta di
multiregistri (fino a nove sottoregistri),
la separazione di aliquote di acquisti,
vendite, corrispettivi e ventilazione, le
liquidazioni mensili, trimestrali e di riepi¬
logo annuale. Anche qui c'è un modulo
di stampa e ristampa dei registri bollati.
La gestione documenti e
la relativa revisione oltre
una visione raccolta e im¬
mediata dei dati caratteri
siici utilizzati, agevole
/'utilizzo delle schede at¬
traverso l'organizzazione
a bottoni e campi selezio¬
nati
una funzione di ricalcolo liquidazione
IVA. un ambiente di compilazione, an¬
che parzialmente manuale dei registri,
un riepilogo dati modello intra, per le
merci acquistate all'estero. La sezione
magazzino è particolarmente ben cura¬
ta e dotata di una interfaccia gradevole
e molto intuitiva. Come dicevamo, è
possibile gestire più magazzini (fino a
99, più quello generale), con codici arti¬
colo fino a 13 lettere, riferimenti incro¬
ciati al codice del produttore, richiamo
dell'articolo attraverso diverse funzioni
di riconoscimento (compreso il codice a
barre), campi di descrizione (uno princi¬
pale e due aggiuntivi), possibilità di in¬
serire un'immagine illustrativa, associa¬
zione fino a 50 prezzi di listino. E anco¬
ra. tabelle di impegnato, ordinato e
scorta minima, gestione dei trasferi¬
menti da un magazzino all'altro, orga¬
nizzazione dei valori contabili per ogni
magazzino e per la situazione generale,
gestione del listino prezzi e delle tecni¬
che di utilizzo degli approvvigionamenti
(LIFO - Last In Fir¬
st Out).
Per quel che at¬
tiene la sezione di
gestione degli ordi¬
ni e dei contatti,
esiste un ambiente
chiuso per la cura
della distinta base
monolivello. con
regolazione e regi¬
strazione della
componentistica,
del prodotto finito
(con fino a 500
Ancora documenti, la
bolla vendita riepilogati¬
va. i documenti sospesi
e la stampa delle ricevu¬
te bancarie
componenti associati), dei carichi e sca¬
richi dei componenti associati, delle
stampe di inventario, documentazione
e sottoscorte, e magazzinaggio dei
componenti. Non poteva certo mancare
una completa sezione di gestione della
documentazione cartacea, con offerta,
conferma ordine, bolla prò forma, bolla
vendita, bolla riepilogativa, bolla di reso,
bolla non di vendita, fattura prò forma,
immediata, differita, riepilogativa, ac¬
compagnatoria; e poi, nota di credito, ri¬
cevuta fiscale/corrispettivo, ordine a
fornitore e bolla di carico,
Qui è possibile emettere documenti
in valuta estera, fatture di servizio sen¬
za indicazioni del codice articolo, ricevu¬
te bancarie e RIBA elettroniche Di qui
si può raggiungere l'archivio clienti e
fornitori, realizzato su un robusto data¬
base che permette accessi senza codi¬
ce. ricerche facilitate, inserimento di ra¬
gione sociale su due righe, 30 destina¬
zioni merce diverse per fornitore e
cliente, campi statistici, report parame¬
trici selettivi, estratti conto a pagina
aperta e storici, scadenzari manuali e
automatici, solleciti di pagamento, ge¬
stione ordini. L'ambiente è fortemente
integrato con quello degli agenti (due
agenti per ogni cliente), ognuno dei
quali ha un suo sottoambiente per la te¬
nuta degli ordini, delle provvigioni e del¬
le statistiche di vendita
Ambienti
di supporto associati
A questi scenari di utilizzo, specifica-
mente professionali, sono state asso¬
ciate diverse utility, di agevole supporto
all'ambiente specifico; parliamo di un
pacchetto per la produzione di moduli¬
stica. un word processor (AquilaWrite)
proprietario, che rispetta il layout di ba¬
se del programma stesso, e che per¬
mette il salvataggio di documenti in for¬
mato proprietario, in RTF e in HTML.
Come già ricordato, esiste anche un
foglio di calcolo, compatibile, trasparen¬
te e con complete funzioni di I/O da e
verso Excel. Separato ma compieta-
mente integrabile è anche un ambiente
120
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Finson Aquila V
Novwnbi» 2000
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effettuare inventario del
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di grafica statistica, con esportazioni in
formato WMF, una agenda pratica da
utilizzare e un pac¬
chetto di stampa di
etichette capace di
prelevare dati da
tutti gli ambienti
già descritti. Infine,
ecco un client di
posta elettronica,
un browser sempli¬
ficato di WWW, un
blocco di protezio¬
ne attraverso pas¬
sword. una rubrica
telefonica, un crea¬
tore di codici a bar¬
re, una voce di me-
Gli add-on del pac¬
chetto l'agenda, l'edi-
tor di videoscrittura e
il foglio elettronico, il
produttore di codici a
barre e di etichette, il
gestore di fogli e alcu¬
ni esempi di creatore
di modulistica
nu comune per la gestione di scanner.
Infine Finson mette a disposizione un
servizio di aggiornamento del program¬
ma attraverso Internet, regolato da un
contratto articolato su diversi livelli di
assistenza.
Conclusioni
Il sito della Finson, il ca¬
talogo offerto è per lo
meno impressionante.
■Il meglio del stimerà, ir
•V
Prevedibile che Aquila, giunto alla
quinta versione, sia divenuto, in questi
anni, un pacchetto polivalente capace
di supportare, in maniera pressoché to¬
tale, le pur complesse procedure lega¬
te alla gestione della contabilità azien¬
dale. Abbiamo visto come nessun am¬
biente sia stato trascurato, dal magaz¬
zino agli adempimenti formali, dalla
modulistica al controllo dei beni am-
mortizzabili. alla verifica degli scaden¬
zari e degli adempimenti fiscali. Il pro¬
dotto viene fornito, di base, già pronto
per il funzionamento in rete con licenza
per tre postazioni, ed è prevista la pos¬
sibilità di stipula di un contratto di assi¬
stenza on line in funzione delle prati¬
che (insieme di contatti attinenti al me¬
desimo problema) trattabili (i prezzi so¬
no molto modesti, da 50.000 lire annue
per 4 pratiche a L. 300.000 per quaran¬
ta pratiche). Difficile trovare di meglio a
cosi modesto prezzo. «g
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
121
STIGMATE
I rapporti tra gli esseri umani
nel confronto con l'ignoto, la
presenza inquietante del demo¬
nio. le forze dell'occulto, il dram¬
ma della possessione diabolica,
che sono alla base di ogni nostra
radicata ed ancestrale paura,
hanno trovato la loro massima
espressione ne "L'esorcista" di
William Friedkin nel 1973. Quel
film ha generato un filone 'de¬
moniaco' che tra alti e bassi non
ha dato cenni di stanchezza
Tant'è che nell'anno giubilare la
materia è tornata quasi di moda
con due film, uno interpretato da
Schwarzenegger ("I giorni conta¬
ti") e questo
di cui parlia¬
mo, con
Patricia
Arquette e
Gabriel
Byrne, che
pur non of¬
frendo alcun
particolare
spunto d'originalità si distingue
per la sua godibilità in termini di
effetti speciali e di suspense
L'interesse del DVD risiede inve¬
ce nella presenza, voluta dal re¬
gista. del finale alternativo a
quello della versione cinemato¬
grafica.
48 ORE
"48 ore" di Walter Hill
("Strade di fuoco", "I cavalieri
dalle lunghe ombre". "I guerrieri
della notte"), con il suo eccellen¬
te risultato al box-office america¬
no dell'epoca (ben 76 milioni di
dollari), diede la stura a tutta una
serie di film d'azione poliziesca
incentrati su una coppia ben as¬
sortita di tutori della legge.
Nessun dubbio che Nick Nolte e
Eddie Murphy formassero una
coppia (uno bianco e l'altro nero,
uno piu misurato e l'altro incon¬
trollabile) ben amalgamata che
ha fatto scuola (per il linguaggio
al limite del volgare e per i conti¬
nui scontri
verbali tra i
due) per tutti
coloro che
avrebbero
poi interpre¬
tato qualco¬
sa di simile
Il primo fa¬
ceva così il
suo esordio in un ruolo 'leggero'
mentre il secondo gettava le ba¬
si per una folgorante carriera ne¬
gli anni successivi Un secondo
episodio sarebbe seguito qual¬
che anno dopo Gradevole e so¬
stenuto da una buon ritmo narra¬
tivo.
Vfl ORE
. A K
mi
GENERE : HORROR
DISTRIBUZIONE:
MGM
TITOLO ORIGINALE: STIGMATA
DVD/20th Century Fox
Home
(1999)
Entertainment
REGIA: RUPERT WAINWRIGHT
FORMATO: WIDESCREEN
CAST: PATRICIA ARQUETTE,
2.35:1 (28 capitoli)
GABRIEL BYRNE. JONATHAN
SONORO: DOLBY STEREO
PRYCE, NIA LONG
DURATA: 97 m.
GENERE: AZIONE
Home Entertainment
TITOLO ORIGINALE: 48 HRS.
FORMATO: WIDESCREEN
(1982)
1.85:1 (15 capitoli)
REGIA: WALTER HILL
SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
CAST: NICK NOLTE, EDDIE
MURPHY, ANNETTE O'TOOLE
DURATA: 99 m.
DISTRIBUZIONE: Paramount
(lnglese)/M0N0 (Italiano)
<t> © ® ©
©
© ® © ©
CONTENUTI SPECIALI:
Extra DVD: Finale alternativo del
film, Trailer cinematografico origina¬
le, Scene tagliate dal 'cut' tinaie.
Documentario "Riti divini - La stona
di "Stigmate". Video-clip di Natalie
ImOruglia. Opuscolo da collezione
CONTENUTI SPECIALI:
Extra DVD presentazione cine¬
matografica
DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD FILMS
co
fantasv
-- fantasy music
Cu
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Viale Paimiro TogUatti, 1484
téL. 06.40.70.536
Rccraa 00156 - Colli Amene
Via S. Maria in Via, 19
tei. 06.67.91.663
Rama 00167 - Fontara di Trevi
Indirizzo interni: htf.p://www.tSonLine.it,/fantasy2xiiJHi:•
DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD
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FILMS
122
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
PENE D'AMOR
PERDUTE
L'opera di William Shakes¬
peare è da sempre al centro
dell'attenzione dei cineasti di tut¬
to il mondo; e lo è soprattutto
per Kenneth Branagh che su di
essa ha costruito la propria cultu¬
ra formativa teatrale e ad essa ha
dedicato molte delle sue regie ci¬
nematografiche. Ultima in ordine
di tempo è "Pene d'amor perdu¬
te". Questa volta, però, disco¬
standosi dall'abituale rigorosa
messinscena. Branagh ha fornito
una sua personalissima variazio¬
ne al tema immergendo la sua
versione cinematografica in un
llk<H III M£^M.II
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/wmute I
contesto piu
vicino al
classico mu¬
sical ameri¬
cano (vi tro¬
vano addirit¬
tura posto al-1
cum immor¬
tali 'stan-1
dard', alla ‘
maniera di Fred Astaire e Ginger
Rogers, scritti da autori del cali¬
bro di gershwin, Berlin, Kern e
Cole Poderi che alle brumose at¬
mosfere anglosassoni II risultato
anche se non riuscitissimo meri¬
ta la vostra attenzione per l'origi¬
nalità e la raffinatezza della rap¬
presentazione.
GENERE : MUSICAL SHAKE- ROCCA
SPERIANO DURATA: 90 m.
TITOLO ORIGINALE: LOVE'S DISTRIBUZIONE: Medusa DVD
LABOUR’S LOST (1999) Video
REGIA: KENNETH BRANAGH FORMATO: WIDESCREEN
CAST: KENNETH BRANAGH, 2.35:1 (16 capitoli)
NATHAN LANE, ALICIA SILVER- SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
STONE, ADRIAN LESTER, MAT- (Inglese)/ DOLBY DIGITAL 5.0
iTHEW LILLARD, STEFANIA (Italiano)
Jjilo ©
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CONTENUTI SPECIALI:
Extra DVD: Trailer italiano,
Quattro miniclip musicali. "Dietro le
Quinte", Speciale "Pene d'amor per¬
dute" con sottotitoli in italiano.
Video-clip, Filmografie e note biogra¬
fiche
M.I.B.-MEN IN BLACK
Gli integerrimi agenti K. e J.
(interpretati dagli affiatati
Tommy Lee Jones e Will
Smith), Un po' agenti dell'FBI,
un po' Ghostbuster e un po'
Blues Brothers, preposti alla sal¬
vaguardia delle frontiere del
mondo dall'ingresso sul nostro
pianeta di alieni indesiderati sot¬
to mentite spoglia, giungono fi¬
nalmente in DVD, per la gioia
degli appassionati, in una versio¬
ne DVD che è quanto di meglio
(e dì più ricco in termini di extra)
il giovane mercato abbia fino ad
oggi offerto
Addirittura è stata pubblicata
una 'Limited Edition' (seimila
-GENERE : FANTASTICO
TITOLO ORIGINALE: M.I.B.-
MEN IN BLACK (1997)
REGIA: BARRY SONNENFELD
CAST: WILL SMITH, TOMMY
LEE JONES, LINDA FIORENTINO,
VINCENT D'ONOFRIO, RIP TORN
DURATA: 94 m.
copie nume¬
rate) conte¬
nente, in un
elegante
box nero,
due CD, il
secondo dei
quali zeppo
di materiale
interattivo
sugli effetti speciali realizzati
per l'occasione e la possibilità di
sedersi ad una console virtuale
per montare a piacimento una
scena del film.
A farla da padrone è il gran¬
de dispiego di effetti speciali in
una serie di situazioni diverten¬
tissime e paradossali, Un film
da non perdere
DISTRIBUZIONE: COLUMBIA
TRISTAR HOME VIDEO
FORMATO: WIDESCREEN
1.85:1 (27 capitoli)
SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
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II
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©
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CONTENUTI SPECIALI:
Extra DVD Commento video del
regista Barry Sonnenfeld e di uno dei
protagonisti Tommy Lee Jones, Scene
eliminate. Documentario sul ’Making
of. Effetti visivi in lunzionalità 'mul-
tiangolo', Storyboard comparato alle
scene, Animazioni interattive.
Videoclip di Will Smith, Commento ag¬
giuntivo del regista e dei responsabili
delle tecniche di ripresa, Scene interat¬
tive "Creatures. Concepì To
Completion". Galleria fotografica dei
disegni per la realizzazione, Diversi trai¬
ler. Libretto aggiuntivo di 12 pagine.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
123
CD-ROM
di Luigi Lozzi
Business English
Una delle dolenti note nel no¬
stro grado di sviluppo culturale
è storicamente rappresentata
dalla lingua inglese, necessità
con la quale bisogna sempre
più spesso fare i conti nel
mondo del lavoro e della
scuola. La tradizionale idiosin¬
crasia del nostro popolo
nell'apprendimento delle lin¬
gue ha fatto si che una buo¬
na fetta dei prodotti multi¬
mediali in circolazione si
ponga come obiettivo quel¬
lo di colmare questa vergo¬
gnosa (se si pensa al pre¬
sente e/o futuro di una Eu¬
ropa unita) lacuna. Nello
scorso numero, ricordere¬
te, vi abbiamo proposto
un corso di inglese per
bambini ("Kids! English".
N.d.R.) nella convinzione
che il gap, che ci separa
da popoli in questa dire¬
zione meglio organizza¬
ti. sia annullabile con
un po' di metodo ed
una buona determina¬
zione. "Business Engli¬
sh'', che è indirizzato a chi l'inglese lo ma¬
stica già dignitosamente ma si pone l'obiettivo di accre¬
scerne metodicamente la conoscenza, non solo si propo¬
ne come uno dei migliori prodotti in circolazione (sul mer¬
cato dei CD-Rom interattivi ci sono numerosi corsi d'ingle¬
se. ma non tutti sono soddisfacenti) ma offre il valore ag¬
giunto di proiettare l'utente di questo prodotto con imme¬
diatezza in una realtà assimilabile ad un utilizzo della lin¬
gua inglese in ambito lavorativo o di studio. Per via degli
argomenti trattati (Finanza, Marketing e Management) è
indicato soprattutto per professio¬
nisti che hanno contatti frequenti
con l’estero, o studenti alle prese
con 'master' nella lingua d'Albio¬
ne o con corsi di specializzazione
in materie economiche o giuridi¬
che a livello internazionale. Si
compone di ben 9 CD (e 60 lezio¬
ni complessive) che costituiscono
nove diversi livelli didattici nei
quali vengono affrontate tutte le
situazioni ragionevolmente imma¬
ginabili negli incontri di vita quoti¬
diana e di lavoro, non ultimo quel¬
lo per un colloquio di lavoro per
l'assunzione di personale. La
struttura del corso - si divide nei
temi principali che sono "Incontri
personali", "Contatti e corri¬
spondenza", "Avanzamenti di
carriera" - dà luogo a numero¬
se attività pratiche (visualizza¬
zione di frasi e testi di uso cor¬
rente nel nostro quotidiano ap¬
proccio 'in inglese’, termini tec¬
nici di utilizzo politico-finanziario,
frasi idiomatiche, segreterie te¬
lefoniche, estratti conto, tabulati,
gestione della corrispondenza e
degli appuntamenti d'affari, gestio¬
ne di riunioni, di transazioni e ne¬
goziazione, stesura di report di la¬
voro, assunzione di personale, etc.)
per una più proficua conoscenza e
si avvale della presenza di numerosi
strumenti interattivi; su tutti la con¬
versazione all'interno di una situazio¬
ne di dialogo interattivo (Role Play)
dove sceglierete l'interpretazione vo¬
cale di uno dei diversi ruoli proposti, il
dettato che mette alla prova la cono¬
scenza (o meglio, la vostra acquisita
familiarità) con l’inglese parlato, dove si
renderà conto dei progressi raggiunti
nella padronanza della lingua, assai vici¬
na a quella che si consegue con un cor¬
so 'live'. La vostra voce registrata può
essere ascoltata a diverse velocità, per
meglio afferrare lo ’spelling' delle parole,
e contemporaneamente può essere con¬
frontare con quella in lingua madre per
correggere i difetti di pronuncia. Inoltre sono presenti al¬
cuni suggerimenti pedagogici per ottimizzare le risorse in
vostro possesso. Accanto ai filmati proposti vi è il testo
integrale (può essere stampato) che vi mette in grado di
confrontare la lingua parlata con quella effettivamente
scritta. Durante le esercitazioni c’è spazio per esercizi e
test assai dettagliati ed efficaci che renderanno il giusto
merito ai vostri progressi. Una
guida interattiva segnalerà i mo¬
menti didattici più importanti sui
quali vale la pena soffermarsi.
Non esiste un percorso predeter¬
minato per svolgere le lezioni, né
un limite di tempo imposto a prio¬
ri; ognuno sarà in grado (e gliene
viene data ampia facoltà) di stabi¬
lire quali elementi affrontare per
primi e raggiungere gli obiettivi
prefissati. Un dizionario con cin¬
quantamila lemmi sarà un ulterio¬
re valido strumento. Su ognuna
delle schermate appaiono bottoni
che vi consentono una immediata
interazione con tutti gli strumenti
a disposizione.
Business Enpjjsh __
Distributore:
Leader Distribuzione S.p.A.
Prezzo: Lit. 149.900
Requisiti minimi di sistema:
Windows 95/98
Pentium 100
32 MB di RAM
35 MB di spazio libero su disco rigido
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Scheda grafica a 16 bit
Scheda audio SoundBlaster compatibile
Microfono per il riconoscimento vocale
124
MCmìcrocomputer n. 212 - dicembre 2000
di Luigi tozzi
CD-ROM
Magico Artista 2
Non è affatto peregrino dedicare
ogni mese uno spazio ai CD-Rom in¬
dirizzati ai bambini. Questo perché
prima di tutto essi saranno i futuri
lettori della nostra rivista, poi per¬
ché rappresentano un patrimonio di
conoscenza potenziale e di intera¬
zione multimediale da non sottova¬
lutate fin dalla più tenera età. E
questo grazie alle enormi poten¬
zialità didattiche offerte da pro¬
dotti multimediali per il computer
che sempre più di frequente
compaiono negli scaffali dei ne¬
gozi specializzati o nelle librerie
o addirittura in edicola. All'inizio
il gioco (interattivo) può essere
l’elemento che scardina l'even¬
tuale diffidenza dei bambini ma
poi devono essere i CD-Rom
di 'edutainment' a fare la parte
del leone e ad occupare la
maggior parte del tempo che
essi dedicano (o che i genito¬
ri decidono sia giusto per lo¬
ro dedicare) ad ‘intrattenersi"
con il computer. Non sarà
esagerato definire la loro at¬
tività come Hi-Te(a)ch, giocando su un sil¬
logismo linguistico che mescola le parole 'alta tecnologia'
(Hi-Tech) e 'insegnare' (Teach). Per i piccoli dai quattro
anni in su che abbiano voglia di cimentarsi con la propria
creatività "Magico artista 2" della Disney è quello che fa
al caso loro. Ad ognuno di noi
nell'infanzia è stato dato un foglio
di carta bianca e delle matite co¬
lorate per lasciarci liberi di creare
un 'guazzabuglio' di colori che
fosse il primo frutto della nostra
creatività in erba. I tempi sono ra¬
dicalmente cambiati, e accanto al
tradizionale foglio bianco e colori,
giunge in soccorso dei genitori
qualche buon prodotto interatti¬
vo. Nel "Magico artista 2" si
combinano gli strumenti classici
di disegno (matite e pennarelli co¬
lorati, gomme e pennelli spray,
colori a olio e gessetti, marcatori
ed evidenziatori) con tecniche tri¬
dimensionali (anche vernici 3DU!)
e animazioni (anche musicali) di
facile ed immediata intuizione. In
un'area creativa sono a disposi¬
zione 15 strumenti per disegnare
mentre in un Cassetto degli
stampi è possibile prelevare circa
cento stampi magici che raffigu-
rano
Magico Artista 2
Distributore:
Disney Interactive/ Leader Distribuzione S.p.A
Prezzo. 89900
Requisiti minimi di sistema:
per PC:
Windows 95/98 o successivo
Processole Pentium a 133 MHz o superiore
32 MB di RAM
70 MB su disco rigido
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Scheda audio a 16 bit compatibile con DirectX
Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600
Per Macintosh:
System 8 t o versioni successive
IMac o G3 o superiore
32 MB di RAM
70 MB su disco rigido
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600
personaggi della Disney (To¬
polino in testa). Una lava¬
gna delle animazioni con¬
sente ai piccini di familia-
^ rizzare con le più elemen¬
tari tecniche di animazione
(sono memorizzate oltre
tremila animazioni riguar¬
danti i personaggi della Di¬
sney e ben 15 stili musicali).
Quello dell'animazione è cer¬
tamente l'aspetto più inte¬
ressante di tutto il CD (che
merita comunque la vostra at¬
tenzione incondizionata se
avete figli o nipoti piccoli da
avvicinare alle meraviglie del
computer), e al quale viene da¬
to maggiore spazio creativo ed
interattivo. Per la costruzione
delle scene animate ci sono le¬
zioni interattive 'on line'. Inoltre
ci sono una trentina di ambienta¬
zioni sulle quali è possibile inseri¬
re figure statiche o in movimento
per dare forma e contenuti perso¬
nalizzati ai lavori creati dai piccoli
artisti. Coloro che padroneggiano
meglio tutti gli strumenti possono
partire da uno schermo bianco e
dare libero sfogo alla propria creati¬
vità con tutto quello che il CD-Rom interattivo mette a di¬
sposizione sul desktop del computer,
Quello che viene realizzato può
essere memorizzato per successi¬
ve modifiche, per essere stampa¬
te (anche solo definite nei contor¬
ni per operarvi una successiva co¬
lorazione) od inviate via E-mail ad
amici e parenti, per creare un al¬
bum animato o realizzare proiezio¬
ni articolate di diapositive con sot¬
tofondo musicale; oppure per dar
conto dei progressi che vengono
compiuti. Insomma un piccolo
'Studio d'Arte', un prodotto di si¬
cura efficacia nei termini prope¬
deutici e ludici per cui è bene con¬
sentire ai bambini di sostare (per
un tempo non prolungato) dinanzi
ad un computer.
Il risultato più evidente sarà
quello di aver cominciato a far fa¬
miliarizzare i bambini con uno
strumento (il computer) con cui
dovranno giocoforza confrontarsi
in età adulta, qualunque possa es¬
sere la loro attività.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
125
GIOCHI
di Luigi Lozzi
Age Of Empires II
The Conquerors Expansion
Tra gli 'strategici' il gioco che,
negli ultimi anni, ha riscosso il mag¬
gior credito di consensi tra gli ap¬
passionati (è anche il più venduto
nel mondo) è di certo "Age of Em¬
pires" il quale, conservando lo
stesso spirito ludico (in tempo
reale) d'avvio, sta gradualmente
aggiornando il profilo storico del¬
le sue ambientazioni con le suc¬
cessive sue espansioni. "Age of
Empires" è un grande classico
che si va rinnovando da oltre 4
anni a questa parte con una
continua, corposa, aggiunta di
civiltà, unità, edifici, tecnologie
ma anche e soprattutto novità
sostanziali nel gioco stesso.
Provate a navigare in Internet
alla ricerca dei siti dedicati ad
"Age of Empires" per sco¬
prire come sia nutrita la
schiera di appassionati di
questo strategico che addi¬
rittura organizzano 'Fan
Club', tornei (campionati
italiani) ed incontri fra
'Agers' in diverse località
della penisola. Cosi alla release originale
1.0 sono seguite quelle denominate "The Rise of Ro¬
me", "Age of Empires II: The
Age of Kings" (che ha aperto un
nuovo ciclo storico all'indomani
della caduta dell'Impero romano)
e questo "The Conquerors Ex¬
pansion" (disponibile compieta-
mente in italiano); continuando a
raccontare la storia dell'uomo e
ad illustrare le più grandi civiltà.
Quest'ultimo pezzo del coinvol¬
gente mosaico (che però richiede
la disponibilità della versione
completa di "The Age of Kings";
N.d.R.) , che promette di non
esaurirsi in tempi brevi, è incen¬
trato sulle imprese guerresche
dei leggendari conquistatori di
antiche (ma nuove nell'avanza¬
mento del gioco) civiltà del pas¬
sato. Con l'introduzione di nuove
e variegate civiltà il gioco va ac¬
quisendo sempre maggiore inte¬
resse ed un numero consistenze
di novità nel contesto di questa
seconda fase di "Age of Empi¬
res" I giocatori vengono catapultati in un affascinante e
misterioso scenario di efficace realismo ed
agiscono sullo sfondo delle
guerre di conquista avviate
da personaggi come Attila,
E! Cid Campeador e Monte-
zuma, e trascinati in intri¬
ganti sfide militari e politiche
in cui la vittoria determina la
supremazia della propria cul¬
tura: si parte dalla disponibi¬
lità di un mimmo di risorse
(ognuno è dotato di unità di
combattimento e tecnologie
diverse) con le quali gli eroi de¬
vono riuscire a costruire la pro¬
pria civiltà e trasformarla in un
potente impero. La simulazione
strategica è ai livelli più alti; ne¬
gli scenari delle battaglie e negli
avvincenti confronti fra i capi mi¬
litari, il realismo è tale da alimen¬
tare la tensione della sfida. L'abi¬
lità del giocatore si manifesta con
la capacità ad accumulare le risor¬
se economiche, umane e militari
per arrivare alla vittoria finale Le
cinque nuove civiltà introdotte so¬
no quelle degli Unni (la loro unità
speciale è il 'tarkan'). gli Spagnoli
(dispongono del 'Conquistado¬
res', un soldato armato di mo¬
schetto, e del missionario), i Co¬
reani (con il carro della guerra e la
nave tartaruga), gli Atzeca (la loro
unità è l'uomo-giaguaro), i Maya
(con l'arciere).
Per Maya e Atzechi vi è anche
un nuovo stile di costruzione che
fa riferimento alle civiltà preco¬
lombiane. Ogni civiltà deve gesti¬
re tali risorse e scegliere le armi
e le formazioni militari adatte alle
tattiche vincenti, sfruttare le di¬
verse tecniche disponibili, valuta¬
re mosse alternative combinando
saggezza, tempismo e coraggio.
Alcune opzioni tattiche introdotte
in "The Age of Kings", con l'ag¬
giunta di mappe e scenari detta¬
gliati e ricchi di opzioni, rendono
sempre più avvincente l’espe¬
rienza di gioco mentre il supporto
di un eccellente audio contribui¬
sce a rendere l’atmosfera del gio-
Age Of Empires II
The Conquerors Expansion ^
Distributore.
Microsoft SpA
Prezzo Lit 99 900
REQUISITI MINIMI DI SISTEMA:
Windows 95/98/M E/NT/2000
Versione completa di "Age of Empires II The Age of
Kings
Processore Pentium a 166 MHz o superiore
32 MB di RAM per Windows 95/98/ME
64 MB di RAM per Windows NT/2000
80 MB liberi su disco rigido
ulteriore memoria su disco rigido di 100 MB per II file di
swap
Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Modem a 28800 baud o superiore per giocare su Inter¬
net o in scontri diretti
Scheda audio, cuffia e altoparlanti
126
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
CD-ROM
co ancora più suggestiva e spettacolare. Al tutto va
aggiunta la considerazione dell'ottima grafica e di
un'interfaccia semplice e intuitiva oltre che esaustiva
nelle istruzioni di gioco. Grazie ad un potente editor
di scenari e di campagne, un numero pressoché infi¬
nito di battaglie possono essere preparate fin nei mi¬
mmi dettagli sia per quanto riguarda il terreno che
per le risorse.
Connectix Virtual
Game Station
di Massimiliano laquaniello
*****■■**»
• Play Many
Copular Playstation Games
on Your PC!
i Più noti gipchi Playstation
sul tuo PC!
La Connectix conosciuta gra¬
zie famosissimo Virtual Pc (Emu¬
latore Dos/Windows per Mac)
sforna II suo ultimo gioiellino : il
Virtual Game Station per PC.
Questo programma in ver¬
sione italiana consente di ese¬
guire quasi 200 giochi ( con
elenco aggiornato sul sito di
Connectix www.virtualgame-
station.com ) per Playstation
sui nostri personal computer.
L'emulatore viene fornito con la configurazione per
la tastiera pronta all'uso e supporta accessori come il game-
pad e il joystick. Inoltre l'utente ha la possibilità di stabilire le
funzionalità associate ai diversi bottoni e tasti indipendente¬
mente dal sistema utilizzato per giocare. Il software richie¬
de per un buon funzionamento i processori di ultima gene¬
razione come Pentium II, Pentium Ili e Celeron. Il Virtual Ga¬
me Station rispetto ad altri emulatori di Playstation (ad
esempio il Bleem) si presenta più semplice (perché non bi¬
sogna stare a scervellarsi con configurazioni grafiche e altri
inconvenienti) e affidabile (i giochi girano tutti e bene), gra¬
devole anche la resa grafica: infatti i giochi si visualizzano
sul monitor del computer in modo praticamente identico al
risultato PlayStation+TV.
Durante la prova in qualche occasione si sono verificati
rallentamenti e blocchi del PC, eventi che possiamo defini¬
re, come quantità, accettabili visto che si tratta di un emula¬
tore. Per quanto riguarda la Memory Card non vi è proble¬
ma: potete ge¬
stirla nel menù
delle "preferen¬
ze" e simularne
del tutto la con¬
figurazione.
La Questar ne
cura la distribu-
z i o n e
llwww. questar, iti
numero verde
800-7837827), il
software è già
disponibile da
qualche mese al
prezzo di L
149.000 (IVA in¬
clusa). Nella con¬
fezione, infine, è
incluso un video¬
gioco per Play¬
station scelto tra
i più popolari.
Connectix Virtual Game Station
Distributore:
Questar
Prezzo: Ut 149.000
Requisiti minimi di sistema:
' Processore richiesto: Pentium II, Pentium III,
Celeron o processore compatibile da almeno
266 MHz (si consiglia perù un processore da
400 MHz), dotalo di tecnologia MMX * Cache
L2 • 32 MB di RAM * 75 MB di spazio libero
su disco fisso * Scheda video a 16 bit (si consi¬
glia perù una scheda a 24 bit o più! * Scheda
audio/video DirectX 6.1 compatibile, con i relati¬
vi driver • Unita CD-ROM a 8x o piu veloce o
unità DVD-ROM.
N.B.: Oltre alla versione per Windows è stata
messa in commercio anche una per Mac OS.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
127
Lzt-cnrione,) giochi
di Massimiliano Cimelli
Crimson Skies
In un ipotetico passato, l'America del Nord si ritrova di¬
laniata da continui contrasti interni, il proibizionismo e il
famoso crollo in borsa del 1929 spaccano la nazione e il
governo di Washington si arrende dinanzi alla nuova se¬
cessione In questo scenario, dove le primarie vie di co¬
municazione sono ormai state rese inagibili dalla guerra,
gli aerei si trasformano in un mezzo indispensabile per il
commercio e la difesa dei confini tra i nuovi stati indipen¬
denti. Come in ogni situazione caotica emerge sempre
qualcuno che desidera ampliare le proprie ricchezze con
la forza, infatti in questo caso la minaccia tra i cieli è orga¬
nizzata in pic¬
cole bande di
"pirati
dell'aria'
esperti piloti
mercenari in
vendita al mi¬
glior offerente.
Ovviamente
tra i molti
emerge il "no¬
stro" eroe
Nathan Za-
chary, che con
il suo squadro¬
ne di piloti
ospitati nella
fortezza volan-
zare" il nostro velivolo. Se riuscite ad accumulare abba¬
stanza soldini, potrete comprare dei nuovi telai, cambiare
il motore per aumentare la velocità di spinta, potenziare
la corazza con piastre metalliche e ampliare i propri arma¬
menti.
Anche se il gioco non vanta caratteristiche prettamen¬
te simulative (la guida risulta estremamente più intuitiva
rispetto ad un titolo come Combat Flight Simulator), il
giocatore potrà comunque sbizzarrirsi in incredibili evolu¬
zioni, controllare i tipici comandi di volo come la bussola,
l'altimetro, il tachimetro e l’orizzonte artificiale, oppure di¬
vertirsi con le 4 telecamere adibite alla visione esterna
deH’aereo. Inoltre, la visuale di gioco potrà essere scelta
tra la vista esterna, vista abitacolo e in prima persona per
un migliore campo visivo. Per completare questo simula¬
tore-arcade, realizzato completamente con ambientazioni
e modelli in 3D reale, è stata introdotta anche una sezio¬
ne di pura azione,
te Pandora, accompagnerà il giocatore
in 24 avventure aeree tra i paesaggi
delle isole Hawaii, di Hollywood, delle
Montagne Rocciose e tra i grattacieli di
Manhattan. Ogni missione è strutturata
in diverse fasi: inizialmente assistere¬
mo al briefing insieme al gruppo, dove
verranno descritte le varie fasi e i gli
obiettivi primari, nella seconda sezione
dovremo scegliere il tipo di apparec¬
chio disponibile
nell'hangar e
caricare le mu¬
nizioni per le mi¬
tragliatrici e i
missili, infine
selezionare un
diverso modello
di aereo per i
nostri compa¬
gni. Se supere¬
remo brillante-
mente le prime
prove, entreran¬
no nella cassa
generose som¬
me in sonante
denaro, ottimo
per "customiz-
Crimson Skies
Produttore
Microsoft
Distributore
Leader Spa
Prezzo al pubblico (IVA inclusa) Lire 89.000
RICHIESTE DI SISTEMA
Pentium II 266 MHz (350 raccomandati). 64
MB di RAM, 675 MB di spazio su hard dt-
sk(925 raccomandati), scheda video accelera¬
ta 3D compatibile con Direct X. Joystick con
cloche.
dove il giocatore
dovrà solo scegliere
il luogo e il modello
dell’apparecchio,
per cimentarsi
istantaneamente in
duelli aerei all'ulti¬
mo sangue Men¬
tre, per gli amanti
del multiplayer, si
potrà sfruttare l'otti¬
ma sezione adibita
ai collegamenti in
rete, in LAN o alla
Gaming Zone di Mi¬
crosoft.
128
Lw u .rkiiiZT)
Metal Gear Solici
Metal Gear Solid
Produttore
Konami-Microsoft
Dstributore:
Leader Spa
Prezzo ai pubblico (IVA mclusal Lire 99.000
RICHIESTE DI SISTEMA
Pentium II 233 MHz. 32 MB di RAM, 300 MB
di spazio su hard disk (400 raccomandatil,
scheda gralica accelerata con 8 MB di memo¬
ra video. |oypad.
Il deposito di testate nucleari, situato
sull'isola Shadow Moses nell'arcipelago
delle Isole Fox in Alaska, è caduto sotto
il controllo di un gruppo di terroristi co¬
nosciuto con il nome di Next Generation
Spacial Forces. Se non verrà pagato il ri¬
scatto richiesto entro 24 ore. i missili
verranno lanciati. Richiamato dai suoi
normali compiti da 007, l'agente segre¬
to Solid Snake (come al solito toccherà
guato dovremo ap¬
piattirci contro una
parete, le riprese si
sposteranno dinanzi
al nostro eroe, infine
se la situazione lo ri¬
chiede, la visuale po¬
trà passare diretta-
mente in prima per¬
sona. Anche la moda¬
lità di gioco risulta de¬
cisamente intrigante,
infatti l'obietti¬
vo primario di
un buon agente
segreto consi¬
ste appunto
nell'infiltrazione
silenziosa, elu¬
dendo guardie
ed eventuali
nemici mortali.
Mentre tente¬
rete lo "sla¬
lom" tra i catti¬
vo™, il comodo
radar in dotazio¬
ne visualizzerà
il loro sposta¬
mento all’inter¬
no della mappa,
indicando inoltre, in
quale direzione rivol¬
gono lo sguardo. Il
giocatore dovrà vera¬
mente calarsi nei pan¬
ni del personaggio,
mimetizzandosi o ad¬
dirittura controllare
ogni minimo movi¬
mento, perché anche
il solo camminare su
una pozzanghera po¬
trebbe allertare qual¬
che guardia nelle vici¬
nanze. Ma se proprio
l'occasione è disperata, non vi preoccupate, il nostro Snake
potrà avvalersi di un assortito arsenale: pistole semi-auto¬
matiche con silenziatore, mitragliatori d’assalto, fucili di pre¬
cisione, granate, esplosivi C4, missili stinger o radiocoman¬
dati. Comunque consiglio vivamente di utilizzare le classi¬
che tecniche di stordimento e le prese per il collo da ninja,
dato che potremo sfruttare per l’esplorazione a distanza og¬
getti tipici di ogni spia come il binocolo elettronico, per in¬
credibile zoomate o gli occhiali a infrarossi per la visione
notturna. Metal Gear Solid offrirà anche un simulatore vir¬
tuale VR, dove potremo addestrare il nostro eroe in tecni¬
che d'infiltrazione, tiro al bersaglio e strategie di guerriglia,
per oltre 300 mini-missioni.
a noi salvare il mondo) si dovrà precipi¬
tare sull'isola, infiltrarsi nel deposito, sal¬
vare due eminenti ostaggi e come se
non bastasse, scongiurare la catastrofe.
Questa è l'introduzione e in sintesi la
missione del della spy-story più accla¬
mata per Playstation ed ora finalmente
godibile anche su PC. Ovviamente ricor¬
do che sulla conosciutissima consolle il
gioco mostrava dei limiti grafici, ma in
questa versione potremo sfruttare l'in¬
credibile definizione di ben 1024 x 768
punti, con buona parte degli effetti con¬
cessi dalle
schede accele- _
ratrici.
Il gioco esce
un po' dagli
schemi classici
dei tradizionale
shooter in terza
persona, dato
che offre conti¬
nui cambi di in¬
quadratura. ad
esempio, se
strisceremo la
telecamera ci ri¬
prenderà dall'al¬
to. oppure se
durante un ag-
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
129
Midtown Madness 2
riete automobilistiche, nella prima vestiremo i
panni di un taxista determinato a diventare il mi¬
gliore accompagnatore tra le strette vie di Londra,
nella seconda dovremo convincere un regista di
Hollywood che siamo i migliori stunt driver sulla
piazza. Quindi, per assicurarci la "pagnotta" do¬
vremo superare una serie di prove molto diver¬
tenti e stimolanti, capaci di arricchire decisamen¬
te questo tipo di simulatore di guida urbano, co¬
me ad esempio: prodigarci in salti acrobatici, at¬
traversare i vari checkpoint disseminati tra la città
senza scendere sotto una determinata velocità,
seguire o distruggere una macchina, seminare la
Dopo il successo riscosso da Midtown Madness, Mi¬
crosoft ci riprova con un sequel abbastanza differente.
Nel primo episodio, il giocatore si poteva perdere tra le
infinite strade di Chicago, mentre adesso si divertirà tra le
immense mappe dell'irregolare San Francisco e dell'affa¬
scinante capitale inglese. Le modalità di gioco classiche
sono riconfermate, quindi potremo ritrovare le prove Cir¬
cuit, Blizt e Checkpoint, implementate dalla nuova avvin¬
cente opzione Crash Course.
La sezione Circuit propone le due città completamente
chiuse al traffico, in modo da sviluppare dei piccoli circuiti
cittadini delimitati da transenne, non sono certamente pa¬
ragonabili a quello di Montecarlo, ma offrono comunque
una buona variante. La prova Blizt, invece offre al giocato¬
re corse in mezzo al traffi¬
co e in piena libertà, con
l'unica costante di raggiun¬
gere un determinato pun¬
to entro un certo limite di
tempo, questa modalità e
interessante ma talvolta
troppo frustrante e ripetiti¬
va Mentre l’ultima è una
corsa tra i vari checkpoint
con avversari e polizia, in
città completamente aper¬
te Ma la vera avventura è
presentata dalla modalità
Crash Course, dove il pilo¬
ta potrà veramente mette¬
re a dura prova i propri ri¬
flessi con due diverse car-
WSMBBI
Produttore
Microsoft
Distributore
Leader Spa
Prezzo al pubblico (IVA inclusa) Lire 89.000
RICHIESTE DI SISTEMA
Pentium II 233 MHz (350 rnccomandatol, 32
MB di RAM (64 raccomandati), 250 MB di
spazio su hard disk (400 MB consigliati),
scheda video accelerata compatibile direct X
SideWinder Strategie Commander
di Massimiliano Cimelli
Ogni modalità di gioco ormai è associata a un diverso tipo di
joystick, le corse automobilistiche risultano sicuramente avvin¬
centi se associate al volante con una pedaliera, la simulazione
aerea è perfetta con la classica cloche e manetta trottle, mentre
gli arcade-platform si sposano perfettamente con i vari joypad
ergonomici. Ma per quanto riguarda la vasta serie di giochi stra¬
tegici, quale potrebbe essere la periferica ideale? Bene, mamma
Microsoft ha pensato anche a questa categoria realizzando la pri¬
ma periferica in grado di interagire con tutte le funzioni della ta¬
stiera e del mouse tipiche dell’esplorazione strategica. SideWin¬
der Strategie Commander tramite la como¬
da interfaccia USB consente un immediato
riconoscimento sotto sistemi Windows,
anche durante l'azione di gioco, mentre il
software a corredo permette di program¬
mare istantaneamente il profilo di tutte le
funzioni, tenendo liberi mouse e tastiera
per altre attività La periferica è costituta
da una base fissa e da una sezione supe¬
riore mobile, per spostarsi basta premere
la parte superiore nella direzione desidera¬
ta, quindi potremo esplora¬
re o in ogni caso muoverci
sia in orizzontale sia in ver¬
ticale e in diagonale, La se¬
zione principale dei tasti è
composta da sei pulsanti
programmabili di forma
ovale e da tre attivatori po¬
sti lateralmente, comoda¬
mente selezionabili tramite
microcomputer n, 212 - dicembre 2000
polizia prima di raggiungere il traguardo finale, oppure
correre contro il tempo attraverso il traffico senza toccare
le altre macchine o i marciapiedi.
Ogni volta che supereremo una serie di prove il gioco
sbloccherà le nuove macchine, assenti nella precedente
versione: il mitico nuovo maggiolone nelle versioni New
Beettle Dune e Rsi, una Aston Martin Vantage BD-7, la
classica e nuova Mini Cooper, un taxi nero londinese, il ti¬
pico bus rosso a due piani, il carro antincendio Freightli-
ner e la stupenda Audi TT. Infine dedicata al multiplayer,
la ricca sezione permetterà la connessione sia in Internet
sia in rete locale, offrendo le sopracitate modalità fino a 8
giocatori e in una nuova singolare sfida denominata Cops
& Robbers, dove il giocatore dovrà rubare un lingotto
d'oro dalla banca e portarlo a destinazione senza perderlo
per strada, lottando costantemente con gli agguerriti av¬
versari.
• #1 (*»<<•« J f lim
il pollice I pul¬
santi attivatori
funzionano co¬
me il tasto
SHIFT per le
maiuscole, infat¬
ti se premuti in
combinazione
con uno dei sei
programmabili,
possono esegui¬
re fino a quattro
comandi per
ogni pulsante,
portando a 24 le
funzioni pro¬
grammabili per
ogni profilo. Sempre sulla sezione superiore della peri¬
ferica possiamo trovare anche un comodo doppio pul¬
sante studiato per le azioni di zoom in e out, ma se
gioco non supporta tale funzione, il pulsante può esse¬
re sempre programmato per eseguire un altro coman¬
do.
Ma le possibilità di programmazione non sono finite,
infatti sulla base è situato un interruttore a tre posizioni
capace di moltiplicare le 24 combinazioni iniziali fino a
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ben 72.Ovviamente per ricordare le molteplici combinazio¬
ni, l'utente potrò stampare l’intero profilo direttamente dal
software di gestione. Infine, come se non bastasse, accan¬
to all’interruttore potremo sfruttare anche un comodo pul¬
sante Registra, ottimo per realizzare una programmazione
rapida dei sei pulsanti durante l’azione di gioco. Il software
in dotazione consente di caricare una serie di profili preim-
postati da Microsoft o di crearne di nuovi. Ad ogni tasto
può essere associato qualsiasi comando della tastiera o del
mouse, caratteri speciali e addirittura un'eventuale tempo-
rizzazione tra la sequenza dei comandi.
Inizialmente, l'utilizzo di questa singolare periferica po¬
trò essere leggermente complicato ma con un po’ di prati¬
ca regalerà ottimi ri¬
sultati. Ad esempio,
mentre giocate al
mitico Age of Empi¬
re, immaginate co¬
me potrebbe essere
comodo associare
ad un unico pulsan¬
te il comando "sele¬
ziona caserma, crea
soldato e attacca
nemico” in un colpo
solo.
131
l<ome usare •••
Word 2000
Microsoft Word 2000: il collega di tutti
La gestione dei dati
di Aldo Ascenti
A chi non e capitato di trovare, nella
cassetta delle lettere, un'invitante mis¬
siva che ci proclama futuri vincitori di
ingenti somme di denaro o premi tanto
ricchi quanto improbabili. Solitamente,
aprendo la busta variopinta, ciò che ci
si trova tra le mani è una lettera invi¬
tante e personalizzata, che comincia
chiamandoci per nome e finisce consi¬
gliando l'ordine d'acquisto di ogni
genere di mercanzia.
Bisogna essere proprio ingenui,
informaticamente parlando, per pensa¬
re che simili documenti siano preparati
uno per uno da una schiera di diligen¬
tissime segretarie. In realtà, il tutto è
avvenuto grazie ad un sistema automa¬
tico che, partendo da un archivio di
centinaia di nomi e indirizzi, crea diret¬
tamente le lettere già pronte, con
tanto di busta e firma quasi autografa
del Direttore.
Con lo stesso strumento si potran¬
no creare, a partire da un qualsiasi
elenco in formato elettronico, etichette
per archiviare CD o videocassette,
biglietti da visita per tutti i colleghi, cur¬
riculum vitae personalizzati per le diver¬
se destinazioni e cosi via
Naturalmente uno strumento cosi
utile e diffuso non poteva non essere
solidamente incluso in Word che. sono
il nome di "Stampa Unione", racchiu¬
de tutto il necessario per la gestione di
simili problematiche.
Un esempio semplice
Per capire in breve tempo potenzia¬
lità e immediatezza della Stampa
Unione, basta partire da un facile espe¬
rimento. Nella prima riga di un docu¬
mento vuoto di Word scrivete in gras¬
setto la parola "Amici”, quindi date un
"invio" e, con caratteri normali,
aggiungete nomi di amici nelle righe
successive, andando a capo ad ogni
nuovo nominativo.
Avete cosi creato una colonna di
dati preceduta da un'intestazione (il
titolo "amici"), ovvero un archivio con
caratteristiche sufficientemente ben
definite da essere interpretate corret¬
tamente dal programma. Salvate il
documento come "elenco.doc" e apri¬
te un nuovo foglio dove scriverete la
frase iniziale di una lettera da spedire a
tutti gli amici, lasciando uno spazio
vuoto dove si vorrà far apparire il
nome del destinatario.
A questo punto tutto è pronto per
far partire il processo di fusione tra i
dati e la lettera. Per farlo, scegliete
"stampa unione" dal menu "strumen¬
ti" e osservate la finestra di dialogo
che compare.
Questa è divisa orizzontalmente in
tre sezioni, che corrispondono a tre
momenti del procedimento: la scelta
del documento principale a cui dovran¬
no confluire le informazioni, la defini¬
zione del luogo dove prelevare i dati e
la creazione del documento unito vero
Caro «Amici»,
spedisco questa lettera solo a te perché mi fido del tuo giudizio in questa
spinosa questione...
p,i S~i i/i *:<»
_
Partendo da un semplice elenco di nomi è possibile creare facilmente una sene di lettere personalizzate
132
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ìltunpo unione
e proprio. Premendo il pulsante "crea"
scegliete "lettere tipo". Word vi chie¬
derà se volete usare la finestra corren¬
te, quella con la lettera già parzialmen¬
te digitata, o creare un nuovo docu¬
mento. Optate per la prima scelta e
passate al pulsante "dati” nella sezio¬
ne successiva. Qui potete scegliere
"apri origine dati" e selezionare il file
"elenco.doc" precedentemente gene¬
rato. Se tutto è andato per il verso giu¬
sto, vi apparirà una finestra di dialogo
dal titolo sibillino "delimitatori record di
intestazione". Si apprezzerà maggior¬
mente l'utilità di questa finestra usan¬
do archivi un po' più articolati; per ora
basta dire che nella sua area di antepri¬
ma si possono visualizzare, per verifi¬
carne la corretta disposizione, le infor¬
mazioni che Word dovrà interpretare
raggruppandole in colonne (campi) e
righe (record), delimitati dai caratteri
immessi nelle due apposite caselle. In
questo semplice esempio, Word capi¬
sce da solo che l'archivio è costituito
da un solo campo (la colonna "amici")
e da una serie di record separati l’uno
dall'altro dalla pressione del tasto
"invio” Si potrà, quindi, confermare
con un clic su "ok" e accettare di
modificare il documento principale,
come richiesto dalla finestra successi¬
va, per includervi i campi unione.
Alla fine di tutta questa procedura,
Word ritorna alla nostra lettera senza
alcuna modifica apparente, salvo la
presenza di una nuova barra di stru¬
menti che occhieggia oltre il margine
superiore del documento. Se si posi¬
ziona il cursore dove si vorranno far
apparire i nomi degli amici e si fa clic
sul pulsante "inserisci campo unione",
si può aggiungere il codice di campo
relativo all’elemento "amici". Per
vedere gli effetti della magia basterà
fare clic sul pulsante che mostra i dati
uniti (riconoscibile per il simbolo delle
virgolette aperte e chiuse). Ciò che
accade è che il codice di campo è
stato sostituito, nel testo, dal primo dei
nomi in elenco, facendo apparire la let¬
tera nella sua veste definitiva. Per
scorrere i nomi successivi la barra di
"stampa unione” offre una serie di pul¬
santi simili a quelli di un riproduttore
audio e un contatore che mostra il
numero del record corrente. Accanto a
questi sono presenti numerosi pulsanti
tra cui quello etichettato come "unisci
alla stampante" produce la stampa di
tante lettere quanti sono i nomi inseriti
nel file "elenco.doc", ciascuna perso¬
nalizzata con il nome del destinatario.
Jtlxl
Pe» recitare la Stampa unrcne, risarò «emendo I pUiante Oh <m Ktto.
1 Sl? Doojrantopmccato
La scheda prepara stampa unione " è il punto di partenza
da cui definire tutto ciò che riguarda la creazione di docu¬
menti uniti.
icoma usare...
Microsoft Word 2000
La fonte
delle informazioni
Un semplice elenco come quello
appena creato è un punto di par¬
tenza ben povero per uno stru¬
mento versatile come la stampa
unione di Word. In realtà, l'elabo¬
ratore testi di Microsoft accetta
archivi provenienti dai programmi
più disparati, ed è in grado di
importare elementi suddivisi nei
modi più diversi.
Inserisca un campo di Word
Croa un nuovo
Apra l'orlglna dal
(Es. “noni" cho fa pamsara al
documento In baio
dati por eventuali
al dati uniti
modifiche
| ina ni mentio irte— - | I n — b d c-powonl M < 1 ^ ^ .
Aggiungo 1 campi
Alterna tra la
Mostra II
Scaglie coma effettuare
dell'archivio
visualizzazione dal
racord
l'unione (as. coma e-mall o
collegato
dati a dal codici
corrente
stampati)
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxx ddtrtgbgh ghgttòyt yuyuivt y/yuy tyty yiy/uykukCu
XI xj
I campi dati devono essate separati da un carattere eternato deftrrftetore
di campo. Alo stesso modo, I record di dati sono separati da detmftatorl di
record. Serenare i detortfetori corretti daTetenco qui sotto.
Ddtmtl.il oli incoiti di mlnslA/ione
QpliWatao di campo: d record:
1 < INV10 > zi
Anteprime:
AmidU
5
Andrea!
zi
| | Anodi. |
Se l'archivio va creato ex novo, pro¬
babilmente il modo più semplice
consiste nel creare una tabella con
un foglio elettronico, rendendo evi¬
dente la prima riga che deve conte¬
nere le intestazioni di colonna, che
Word userà come identificativo per
scegliere i campi da inserire.
La finestra 'delimitatoti record di intestazio¬
ne " serve a verificare che Word abbia inter¬
pretato correttamente i dati nel documento
di origine.
Imparando ad usare Microsoft Query si potranno filtrare i dati da mandare alla stampa unione in modo
estremamente flessibile.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
133
Icom#
Microsoft Word 2000
Alternativamente, si potrà
optare per una altrettanto effica¬
ce tabella di Word, ben struttura¬
ta per evitare ambiguità.
Naturalmente l'importazione dei
dati è possibile da un qualunque
database (con Access in testa)
compatibile con lo standard
ODBC (Open DataBase
Connectivity). oppure trasferendo
le informazioni da un’altra applica¬
zione aperta (Dynamic Data
Exchange). Inoltre, si potranno
aprire file di dati con MS Query e
generare filtri personalizzati con
cui selezionare gli elementi da
includere nella stampa unione.
Anche tabelle inserite in docu¬
menti HTML possono servire allo
scopo, consentendo, in molti
casi, di fare un uso immediata¬
mente produttivo di elenchi di
informazioni ottenuti attraverso
|;«
cf
*
H
U
ti
[\
9
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1993 Comico
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1991 Horror
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1993 Commedia
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1993
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1994 Comico
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1963 Azione
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1994 Commedia
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114
199? Fantascienza
15
1 Vento e 4 Leon*
John Nfcbus
114
1975
Creare una tabella di Word e il modo piu rapido di costruire un archivio da usare come origine dei dati
Scegliendo "crea " dal pulsante 'dati' durante la prepara¬
zione della stampa unione si accede ad una procedura per
la generazione automatica del documento da usare come
archivio.
Internet. Infine, si potranno sfruttare
indirizzari come le rubriche di Outlook o
semplici elenchi in formato testo delimi¬
tato da virgole o tabulatori.
In fase di apertura di un'origine
dati, durante la preparazione della
stampa unione, nella finestra di
dialogo attraverso cui selezionare il
documento da aprire c'è una
casella selezionabile denominata
"seleziona metodo". Se attivata,
apre una finestra di conferma del
metodo scelto per l'importazione
delle informazioni. Ad esempio, se
l'elemento da aprire è una cartella
di Excel si potrà decidere se usare
un convertitore, il DDE o l'ODBC.
Nel primo caso Word importerà e
convertirà nel suo formato i fogli di
Excel, mentre usando il DDE si
aprirà Excel per consentire il tra¬
sferimento delle informazioni. In
questa situazione sarà possibile ottene¬
re un documento di stampa unione che
rispecchi, ad ogni apertura, le ultime
modifiche salvate nella cartella di Excel
Caro | MERGEFIELD Amici |
spedisco questa lettera solo a te perché mi fido del
spinosa questione...
originaria
L'uso di ODBC,
invece, non richie¬
de che Excel sia
aperto per trasferi¬
re i dati. In questo
caso, la cartella di
Excel viene pre¬
sentata come un
database, in cui i
diversi fogli pren-
I campi di stampa unio¬
ne non sono che un
caso particolare dei
numerosi codici di
campo di Word Ecco
come appaiono una
volta "smascherati '
dono il nome di "tabelle di sistema",
mentre saranno chiamati "tabelle” gli
intervalli di celle eventualmente definiti
nel documento di origine. Usando con
accortezza ODBC, si potranno selezio¬
nare i soli elementi utili ed effettuare
un'importazione veloce e sicura.
Le tabelle
Il vantaggio di usare Word come ori¬
gine dei dati è la facilità con cui sarà
possibile effettuare modifiche all'elenco
in modo che si riflettano sulle pagine da
stampare.
Naturalmente, converrà approntare
una tabella, cosa che Word 2000 con¬
sente di fare piu comodamente che in
passato. Basterà fare clic sull'apposito
pulsante nella toolbar, etichettato come
"inserisci tabella", per poter seleziona¬
re. muovendo il puntatore, il numero di
righe e colonne di partenza della griglia
da creare. A questo punto si potranno
definire, nella prima riga, i nomi delle
colonne, che diventeranno i campi della
stampa unione. Per inserire una nuova
riga si potrà fare clic oltre il bordo sini¬
stro della riga sopra la quale effettuare
l’inserimento, quindi cliccare col tasto
destro del mouse e scegliere inserisci
riga. Allo stesso modo le righe selezio¬
nate potranno essere eliminate, oppure
si potranno compiere le medesime
azioni sulle colonne. Il menu contestua¬
le, che si attiva con un clic destro sulla
tabella, consente di adattare la maggior
parte delle caratteristiche di visualizza¬
zione. Ciò che manca sarà raggiungibile
134
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
kowi usar»...
Microsoft Word 2000
dal comando "tabella" della barra dei
menu, tra cui la funzione di eliminazione
di una tabella selezionata. Word permet¬
te tabelle molto flessibili, con creazione
di celle unite o l'inserimento di un'intera
tabella nella casella di un'altra. Se tutto
questo è utile per personalizzare docu¬
menti o pagine Web, è invece contro¬
producente se l'obiettivo è di creare
un'archiviazione, più lineare possibile, di
informazioni da usare per la stampa
unione, che richiede solo una banale
conformazione a "foglio dati" per inter¬
pretare correttamente il rapporto tra le
L«Bf ed a getto tfrctÉMjo f «wn.ji.rtrf.*. (Auto,
Etkhette:
ornerei ari
M1|f
npo: Etichetta
Sfeccza: 3,81 oh
orfreat: 6,35 ah
«aor*: A4 (21 x W.7 cm»
può ospitare più
record.
Un catalogo, inve¬
ce, è una sequenza
di record, anch'es-
si disposti più di
uno per pagina, ma
senza che vengano
operate scelte par¬
ticolari per il layout
Per vedere vera¬
mente il risultato di
un'operazione di
creazione catalogo,
una volta inseriti i
--- • ■ cri imi i:»wa-'4-■ — .. ■ • • O.
« Nome •• Indir iuo2»
1 1 " f 11, lift/'-
«Nomeaalodiruxo/»
iHo — h MUMW
Con "stampa unione"
si possono create facil¬
mente gruppi di eti¬
chette personalizzate.
campi necessari
bisognerà sceglie¬
re il pulsante eti¬
chettato "unisci in
un nuovo docu¬
mento" nella barra degli strumenti di
"stampa unione". Nel documento cosi
generato si vedranno i record succeder¬
si senza soluzione di continuità né inter¬
ruzioni di sezione.
Va detto che il tipo "catalogo" è l'u¬
nico, tra quelli disponibili, a non consen¬
tire la creazione diretta di fax o messag¬
gi di posta elettronica, poiché la sua
prerogativa è di agire proprio sul modo
in cui il documento finale viene genera¬
to (output) e non su caratteristiche del
suo aspetto liberamente riconfigurabili.
Conclusioni
celle. In alternativa, il processo di prepa¬
razione della stampa unione prevede
una procedura semplificata per la crea¬
zione di un documento di Word da
usare come origine dei dati. Per attivarla
basta scegliere "crea" dopo aver pre¬
muto "dati" nella finestra di dialogo
"prepara stampa unione". Word chie¬
derà di inserire i campi o di selezionarli
da un archivio predefinito e genererà
automaticamente un elenco corretta-
mente configurato.
Buste, etichette
e cataloghi
Come abbiamo visto, la fase di crea¬
zione del documento principale di
"stampa unione" prevede che si speci¬
fichi il tipo di utilizzo che si vorrà fare
dell'archivio, da individuare tra lettere,
etichette, buste e catalogo. Tra la crea¬
zione di una lettera e di una busta, ciò
che cambia è essenzialmente il layout
della pagina, che, nel secondo caso,
verrà impostato attraverso una comoda
finestra di dialogo, che consentirà, tra
l’altro, di scegliere i campi unione da
inserire come destinatario e di specifi¬
carne la posizione sulla busta stessa.
Anche il tipo "etichette" prevede
un'apposita procedura di adattamento
del layout, con la differenza che, in que¬
sto caso, ogni pagina del documento
Acquisendo un po’ di pratica con la
stampa unione, verrà naturale cimentar¬
si in documenti ibridi, che sfruttano sia
le caratteristiche di un tipo che quelle di
un altro. Per padroneggiare questo stru¬
mento converrà approcciarsi al vasto
mondo dei codici di campo di Word, di
cui quelli di "stampa unione" (in codice
mergefield) non sono che un caso parti¬
colare. Si potranno, così, ottenere
campi calcolati, totali e riepilogati¬
vi, trasformando Word nel vero
tramite tra il database e la produ¬
zione di stampati.
Con questa carrellata sulla stampa
unione si conclude il ciclo del
Come Usare dedicato a Word.
Sperando che vi sia stato utile ci
occuperemo, nelle prossime usci¬
te, di altri software di uso altret¬
tanto comune. Ad ogni modo l'ar¬
gomento "Word" non si esauri¬
sce qui, e torneremo a parlare del¬
l'elaboratore testi Microsoft anche
in funzione delle segnalazioni che,
spero, ci farete pervenire copiose
nella casella di posta. MS
Scegliendo di generare delle buste si attiva la finestra di
gestione del layout più appropriato.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
135
Kit di sopravvivenza
... ovvero, cosa portare con sé in un’isola deserta, senza speranza di poter, a breve,
rientrare nel (cosiddetto) mondo civile. Di cosa abbiamo bisogno per poter trasformare un
naufragio alla Robinson Crusoe in una lunga e spensierata vacanza, tanto piacevole da
vedere la nave che ci viene a cercare con fastidio (vi siete mai domandati, amici lettori, se
qualcuno ha mai chiesto, a chi viene cercato nelle trasmissioni del tipo “Chi l’ha visto?”, se
davvero desidera essere trovato?), augurandoci che sia capitata per caso e che presto se
ne vada via? Cosa portare quindi con noi, su una perduta Montecristo persa nell’oceano,
facendoci alla fine trovare beati e riposati e poco desiderosi di ripartire?
di Raffaello De Masi
Beh, certo, desiderare di allontanarsi
da Atripalda per un'isola dei man del
sud, con palme e spiagge assolate e
bianche, è come desiderare di cambia¬
re una torta sacher con un pezzo di pa¬
ne tosto come il ferro, ma ovviamente
non tutti posso vivere nella "Perla del
Sud", per cui bisognerà adattarsi a
quello che passa l'oceano!
Allora immaginiamo che la nostra
nave da crociera sia naufragata al largo
delle Mascarene, e siamo noi solamen¬
te sopravvissuti
Ovviamente abbiamo cercato di sal¬
vare. giusto per pietà cristiana, Naomi
Campbell e Samantha de Grénet, ma
non ci è dato di avere nessuno con noi.
sull'isoletta (questi sono i patti); e quin¬
di al momento del salvataggio, siamo
stati messi in condizione di portare con
noi solo materiali. Beh, vediamo cosa
mettere nel canotto!
La pancia,
innanzi tutto!
La prima cosa che mi viene in mente
è recuperare tutta la scorta di Nutella
del transatlantico! Ma il gioco non
avrebbe senso, siamo su una rivista di
informatica e mettersi a divagare di stu¬
pidaggini rischierebbe solo di farmi ta¬
gliare da Marinacci e Addippi! Beh,
La guerra dei browser
si e ridona a un duel¬
lo. anzi a un tnello E
l'ultmo arrivalo
Eudora, non e certo il
piu debole
• O'HiHoot
"■* i *i
IIIM”
ImM, ri «ti»
&£Llrr- MaL.’UKS
quindi diamo per scontato che non
avremo problemi di cibo e leccornie,
che ci sia una tubazione diretta tra la
fontanella vicino alla nostra sdraio e la
CocaCola Co. e che piccoli particolari,
come fornitura di energia elettrica, col-
legamenti telefonici e altro siano solo
particolari, risolti,
nello stesso mo¬
mento che si pre¬
sentassero, diret¬
tamente dal dio
protettore dei re¬
dattori di MC. che
il Grande Padre lo
conservi in eter¬
no!
Allora, cosa por¬
teremmo con noi?
Spendiamo due
minuti per guar¬
darci intorno, se¬
duti sulla spiaggia.
Sabbia bianca a
perdita d'occhio,
palme da cocco e
banani, papaia e
avocadi La sco¬
gliera tiene lontani
gli squali e il mare,
presso la riva, è
tanto trasparente
che si possono
catturare i pesci
con le mani. Ci so-
136
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
c*»» unirti 2VP* a »
PC Mag A.«d 02/12/1999 11 W AM 05 »
pCw** 02/11/1999 I054AM 05 »
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02/10/199» 120*4 05 "
07/10/1999 12 17 PM 05 11
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Tha -ìltrfaca o< FTP Vojtflt* hac Ih* atmpfccF» lo Uom Mflmnt*» lo
ma t wvh tè »« «tuia /iclud/>o *d >oiu'o * 0 ' «ha a*pa»ia"cad
FTP uaai Wa ara conUdol inai ,oj t*d i** Cwt»om*t w* »nd Una
Calypio ti aaiy io uta, Bui powtrAil tnougn far iha moti
no sorgenti gelate, per acqua da bere,
e una sorgente calda per lunghi bagni
ristoratori, e, proprio in prossimità di
un boschetto di manghi, c'è una ca¬
panna dotata di tutti i confort; e instal¬
late, non si sa perché e da chi, in un
angolo della radura, una piccola centra¬
le elettrica e telefonica,
Allora pensiamo a quel che possia¬
mo portarci appresso, per allietare l'in¬
sperata vacanza solitaria; diciamo qual¬
che pezzo di hardware e un una venti¬
na di software essenziali da scaricare
da WWW. E ogni altra cosa che possa
servirci, a livello di materiali di consu¬
mo (escluso elettricità e telefono -
beh, è davvero il paradiso!).
Cominciamo con l'hardware: beh,
ovviamente un computer, ovviamente
con il nuovissimo PIV, una Geoforce o
una G450, una SBLive e un paio di
centinaia di MB di RAM installati (beh,
facciamo 512, giusto per mantenerci
sull'abbondante), un paio di HD da
10.000 giri per una cinquantina di GB e
un DVD. Una cosetta da poco, tanto
possiamo chiedere senza tema di es¬
sere contraddetti. Come sistema ope¬
rativo WME e, montato in bundle,
Linux, giusto per il gusto dell'esotico.
Ovviamente possiamo adottare an¬
che un Mac, ma le risorse disponibili,
in forma di software di corredo e scari-
cabile, sarebbero più ridotte. Poiché
nessuno ci chiederà, quando saremo
sotto una palma su una sdraio, di lavo¬
rare a un CAD sofisticato o alla realiz¬
zazione di un libro d’arte, meglio sce¬
gliere un PC; il divertimento è mag¬
giormente assicurato. La seconda co¬
sa, in termini di recupero immediato è
un modem. Sarebbe una contraddizio¬
ne in termini se non ne avessimo uno;
l'unico vantaggio che vedrei in una
macchina senza modem nelle condi¬
zioni descritte è che saremmo pratica¬
mente immuni da virus, ma non sareb¬
be una bella consolazione. Quale sce¬
gliere? Indirizzi ce ne sono tanti, e il
meglio è prodotto da U SRobotics
Ih ttp.7/www. 3com.com 11 Elsa
(nttp;//www.elsa.cornll Diam ond
Ihtto.//www.diamondmm.com 1 e
quanto altro vi potrà venire in mente.
Potendo, diamo la precedenza a un
modem esterno (non perché sia piu fa¬
cilmente configurabile, come si crede,
ma perchè i led presenti possono offri¬
re un più immediato riscontro in caso
di dubbi sulla connessione), assicuria¬
moci che abbia una memoria flash, fa¬
cilmente aggiornabile e che sia dotato
di porta USB, in modo da evitarci com¬
plicazioni con l'alimentazione.
Terza scelta, in ordine di importanza,
una webcam e una macchina digitale,
infiniti gli indirizzi in proposito, nell'uno
e nell'altro caso
(http://www.creati-
ve.com,
http://www,logite-
ch.com,
http://www pc-
stuff.philips.com) .
Ci sarà utile per
catturare sequenze
del nostro paradiso
da inviare ai nostri
amici immersi nella
nebbia milanese, o
per partecipare, ri¬
gorosamente con
le spalle al mare
(cosi lo si vede), in
lunghe e interes¬
santi videoconfe-
renze
Ovviamente non può mancare una
fotocamera digitale; dobbiamo o no far
crepare d’invidia quel cretino di
Alessandro che, per aver vinto un
Rolex una lotteria, si è fatto accorciare
la manica sinistra delle sue giacche di
dieci centimetri? E poi, ci serve per
confezionare le nostre cartoline elettro¬
niche di saluto e di augurio, ahimè non
c’è servizio postale sulla nostra isola
Infine, non possiamo certo rinuncia¬
re a una buona stampante; inutile cita¬
re, come nel caso precedente, mar¬
che, sono fin troppo note a tutti!
Potrebbe sembrare non effettivamente
necessaria, ma non è cosi. A parte il
fatto che ammirare su carta Naomi è di
gran lunga più soddisfacente che attra¬
verso la modesta risoluzione dello
schermo, la stampante ci servirà per
raccogliere gli appunti del corso
"Come costruire da sé un battello in
7500 facili lezioni".
Un cileni di e-mail per rmobilitare l'antica arie del
raffinato scriverei
Welcome to Calypso
E-mail Client
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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
137
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".vnn» :d r
La benzina nel motore
E adesso passiamo al software! Con
quello che abbiamo appena descritto sia¬
mo on line; nessuna preoccupazione per
ui t»« vjrm, ma»* viwwi« rr»
\n ftm v/r/miai** w/xauuo** I
nm usi h/u wrmi jd» _ •*«** _)l
H>A .«»l NM fc'l'XBOUQ’W 1 *mm W
u.* Ntt VTJ/noniMii* *J P W«OM»
il provider, abbiamo (i
già detto che pos¬
siamo usare la con¬
nessione telefonica ad libitum. Il primo,
manco a dirlo, è il browser, e qui la scelta
Legati a un filo!
Beh. visto che dobbiamo passare un po' di tempo alla Grande Fratello, perché non met¬
terci comodi e , considerando che possiamo chiedere, scegliere il meglio? Oggi PSTN e
ISDN sono cose di tutti i giorni, vediamo se ci riesce di spillare di piu
Possiamo chiedere (chiedere non costa nulla) di farci installare una linea ADSL; acces¬
so ininterrotto, sempre in linea, sempre pronti al lavoro, velocità (teoriche, solo teoriche)
una galassia avanti al collegamento analogico Cosa si può chiedere di più? Solo che la no¬
stra ADSL, in uploadmg, è ben lontana dai picchi del down, altrimenti che asimmetrica è?
Potremmo chiedere una connessione via cavo, se ce ne fosse qualcuna disponibile In
Italia inutile gridare come voce nel deserto, ma siamo in un'isoletta perduta e non è detto
che la BellAtlantic, pur di farsi pubblicità, non stenda un cavo da Los Angeles fino a
noilAllora sì che è vivere, pardon navigare Insomma. siamo sul rettilineo di Hinodière!
Possiamo usare una connessione via parabola e satellite, ma si tratta solo di una via di
ritorno, per l'amnadat dobbiamo sempre ricorrere alla vecchia strada Possiamo telefonare
usando WWW. non si tratta di una tecnologia nuova, ma i risultati si sono fatti, finora, at¬
tendere! Il problema sta nella farraginosa gestione legata con i modem PSTN e la ridotta
velocità degli stessi fino ai 56K Le nuove tecnologie di collegamento offrono certamente
strade più ampie di "conversazione" Staremo a vedere!
è praticamente obbligata a tre elementi;
Internet Explorer (che sta già, bell'e pron¬
to, nella nostra macchina) , Netscape (ne
parliamo, riguardo alla nuova versione, su
queste stesse pagine) e , per chi desidera
distinguersi dalla folla anche dove folla
non c'e. Opera. Senza browser si è taglia¬
ti dalla possibilità di spulciare il miliardo e
mezzo di pagine di cui si favoleggia pulluli
WWW, con un ritmo di crescita di otto
milioni al giorno. Sinceramente, senza di
esso il nostro soggiorno diverrebbe di col¬
po noioso, che gusto c'è ad avere un
computer e poi poterlo usare solo per
scrivere le nostre memorie? Quale sce¬
gliere dipende dai gusti personali, vista la
pressoché equivalenza delle prestazioni.
Da una parte c'è Explorer, con l'80% del
mercato (fonte http;//www.
stamarket.com), dall'altra Opera, con il
4%. Ma la nuova release di
Communicator dovrebbe nequilibrare la
situazione su valori meno sbilanciati.
La successiva fornitura riguarda un
La via direna per il trasferimento dei lite
138
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Comprimere e de¬
comprimere. pane
quotidiano di WWW
s i d a b i I e
Bimuccal.La
maggior parte
sono gratuiti o
costano pochi
dollari.
Bene, visto
che abbiamo
aperto la porta
jf
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G \t*o#\ootov jp
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taM <f*> sita, mitnmM.
|i>*iliti si»u> oiitiimM.
Client di posta elettronica; dovremmo
avere già installato l'onnipresente
Outlook Express (o, se adottiamo
Communicator, l'ambiente e-mail di tipo
built-in) In ambedue 1 casi di tratta di
due pacchetti efficienti, anche se non al
top delle prestazioni. Se si desiderano
prestazioni più avanzate, possiamo adot¬
tare Outlook 2000, a pagamento, 0 . me¬
glio. scaricare Eudora (versione 5,
http://www.aualcomm.con1 o
mtpv/www. euaora. comi , che , come
abbiamo già avuto modo di ripetere di¬
verse volte, è la release completa, gra¬
tuita e non "inibita" di questo eccellente
pacchetto, solo dotata di una finestrina
pubblicitaria, neppure tanto fastidiosa.
Se invece vi piace essere snob senza
perdere le funzionalità di questi due ca¬
pisaldi del software, vi consigliamo di
adottare The Batl 1.47, un piccolo ma
eccellente programma, dotato di nume¬
rose caratteristiche originali, o magari
AllegroMail 2 1.0.5, personalizzabile fi¬
no ai più minuti particolari. Li trovate
ambedue su Tucows (http://www.tu-
cows.com) assieme a numerosi altri
esempi, altrettanto validi, di questa folta
famiglia di software.
E, visto che ci siamo, diamo una oc¬
chiata alla terza famiglia di software "in¬
dispensabile" per Internet, i pacchetti di
FTP 3D-FTP, ACE-FTP, Absolute-FTP,
CoffeeCup DirectFTP, FTP Voyager e
compagnia cantante sono solo alcuni
dei numerosi prodotti di file transfer, re¬
peribili sempre II 0 su altri siti di sha¬
reware |http://www.zdnet.com|
hltp.//www.sharewaie.C(| m.
ETf5 //WWW 1 5 a 0 C| w c c| m ,
http://www.tiiez.corn e cosi via).
E, ovviamente, non può mancare
un newsreader, come quelli già inseri¬
ti in Outlook 0 Messenger , 0 uno
stand-alone, come Agent, FreeAgent
o Microplanet Gravity (sempre sull'inos-
verso il mondo
esterno, pren¬
diamo le nostre
brave precauzioni!
Abbiamo infatti aperto, nella stessa ma¬
niera, la porta alle più inimmaginabili in¬
fezioni provenienti dal mondo civile (?!)
Se ci becchiamo un virus e non abbia¬
mo l'antidoto possiamo, con buona pro¬
babilità, arrivare a decidere di spegnere
tutto e rimandare ogni nostra azione al
nostro ritorno nel mondo degli uomini.
Disporre di un antivirus è essenziale,
e installarlo all'arrivo è obbligatorio (non
abbiamo certo l'amico al piano di sotto
che potrà venirci in aiuto con un backup
del software indispensabile!); dormire¬
mo sonni più tranquilli e non rischiere¬
mo, ad ogni collegamento, salti nel
buio! Ce ne sono tanti, tutti buoni, e
consigliarne uno o un altro è inutile; no¬
mineremo, per essere quelli più assi¬
duamente aggiornati, il classico Norton
di Symantec, McAfee di Network
Associates, Inoculate, F-Secure (dotato
di un motore euristico ben realizzato).
Panda, Antivirus Toolkit Pro. Anche
questi li trovate tu Tucows, in forme di¬
verse di shareware e freeware.
All’occhio
(e all’orecchio) la sua
parte!
Beh, visto che ci stiamo preparando
il nostro corredo di nozze, è necessario
adottare tutto quanto può rendere
confortevole il nostro nido d'amore!
Allora avanti a scaricare FlashPlayer di
Macromedia (http://www.macrome-
dia.com) , gratuito, cosi intensamente
adottato dai designer e dai webmaster
che è praticamente impossibile farne a
meno, a meno di non sopportare un cal¬
vario di errori di visualizzazione e cosi
via. D'altro canto l'ingombro è così pic¬
colo che la nostra bella macchina non
ne subirà appesantimenti. Per sintoniz¬
zarsi senza problemi su siti WWW in
broadcasting, ReaIPlayer di
RealNetworks thttp://www. reali
com) è indispensabile ( e anch'esso gra¬
tuito), e, visto che ci siamo, facciamo
un salto nell'area dei "suonatori" di
MP3 per scaricarci
un player adatto.
Nomi e offerte ce
ne sono molti ma
tra tutti sono consi¬
gliabili WinAmp (di
N u I I S 0 f t ,
http://www wi-
namp.com, Somque
di TeamSonique,
http://sonique.ly-
cos.com/,
MusicMatch di
h 11 p : / / w w w .
musicmatch.com/,
o AltoMP3. reperi-
Un lettore di newsrea¬
der, per essere infor¬
mati su tutto.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
139
giocare in linea con l'altro capo
del mondo, o dare una occhiata
agli ultimi trailer dei film in pro¬
grammazione. Non può neppu¬
re mancare una copia di
Acrobat Reader, a rischio di non
riuscire a leggere la maggior
parte dei manuali di istruzione,
dei report, delle pubblicazioni in
linea. E, proprio per passare le
ore in buona compagnia, faccia¬
mo un po' di posto a un pac¬
chetto di instant messaging, co¬
me InstantMessenger di AOL o
l'eccellente ICQ , Si tratta di
pacchetti che, rispetto alla com¬
plessità dell'IRC, offrono una in¬
terfaccia immediate e veloce e.
il secondo, una infinità di facce
e possibilità d'uso entusiasman¬
te. Alternative a questi due so¬
no Odigo, Pagoo, PowWow,
SuperPopUp. WebGate (sempre li. inu¬
tile chiedere!)
E visto che di Internet dobbiamo mo¬
rire. che sia morte gloriosa Senza un
compressore-decompressore sarebbe
perdere gran parte del piacere di scari¬
care il meglio dalla rete; allora avanti
con pacchetti come PKZip, giunto alla
versione 2.70, il padre di tutti i com¬
pressori, e WinZip (chi non lo cono¬
sce?). Ma nuovi prodotti offrono spesso
prestazioni migliori e piu raffinate; ad
esempio, se il vostro problema è lo split
di file su floppy, meglio usare RZSplit.
Steve’s file Splitter, Top Split, più rapidi
e intuitivi dei due grandi. Altri pacchetti
incorporano funzioni più sofisticate, co¬
me TurboZip, che contiene anche una
preziosa routine di backup, e VisualZip,
dall'intuitiva interfaccia Drag&Drop
Insomma. c'è solo l'imbarazzo della
scelta.
Conclusioni
E adesso che fare, dopo aver messo
insieme un bel po' di materiale?
Abbiamo tutto per colloquiare col mon¬
do, raggiungere, ed essere raggiunti, al¬
meno virtualmente, dagli altri.
Insomma. possiamo cominciare a di¬
vertirci Solo che, mentre stiamo beata¬
mente sdraiati sulla spiaggia col nostro
notebook a navigare per i caldi mari di
Internet, udiamo, lontano, un grido
d'aiuto.
Aguzziamo gli occhi ed ecco , ag¬
grappata a una trave di legno, , chi
Naomi, proprio lei...! Voi cosa fareste?
Il mio PC già è andato in pasto agli
squali!
Ke
IRC e ICO. le
chiacchiere e i
pettegole!?!
sono il pane
della vita
bile presso http://www cute-
rip.com/
Sempre nel campo dell'in¬
trattenimento. conviene te¬
nere sotto mano ShockWave
Player (http://www macro-
media.com, gratuito) e QuickTime ziali per passare le lunghe notti insonni
llhttp.//www appiè.comi Sono essen- - certo non si può andare al mare - a
r Nul.ovcDuq 1 OR © 2000 Buon G Haneli
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0un conudu a c
TU? nvlivAon? •; FREE Hr**>cve«. Il you «wsoJ* v:e «»
PhY.t ricl #>* »he HI v>d hi o«/ »he donyrn forni In
th*f irfoyurwrrt :orre money »u *eop *nd 'hng; kfre
Ihi*.
Un antivirus.
aggiornato quo¬
tidianamente, e
dormiremo son¬
ni sani e tran¬
quilli
140
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
R.C.P. ««SOCIAtl
Internet no limit
@ casa tua
...con ADSL@home
di MC-link
Di rivoluzione in rivoluzione, ecco che MC-link ha portato le nuove formule ADSL
per essere sempre in rete 24 ore su 24 anche a casa tua. Con il nuovo abbona¬
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PROVE & PRODOTTI
a cura di Andrea de Prisco
Epson Stylus Photo 2000P
di Aldo Ascenti
Cosa manca al¬
le attuali stampe
inkjet? Prendete
una bella fotogra¬
fia, magari acqui¬
sita con una mac¬
china digitale da
oltre 3 megapixel,
e stampatela con
una delle migliori
getto d'inchiostro
sulla piazza, im¬
piegando il fior
fiore della carta
speciale. Il risulta¬
to sfida ormai
ogni reticenza: la
carta è pesante e
lucida, come
quella delle foto
raccolte nei vec¬
chi album di fami¬
glia, i colori sono
vividi, lucenti e
ricchi di sfumatu¬
re, proprio come l'occhio del fotografo li
aveva colti.
Perfino al tatto le nuove stampe sod¬
disfano pienamente, con quel lieve
spessore e quella densità e concretezza
che ieri non avevano.
Sembrerebbe una rincorsa giunta
all'epilogo, con prospettive di sviluppo
legate soprattutto alla velocità e all'eco¬
nomia di gestione. Invece, a una foto
stampata in casa mancava ancora una
caratteristica fondamentale: la durata.
Bastava, infatti, osservare la vecchia
cornice che conserva la foto della non¬
na ancora giovane per intuire che nes¬
suna inkjet in commercio avrebbe potu¬
to realizzare, a costi non proibitivi, stam¬
pe in grado di reggere cosi a lungo.
Parliamo al passato, perché anche
quest'ultima barriera è destinata ad in¬
frangersi di fronte agli sforzi dei tecnici
Epson. Infatti, questa luccicante A3+,
al top della serie di inkjet non profes¬
sionali, sfrutta nuovi inchiostri pigmen¬
tali che, in congiunzione con la carta
speciale appositamente sviluppata,
consente alla casa giapponese di ga¬
rantire oltre 100 anni di vita ai vostri ri¬
cordi più cari, che rimarranno vividi an¬
che quando i Photo-CD saranno abbon¬
dantemente fuori produzione.
Essenziale
Da anni tutte le
Epson a getto
d'inchiostro si so-
migliano
nell'aspetto e nel¬
le proporzioni.
Una silhouette
che è quasi una
firma e che ricor¬
da agli appassio¬
nati il successo
più che decenna¬
le della linea Sty¬
lus. Tra l'altro il
design affusolato
ingentilisce le di¬
mensioni che, per
quanto ridotte ai
minimi termini,
sono pur sempre
quelle di una
stampante A3+ a
caricamento su¬
periore e con l'alimentatore integrato
L'intera lunghezza della 2000P è oc¬
cupata dal coperchio, verniciato con un
serio ma non pesante grigio metallizza¬
to, sul quale si apre una finestrella lun¬
ga e stretta che permette di momtorare
il progredire della stampa. Sulla destra
trovano posto i classici tre tasti del pan¬
nello di controllo, mentre un quarto, na¬
scosto a coperchio abbassato, fa spo¬
stare le cartucce in posizione da sostitu¬
zione, ovvero all'estrema sinistra del bi¬
nario di scorrimento. Questa è una vera
novità, quasi una piccola rivoluzione per
le stampanti Epson a getto d'inchiostro.
Infatti la presenza di un metodo sempli¬
ce e documentato per rimuovere le car¬
tucce, anche se non hanno esaurito gli
inchiostri, implica la possibilità di toglie¬
re e mettere i serbatoi secondo neces¬
sità, senza correre il rischio di pericolo¬
se perdite di liquidi.
Estraendo le due cartucce, una per il
Epson Stylus Photo 2000P
Produttore e distributore:
EPSON Italia SpA
Via F.lli Casiraghi 427
Sesto S. Giovanni (MI) - Tel 02/262331
www.epson.it
Prezzo (IVA esclusa):
EPSON Stylus Photo 2000P L 1.665.000
Cartuccia nero L. 63.350
Cartuccia colore L 73.250
142
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il profilo della 2000P è disegnalo con la consueta eleganza e gli ingombri si
mantengono contenuti
La versatilità della 2000P à aumentata dalla possibilità di caricare la carta da ro¬
toli continui .
nero ed un'altra per I cinque colori
(CMY più ciano chiaro e magenta chia¬
ro), si ha la conferma che si tratta di
prodotti nuovi, che sfruttano la tecnolo¬
gia che Epson ha definito Intellidge, che
consiste nell'applicazione di un minu¬
scolo chip su ciascuna cartuccia, che
comunica la quantità di inchiostro rima¬
sta e blocca il flusso di inchiostro quan¬
do è necessario rimuovere i serbatoi.
Per il resto questa 2000P non pre¬
senta variazioni esteriori alla tradizione
della casa giapponese. Dotata di un vas¬
soio telescopico di alimentazione da
100 fogli, che può essere sostituito da
un porta rotolo continuo fornito in dota¬
zione, non ha quindi l'autonomia di una
macinatrice di carta, ma offre tutta la si¬
curezza di un sistema di caricamento
della carta tra i più collaudati sul merca¬
to. Le interfacce sono esclusivamente
la parallela e l'USB, poste sul retro,
mentre è possibile far diventare questa
Stylus una stampante di rete dotandola
di un box esterno di collegamento op¬
zionale.
La dotazione software, oltre ai driver
per Win 9x e Macintosh, comprende
Adobe Photoshop 5.0 LE e le utility di
calibrazione del colore (ICM e Color-
Sync).
Lentamente
ma con stile
Sei colori, 48 ugelli per colore, Ad¬
vanced Micro Piezo e Variable-sized
Droplet, sono sigle e numeri noti agli
utenti Epson, cosi come sono rimasti gli
stessi anche i 1440x720 dpi di risoluzio¬
ne massima, ormai gestiti solo ad uso e
consumo dei driver, poiché l'utente farà
bene a scegliere come stampare in ba¬
se ai molti altri parametri a disposizione.
Ciò che è veramente cambiato è II
software di gestione, che promette una
più raffinata organizzazione dei mezzito-
ni, e, soprattutto, la qualità di inchiostri
e carta.
La prima prova, eseguita alla massi¬
ma definizione su carta Premium semi¬
lucida, non stupisce immediatamente.
In fondo, di buone stampe, ormai, se ne
vedono parecchie. A ben guardare,
però, la naturalezza dell'insieme ha
qualcosa di non comune. Saranno i nuo¬
vi pigmenti, minuscole particelle, di dia¬
metro inferiore ad 1 micron, che Epson
dichiara in grado di fissarsi sul foglio
creando una superficie liscia e omoge¬
nea, ma le sfumature sembrano più
morbide, senza, peraltro, alcuna perdita
di nitidezza. Nessun colore dominante,
niente tracce di esagerazione della
gamma cromatica, ma solo quello che
la foto ha davvero da mostrare. La resi¬
stenza del risultato la si può, letteral¬
mente, toccare con mano, vista la diffi¬
coltà anche ad incidere con l'unghia la
patina, subito asciutta, stesa sulla carta
dalla 2000P.
Del resto, Epson dichiara che il pro¬
cesso di polimerizzazione dei pigmenti
conduce a una resistenza eccezionale
non solo alla luce, ma anche all'acqua e
all'abrasione, oltre che ad un indice di ri¬
frazione tale da migliorare sensibilmen¬
te la qualità dei colori, e da quel che si
può vedere c'è da crederlo.
Se la prima stampa, visti i risultati, è
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
143
EPSON Stylus Photo 2000P
Prezzo al pubblico (IVA esclusa): L. 830.000
STAMPA TEST COLORE LAB
Word solo testo:
158 s
Word testo+grafica:
175 s
Excel tabella-t-grafico:
147 s
CorelDraw file vettoriale:
350 s
Photoshop file 10 MB:
976 s
A A
Indice di velocità:
04
thè quick brovm fox jumps over Ih* lazy dog
thè qotck brown tox jumpj over thè kny dog
thè quick brovm fox |umpj over thè loiy dog
thè quick brown tox jumpj over thè lary dog
Indice di autonomia:
Nero:
540 dpi
Grigio:
360 dpi
Negativo:
540 dpi
Rosso:
540 dpi
Verde:
540 dpi
Blu:
540 dpi
CIA
Media:
3 ■ KJdpi
Test di velocità
Risoluzione reale
144
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Il cassetto di uscita telescopico e sufficientemente largo e lungo da ospitare
anche gli ingombranti fogli A3*
Le connessioni sono limitate alla parallela e all'USB Se avete un vecchio Macin¬
tosh sema porta USB sarete costretti a passare attraverso una connessione di
rete, disponibile tramite un bo x esterno opzionale
risultata accettabile anche come tempi
(anche se oltre 16 minuti sono oggetti¬
vamente molti per una copia in formato
A4) le cose peggiorano se si prendono
in considerazione stampe di altro gene¬
re. In particolare, l'attesa minima per un
documento di Word che si rispetti è di
circa 2 minuti e i tempi non scendono
un gran che anche rinunciando a tutte
le doti di qualità della 2000P. Inoltre, la
carta comune non è ben accetta dai
nuovi inchiostri, che la disdegnano of¬
frendo risultati inferiori a molti concor¬
renti. Il motivo di tale lentezza è la ricer¬
ca della migliore qualità possibile, rag¬
giunta solo con movimenti della testina
controllati e precisi, che limitano di fatto
l'impiego alla produzione di foto e grafi¬
ca di alta qualità.
Insomma, la 2000P è una stampante
decisamente snob, fatta per funzionare
sempre al massimo delle sue possibilità.
Per il resto, la silenziosità è impecca¬
bile, con un livello di rumore di circa
38dbA, come pure la completezza e
versatilità dei driver forniti e la varietà
dei formati di carta supportati. Da se¬
gnalare anche la possibilità di stampare
con margini ridottissimi (inferiori a 3
mm) che si riducono a zero tra una im¬
magine e l'altra prodotte con il rotolo di
carta continuo. Quanto ai consumi, le
Le cartucce sono la vera novità di questa Stylus,
per il minuscolo chip che ne semplifica la gestione,
la possibilità di toglierle e rimetterle sema danno e
i nuovi inchiostri che contengono
nuove cartucce sembrano dotate di una
discreta autonomia, anche se inferiore,
nell'uso comune, alle oltre 200 stampe
A4 dichiarate dal produttore, conside¬
rando, tra l'altro la sicura tendenza
dell'eventuale acquirente a stampare in
grandi formati ed elevata qualità.
Farà gola ai
professionisti
La Stylus 2000P ha un prezzo di listi¬
no che supera abbondantemente il mi¬
lione e mezzo, giustificato solo in parte
dalla possibilità di stampare A3+ Anche
le altre voci legate all'economia di ge¬
stione non sono molto favorevoli, con
un costo a cartuccia quasi raddoppiato
rispetto ai vecchi modelli e la nuova car¬
ta speciale, sempre più indispensabile
per ottenere buoni risultati. Certo è che
alcune cose, senza questa Stylus, non
si possono proprio fare, a meno di non
rivolgersi a prodotti con costi davvero
proibitivi, come la produzione di poster
e stampe da esposizione, o la creazione
di lunghi banner fino a 329 mm di lar¬
ghezza. Insomma, un prodotto davvero
professionale, decisamente verticale,
ma comunque abbastanza flessibile da
sfiorare i desideri degli appassionati più
esigenti.
Sarà dunque la scelta obbligata di chi
cerca la qualità senza compromessi, an¬
che se una maggior attenzione alle eco¬
nomie di gestione e, vista l'utenza, un
offerta sull’estensione della garanzia a 3
anni, disponibile solo a pagamento,
avrebbero reso il prodotto ancora più
appetibile.
Caratteristiche tecniche dichiarate
Tecnologia utilizzata: Ink-jet Advanced Micro Piezo Testina di stampa 48 ugelli per
il nero, 48x5 ugelli per il colore - Risoluzione massima dichiarata (dpi) 1440x720 Ri¬
soluzioni utilizzabili (dpi): dipendente da software - Retini utilizzabili line, diffusione
d'errore - Supporto profili cromatici: ICM per Windows, ColorSync 2.0 per Macintosh
Alimentazione carta: togli singoli, rotoli Tipi di carta utilizzata. Carta comune, pati¬
nata, fotografica, glossy, matte da archivio fotografico, semilucida Premium, Acquarello-
radiant White - Capacità vassoio standard 100 fogli di carta da 64 g/m2 - Formati uti¬
lizzati A3+. A3, A4, A5, B5, A6, Letter, Trasparenti A4, Legai, Executive, Panoramico
(210x594 mm), e definito dall'utente: buste: DL, C6, N.10 - Sistemi operativi: Windows
9x, NT 4 0, MacOs - Interfacce standard parallela, USB - Buffer 256K -
Ingombro (LxPxH) 607x311x175 mm - Peso 3,4 Kg
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
145
Authoring tool,
sistemi di editing
... e altre magie
L’elenco del materiale applicativo messo a disposizione su questo numero è articolato in tre
principali rubriche: il primo piano su due authoring tool (di cui uno addirittura gratuito!), tre
proposte shareware - un editor video pensato per il Web più due proposte di teleprompter -,
quindi una nuova scorta di freeware, ActiveX e progetti ipermediali per Visual Basic.
di Bruno Rosati
Primo piano: Magenta
Il Free Edition e GLPro
Due spot belli e interessanti questo
mese su altrettanti authoring tool che
verranno sicuramente apprezzati dai let¬
tori: il freeware - incredibile, ma vero! -
Magenta II e la trial di GLPro.
Magenta II (magenta.exe - 5.28
Mbyte) è un tool, cosi come usa a slo¬
gan la stessa Magenta MultiMedia
Tools, che è stato specificamente svi¬
luppato per i "programmatori multime¬
diali". Una categoria che nasce dalla fu¬
sione del vecchio stilema del program¬
matore e del realizzatore di presentazio¬
ni multimediali quali categorie disgiunte.
Categorie che adesso risultano pratica¬
mente fuse in un unico ambito produtti¬
vo. nel quale un prodotto come Magen¬
ta II è in grado di calarsi alla perfezione.
Il programmatore multimediale è colui
il quale necessita di controllare - ad alto
livello, possibilmente - tutti gli eventi
mediali che è possibile controllare.
Dall'audio al video, dalle animazioni al
rendering 3D. Ma "controllare" non si¬
gnifica semplicemente inserire su una
pagina di lavoro un bottone oppure il
quadro video di un player, bensì far veri¬
ficare determinati eventi mediali a se¬
conda di quanto sta accadendo sul di¬
splay. La differenza, sottile all'apparen¬
za. non lo è nella realtà dei fatti.
Magenta II dispone di un suo linguag¬
gio di programmazione, sintatticamente
molto simile al Visual Basic, cosa questa
che farà certamente piacere a tutti i pro¬
grammatori del diffusissimo ambiente
Microsoft, che una volta provato potreb¬
bero non avere più remore a passare al-
146
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
la guida di Magenta II.
Un media-program-
mer, benché ricco di
preset - per la gestio¬
ne mediale, per il con¬
trollo di bitmap, database, ecc. - non
può comunque dirsi immediato da usa¬
re A tal scopo Magenta MMT Ine. ha
realizzato degli ottimi manuali che, tra
Guida Introduttiva, Uso del Linguaggio
di Programmazione, Reference sui
Componenti, ecc., impegna l’utilizzato-
re in una fase teorica abbastanza pon¬
derata. Tutti i manuali sono in formato
pdf di Adobe Acrobat e risultano esse¬
re dettagliati e ricchi di esempi.
Dal punto di vista dell'utilizzatore, il tool
è praticamente tutto nel Magenta Com-
poser, al cui interno, nelle tre finestre at¬
tive nelle quali è organizzato - Project.
Layout e Output -, è possibile rintracciare
tutti i tool e i wizard disponibili.
Nello specifico, la finestra Project è
usata per editare la composizione ge¬
rarchica dei componenti. Componenti
che, va qui ripetuto, sono tutti dei pre¬
set pre-programmati in grado di realiz¬
zare il codice automatico per il controllo
di bottoni interattivi, combobox, imma¬
gini animate, diagrammi, effetti di scrol-
ling, hotspot, marcatura di ipertesti e
pannelli per l'I/O d’interazione.
Nella finestra Layout, così come già
conferma la denominazione, è possibile
vedere e modificare l’esatta rappresen¬
tazione in video dei vari componenti.
Nella terza e ultima finestra, quella
dell’Output, e possibile ottenere le
informazioni finali sulla composizione
realizzata (Info), impartire l'ordine di sal¬
vataggio del progetto (Make), generare
l’eseguibile finale (Build) e quindi passa¬
re alla fase di esecuzione (Run).
Né più né meno di come si procede
in un qualsiasi ambiente di "program¬
mazione visuale", Magenta II mette a
disposizione tool, comandi e wizard con
cui è possibile realizzare prodotti finiti
ottimi sia per l’interazione offline che
online, dalla più semplice delle presen¬
tazioni ipermediali a più complessi ge¬
stori di archivi.
GMEDIA GLPro
GLPro della GMEDIA
Un rrp./Awvw. amedta. com/gipro/index . n rm)
è uno tra gli authoring tool più diffusi ed
apprezzati per la realizzazione di prodotti
ipermediali, siano questi versioni dimo¬
strative di altri prodotti, che prodotti a
sé stanti.
Il linguaggio di programmazione insito
nel tool e le funzioni MCI particolarmen¬
te evolute ne fanno un prodotto che
strizza l’occhio a tutti quegli sviluppatori
ipermediali che trovano ormai troppo
stretti i più semplici Desktop Presenta-
tion, o al contrario troppo primitivi i più
classici linguaggi di programmazione -
come il Visual Basic, il Visual C, ecc. -,
che per essere estesi in senso iperme-
diale obbligano a vere e proprie contor¬
sioni programmatone. GLPro presenta
tutte le sue potenzialità - tra l'altro mul-
tipiattaforma, ovvero quello che si realiz¬
za potrà essere letto da un PC come da
un Macintosh - nel controllo di immagi¬
ni. animazioni, componenti audio e vi¬
deo, nonché più tradizionali database.
Con GLPro è possibile realizzare varie
applicazioni finali, come i classici rolling-
demo di prodotti commerciali e piccole
applicazioni stand-alone, come Screen¬
saver, PIM di varia complessità, controlli
remoti offline/online, guide interattive, li¬
bri elettronici, quiz
(con riferimenti a
database relazionali)
e quant’altro di cui
si ha necessità e
che implica controlli
ipermediali.
In questa che
non è una vera e
propria prova sul
campo, ma una più
semplice e sintetica
presentazione, met¬
tiamo a disposizio¬
ne dei lettori inte¬
ressati GLPro sia at¬
traverso la versione
trial a scadenza
trenta giorni (gl-
proe.exe - 3.56
Mbyte), che con
una serie di pro¬
dotti finali, resi eseguibili e visionabili a
partire dal link che, sfogliando il CD alle¬
gato, sarà a disposizione per un giudizio
realmente pratico. Della lista che abbia¬
mo preparato, fanno parte:
• FREELANCE INFORMER
(Free_inf.exe -2.28 Mbyte)
Esempio di un veicolo pubblicitario in¬
terattivo con finalità promozionali.
• ALIEN RESURRECTION (Alien4.exe
-2.13 Mbyte)
Salvaschermo con opzioni per il se-
tup e l’animazione.
GLPro: la pagina di
lavoro dell'Autho-
ring Tool
. i.»i^
lAbiiili MI Condcnscd I ight
IteqUckbrovn Un jimpedonerilelazydog. I234SS7890.Aa Bb Cc Od Ee FI Gg Hi 11| I»
UHnlfriOoPpOqftSitlUuItoWitaVifZjiEsirt.lte qulct broan Un jmiped over
ihe lar, dog. IZ3W6I890. Aa Bb (t Od Ee Ff Gg Hh HI» U Ho Ih Oo ty Dq (* Si Tl Uu
W Wt U r» 12 éÉ ii({. IheguW broan lo» |uripcd over thè te* dog. 1Z34S67891I. Aa
Bb C< Od Ee H Gg Iti I) U U No Ih Oo Fp Oq » Si II llu Vv W. I» Vy h «E lÀtf. Ite
quel bove lo. («ned over de tey dog. 1Z34SG7890. Aa Bb C< Od £e H Gg Hi l| 14 U
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luydog. IZ34S67890. AaBb Cc Od EeHGg IMI II UMnlhOoPp Oq A Si TI Uutb
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Character Set
• A ;
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» 'oSiri
r’sAvc-AS
GLPro l’Ednoi dei Ioni
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
147
GLPro uno dei pannelli
aitivi del'applicazione
Diary Un vero e pro¬
prio Personal Informa¬
tion Manager già pron¬
to per l’uso 1
Mon
Tum
Thu
fri
8at
Sun
1
2
3
4
5
6
7
8
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28
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30
31
« »
GLPro: l'insiem degli
altri demo inseriti nel
CD allegato
GLPRO
_7®
QFIightDisk
■ «.rMr.riQQ
IMMANI 1
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(CI *941 UmiJ
y.mu mr
| Iwiiwt « » Wl>»l" 1
□ u 1
a
7 ■ B
• SCREAM2 (Scream2.exe -1 47 Mbyte)
Salvaschermo ipermediale, con funzio¬
ni di animazione iniziale - un po' da infar¬
to... -, effetti sonori legati al rapido scor¬
rere delle immagini dei protagonisti ed
infine i link per salire sul Web verso il si¬
to di Scream, oppure per acchiappare il
poster ed infine per spedire una cartoli¬
na via e-mail ad un nostro amico., ov¬
viamente con Scream 2 attaccato!
• THE INTEL GUIDE TO
NETWORKING (lntel.exe - 713 Kbyte)
La guida completa al Network Com¬
puter secondo Intel. In soli 280 Kb sono
disponibili tutte le informazioni basilari,
un glossario animato di oltre 90 se¬
quenze. Il tutto è disponibile in quattro
lingue (inglese, francese, tedesco e ita¬
liano!).
• WORK PROFILE QUESTIONNAIRE
(Wpq.exe - 1,04 Mbyte)
Questionario interattivo, con quiz e
punteggi per la selezione del personale.
• AUTOCAD Release 14 DEMO
(Acad14.exe - 1 33 Mbyte - da installa¬
re)
La versione ridotta nell'ambiente di¬
mostrativo di GLPro del famoso prodot¬
to di AutoDesk. Purtroppo è in lingua
tedesca!
• IMS DIARY & ADDRESS BOOK
(diary.exe - 1.33 Mbyte - da installare)
Applicazione floppy-based (ovvero
meno di 1 44 Mbyte) con la quale si
realizza un vero e proprio diario elettro¬
nico con annessa agenda elettronica.
L'eseguibile è in grado di poter essere
consultato anche remotamente.
• MICROSOFT ANTI-PIRACY ANIMA-
TION (Smashmse.exe - 2.44 Mbyte)
Breve animazione estrapolata dal
contesto di un prodotto globale sulle at¬
tività anti-pirateria promosse dalla Mi¬
crosoft. Bella come un cartoon della
Warner Bros!
• ULTIMATE WORLD CUP (World-
cup.exe - 589 Kbyte)
Screensaver dedicato al videogame
che tanto vendette nel '98. Lo Screen¬
saver è in omaggio, peccato che per ve¬
dere la guida interattiva al gioco - guida
prodotta ovviamente con GLPro - è ne¬
cessario. acquistare il videogame!
• PROGNOSYS (Xtension.exe - 1.03
Mbyte)
Rolling di un analizzatore di dati con
caratteristiche di planning avanzate
CVshare
Due proposte per il vernissage di
questa piccola rubrica, che avrà un suo
mirror telematico su CVweb: Cut-
Viewer, un interessantissimo sistema
per l'editing video, e TeleScreen, una ti¬
tolatrice professionale a basso costo.
CutViewer 2.2 (cutviewer22.zip -
3.05 Mbyte).
Un tool per il "frazionamento" dei fil¬
mati. Questo è anzitutto CutViewer:
iivw'vv. ei'oóprpcessom
Che significa "frazionamento dei fil¬
mati"? Semplicemente che CutViewer,
così come il nome lascia dedurre, è un
applicativo in grado di tagliare nelle sce¬
ne che lo compongono un lungo filma¬
to, frazionandone la riproduzione in vari
intervalli, ovviamente a senso compiu¬
to. Una volta che - programma in auto¬
matico oppure con supporto manuale
dell’utilizzatore - si marcano le singole
scene che compongono il filmato, que¬
ste verranno salvate in file distinti (in
AVI con codec a scelta tra quelli pre¬
senti nel sistema: Indeo, Cinepak,
MPEG-4, ecc.) e quindi indicizzate all’in¬
terno di un file HTML generato automa¬
ticamente. Nel file HTML verranno
elencate e catalogate tutte le miniature
relative al primo frame di ogni singola
scena Ogni miniatura sarà identificata
da numerazione crescente, numero dei
148
MCmìcrocomputer n. 212 - dicembre 2000
tea'rffee 1 fe WMIaa
GLPto: l'animazione di
Microsoft per la campa¬
gna anii-piratena realiz¬
zata su CD-ROM utiliz¬
zando GLPro
prompter non ha le caratteristiche piro¬
tecniche delle più sofisticate titolatrici
elettroniche. Ma, al contrario di queste,
gode di semplicità realizzata e imme¬
diatezza di esecuzione, nonché dell’op¬
portunità di visualizzare riposizionando
la viewport dedicata allo scrolling del
testo in qualsiasi parte di schermo, de¬
dicandogli quindi la selezione del chro-
ma-key, che renderà trasparente il re-
fraine che la com¬
pongono e relativa
durata. Basterà clic-
care sulla miniatura
stessa che il link ad
essa connesso farà
partire la riproduzione
della scena.
La procedura di
cutting parte in auto¬
matico al caricamen¬
to del filmato e visua¬
lizza, nella finestra
Detection, l'insieme
delle miniature che
caratterizzano le sce¬
ne rilevate dal proce¬
dimento.
CutViewer la pagi¬
na di lavoro del pro¬
gramma Nella parte
superiore del loglio
l'elenco delle scene
rilevate e separate
In quella sottostan¬
te, con alla sinistra il
player per le ante¬
prime, e presente la
finestra dell'editor
con ti quale è possi¬
bile agire sulle sce¬
ne, trascinandole
dalla finestra Detec¬
tion View per fon¬
derle, eliminarle o
delimitarle in altra
maniera..
L'utilizzatore potrà sempre interveni¬
re sulla lista della Detection View ed
operare a successive fasi di accorpa¬
mento, eliminazione, ecc. La realizza¬
zione di filrrjati intermedi, composti
cioè da scene prelevate da vari punti,
tra quelle marcate nella fase di rileva¬
mento, è possibile trascinando le clip
dalla Detection alla Edit View e quindi
invocando il comando Making Movie.
Tutto facile ed immediato Ideale per il
videomaker che sale su Web e s'inven¬
ta Webmaster multimediale!
Teleprompter: DRS-DIGITRAX Tele-
Screen e LitePrompter
La DRS-DIGITRAX:
1-vww.ctrs-clKvtra.x comi
è una sw-house specializzata in pro¬
dotti video e, in particolare, titolatrici
software, che realizza in varie versioni
Quelle che presentiamo in questa
breve rassegna ap¬
partengono alla ca¬
tegoria dei "tele¬
prompter", ovvero
software capaci di
visualizzare, pratica-
mente in tempo rea¬
le, quanto digitato in
un pannello di servi¬
zio, oppure nella let¬
tura di un file di te¬
sto precedentemen¬
te redatto. Il tele-
CutViewer sullo
sfondo il browser
che visualizza la gal¬
leria delle miniature
delle scene estrapo¬
late e m pnmopiano
il file HTML generato
automaticamente
Basterà cliccare su
ogni singola miniatu¬
ra affinché il link ad
essa connesso fac¬
cia partire la riprodu¬
zione della scena
* ^
matta t v*.
4083 Scene Index
Scene 0 Fiume 0. Spati 0 mier
Srene I: Frame 24, Span 2400 mter
Scene 2. Freme 30. Span 3000 mier.
: •
<NIML>
(UN)
Olili XBR3 Scene Innrx/II II■ >
Scene lndea</M1XMR»
</HfRD>
<B0DV>
<He> Scene ■: frane I. Span • mec.</ne>
<a NRIf •aMltl.ael> CIME SRC-'hRBSbB. Ipg"></«>
<H%> Scene 1: frane ?e. Span ?*BB mec.</lte>
<ft HRLf-t.B83ti1.avl> <INC SRC-"bBR3b1.|pg"X/R>
<ne> Scene 3: frane 3B. Span 3BBB nxrc.</MH>|
'« NR(f -*DB3l?.avi> <IHC SRC- aBBJb? . |pg'X/»>
<M*> Scene 3: frane 31R. Span 31BBB nsrc.</N*>
<A MAH -kBB3ttJ.avi > CIME SRC-*'A0B3b3 . )pg"X/R>
<M*> Scene a: frane 71A, Span 21ABB nsec.</M*>
HRLf -ABB3bA.au 1> <IMC *.AC-"«BB3ba . Jpq"></•>
<na> scene Si frane 33*. Span 336BB nsrt.</NA>
<a HR[r-aBB3bS.avl> ONE SRC-"ABB3bS . Jpf“X/R>
<»k> Scene • : frane 338, Span 338BB mec.</MA>
<R HRff -ABB3bA.avi > ONE SRC-‘*ABB3b*. Jpg"></*>
<R*> Scene 7: frane 371, Span 37BBB ntfC.</HA>
<* NRtf-ABB3b/.avl> ONE SRC-"ABB3b7. )pq"X/R>
<RB> Scene ■: frane atB. Span aiBBB nsec.</NA>
<• NRff-ABBSbB.avl» ONE SRC-"aBB3bB.Jpg“X/R>
<MA> Scene •: frane SU. Span SUBB mie .</Ha>
<a NRf f •k083DV.avi > ONE SRC-"ABB3bf. Jpg"X/R>
<"A> Scene IR: Frane SSB. Span SSBBS A*ec.</H*>
<• HAI f -AB83ti1 B.avl> OHE SRC-"ABB3b1B. Ipg-x/a>
<M*> Scene 11: rrane 63B. Span 63SBB niec.</MA>
<« NRff-A8B3b11.aui> «INE SBC-"ABB3b11.Jpg"X/A>
<Mb> Scene 13: frane AiB, Span 68BBB nsec.</MA>
m
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
149
p, wn» b» C* «MI»
0 B ► a S 3 •« '.
Dt— In ine rw r« ICan KA
sto del quadro e/o l'area del telepromp-
ter.
• La prima di queste soluzioni offerte
dalla DRS-DIGITRAX è TeleScreen (dr-
stelep.exe - 1.07 Mbyte), forse il mi¬
gliore teleprompter a basso costo del
mercato. TeleScreen possiede la capa¬
cità di fare scrolling sia leggendo il testo
dal suo editor interno, che per mezzo
della lettura di un normale file di testo
precedentemente preparato. Il prodotto,
raffinatissimo, costa circa 200 dollari ed
è disponibile in versione trial, perfetta¬
mente funzionante senza scadenza tem¬
porale, ma con l'apparizione obbligata
del logo di DRS-DIGITRAX ogni 6 righe
Welcome to
LitePrompter.
This program was
designed to help
make your job as a
video producer
easier than ever
before!
Have you ever
worked with a Client
that forgot their
E lave you ever
d to pace thè
Welcome
to
LiteProm
LitePrompter II teleprompter in esecuzione E
da notare che. da noi richiesta, è attiva la moda¬
lità di controllo che permette la visualizzazione
-nonché il funzionamento in tempo reale- della
barra verticale di comando posta verticalmente
sulla destia dello schermo
"1
consigli che è infi¬
ne possibile mettere
in pratica caricando la
pagina, ad esempio
di PopFlixi
SMIL Composer Le
presentazioni realiz¬
zabili da SMIL Com¬
poser consistono di
vane componenti
mediali -quali audio,
video, testo, ecc -
che vengono esegui¬
te in base ai controlli
sequenziali imposti
dal linguaggio SMIL
un tool progettato per la realizzazione di
presentazioni multimediali che usano i
servizi di streaming del Reai Server, Le
presentazioni - eseguibili esclusiva-
mente per mezzo del Reai G2 Player -
consistono di vane componenti mediali
- quali audio, video, testo, ecc. - che
vengono eseguite in base a controlli se¬
quenziali e interattivi Tali controlli deri¬
vano da un foglio di sincronizzazione
sviluppato automaticamente dal Com¬
poser, proprio in base ai comandi e alla
sintassi del linguaggio SMIL
lsmilinst.exe - 2.46 Mbyte)
Zlurp!
Un Ripper, ma non solo. Oltre che ac-
quisire/rippare da tracce CD Audio,
Zlurp è in grado di eseguire conversioni
da file Wave ed operare, nel primo (CD)
di scrolling in fase di esecuzione.
• Sempre della serie dei teleprompter,
in versione demo - ma pienamente fun¬
zionale benché in esecuzione appaia il
logo ogni cinque linee di scrolling - la
DRS-DIGITRAX ci mette a disposizione
anche LitePrompter (liteprom.exe -
964 Kbyte). Una titolatrice software in
grado di gestire un numero illimitato di li¬
nee temporizzate (da zero a dieci linee
per secondo), controlli per il Full Screen,
regolazione del taglio dei font e della ve¬
locità di scrolling ed effetto di anti-alias.
Freeware
SMIL Composer
SMIL Composer, nato da una joint tra
RealNetworks e Sausage Software, è
B Nome compo**' Ragion "-p>ie< Da mia 1)17»
li.- Poi oliai Bloch Sion
Q Nnni» «(lini»)» Rrtgtorr i jrag«_0»<jiC'i Bri min 1 «0t*U
Smtrh Bloch Stati
|f Nomi» tanca I ong >-ranch (StwKMud) Da tota 0041
)$ Noma uM lato» Engh»h Brt mia » IMI
lf Nuota torte., I nng 'nitro, Hit mio 8041
X Wr i * ZÌ
.... •„.i.„T a i,*,i, .".ii.7f.ri.. ",i..m„ i.. T,..u . ii. .!T.. i. .». .IT..» . i.
m (a
jiorue niAe
iiin Compo—r
Multimedia Layout Tool for
ReatSystem GS
150
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
(r./lu.i»« Vrnmn I 2 7 Tiial Veiiion
Zlurp e il primo treewa-
re capace di operare alle
codifiche in WMA .
come nel secondo
caso (Hard Disk o
altri supporti), con¬
vertendo sia in Mp3
che in Windows
Media Audio
(WMA), Il tutto in
tempo reale e previa selezione. Oltre a
ciò, Zlurp può utilizzare qualsiasi altro
formato di compressione il cui codec
sia presente nel sistema ospite. Sem¬
plice da utilizzare, Zlurp è il primo
freeware capace di operare alle codifi¬
che in WMA.
(setup.exe- 1.81 Mbyte)
Piccola prova pratica. Procedendo
ad una piccola prova pratica, abbiamo
utilizzato Zlurp unendo il lavoro fatto
per Internet Pratica - conversione da
MIDI a Wave - e realizzando gli equiva¬
lenti WMA. Chiaramente non si tratta
di materiale ad Alta Qualità, in quanto
tutto nasce da conversioni da 22.1 kHz
provenienti dalla wavetable di Awave
Music (vedi articolo di Internet Pratica).
Quello che però va messo in evidenza
è la rapidità e la bontà delle operazioni
di ricodifica operate da Zlurp!
• You Can Leave Your Hat On
(WMA: 4.2 Mbyte) - (Wave: 23 Mbyte
- Tempo: 4'27" - 22.05 kHz - 16 bit/ste¬
reo)
• SexBomb (WMA: 3.36 Mbyte)
(Wave: 18.8 Mbyte - Tempo: 3'33" -
22.05 kHz - 16 bit/stereo)
• Soli (WMA: 3.97 Mbyte) (Wave
21 1 Mbyte - Tempo: 4’11" - 22.05 kHz
- 16 bit/stereo)
AVIEdit
... dimenticato la volta scorsa dalla
presentazione di CVweb Off line! Rime¬
diamo stavolta, _
dando soddisfazio¬
ne alle proteste di
chi non l'ha trovato
in rassegna. AVIE¬
dit, "paleo-editor"
(r Yfffrfca
95 Kbyte) finisce tra i freeware della
nostra appendice telematica.
ActiveX e VBProject
GOCX442: componente per il con¬
trollo via software di porte RS 422 (9
pin) per il remote di VCR e camcorder.
In particolare, nel progetto, viene
espressamente rimarcata la piena com¬
patibilità con le periferiche della Sony.
(••«Muhor.iv* Vide* «I
rotvid’l SUrt: 0 I rngtti: (4 |> Secondii
Vagabnnd avt Video «I
■ SUrtO lenglhl Olili Secondi)
Cwo. evi Video «1
t?Mdi| Slwt 0 Lengtfc: Ili |I1 Secondi)
Adwnl.tv* Il
» )M-'I Slwt ■ I rn«4h IDI |10S"M4«|
AVIEdit al lavoro mentre situila la funzione per la quale, mollo probabilmente, 6 reclamalo dai nostri let¬
tori il Merge Comodo, semplice e rapido controllo per l'append di più clip in un unico lite AVI
audiovisivo di Microsoft, ancora incon¬
tra i favori di molti lettori, probabilmen¬
te a caccia di piccole utility semplici ed
immediate Dal mancato inserimento a
questo pur breve rendere merito, ecco
quindi che anche AVIEdit (avinst.exe -
HS422 Conimi Componenl S ampie Code App
Sol Com p«t uh ere
vtt r. conr«cl«l.
then pma Ini App
GOCX442 6 un compo¬
nente ActiveX per il
controllo via software di
pone RS 422 19 pini per
il remote di VCR e cam¬
corder.
Il progetto nasce per applicazioni Vi¬
sual Basic - per il quale ha pronta una
propria interfaccia -, ma può essere ra¬
pidamente riadattato all'utilizzo negli
ambienti del Visual C e anche in una pa¬
gina HTML, In quest'ultimo caso, è ov¬
vio che il settaggio delle <OPTION>
per richiamare TActiveX in questione
implica l'utilizzo esclusivo di lExplorer.
locx422demo.zip - 1.59 Mbyte)
Di seguito due VBProject sempre a
carattere multimediale:
• AiphaBlend: per la gestione della
funzione video per il controllo del cana¬
le di AiphaBlend.
• AniDemo: per il controllo combinato
di maschere e immagini-sorgente per la
resa dell'effetto animazione.
£3S
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
151
PRATICA
Aspettando IPweb!
Preparandoci alla conversione in “servizio online” di IPweb, ci avviciniamo all’evento - che
avverrà in gennaio - cominciando a riorganizzarne le rubriche e proponendovi qualche
interessante anticipazione...
di Bruno Rosati
E cosi anche IPweb diventa un "Ser¬
vice" Dopo il cambio di layout imposto
al Web di Pluricom e in particolare di
MCmicrocomputer, e l'introduzione del
primo "servizio in linea" con l'audiovisi¬
vo CVweb, è il turno di IPweb che, non
potendo certo essere da meno, si of¬
frirà ai suoi lettori come il secondo ser¬
vizio in linea di MC. Cosi come CVweb
ambisce a diventare un miniportal del
freeware audiovisivo, allo stesso modo
IPweb proverà a diventarlo per la cre¬
scente schiera dei Webmaster perso¬
nali. L'ambizione è quella di farne un at¬
tracco importante per il reperimento di
codice JavaScript, Applet, applicativi ed
utility freeware per "fare il Web".
E non solo...
Nel riordino della sua struttura IPweb
baserà, per il momento, su sei specifi¬
che rubriche - tutte caratterizzate dalla
presenza della sigla-logo IP IPscript.
IPapplet IPkit. IPschede, IPnews e
IPerguide - che rappresenteranno gli al¬
trettanti punti di servizio del sito
IPscript: sei mesi di
trucchi e soluzioni
Dai nostri, antichi "Javatrips " passere¬
mo agli IPscnpt Non sarà un semplice
cambio di nome, ma, senza buttare men¬
te. riorganizzeremo la rubrica in maniera
più razionale e completando ogni propo¬
sta con i file di prova in linea. Tanto per
cominciare, su questo numero potrete
trovare, tutti insieme, gli script pubblicati
da giugno ad ottobre Icioè dall'uscita del
primo CD allegato alla rivistaI più un ma¬
nipolo di nuovi nomi che presenteremo
nel dettaglio. Il mese successivo, IPweb
presenterà la nuova rubrica, finalmente
completa, sia in linea che in una "confe¬
zione speciale " per MCD-ROM 1
MUSIC'MATCH
, 1
1 mt
MS
Mm. 1 «yr» -1 Audio (odino
trctinoloqv litrntrd b>
Ir«unhofri Milui
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Porttont bitrd upon
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1 ri hnoloqirs (WUM
cm
Xàudio UFI C. Audio 1 nome
1*** ZOOO |.y Intel fiuti
Iriknoloqift C Dipoi <Hion
MUSIC^MATCH
MusicMatch JukeBox 6.0: sul CD la versione Inai a 'scadenza 30 giorni".
La lista degli IPscript pubblicati da
giugno in poi solo su CD è la seguente:
• Generbanner
Piccolo, ma eccellente script per la
realizzazione facilitata di banner ad im¬
magini e link multipli
_/ Bollato
Codice per il ricalcolo automatico del
costo del bollo auto. Sarà uno dei picco¬
li Service in linea di IPweb.
_/C.U.M. (Convertitore di Unità di
Misura)
Un convertitore di unità di misure. Da
miglio a chilometro, da pollice a centi-
metri, ecc.. con un click.
• Elastic Bullets
Script per effettizzare il movimento
del cursore del mouse, al quale è possi¬
bile "appendere" come uno "sciame"
di palline colorate che si spostano sullo
schermo seguendone i movimenti.
• Footer Text
La striscia dei link verso le pagine
che compongono il nostro sito in una
barra di navigazione che nasce e si ag¬
giorna automaticamente grazie ad un fi¬
le di riferimento js.
• Info Stories
Un'area di testo per la descrizione del
contenuto della pagina a cui il link sele¬
zionato fa riferimento.
• Mouse Banner
Simile ad Elastic Bullets, questo setti¬
mo script è in grado di "legare" in coda
152
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
alla freccia del mouse un messaggio
d'avviso. Questo, sinuoso come un ser¬
pente, seguirà ogni movimento della
freccia portandole appresso qualsiasi
frase (o spot...) che noi vorremmo.
_/Tic, Tac, Toe
Una volta tanto, un game invece di
un "tip" Con Tic, Tac, Toe si gioca da
Download Acceleralor
Plus: il turbo per lutti
gli scancamenti dei file
dal Web: il trecento
per cento di volte più
veloce della vostra
connessione attuale!
crai
tk m> m»
a a—
A m A».**»
KS*
soli contro il computer e si vince solo
se si riesce ad allineare su un’area di
gioco delimitata tre segni uguali. Anche
Tic, Tac, Toe diventerà un "servizio atti¬
vo" di IPweb.
• MultiLink
Evoluzione del change-image che uti¬
lizziamo nella Home Page di MCD-
ROM. Passando con il mouse sopra ad
una GIF, se ne visualizza un'altra in
un'apposita cella dedicata In questo
caso MultiLink opera a ben due chan-
ge-image contemporanei, di cui uno av¬
viene anche su un altro trame.
• Cool Menu
Menu dinamico, realizzabile imponen¬
do dimensioni e colorazioni. Interessan¬
te, oltre agli effetti cromatici al passag¬
gio del mouse risulta la presenza di una
cella nella quale si visualizza un breve
commento d'introduzione ai contenuti
della pagina selezionata dal link attivo.
• Mouseover Arrow
JavaScript con il quale è possibile evi¬
denziare parole linkate facendo apparire
accanto una piccola freccia lampeggian¬
te al passaggio del mouse.
Di tali script, quelli evidenziati dal sim¬
bolo "z". oltre che scaricabilì al pari degli
altri, faranno parte del gruppo di script
che costituiranno un piccolo miniservice
in linea e che. via via nel tempo, si arric¬
chirà di altri servizi ('più o meno?) utili .
A questo già folto gruppo - undici
script da collezione - adesso aggiungia¬
mo altri cinque script selezionati ex no-
Big Brother: controllo
remoto di sicurezza
all'uso delle connes¬
sioni di una Intranet
aziendale.
AcePics: image-mana-
ger per catalogare file
grafici e generarne
gallery linkate in
HTML.
vo dal Web e, in alcuni casi, messi a
punto da noi per l'occasione.
• Resizing Links
Per vedere la finestra del browser al¬
la risoluzione che vogliamo a prescinde¬
re da quella del display di Windows, ba¬
sta questo piccolo ma efficientissimo
script. Alla richiesta, che appare subito
dopo aver cliccato su di un apposito
link, "Scegli la risoluzione che vuoi!",
basterà rispondere digitando prima l'al¬
tezza e poi la larghezza da imporre alla
finestra ed ecco che la finestra del
browser si adeguerà ai nostri desideri.
• Expandig Window
Apre una piccola finestra in alto a si¬
nistra e quindi comincia da espanderla,
sia verticalmente che orizzontalmente,
fino a riempire l’intera risoluzione offer¬
ta dallo schermo
Specifico per lExplorer, Expanding
Window non funziona in Navigator che,
al click sul bottone o sul link del collega¬
mento, apre la pagina a tutto schermo
senza produrre l'effetto di espansione.
Se non utile, è sicuramente di grande
effetto. L'impatto che qualcuno sta cer¬
cando di dare alla propria Home Page.
• Resize Image
Apre una finestra che contiene il link
ad un'immagine (GIF oppure JPEG) e
ne ridimensiona la grandezza immedia¬
tamente uguale a quella dell'immagine
caricata Simile effetto probabilmente
lo utilizzeremo anche su MCD-ROM,
per visualizzare in maniera più elegante
le schermate a corredo degli articoli.
• Image SlideShow
Senza ricorrere ad Applet comunque
sempre laboriose al caricamento, è
possibile fare un ottimo slideshow an-
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
153
|C<IU. IfOt.
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cala fuma, f ram ihou* Ih*, ma, b* m «élmo* tofana, la ,la* a* m*tx thmu,
ri':EKrsS«fiS issar- ~ “ ■—
AcePics:prepanamo tulli
I dati da inserire nella
pagina HTML che l'ap¬
plicativo genererà per
noi.
che per mezzo di uno script come
quello che qui presentiamo Ben rifini¬
to, Image SlideShow si presenta in
schermo con un display dedicato che
sovrasta sia un selettore - per far cari¬
care un'immagine specifica a richiesta -
che una seconda barra composta dai
classici comandi remoti: Primo, Prece¬
dente, Successivo, Ultimo e, nel bel
mezzo, il bottone di Play/Stop che prov¬
vede all’esecuzione continuata dello sli-
deshow oppure al suo arresto.
j JAVArate
Piccolo script per calcolare (in stima)
il tempo necessario al download in ba¬
se alla dimensione del file da scaricare
rispetto alla velocità del nostro modem.
Insomma, ce n'è di che sbizzarrirsi e
ancora di piu ce ne sarà il prossimo me¬
se con l'append finale di questo gruppo
a quello principale che deriva dalla vec¬
chia IPweb. Tutti gli IPscript. vecchi e
nuovi, saranno corredati della descrizio¬
ne. il livello di compatibilità e la pagina
di prova in linea, nonché l'ovvio link per
scaricarne lo zippato.
IPschede: MusicMatch
Jukebox 6.0
Altra rubrica che si alternerà su que¬
ste pagine è quella delle IPschede, do¬
ve ogni mese presenteremo la novità di
maggior spicco nel panorama commer¬
ciale. Ogni IPscheda presentata su IN¬
TERNET PRATICA avrà il suo riflesso
su IPweb. Una scheda con la presenta¬
zione sintetica e il quadro delle caratte¬
ristiche, con il link di riferimento verso il
sito del produttore Uno schema que¬
sto che andremo a consolidare. In poco
spazio, concisi e chiari, proveremo a
presentare il software migliore che è
stato messo in circolazione di recente.
E questo mese, indubbiamente, la
palma del più atteso è senz'altro da as¬
segnare al MusicMatch Jukebox 6.0.
MusicMatch Jukebox è un applicati¬
vo polifunzionale che, dall'avvento dei
CD-Ripper. s'è rapidamente fatto largo
nella schiera delle proposte diventando
il numero uno in assoluto, per qualità e
diffusione. Costantemente aggiornato
nel tempo, MMJukebox giunge ora alla
versione 6.0. Tra le novità introdotte
con la beta della versione 6.0 rileviamo:
- possibilità di gestire l’ascolto di sta¬
zioni WebRadio, con la creazione di li¬
ste dei siti preferiti per una rapida sinto¬
nizzazione
- visualizzazione completa dei dati
informativi inerenti nome e durata del
CD e delle singole tracce
- interfaccia di lavoro semplificata
- nuovi pannelli di visualizzazione, con
controlli più sofisticati per la creazio¬
ne e la gestione delle playlist, funzio¬
ni di stampa avanzate
- chiavi di accesso per aprire file, liste
di sintonia, tracce CD, ecc.
Il tutto condito da un miglioramento
prestazionale dei vari moduli, in partico¬
lare a livello di conversione, dove l'engi-
ne Mp3 presente di serie ora lavora in
maniera piu stabile e veloce che nelle
precedenti versioni.
IPscheda
Produttore. MusicMatch
llhttp V/www. musicmatch. comi
Versione 6 0 beta (Ottobre 2000)
File size 6.8 MB
Tipo Shareware
IPkit: download veloci,
monitoraggio delle
navigazioni
Quattro applicativi freeware - rigoro¬
samente freeware! -, che una volta pro¬
posti su queste pagine e sul CD allegato
vedrete andare a fare archivio anche su
IPweb, arrivando a costituire nel tempo
il nostro IPkit, ovvero l'insieme degli ap¬
plicativi che INTERNET PRATICA consi¬
glia di utilizzare per fare (e navigare!) al
meglio il Web. In quest'occasione pre¬
sentiamo un acceleratore per il down¬
load, un altro per la navigazione, quindi
un controllo di sicurezza per l’uso degli
account nelle Intranet aziendali e un
image-manager.
• Download Accelerator Plus
Vorreste provare l'emozione di un
download a velocità supersonica? Via
modem, ISDN o ADSL, Download Acce¬
lerator promette - e quello che e piu
fvICmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
AcePics: ecco la pagina in HTML vista dal browser con tutti I link attivi per la visualizzazione dei singoli file
grafici.
154
■2 a - J -VJvi-J <W OH3
Charlle Chaplin
lUOONAf IA FILMOGRAFIA CUP CURIOSI IA*
IPerguide: la pagina
d'introduzione che por¬
ta verso l'indice
dell'opera oppure diret¬
tamente alla biografia di
Charlle Chaplin.
sconvolgente: man¬
tiene! - di far lette¬
ralmente stracciare
le durate dei down¬
load dalla rete al vostro hard disk. In teo¬
ria l'applicativo è in grado di accelerare fi¬
no al 300% della velocità massima possi¬
bile dalla vostra connessione. E, credete¬
ci, si tratta di un dato teorico decisamen¬
te prossimo alla realtà a tal punto da tra¬
sformare una connessione da 56K o un
monocanale ISDN quasi in una superso¬
nica ADSL.
Dov'è il trucco?, direte voi. Certo, cer¬
to il trucco c'è e riesce perfettamente
ogni volta. Download Accelerator, difatti,
una volta che avete impartito il comando
di download non si accontenta di scarica¬
re il file prescelto dal server che è linkato.
bensì va in cerca di altri server che sono
disponibili al download dello stesso Ap¬
pena ne trova, li mette in lista e termina¬
ta la scandagliata nei meandri del Web ri¬
partisce il size totale del file da scaricare
in porzioni più o meno uguali per ciascun
server disponibile. Il risultato è che, se ad
esempio si deve scaricare un file da 10
Mbyte e la scansione operata da Down¬
load Accelerator ha rilevato cinque server
da cui è disponibile lo stesso download,
l'operazione si svolgerà come se il file da
scaricare pesi solamente un quinto, ov¬
vero appena 2 Mbyte. Partono cinque fa¬
si di scaricamento in contemporanea e
vedremo il segnalatore del livello di scari¬
camento correre come non mai. Ovvia¬
mente Download Accelerator Plus è an¬
che in grado di interrompere e riprendere
in più fasi distribuite nel tempo il proces¬
so di download. Insomma è veramente
un "must"l
• Big Brother
Poteva forse mancare all'appuntamen¬
to un programma - freeware tra le altre
cose! - che s'ispirasse, per denominazio¬
ne e applicazione, alla tendenza generale
del rifarsi in un modo o in un altro
all'idea del Grande Fratello? Certamente
no. In questo caso, comunque, si tratta
di una piccola (ma invadentissima) utility,
con la quale è possibile monitorare l'atti¬
vità, a livello della propria Intranet, dei
singoli IP accreditati alla navigazione. Il
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
target é quello delle Intranet aziendali,
nelle quali nascono problemi di sicurezza
e riservatezza (nonché utilizzo illegale)
delle connessioni in rete
• AcePics
Image-manager in grado di catalogare
qualsiasi immagine di qualsiasi formato.
Nello specifico di GIF e JPEG, AcePics
ci offre la sempre utile funzione dell'au-
togenerazione di una pagina HTML per
la resa in gallery-image di tutte le GIF e
JPEG presenti nell'hard disk. Per ogni
immagine rilevata, AcePics provvede a
segnarne il link e visualizzarne la minia¬
tura, il nome e le dimensioni.
155
IPerguide: la pagina della biografia di Charlie Chaplin.
Attor* • «*g>st* mg*s». conosciuto • amato da* pubbhco con - nomo A OfWlot. « «(«IO imo d» pru gtanA
*>t*rpr»t< d»l ciww mt*m«zion«t* wciNi
L* Oli* fori un* il |« et»» dii nula Fiqfco di un guitto da muvr hai, r arista 'Bit* orlano A p*A» ala t#nora
«ta A cmquv anm «Juando aneli» la madri», ilo» ® A ongm« «b>*c* ■ fa la cantanto ri* locai notturni, lo
laocia da solo a viver» por n strada
Il raga.vo oatculo Ira mirami drs*Q> muova • iuw pnn. patii artistici nW mondo dal caro Dova s> afferma
coma fantasista nagti spettacoli limar enti A fred taro Proprio durante una tournee ad MoBywood, qu»tlo
Aovane trasformili* viene notato da un catto signor Sarvnetf. * Arati or# data •entrine con 4 guai* g»*>*
la tua prime comiche
Cd ecco che, tra t 1014 ed 4 *IS da una de*» sua pai famose maccf-att». quella del donnaruto petAgwrrv»
Chsi. CHartot crea 4 personaggio che to render* cnWW» *iu»Hk» A Chart*. un 'aneto vagabondo *• m*rge»
dota società, con una Agmta lensM* a pari troiate a dai tratti tornatici meonfondb* f un uomo che ncv»
.«yMrrvn* * mente a a nessuno, forse neanche a sa stesso, destinalo suo malgrado al f#*m»nto E 4
perdente per antonomasia ma, nello stasso tempo, A coke eh* fronteggi* ostentatamente la vita cruda!»
Oc trecciato dagli mgr *n*qg de*» sor.*!*, affonda «un invilo orgoglio É debole con coraggo. Che** con la
lue gacchm* Ma e stretta, < pantaloni troppo cosi come le icetpe abbondanti. rmconfonAbde
bombetta ad 4 bastona A bambù la grand» eiprasuvit* A Chador « |* forza dal suo personaggi Gk occhi
scuri, insti e pmforiA, quanto ir oneri e |iunqenti partano sopra Aje picco* battetti neri. A sapore
provocatone
teista A se stesso a partire dal suo doAcetimo fiati, Chapim passa la sua carriera a per razionare * tuo
itraorAnano personaggio Inserme ai legista David Wart Gnfftth. Mary Pickford e Douglas Favbanè» fonda,
nel 1010 . la teirfed ♦nsri (l)
quakta de»- opere nnsmatografich* rhe 4 grand»
• Webceleratoi
Webcelerator è
un'altra di quelle
piccole utility che,
se ancora non esi¬
stevano, bisognava
inventare. Un po'
come l'uovo di Co¬
lombo, Webcelera¬
tor è in grado di ve¬
locizzare (enorme¬
mente!) il refresh
delle pagine Web,
caricando rapida¬
mente da link an¬
che remotissimi. Il
trucco è nello sfrut¬
tare precedenti col¬
legamenti e tenere
degli stessi il file
IPerguide: la pagina del sommario dell 'opera. Se gradite l'esperimento la lare- della pagina nella
modavvero! propria cache. Al
r— s— -• > - - JjH a«JiJv-J4 •
I Grandi ('ornici del Cinema Mulo
■sa
IPerguide: la lilmogralia e non solo del grande comico, attore, regista, sceneggiatore e musicista!
prossimo collegamento, il file partirà in
luogo dell'effettivo download dalla rete.
Una volta nella finestra attiva del brow-
ser, comincerà la verifica dell'aggiorna¬
mento tra pagina in cache e pagina re¬
mota.
IPerguide:
I Grandi Comici
del Cinema Muto
Da questo numero e per un periodo
sperimentale più o meno breve, prove¬
remo a realizzare delle guide interattive
che, nascendo a scopo didattico e con
finalità informative di carattere generale,
permettano agli utilizzatori - scolare¬
sche, appassionati, ecc. - di riprenderne
le informazioni e, magari, svilupparne il
tema o l'argomento trattato, modifican¬
do e ampliando la stessa iperguida. An¬
zi, la IPerguida, visto che stiamo su IN¬
TERNET PRATICA e che ne proporremo
l'interazione anche su IPwebi
Lo diciamo candidamente: la prima
IPerguida che realizziamo, e che sarà
subito fruibile dal CD allegato, nasce da
una ricerca scolastica, fatta sul Web, da
un figlio già navigatore incallito.
Dice la professoressa: Compito di
gruppo - La vita e i film di Charlie Cha-
plin, il piu grande comico di tutti i tempi
Perfetto, pensano i ragazzi, ci sarà da di¬
vertirsi...
Mentre tutti gli altri appartenenti il
gruppo cercano - senza trovare oppure
trovando, ma in maniera insufficiente -
informazioni a livello cartaceo, un certo
Fabio Rosati chiede al tutt'altro che bur¬
bero padre il permesso di salire sul
Web. Permesso accordato, ovviamente,
e, dietro la guida vigile di chi vi sta an¬
noiando con queste note, eccolo lancia¬
re il Search di AltaVista. Risultato: una
marea di occorrenze, con biografie ric¬
chissime, filmografie dettagliatissime e,
visto che esiste anche il multimedia,
una pila così di videoclip!
Al "Mamma mia quanta roba!" del
piccolo di casa, s'accende l'idea: ... già,
è proprio tanta roba... sarebbe un pec¬
cato sprecarla! Cosi, oltre a scrivere il
report cartaceo, visto che in classe c'è
pure un bel PC, ci s’impegna a rielabora¬
re testo, immagini e videoclip in un im¬
paginato interattivo in pagina Web da
potersi vedere via browser. Il ragazzo la¬
vora alacremente. Il concetto d'intera¬
zione è suo e digerisce i comandi iconici
di FrontPage 2000 con gestualità che
non nego d'invidiare. Dandogli una ma¬
no, è inevitabile che oltre all'orgoglio pa¬
terno la piccola idea di poc’anzi generi
quella (più grande) delle IPerguide: ...
ma se questo impaginato funziona e si
rivela utile per un'intera scolaresca, allo¬
ra potrebbe funzionare e risultare utile
anche per altre scuole! 0 no?
Mi do una risposta inevitabilmente
positiva, e una piccola, ma ricca e inno¬
vativa ricerca scolastica diviene l'humus
in cui impiantare la prima IPerguida di
IPweb. Che parte da Charlie Chaplin,
cioè un comico, e che potrà arricchirsi
fino a diventare la "piccola guida" il cui
titolo è già ambiziosamente esposto: I
Grandi Comici del Cinema Muto. Al ri¬
guardo, benché la navigazione ci impe¬
gna in mille siti, un grande, massiccio
aiuto, ci viene dal poderoso Slapstick
(www.uno.edu/~drcom/Slapstick/Cha-
plin/index.html), un sito dal quale attin¬
giamo i file dei clip che corredano la gal¬
leria dei video sui film di Charlie Chaplin.
Dieci file .avi che abbiamo convertito dal
mov originale per garantire massima
compatibilità di lettura. Per inciso: Sla¬
pstick ci guiderà anche nelle prossime,
eventuali puntate dell'IPerguida su I
Grandi Comici, contribuendo con il repe¬
rimento dei clip dedicati agli altri grandi
del Cinema Muto. Doveroso citarlo e al¬
trettanto doveroso invitarvi a salire sulle
pagine del sito in questione.
Detto ciò, torniamo alla nostra idea
creativa.
La IPerguida in questione dovrebbe
crescere nel tempo - in noi c'è tutta la
IPerguide: la pagina dei clip relativi ad alcuni dei più noti film di Charlot.
156
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
IPerguide: click sull 'immagine del trame ed ecco la clip de II Vagabondo che viene eseguila dal Media Player.
DDClip Lite al lavoro.
Uno dei rarissimi edi¬
tor che accetta anche /
f ile MIDI!
Ed ecco infine Awave
Music Midi To Wave
Converter.
AWqv*
Music*.*
mm.
MI W To Wox* Concertar
1 J -•
. Ìmm
|nUM'»aw
LSI-1 11
voglia di farlo - con dei "fascicoli" mensili
pubblicati sul CD e disponibili sul Web
come presentazione - una pagina di
spot! - e come "servizio-arretrati" al ri¬
guardo dei singoli fascicoli che compon¬
gono il prodotto finito. L'invito è quindi a
procedere con il download e, una volta
che il materiale sarà sul nostro hard disk,
ciascuno di noi. se vorrà, potrà trasfor¬
marlo nella propria IPerguida personale,
arricchendolo di altre notizie, immagini e
magari altri filmati.
Esemplificando subito: mentre sul CD.
e quindi sul Web. inseriremo l'IPerguida
di questo mese con i filmati effettiva¬
mente "muti", a casa, in uno slancio di
creatività, chiunque potrà arricchire le clip
doppiandole con una bella colonna sono¬
ra stile Joplm Per venire incontro a que¬
sto momento creativo - che le IPerguide
cercheranno di stimolare continuamente
ecco che insieme al prodotto iperme-
diale mettiamo a disposizione dei lettori
• DDClip 2.1 Lite Applicativo per il
montaggio non lineare di clip audiovisivi
multitraccia. Sincronizzazione voce/mu¬
sica e doppiaggio audio semplificato.
• AWave Music MIDItoWave Conver¬
ter, per la conversione MIDItoWave.
• Otto brani MIDI di Scott Joplin, da
convertire con AWave Music MIDI-
toWave Converter e quindi doppiare sul
file AVI di ogni clip con il vostro softwa¬
re per video editing.
A margine di ciò va detto che, rispet¬
to a molti altri sistemi di editing video,
DDClip è in grado di inserire nella pro¬
pria timeline di lavoro anche file MIDI.
Quindi è possibile evitare la fase di con¬
versione dei file MIDI messi a disposi¬
zione in equivalenti Wave. Nonostante
ciò, inseriamo ugualmente, caldeggian¬
done l'uso, AWave Music MIDItoWave
Converter Interessante a prescindere
dall'utilizzo specifico.
Ok! Questa è l'idea, l'esperimento e
gli ulteriori input creativi che possono
discendere da una umile IPerguida. I
Grandi Comici del Cinema Muto - oltre
a Charlie Chaplin ci sono Buster Kea-
ton. Harold Lloyd, la premiata ditta Lau¬
rei & Hardy, ecc - potrà non essere
l'unica IPerguida. Potrà non essere
l'unico prodotto didattico-informativo
che potremo proporre e mettere a di¬
sposizione. Se l'idea piace, ce ne saran¬
no altre!
Intanto interattivate con il "primo fa¬
scicolo" del CD, poi cominciate a salire
su IPweb a vedere come questa IPer-
guida cresce e cosa offre. Anche in po¬
tenza e non solo nello specifico.
Sarà una buona idea oppure no? Ai
lettori l'ardua sentenza! Mg
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
157
Mm
Netscape 6:
Le ceneri della Fenice
Un grande, una figura austera e nobile, un re, anzi, il re dei re, che ha goduto in passato
di prestigio e rispetto e poi è caduto nel dimenticatoio! Fino a che risorge,
ridando lustro a un nome che una volta dominava il mondo e non temeva concorrenza
e che si è ridotto, oggi, a fare da scialbo comprimario.
Fino a oggi...
di Raffaello De Masi
esercito potente e ag¬
guerrito, disposto a dare
battaglia in campo aperto
con forze fresche e com¬
pletamente rinnovate.
Con una nuova, moderna
divisa e con armi affilate
e puntute, pronto a occu¬
pare il posto nel cuore di
chissà quanta gente che
ricorda ancora i vecchi fa¬
sti, e che non attende al¬
tro per ritornare a quella
età dell'oro che non ha
mai dimenticato.
C'era una volta un
re..., potrebbe comincia¬
re questa storia, se aves¬
si registrato il copyright!
Oh, uno non può avere
un'idea che subito te la
copiano! Invece ne hanno
approfittato tutti, dai fra¬
telli Grimm a Carlo Loren-
zini, e io, usandola qua,
faccio la figura di chi ha
copiato. Cosi va la vita!
E la favola, come con¬
tinua? "Era un re molto
potente, era arrivato a
dominare circa l’80% di
un reame i cui sudditi
erano tutti navigatori, in
un mare senza fine e i cui
confini divenivano ogni
giorno più ampi, a perdita
d'occhio. Era un re rispet¬
tato e amato, affettuoso e disponibile,
che offriva, a chi decideva di essere gui¬
dato da lui, attrezzi di lavoro semplici e
potenti, risorse pregevoli e copiose, e
servizi degni di questo nome"
Poi. come per tutte le età dell'oro, ci
fu il momento del declino. Il nostro ap¬
parve a un certo punto svogliato, abuli¬
co, senza più grande volontà di reggere
il suo regno mondiale Nel frattempo
nuovi pretendenti al trono, baldanzosi e
senza rispetto per chi aveva retto il po¬
tere cosi dignitosamente, si facevano
avanti, reclamando il loro diritto a reg¬
gere il mondo. Il vecchio re cominciò a
perdere terreno, non riuscendo a tene¬
re testa alla forza e alla tracotanza di un
nuovo giovane in particolare, e man
mano la gloriosa bandiera con la N a ca¬
vallo del globo terrestre cominciò a in¬
dietreggiare di fronte alle nuove schie¬
re di pagani, con vessilli di bandiere e
di globi rotanti. Il vecchio re perdeva
sempre più terre e sudditi, fino a che i
rapporti di forza si ribaltarono compieta-
mente, e l'Esploratore sostituì il Navi¬
gatore nel cuore e nelle preferenze del
popolo dei naviganti.
Ma la riscossa si avvicinava e il fuo¬
co, non spento, continuava a covare
sotto la cenere Scoccava la fine del
millennio e finalmente, chiamando a
concorrere tutte le forze partigiane an¬
cora sparse su tutta la terra, soldati
ignoti e non che, sotto nuove spoglie,
nascondevano ancora un cuore non im¬
memore dei vecchi fasti, ecco che il
vecchio re ritorna in campo con un
Largo al vecchio
sovrano!
Riassumiamo la situazione di appena
due anni fa; nel campo dei browser,
Netscape è dominatore assoluto, con i
quattro quinti dell'installato e con una
fama che sembrava granitica. L'unico
vero avversario è un Explorer, di Micro¬
soft, che però ha mostrato, in diverse
occasioni, di non poter reggere il con¬
fronto.
Explorer, sebbene abbia un codice
molto meno ingombrante, è più lento,
più farraginoso, e con minori opzioni del
grande. Certo, è gratuito, mentre Net¬
scape va pagato, ma innanzitutto il
prezzo è pressoché simbolico, e poi ba-
158
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
La schermala di
delaull di Netscape,
con Yahoo! come
home page. SI noti la
profonda
ristrutturazione
subita dal layout.
Ciononostante (flg,
3) è possibile
cambiare look a
questa, adottando
un " vestito" slmile
alle versioni
precedenti.
sta affermare, in
una finestra, una
mezza bugia per
evitare di mettere
mano al portafogli.
Inoltre Commum-
cator, il pacchetto
più completo di
Netscape, offre
numerose opzioni
già incorporate nel
programma, come
un bel Client di po¬
sta elettronica, un
newsreader e un
ambiente, non cer¬
to disprezzabile, di
editing HTML di
medio livello. In-
somma, nessun
motivo per lasciare
la via vecchia per la
nuova, anzi!
Poi le cose si
mettono in un mo¬
do strano. Explorer
diviene parte inte¬
grante del nuovo
sistema operativo di Microsoft, Win¬
dows 98, e risulta, giocoforza, mezzo
disponibile a portata di mano di cui cer¬
to non si può ignorare l'esistenza. Mi¬
crosoft Mail, il mediocre Client separato
di e-mail fornito, prima, con Explorer
per bilanciare, almeno in parte, le mag¬
giori prerogative del Client di Netscape,
viene abbandonato e sostituito da Ou¬
tlook, un pacchetto completamente ri¬
disegnato e sicuramente molto più fun¬
zionale. I reggitori di Netscape abban¬
donano la politica, mai, d’altro canto,
fermamente perseguita, del prodotto a
pagamento, e rilasciano gratuitamente
una minor release, ma l'aggressività del
figlio prediletto di Bill Gates è fortissi¬
ma. E i rapporti cominciano piano piano
a sbilanciarsi a favore del nuovo arriva¬
to, che supera in presenze (fonte
Inno //www browsei watch.com | . già
all'inizio del 99, l'avversario fino a rag¬
giungere, già nell'anno successivo, la
quota dell'80%, ben consolidata, che
una volta era stata dell'avversario,
Netscape scivola piano piano
nell'ombra, e questo non solo per meri¬
ti dell'avversario In due anni e più si
vedono solo minor release, e il bell’am¬
biente di una volta ristagna in un'abulia
sempre più disastrosa, a fronte di una
politica di migliora¬
mento e aggiorna¬
mento dell'avver¬
sario per lo meno
incalzante. Inoltre
nuovi agguerriti av¬
versari cominciano
a farsi vivi all'oriz¬
zonte, provenienti
dai paesi baltici e
dal cuore della Ca¬
lifornia. Netscape
e cominciano a ve¬
dersi in giro le pri¬
me, anzi le secon¬
de beta release
della nuovissima
versione.
E infine, siamo
ad ottobre, ecco la
PR3, di fatto la re¬
lease finale , che
dovrebbe trasfor¬
marsi in definitiva
ed essere già disponibile quando legge¬
rete queste righe.
La buona gestione del
bookmark. Si noti
come sia possibile
Importare i segnalibrl
già presenti in
lExplorer
lancia il progetto Mozilla
Hnttpy/www.moziiia.ófol , una specie di
ribalta a metà strada tra una casella dei
suggerimenti e un'arena open source,
destinato a creare un ambiente dei de¬
siderata e una palestra di contributi per
creare il browser del 2000.
Il progetto prevede il lancio del nuo¬
vo browser (Netscape 5) per il Natale
dell'anno scorso, ma problemi interni di
gestione e di cambio della proprietà de¬
terminano uno slittamento, sine die,
della presentazione. Tutto si riaddor¬
menta in un sonno del giusto e qualche
scintilla anima solo
alcune superminor
release che . per
centellinazione, ar¬
rivano al secondo
decimale. Poi, agli
inizi di settembre,
un gran fermento
scuote l'ambiente
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
159
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Un’auto da formula
di nuovo in corsa
La Ferrari è la Ferrari, può rimanere
per vent'anni senza titolo mondiale,
ma è sufficiente che si verifichino di
nuovo circostanze favorevoli e sforzi
ben congiunti di uomini e mezzi per
riportare di nuovo alla ribalta un pro¬
dotto. E cosi eccoci al via di una nuo¬
va competizione, con un browser
completamente rinnovato, raffinato
ed elegante e, soprattutto, con ogni
forma d’uso perfettamente paragona¬
bile a quanto di meglio il mercato sta
oggi mettendo a disposizione. Net¬
scape 6 è oggi disponibile in una su-
Numerosi ambienti per
gestire le preferenze
Lo schema è quello
ben collaudato e già
noto, ma numerose
sono le aggiunte e le
migliori apportate,
alcune delle quali di
gran pregio
160
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
NeUiMi.um
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Netscape Netbusiness
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nrtfird rini-eii
lAlkUtdui
ilRMltilU^i.
perba release, con un abito modernis¬
simo e un ambiente di utilizzo del tut¬
to nuovo e differente dal precedente.
Saltata a pie' pari la versione 5, mai
uscita dall'ambiente di progetto e ba¬
sata ancora sul codice precedente,
questa 6 è stata completamente ridi¬
segnata (il codice completo, dopo l'in¬
stallazione, si è ridotto di almeno un
terzo) e , pur non abbandonando com¬
pletamente il design del vecchio Navi¬
gator, aggiunge nuove funzionalità e
caratteristiche, perfino cambiando
l'aspetto stesso della finestra princi¬
pale.
Oggi Netscape indossa, in default,
un abito blu lavanda, e la prima cosa
che immediatamente colpisce è una
barra dei comandi insolitamente spo¬
glia Poi, dando un'occhiata più atten¬
ta, si scopre che molte cosette sono
stare sistemate in altri posti, giusto
per non dare fastidio.
La barra principale
di menu si articola su
tre file; la prima, solo
testuale, contiene i
soliti comandi di navi¬
gazione e setup, con
sotto la barra di navi¬
gazione e, ancora piu
sotto, la barra dei pre¬
feriti, L'organizzazio¬
ne è molto funzionale
e, in complesso, le
tre barre non occupa¬
no più di un paio di
centimetri di altezza.
In fondo alla pagina,
ancora, ci sono due
barre; sopra quella di stato, che evi¬
denza l'andamento del downloading e
la tipologia di sicurezza della trasmis¬
sione (il lucchetto, tanto per intender¬
ci) e, in seconda fila, sotto, la barret¬
ta, il contenitore di Navigator e la se¬
zione dei canali.
C'è anche una cu¬
riosa icona che
permette di pas¬
sare da onlme ad
off line e vicever¬
sa.
E' stata aggiunta, a sinistra, una
nuova sezione, visualizzabile attraver¬
so l'uso di una "porta" a soffietto; vi
si possono scorrere, attraverso un
menu a linguetta, almeno cinque se¬
zioni, in default, che possono essere
Gli ambienti d'uso
accessori, Il clienl e-
mail, il messenger, Il
composer, la rubrica
Indirizzi. Si noli la
completa e ben
organizzata gestione
dei dati di
quest'ultima!
portate a dieci, agendo su un menu
di gestione e personalizzazione. A
proposito di personalizzazione, per i
più tradizionalisti, meno disposti a
cambiare le loro abitudini, esiste
una rapida possibilità di utilizzare la
vecchia interfaccia Netscape, pur
senza rinunciare a tutte le funziona¬
lità della nuova.
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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
161
Grande attenzione e
stata prestata alla
sicurezza della comu¬
nicazione.
E' possibile ottenere
cript azioni di dii fe¬
rente livello e acquis¬
tare od ottenere in
prova una firma
elettromc.
basata su un potente layout di databa¬
se con circa una cinquantina di campi a
disposizione.
Conclusioni
La fenice è risorta dalle sue ceneri'
Netscape è ritornato alla grande alla ri¬
Accessori che valgono
un pacchetto
Niente di nuovo, certo, ma la corte
che da sempre ha accompagnato Navi¬
gator si è evoluta in maniera altrettanto
significativa. Come già dall'inizio, il pac¬
chetto comprende il Client di posta
(mailer) che già non aveva nulla da invi¬
diare ai pacchetti stand-alone, e che
oggi si arricchisce di nuove caratteristi¬
che, come quella di interrogare l'ac-
count di WebMail presso Netscape che
automaticamente viene aperto al mo¬
mento deH'installazione del programma
principale. L’ambiente di posta ha una
grande semplicità di formato e di ge¬
stione, ma è del tutto paragonabile ai
più raffinati Client oggi disponibili L'am¬
biente di composizione è velocissimo
nelle sue funzioni e nei suoi schemi,
peraltro consolidati, d'uso, e si arricchi¬
sce oggi di una finestra di filtro potente
e raffinata, di un’area di ricerca di testo
e di un sistema di gestione dei set di
caratteri immediato e molto pratico da
usare Moltissima cura è stata riserva¬
ta, qui, alle funzioni accessorie e agli
add-on caratteristici dei Client di posta.
E' possibile fare un autocollect degli in¬
dirizzi dei nostri corrispondenti, anche
separando tra entrata e uscita, e pre¬
stabilire regole differenziate di compo¬
sizione e di utilizzo di formato. Accanto
a questa sezione corre parallelamente
quella dell'lnstant Messenger, anch'es-
so molto ben articolato, e che è oggi in¬
tegrato completamente nell'ambiente
principale e non piu fornito come add-
on separato Una chiamata a menu per¬
mette di acquistare (o di ottenere in
prova gratuita, per un periodo di 60
Java console e
JavaScript Console,
per chi desidera
entrare nel cuore della
gestione degli scnpt e
dei comandi avanzati
giorni) una firma digitale, e un sistema
di "memoria automatica" permette di
utilizzare informazioni di uso corrente
(ad esempio nome di login, indirizzi da
usare in form e cosi via) in un database
da cui essere richiamate, in modo al¬
trettanto automatico. C'è perfino un si¬
stema personalizzato di gestione della
rotellina del mouse! Nella vecchia ver¬
sione 4.7X di Netscape forse la ruota di
scorta era proprio il Composer. Lo ricor¬
date, era l'ambiente di editing Web
che, all'inizio, appariva sufficiente a ge¬
stire i rozzi prodotti in giro fino a quat¬
tro o cinque anni fa, ma che poi altri
pacchetti, più eleganti e potenti, hanno
rimesso in ombra. Oggi Netscape
Composer, nella nuova release. rimette
le cose in pari, con un ambiente raffina¬
to ed elegante, dotato di pressoché tut¬
ti i tool di gestione . e capace di creare
pagine HTML di buon livello. C'è tutto
quel che abbisogna, con scelte di for¬
mati, realizzazione e gestione di tabelle,
immagini, link, ancore e cosi via. E inol¬
tre un debugger ben articolato, che non
mi pare ancora di aver visto altrove (e si
che ce ne sono passati, tra le mani, di
Web Editor!). Ancora è stato aggiunta
un'area di gestione di NetPhone2, si¬
stema di chiamata attraverso Internet,
non utilizzabile in Italia, e un address
book, comune a tutte le aree , che è
una vera e propria agenda personale,
balta, e i suoi paladini, finora ridotti a
ruolo di partigiani, possono di nuovo
tornare a combattere ad armi pari in
campo aperto. Certo, ormai il Grande
Fratello Explorer ha richiamato grandi
folle sotto le sue bandiere e gode di un
invidiabile primato, ma sono sicuro che
molti, come me, hanno un cuore che
batte in silenzio vigile, con una grande
N disegnata sopra. Netscape si è fatto
attendere, ma ha ampiamente ricom¬
pensato i suoi fedelissimi, con un
browser modernissimo, articolato su
scelte progettuali del tutto nuove e ca¬
paci di soddisfare le più ampie esigen¬
ze.
Commumcator & Co e oggi un am¬
biente snello e veloce, dotato di un
look modernissimo (immagino che ben
pochi passeranno alla visualizzazione
"Classic" . pur prevista e disponibile),
essenziale e meno invadente e onni¬
presente del precedente Due ambienti
accessori, come quello del Client e-mail
e dell'editor di HTML, offrono . allo
stesso modo, look e prestazioni com¬
pletamente rinnovate, e nuove funzio¬
ni. integrate nel sistema, danno al pro¬
dotto quella immagine di comunicatore
totale cui aveva sempre, d'altro canto,
aspirato. Riuscirà, Netscape, nei prossi¬
mi mesi, a recuperare il suo reame
perduto? Mi auguro di si. ha tutte le
carte in regola per farlo. «S
162
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Quando si tratta
di tempo
scegliete in anticipo.
Il tempo passa: allegro, triste, euforico, interminabile, veloce. I primi rincorrono i secondi, i secondi i
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AVVISI Al NAVIGANTI
WWW... la pizza!
Cibo degli dei, piatto conosciuto in tutto il mondo, la pizza fa parte della storia degli italiani e ,
in particolare, dei napoletani. Ma è davvero napoletana l’origine di questo alimento ,
su cui dietologi, nutrizionisti, filosofi e poeti hanno dissertato e fatto scorrere fiumi d’inchiostro?
MC ci aiuta a scoprirlo.
di Raffaello De Masi
Lunghi studi e infinite ricerche sono mento, sale, olio, lardo, formaggio ed le d'acqua durante le invasioni di fine
stati spesi per individuare l'esatta e pre- erbe naturali per realizzare un pane millennio (ancora oggi la migliore moz-
cisa origine della pizza, Dire da chi sia zarella è prodotta da latte di bufala),
stata "inventata" è praticamente impos- Lapiz- La parola pizza compare, ancora, in
sibile, visto che la pizza ha avuto una za migrò in America con l'av- alcuni documenti medioevali, usata per
lunghissima evoluzione del tempo; è vento della nostra emigrazione; Gennaro indicare delle focacce, dolci e salate,
comunque pressoché accertato Lombardi apri la prima pizzeria a New York City nel divenute, specie nel meridione
che la culla di quest'alimento 1895, al numero 53 di Spring Street, ma è solo dopo la d'Italia, sempre più popolari tra
sia stato il Mediterraneo. seconda guerra mondiale, con il ritorno dei soldati dall'Italia, gli aristocratici (è questo il
Cenni storici e frammenti che la fama di questa pietanza italiana si estese a macchia d'olio ne- motivo per cui, in Campa-
letterari e pittorici testimo- 9 1 ' Statl Uniti. Nel '"O. Shakey e altri produttori di massa cominciarono n j a j| termine "pizza" indi¬
cano che già egiziani e la distribuzione di prodotti confezionati, e perfino la forma si differenziò for- ca anche , e lorle) La
temente, con la creazione di pizze al taglio, pizze farcite, arrotolate, a strudel e
cosi via (immaginate cosa sono capaci di mangiare gli americani!)
Nonostante la nostra pizza sia riconosciuta, in tutta la galassia, come la vera e so-
greci mangiavano pie¬
tanze molto simili alla
nostra pizza. Nell'anti¬
co Egitto era uso, in
occasione dell'anni¬
versario della nascita
del Faraone, man¬
giare un pane
schiacciato insapori¬
to con erbe, ed Ero¬
doto racconta di pie¬
tanze babilonesi
molto simili all'odier¬
no pane a crosta. La
parola pizza, addirittu¬
ra, proverrebbe dal vo- •
cabolo "picea", che de- 1
scriverebbe il colore del
pane ben cotto nel forno,
Secondo altri il nome sareb¬
be invece una deformazione
del più antico vocabolo
"palnkuntos", il pane schiacciato
azzimo usato dai greci.
Inizialmente confezionata in forma di
pam allungati, la pizza assunse la sua
forma attuale all'inizio del Rinascimento.
Era, allora, "un cibo da pezzenti" (veni¬
va definito proprio cosi, nelle cronache
dell'epoca), che i poveri usavano confe¬
zionare con un impasto di farina di fru-
la, originale e autentica, e che quella
paragonata a nessun'altra. i grandi
USA. Cosi:
• ogni anno sono usati, negli
maggio per confezionare pizze
• ogni anno sono prodotti circa
surgelata
t una famiglia media americana
pizza, in un anno, a casa
• il 96% degli americani compra
lo il 4% va a mangiarla in pizzeria ^
• Nel 1999 sono stati prodotti oltre
La
3Ìzza con
e stelle e
strisce
mangiata a Napoli non possa essere
numeri si possono fare solo in
USA, 300 milioni di kg di for-
400 milioni di tonnellate di pizza
mangia almeno trenta volte la
pizza per consumarla a casa. So-
un miliardo di pizze congelate e oltre
quattro miliardi di pizze fresche.
Nonostante il prolificare dei formati delle specialità, tre sono le pizze preferite da¬
lli americani, in tutto il versante orientale é diffusissima la pizza cosiddetta New-
York Style, molto simile alla pizza napoletana, cotta a fuoco più lento e con
crosta sottile. Sulla West Coast ha invece più successo l'omonima pizza,
rappresentata da un formato molto più piccolo, poco cotta e con guar¬
nizione di asparagi, bocconcini e pomodori essiccati. La terza va-
scoperta dell’America è
fondamentale per ag¬
giungere alla ricetta il
suo vero componen¬
te fondamentale, il
pomodoro (curioso il
fatto che questa
pianta venisse colti¬
vata inizialmente co¬
me ornamentale, vi¬
sto che i frutti erano
considerati veleno¬
si). Fu proprio grazie
al contributo dei po¬
poli del sud Italia che
questa credenza fu sfa¬
tata, e il pomodoro di¬
venne praticamente la
bandiera della pizza "napo¬
letana" e, in ogni caso, della
riante è la pizza MidWestern, detta anche pizza Chicago, che
è molto spessa ed abbisogna di tempi di cottura anche
superiori ai 45 minuti. Infine, negli stati interni, la
pizza napoletana viene anche chiamata
"Pizza col pomodoro".
cucina mediterranea.
schiac¬
ciato, molto secco, che veniva poi guar¬
nito con formaggio. La mozzarella fu
adottata nello stesso periodo, importa¬
ta, come fu, dall’Asia assieme alle bufa-
Napoli diviene la
capitale mondiale
della pizza
Già nel 1600 Napoli veniva conside¬
rata la capitale mondiale di questa pie-
164
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
www. VoteNader.org
ùornnm m *>» B, •«<* fo> l*» *rot*t Noi M»M« *
Alcun degli Innumerevoli siti dedicati alla pizza ,
alla sua stona, alla sua tradizione. Pizze In tutte le
lingue, pedino giapponese.
tanza. La popolarità della pizza crebbe
in maniera esponenziale, grazie anche
al suo basso costo e alla possibilità di
essere preparata in un modo pressoché
infinito di varianti. Già verso la fine del
1700 la popolarità era talmente cresciu¬
ta che, in molte città del napoletano,
venditori ambulanti (generalmente gio¬
vanissimi) percorrevano la città con sul-
^ rag
«Kin
Mranpci
S m .-t— p.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
165
■Brandi s
<y(e,r “Mdjesi
A
la testa stufe portatili, che servivano a
tenere calde le pizze in esse contenu¬
te. La fatica doveva essere molta, ma
questo metodo contribuì non poco al
successo e all'espansione di questa
pietanza.
Le pizzerie di allora erano nient'altro
che una grossa bancarella all'aperto,
con un tavolo di marmo (come ancora
oggi) per la preparazione, una serie di
"caccavelle" di coccio per gli ingredien-
G ruppo loto Brandi: La
pizzeria più famosa del
mondo, per la sua stona e
per aver dato vita alla
pizza piu celebrata e
conosciuta, in alcune
immagini tra storia e
realtà attuale
ti, e un forno di mattoni alimentato da
carbone o legna. Ancora oggi poco è
cambiato, anche se i forni sono talvolta
diventati elettrici (un'ingiuria imperdo¬
nabile per un vero pizzaiolo - i pizzaioli
con forno elettrico vengono definiti, dai
maestri, "'nfornapasta"); ma il tavolo di
marmo, con la farina ammucchiata in
un angolo, è esattamente quello di cen¬
to o duecento anni fa.
La prima vera pizzeria del mondo fu
inaugurata a Napoli, nel 1830, e si
chiamò "Antica Pizzeria Port'Alba"; esi¬
ste ancora ed è un ristorante molto ac¬
corsato. La trovate a Port'Alba. in pros¬
simità di Piazza Dante, poco alle spalle
dell'Università Merita una visita! Nel
• ••
Chi di pizza ferisce
All'Indirizzo http://www.pizza.idirect.com/direct/trivia.html è possibile trovare una serie di
divertenti aneddoti e boutade relative al mondo della pizza. Ad esempio;
• se Microsoft producesse forni da pizza, chiunque andasse a comprare il pane sareb¬
be obbligato, ogni volta a comprare un forno da loro. Modelli disponibili 95,97.2000,
NT Guai a farsi pescare a cuocere la pizza con il forno di un altro utente.
• Se Hewlett-Packard producesse forni, i suoi modelli obbedirebbero alla Reverse Po¬
listi Notation , vale a dire che in essi si introdurrebbe pizza e ne verrebbe fuori pasta
• Se Cray producesse forni, ne costruirebbe uno da 16 milioni di dollari, ma cuoce¬
rebbe la pizza in qualche millisecondo.
• Se Swatch producesse forni, ne metterebbe sul mercato centinaia di modelli, riser¬
vati ai collezionisti.
. . . e cosi via!
1989, Raffaele Esposito, capo piz¬
zaiolo del locale "Pizzeria di Pietro e
basta cosi" (oggi
Pizzerìa Brandi)
confezionò una
pizza speciale in
occasione della vi¬
sita di Re Umber¬
to I e della regina
Margherita; essa
doveva rappresen¬
tare lo spirito pa¬
triottico dei Napo¬
letani, e così gli in¬
gredienti (salsa di
pomodoro, moz¬
zarella e foglie di
basilico) furono
abbinati a rap¬
presentare la
bandiera italia¬
na. Si racconta
che la regina fu
talmente entu¬
siasta di questa
pizza che da al¬
lora il suo no¬
me le fu indis¬
solubilmente
legato, tanto
da farne uno
standard interna¬
zionale. soggia¬
cente a specifi¬
che regole di for¬
nitura dì ingredien¬
ti e di tecnica di
confezionamento
Ancora oggi, se
166
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
a ai-* tì- i b j
~3 <•-
La PIZZA Napoletana
CostolnUn»»
tomai
0 ■* 3 0 - -* & A B -•*'
Pizza Margherita
~J <•••
• ** * «f» >■<
a J J iì- J 8 il
l— ~ »W IMM M-fc. • 0— — »
La PIZZA Napoletana
Pizza capricciosa
Alcune ricette, classiche i
tradizionali o dal gusto insolito.
non, per pizze
La PIZZA Napoletana
ReqfsUo°delle Visite Stai
Pizza quattro stagioni
”3
Pizza dolce aU'Uvetta
p • w •«'-—</“ •••*-• *r* •» « '*•**» *»
capitate a Napoli, andate alla piz¬
zeria Brandi ("dove la pizza è un
pezzo di storia", http://www.bran-
di.it), e potrete vedere una lettera
di ringraziamento reale firmata da
Camillo Galli, "maestro di tavola
della reale casa", datata, appunto,
1889
Oggi, la "Associazione della
Verace Pizza Napoletana" mantie¬
ne una stretta sorveglianza sui
suoi membri: accedervi è quasi
difficile come essere iscritti a un
club inglese esclusivo. Il pizzaiolo
t» ih*. p-M- r—
J 3 a a il j & J I
•*— r«* C— Mi IMH «S-.
Webogra
La PIZZA Napoletana
S . .. i
►►
Pizza di Crackers
-,--- -
http://www.verapizzanapoletana.org/verapizza/index.html
http://www.pizza. i]
http://www.brandi.it/en/mdex.html
|http://www.maryspizza.con|
http://www. geocities. com/Heartland/Flats/5353/pizza/ù
http://www.qhgcorp.com/covei/history.htrrl
http://www.latrattoria.com/Heppe4.htfn]
http://www.realcaliforniacheese com/lovers/facts-n-tigu-
res.htm
che desidera iscriversi, de¬
ve rispondere a rigidi requi¬
siti di professionalità, e il
suo locale rispettare certe
ferree caratteristiche. Deve
dimostrare di usare solo in¬
gredienti naturali, la pizza
deve essere impastata e
stesa con le mani o da im¬
pastatrici che non
producano calore,
ma la fase finale di
stesura può essere
solo artigianale e
manuale. Il forno
può essere solo a
legna, e deve ri¬
spondere a partico¬
lari caratteristiche
geometriche e fun¬
zionali (sono am¬
messi solo i cosid¬
detti "forni a cam¬
pana") e la pizza va
cotta direttamente
sul pavimento del
forno (spesso co¬
struito in trachite o fonoli¬
te) senza contenitori e
senza protezione dalla
brace, il fuoco deve sem¬
pre avere fiamma e la
temperatura deve essere
compresa tra i 400 e i
430° C.; e il forno va ac¬
ceso almeno due ore pri¬
ma della cottura.
Conclusioni
Beh, buon appetito!
Da buon campano, non
posso che confessare
che, almeno una o due volte alla setti¬
mana, vado a "spararmi" la mia dose;
le mie preferenze? Quattro formaggi,
quattro stagioni, patatine e Wurstel. So¬
lo che, ultimamente, la mia gastrite
non è tanto d'accordo. Ma cosa volete
farci, i vizi sono come i figli, per loro si
fa qualunque sacrificio!
rag
-
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
167
Adobe Photoshop 6
Quando si parla di un prodotto storico come Photoshop, il primo pensiero va
al fotoritocco e alla generazione di file bitmap ottimizzati per la produzione di stampati
di qualità. Già con la versione dello scorso anno, la 5.5, si era visto un leggero
cambiamento di rotta, orientato verso la produzione di materiale per il Web.
Ora, con la nuova versione 6, questa tendenza al cambiamento risulta più marcata: per
dirla alla Adobe... si va oltre il pixel.
di Mauro Candirli
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Ecco un esempio delle
figure predefinite uti¬
lizzabili in forma vetto¬
riale.
mondo informatico
abbia saputo sfor¬
nare ovviamente il
suo potenziale è
cresciuto notevol¬
mente nel momen¬
to in cui l'avvento
di Internet ha ri¬
chiesto uno stan¬
dard per lo scambio
delle informazioni
anche in formato
grafico.
Una storia di successo
Mentre stiamo scrivendo questo arti¬
colo, Adobe sta vivendo un momento
magico. L'annuncio di risultati economi¬
ci record ha spinto il valore del titolo alle
stelle. Nel settore della grafica certa¬
mente Adobe rappresenta un esempio
emblematico: PostScript non è solo un
motore di stampa, ma anche un motore
per Adobe.
Una situazione senza concorrenza in
un "prodotto" che non va nemmeno
"prodotto" (nel senso che il PostScript
viene fornito in forma OEM. cioè viene
dato in licenza a chi produce stampanti
e quindi non necessita di un pacchetto
fisico), è senza dubbio un bel vantaggio.
Un vantaggio che ha consentito ad Ado¬
be di perdere la supremazia in un setto¬
re come il desktop publishing (Page¬
Maker ha perso il suo primato, nono¬
stante la lentezza con cui si è mosso il
concorrente Xpress) e di ripensarlo pre¬
sentando un prodotto nuovo come In-
Design, che necessiterà tempi lunghi di
accettazione del mercato: tutto senza
che ciò abbia rap-
Questo anche perché ci sono altri
due prodotti Photoshop e Acrobat che
danno ulteriore respiro ad Adobe. Di
Photoshop parleremo diffusamente
nell'articolo. Acrobat è senza dubbio
uno dei prodotti più azzeccati che il
Photoshop: avanti
piano, in crescendo
Se la velocità di aggiornamento si
dovesse misurare dal numero di versio¬
ne, potremmo dire che Photoshop è un
prodotto dalla crescita leggermente in¬
feriore al normale. Mentre altri softwa¬
re sono ormai alle loro none o decime
edizioni (lasciamo da parte AutoCAD
che da tempo ha superato questo limi¬
te). Photoshop è giunto solo ora alla 6:
a sua discolpa possiamo dire che alme¬
no in un paio di casi vi sono state delle
versioni intermedie, come l'ultima 5,5,
che hanno coperto un arco temporale
di commercializzazione di oltre un anno
(ma in effetti le funzionalità introdotte
in queste versioni intermedie sono
presentato un gra¬
ve problema econo¬
mico, come invece
tanti altri casi della
concorrenza.
Un esempio di testo
vettoriale con sovrap¬
posta un'immagine bit¬
map. il testo resta co¬
munque sempre modi¬
ficabile e deformabile.
168
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Delete Path
sempre di relativa
importanza rispet¬
to. magari, ad altre
peculiarità come
l'aggiunta di altri
programmi nel pac¬
chetto o similari).
Tutto ciò non si¬
gnifica che sia infe¬
riore, ma anzi signi¬
fica esattamente il
contrario: i proget¬
tisti ci mettono più
cura e più tempo,
con l’obiettivo di
realizzare un pro¬
dotto stabile di
grande innovazione
e qualità. Il risulta¬
to è quello che tut¬
ti possiamo vede¬
re: da 10 anni è
leader incontrasta¬
to. Esistono anche
altri "players", ma vengono spesso
usati come strumenti alternativi per
sfruttare solo alcune caratteristiche
particolari: poi quando l'immagine deve
essere rifinita e salvata definitivamen¬
te, non si può non ricorrere a Photo¬
shop.
Vediamo quindi quali sono le novità
che ci porta questa nuova versione 6 di
Adobe Photoshop.
Dal puro Pixel
al Vettoriale
La grossa novità di Adobe Photoshop
6.0 è l’integrazione con strumenti per
creare forme e testo vettoriali dai con¬
torni ben definiti e facilmente modifica-
bili. Con questi nuovi strumenti vettoria¬
li è possibile incorporare nelle immagini
vettori indipendenti
dalla risoluzione
all'interno di foto o
immagini bitmap,
destinate sia alla
stampa tradizionale
sia alla realizzazione
di pagine Web. Il
nuovo supporto
consente di produr¬
re una molteplicità
di effetti visivi più
rapidamente di
quanto non fosse
prima possibile.
Photoshop 6.0 in-
I tracciati di rita¬
glio ora possono
essere anche il
formato gettonale
Turo Off Path
Make Selectlon...
Fili Patti—
Stroke Path—
Clippiny Path-
Free Transform Points
□ B Q Urtitled-1 @ 10Q>»(Lay- iE
Un esempio di effetto stile di livello con l'ef¬
fetto Satin
| OK |
Il
1 1
T —*- ù=w;. ID
Pr*v |
i ~* >0,-ii
; "«t 1
*=> 3- - ~ l«_!«■
1
EHI- |
3 Prevtrw
SM** -
I •
■
uc
I
•GZl-
Ecco la finestra
stili di livello.
degli
E=!«
troduce inoltre "livelli di riempimento
dinamico" e "stili di livello" per ottimiz¬
zare la creazione di livelli, nuovi controlli
per isolare e intervenire con accuratez¬
za su alcune aree dell’immagine e sup¬
porto avanzato dei file Adobe PDF e
delle immagini a 16 bit.
Photoshop 6,0 offre poi strumenti
per creare rapidamente un gran numero
di forme di base. I nuovi strumenti ret¬
tangolo, ellisse, poligono e linea genera¬
no forme che potete usare come livelli
di forme, come tracciati di ritaglio o per
colorare pixel. Selezionando uno stru¬
mento in alto nell’area di lavoro di Pho¬
toshop, appare la barra delle opzioni
sensibile al contesto per definire rapida¬
mente le opzioni di disegno.
È possibile, per esempio, decidere
se creare un nuovo livello di forma o ap¬
plicare una maschera al livello attivo op¬
pure impostare opzioni come altezza,
larghezza e diagonale di un quadrato.
Inoltre è possibile selezionare stili, me¬
todi e opacità del livello prima di iniziare
a disegnare. Ovviamente tutte le forme
vettoriali sono modificabili come in lllu-
strator. grazie ai punti di tracciato che
possono essere anche inseriti o elimi¬
nati a piacimento.
Il programma fornisce anche una li¬
breria di forme che possono essere per¬
sonalizzate e salvate per successivi riu¬
tilizzi anche da parte di gruppi di utenti,
visto che sono esportabili. Tutto ciò è in
qualche modo applicabile anche al testo
che viene gestito da Photoshop,
anch’esso in formato vettoriale. Più
avanti parleremo di altre caratteristiche
del testo.
Una delle più potenti applicazioni dei
nuovi strumenti di disegno vettoriale
consiste nel creare forme modificabili
per delimitare aree di un’immagine. È
possibile modificare questi tracciati di ri¬
taglio applicati a un livello al pari di ogni
altro tracciato utilizzando gli strumenti
di selezione diretta e di aggiunta o eli¬
minazione di punti di ancoraggio. Per ot¬
tenere maschere con una varietà di ef¬
fetti sui bordi, si possono combinare
tracciati vettoriali e maschere raster sul¬
lo stesso livello.
Oppure generare incredibili effetti
riempiendo i tracciati di ritaglio con con¬
tenuti dinamici, quali regolazioni di toni
e colori, colori solidi, pattern e sfumatu¬
re che vedremo più avanti.
Livelli di riempimento
In Photoshop 6.0 vi sono due tipi di
livello: di regolazione e di riempimento.
I primi sono stati a lungo un mezzo effi¬
ciente per applicare regolazioni di colore
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
169
e di tono a uno o più livelli contempora¬
neamente, senza alterare in maniera
definitiva i pixel dell'Immagine. Con i
secondi e altrettanto semplice applicare
sfumature, pattern e colori solidi. Essi
permettono di sostituire un tipo di livel¬
lo con un altro senza dover cancellare
quello in uso e ricrearne uno nuovo o
una nuova maschera.
Per esempio potete applicare un li¬
vello di regolazione e poi decidere che
una regolazione delle Curve produrreb¬
be un risultato migliore. Con Photoshop
6.0 è sufficiente sostituire un tipo di re¬
golazione con un altro e modificarne le
impostazioni.
I nuovi riempimenti (sfumature, pat¬
tern e colori solidi), per ragioni simili,
funzionano bene con le forme vettoriali
e con i tracciati di ritaglio: è semplice
vedere come si presenteranno. Potete
creare un rettangolo rosso, per esem¬
pio, e trasformarne l'aspetto riempien¬
dolo con una sfumatura o un pattern. La
possibilità di introdurre dinamicamente
cambiamenti rende più divertente e
coinvolgente sperimentare diverse op¬
zioni creative mentre assemblate un'im¬
magine.
Photoshop 6.0 include anche un nuo¬
vo livello di regolazione dell'Immagine,
detto mappa sfumatura, che prende un
valore della luminanza dell'Immagine e
lo mappa a gradiente. Potete usare que¬
sta funzione per convertire immagini in
bianco e nero o in colori originali in altre
con un'ampia escursione di tonalità.
Mappa sfumatura integra i tipi di li¬
vello disponibili in precedenza, che in¬
cludono Livelli, Curve, Bilanciamento
colore, Luminosità/Contrasto, Tona-
Un esempio di Di¬
storsione liquide, la
finestra e la griglia
permettono un gran
numero di modifiche
È possibile suddividere l'immagine in sezioni che possono essere salvale in differenti formati, per
esempio in GIF per aree di lesto e colon pieni, Jpeg per le fotografie questo à molto utile per l'utilizzo
delle immagini su Web Le sezioni si possono trasferire su ImageReady. incluso in Photoshop 6. per
elaborazione di rollover ed effetti avanzati.
lità/Saturazione, Miscelatore canale e
Posterizza.
Stili di livello
Photoshop 6.0 introduce nuovi effetti
di livello - tratti, sovrapposizioni (colori
solidi, pattern, gradienti) e satin -, inol¬
tre potenzia quelli esistenti. Sono state
inserite nuove impostazioni generali e
per metodi e opacità, che si possono
salvare con uno stile di livello. È possibi¬
le aggiungere a molti effetti di livello
bordi in grado di variare la forma di uno
smusso, lo stile di un effetto satin e co¬
si via. Ecco alcune delle nuove opzioni
degli effetti di livello
✓ Tratti - Consente di applicare a og¬
getti vettoriali o raster tratti con un'am¬
piezza sino a 250 pixel, specificandone
la posizione, le impostazioni dei meto¬
di e dell'opacità.
✓ Sovrapposizioni di colori solidi, pat¬
tern e gradienti, con riempimenti di co¬
lori omogenei, retini e sfumature. È
possibile ottenere incredibili effetti at¬
traverso varie impostazioni di metodo
e opacità.
✓ Satin - Effetti metallici e bagliori
170
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Anteprima del file che si sta aprendo
su Macintosh (davanti! e Windows
Isottol
Un esempio di lesto
sempre modificabile e
deformabile a piacere
te di applicare le regolazioni necessarie.
Per applicare gli interventi su zone piu o
meno estese è sufficiente variare la di¬
mensione del pennello utilizzato.
Il nuovo comando Distorsione liquida
consente di distoreere un'immagine
spingendo, tirando, ruotando, allargan¬
do e restringendo varie aree dell'imma-
gine. Le applicazioni vanno dall'introdu¬
zione di lievi distorsioni in un'area ridot¬
Nuove opzioni di testo
Comando
Distorsione liquida
° 51
J r*"9'*P** \ V-
Roman Hanglng Runctuation
mmm jh.jb.jb. l m
lustMration—
Hyphenation-
-3|op! i Sl-|opi 1
“*|0p. I
✓ Adobe Slngle-llne Compoter
Adobe Every-line Composer
Reset Paragraph
~S|op« | -E|opt |
gHypIW.
Possibilità avanzate di gestione dei paragrafi di testo vettoriale.
ta di un'immagine a effetti di maggior
impatto. Quando si apre la finestra Di¬
storsione liquida, viene visualizzato un
fitto reticolo sull'immagine che consen-
Photoshop 6 offre nuove possibilità
per formattare parole e paragrafi. Il te¬
sto, per esempio, resta sempre libera¬
mente deformabile. Le opzioni del te¬
sto appaiono nelle finestre Paragrafo e
Caratteri, che lavorano in modo omoge¬
neo a quelle di Adobe lllustrator e Ado¬
be InDesign. Le nuove opzioni per i pa¬
ragrafi permettono di indicare per cia¬
scun paragrafo allineamento, intestazio¬
ne, spazio prima e dopo il paragrafo,
punteggiatura esterna, indentazione si¬
nistra, destra e per la prima riga.
Photoshop 6, inoltre, consente la
giustificazione dei paragrafi con opzioni
per impostare il valore minimo, massi¬
mo e valori a piacere per la spaziatura
tra parole e lettere e per le proporzioni.
Il prodotto comprende anche la nuova
generazione di motori di composizione
Adobe, che permettono di scegliere tra
la composizione per gruppi di righe o
per singola riga.
I nuovi controlli consentono di appli¬
care colori al singo¬
lo carattere, scalare
caratteri vertical¬
mente e
orizzontalmente,
impostare la linea
di base e produrre
automaticamente
allacciature e segni
grafici. Photoshop
6 supporta i font
OpenType con le
relative proprietà,
come il maiuscolo,
il maiuscoletto, l'apice e il pedice. L’op¬
zione no-break controlla se un gruppo
di caratteri si comporta nella divisione
come una singola parola.
possono essere
creati attraverso un
pattern di disturbo
che interagisce con
la forma di un livel¬
lo.
✓ Metodi - I meto¬
di opzioni generali
e avanzati control¬
lano come uno stile
di livello interagi¬
sce con i livelli sot¬
tostanti dell'imma-
gme. Le sovrappo¬
sizioni sono utili
per creare pulsanti
con effetti di tra¬
sparenza.
Gli stili di livello
possono essere or¬
ganizzati in librerie
personalizzate con
Preset Manager e
si caricano con un
clic in Preset Ma¬
nager. Le librerie di stili sono trasporta¬
bili e quindi più persone possono con¬
dividerle. Gli stili di livello di Photoshop
e ImageReady sono compatibili tra di
loro.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
171
La libreria di sfumature a cui è possibile
aggiungerne di personalizzate
Opttonl:
3 Butrlrt Colori
□ Ado Iramparrncy
I Cdncrt |
È possibile inserire, formattare e mo¬
dificare del testo direttamente nelle im¬
magini, senza dover entrare e uscire
dalla finestra di dialogo Strumento te¬
sto,
Il testo può anche essere convertito
in contorni per essere utilizzato come
maschera o come elemento vettoriale
se i caratteri dispongono di informazioni
sul contorno.
Strumenti di
annotazione
Il nuovo Photoshop 6.0 incorpora
strumenti per l'annotazione che con¬
sentono di includere annotazioni a ma¬
no o messaggi vocali registrati diretta-
mente nei file: questo è molto utile per
comunicare a clienti e colleghi tutte le
informazioni necessarie relative al lavo¬
ro svolto.
Ovviamente queste annotazioni sono
disponibili solo tra utilizzatori di Photo¬
shop 6, ma se il file viene esportato in
formato PDF anche con il semplice
Acrobat Reader sarà possibile leggere
questi commenti.
Nuovi strumenti inte¬
grati nel motore dì te¬
sto consentono di ap¬
plicare al testo In for¬
mato vettoriale un gran
numero di deformazio¬
ni.
Comando Estrai
immagine rinnovato
Per utilizzare il comando Estrai imma¬
gine, introdotto in Photoshop 5.5, era
necessario un accurato lavoro manuale
per tracciare la maschera. Photoshop
6.0 mette a disposizione una versione
|Plicfc,WhllB | | H»w |
Gradlen) Type: | Noli? ; |
Houghness: |SO | ► | %
avanzata del comando con nuovi stru¬
menti per evidenziare i contorni e adat¬
tare e rimuovere maschere per raggiun¬
gere i risultati voluti.
Scegliendo Immagine > Estrai e sele¬
zionando l'opzione Evidenziazione intel¬
ligente, una nuova tecnologia di ricono¬
scimento dei contorni definisce l'area
dell'immagine da estrarre più appropria¬
ta. Facendo clic su Anteprima è possibi¬
le controllare quanto estratto: in tale
modalità, sono disponibili strumenti per
modificare i contorni dove necessario.
Anteprima di stampa
Finalmente anche in Photoshop
6.0 è possibile avere in anteprima
l'immagine come apparirà una vol¬
ta stampata, incluse informazioni
aggiuntive come indicatori di rita¬
glio, crocini di registrazione, dida¬
scalie ed etichette È possibile tra¬
scinare l'anteprima per ridimensio¬
narla o riposizionarla sulla pagina.
Le opzioni per la gestione del
colore sono accessibili dalla fine¬
stra di dialogo Opzioni di stampa,
Color man| ma
Nuovo strumento
Taglierina
Lo strumento Taglierina ha ora una
sua collocazione fissa nella tavola degli
strumenti ed è quindi subito disponibile.
Offre funzioni avanzate che lo rendono
più immediato da usare, come, per
esempio, quando definite l'area da rita¬
gliare e quella esterna viene oscurata,
cosi da poter controllare anche visiva¬
mente il taglio e apportare rapidamente
modifiche prima di portare a termine
l'azione.
Lo strumento Taglierina può essere
anche usato per modificare la prospetti¬
va di un'area ritagliata: per eliminare ef¬
fetti di prospettiva errati è sufficiente
definire un'area non rettangolare e Pho¬
toshop automaticamente calcolerà quel¬
la finale da ritagliare sulla base delle di¬
mensioni e delle proporzioni dell'imma¬
gine originale.
così potete vedere
il profilo ICC asse¬
gnato, scegliere un
profilo ICC per la
vostra periferica di
stampa e cambiare
il profilo ICC in rela¬
zione all'output.
L'opzione Includi
informazioni vetto¬
re controlla se i dati
del vettore sono
generati o meno in¬
sieme ai dati deH'immagine.
Nuovi formati file
supportati
Photoshop 6.0 conserva ora i livelli
nei file TIFF e PDF esportati e sup¬
porta più opzioni di compressione, in¬
cluse JPEG e ZIP, nei file TIFF. Pho-
aggiungere delle
note al file, che
potranno essere
anche lette quan¬
do si esporta l'im¬
magine in forma¬
to Acrobat pdf
172
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
toshop supporta anche formati addizio¬
nali, inclusi PBM, Wavefront RLA e
Alias PIX. Una finestra di dialogo otti¬
mizzata rende più semplice importare
immagini PhotoCD.
Gestione avanzata
del colore
Adobe Photoshop 6.0 introduce con¬
trolli meno restrittivi per la gestione del
colore: questi controlli sono forniti da
Adobe Color Engine (ACE), una nuova
tecnologia Adobe per la gestione del
colore. Tutti i controlli sono accessibili
da un’unica finestra di dialogo e dotati
di una funzione di aiuto.
È possibile scegliere tra modalità
standard e avanzata in relazione a quan¬
to controllo volete esercitare. Photo¬
shop 6 0 fornisce flussi di lavoro prede¬
finiti, cosi è più facile spostarsi tra le im¬
postazioni prestampa standard america¬
ne (SWOP), europee e giapponesi e
persino tra le impostazioni di default per
il video e la grafica Web.
La nuova tecnologia ACE consente
una stretta integrazione con Adobe lllu-
strator 9.0, che adotta il medesimo mo¬
tore. Photoshop 6.0 include inoltre con¬
trolli integrati per un’accurata anteprima
di immagini CMYK e RGB sullo scher¬
mo o su di una stampante a colon,
Supporto PDF
avanzato
Photoshop 6.0 fornisce il supporto
avanzato al formato Adobe PDF, inclusa
la possibilità di salvare duotoni, canali,
trasparenza, livelli e oggetti vettoriali in
file PDF. È possibile aggiungere a un fi¬
le di Photoshop (PSD) commenti vocali
o note scritte ed esportare il file e le an¬
notazioni come file PDF compatto per la
revisione. In questo modo il flusso di la¬
voro risulta più scorrevole in quanto
clienti e colleghi possono rivedere il file
con Acrobat Reader, senza dover teme¬
re modifiche accidentali. È anche possi¬
bile esportare dati di un’immagine, te¬
sto e grafica indipendenti dalla risoluzio¬
ne in file PDF ottenendo risultati dì ele¬
vata qualità.
Conclusioni
La nostra rubrica si occupa prevalen¬
temente di desktop publishing e quindi
abbiamo dato la precedenza alle carat¬
teristiche peculiari del prodotto per lo
svolgimento di queste attività. In futuro
esploreremo le caratteristiche legate al
mondo Web.
L'impressione generale è quella che
Adobe abbia voluto offrire veramente
qualcosa di più alla grande schiera di
utilizzatori di Photoshop; senza dubbio
in queste scelte vediamo lo zampino
degli user group, poco sviluppati nel no¬
stro paese, ma molto attivi negli Stati
Uniti.
Come detto all'inizio, sembra che la
volontà di Adobe sia proprio quella di
seguire le esigenze del mercato: visto
che alcuni studi hanno rivelato che me¬
diamente gli utenti, nel passaggio da
una versione di software a quella ag¬
giornata, in pratica ne saltano una, per¬
ché proporre agli utenti con sforzi doppi
una versione ogni anno, rischiando di
vendere il 50% degli aggiornamenti,
quando se ne può fare una ogni due
con la sicurezza di avere quasi il 100%
degli aggiornamenti? «e
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
173
fa i wì>
Come funziona Linux:
Il backup !
Nona parte
di Giuseppe Zanetti
"E vedrai che ti lascerà...." dice una famosa canzone. Il sal¬
vataggio di copie di sicurezza (backup) dei propri file è un'ope¬
razione che spesso viene sottovalutata e considerata una muti¬
le e dispendiosa perdita di tempo... almeno fino a quando non
si rompe qualcosa.
Mi sono reso conto di quanto importante fosse tenere sem¬
pre una copia di "backup" aggiornata dei propri file su un sup¬
porto diverso dal disco in cui si lavora, quella volta in cui, dal¬
l'oggi al domani il mio computer non ne ha più voluto sapere
di ripartire. A quei tempi non avevo ancora alle spalle una gran¬
dissima esperienza e avevo ingenuamente sottovalutato il pro¬
blema del backup dei dati.
Per fortuna alla fine me la sono cavata abbastanza bene, in
quanto il problema, seppur subdolo, non era così grave come
sembrava in un primo momento. Il colpevole è letteralmente
"saltato" fuori quando, dopo una mattinata di tentativi vanì, sta¬
vo ormai per cedere all'idea di aver perso per sempre i miei
preziosissimi dati: "vuoi vedere che questo cosino uscito dalla
scatola ha qualcosa a che vedere col disco non funzionante?".
Probabilmente muovendo la macchina, si era staccato dal di¬
sco uno dei ponticelli che permettono di configurarlo come
master/slave. Una volta risistemato il ponticello al suo posto
la macchina ha ricominciato a funzionare a dovere.
Di aneddoti simili a questo, se non più gravi, se ne potreb¬
bero raccontare a decine. A prescindere da quale fosse stato il
motivo che ha causato la perdita di dati, in tutti casi si può tro¬
vare un comune denominatore, ovvero la sottovalutazione del
rischio.
E' bene ricordare che gli hard disk non sono eterni: il tempo
medio stimato fra due problemi hardware (MTBF, mean time
between failures) è nell'ordine delle 200.000-500.000 ore per i
modelli migliori. In realtà questo valore è tale solamente sulla
carta e sarebbe una mancanza di buon senso aspettarsi che il
nostro nuovo hard disk possa durare per i prossimi 57 anni.
I valori indicati non possono certamente essere applicati pa¬
ri pari su un singolo esemplare.
L'MTBF è basato infatti su stime ottenute stressando pochi
esemplari in condizioni di laboratorio. Esso perciò non deve es¬
sere considerato un valore assolto, bensì solamente un indice
di affidabilità utile al più per paragonare modelli diversi.
II MTBF inoltre non tiene conto di molti fattori importanti
che possono causare la perdita di dati, quali problemi del
software, interventi errati dell'utente, blackout, urti, fulmini, in¬
cendi, furti, pirati informatici, raggi cosmici, ecc. Di solito si
consiglia di sostituire l'hard disk circa ogni due anni.
Fatelo bene, fatelo spesso !
Una delle cause principali che spinge a non fare il backup
o a non farlo sufficientemente spesso è sicuramente asso¬
ciata alla necessità di intervento da parte dell'utente. Meno
l'utente deve preoccuparsi di fare il backup, meno c’è il ri¬
schio che egli si dimentichi o non abbia voglia di farlo.
Per questo deve essere valutata all'inizio con molta cura la
scelta della strumentazione necessaria (hardware, software,
policy e procedure). Bisogna riuscire infatti a fare in modo
che il backup sia una operazione il più automatica possibile e
che vi sia il minor spazio per eventuali errori. L'ottimo sareb¬
be che il backup fosse schedulato in modo automatico e che
non fosse richiesto l'intervento umano, ad esempio per cam¬
biare nastro a metà backup. Devono essere inoltre attenta¬
mente valutate le conseguenze di un eventuale recupero del
backup sul normale funzionamento della macchina (richiesta
di tempo uomo, fermo macchina, ...).
Scegliere il supporto
Il backup è come una assicurazione: vale la pena spendere
qualcosa di più e dormire sonni tranquilli. Ovviamente buttare
via soldi e tempo non è mai un'ottima idea e conviene perciò
calibrare investimenti e impegno richiesto in base all'impor¬
tanza dei dati.
La scelta del supporto e dell’hardware per il backup è forse
la più importante e difficile da prendere, in quanto condiziona
pesantemente tutta la procedura di backup che si utilizzerà in
seguito. Ad esempio scegliendo di fare le copie di sicurezza
su nastro, il recupero di un singolo file risulterà poi una opera¬
zione lenta. Al contrario, facendo il backup su CD, l'accesso
ed il recupero dei file salvati sarà immediato, a costo di una
certa complicazione in fase di masterizzazione (occorre uno
spazio temporaneo su disco di almeno 640Mb dove creare
l'immagine ISO9660 del CD-R che si sta creando).
La scelta di memorie di massa per il backup è attualmente
abbastanza vasta, anche se le alternative migliori sono ancora
relativamente costose. Andando al risparmio si rischia però di
scegliere soluzioni inadeguate e di pagare il vantaggio iniziale
sotto forma di tempo e di costo eccessivo dei supporti: un
DAT SCSI costa molto di più di un masterizzatore, ma è an¬
che vero che se si hanno parecchi dati da salvare occorrono
parecchi CD-R e parecchio tempo. Ciò inoltre comporta la ne-
174
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
cessità di un certo intervento umano, con conseguente possi¬
bilità di errori o di non eseguire il backup per pigrizia o man¬
canza di tempo. Avendo un supporto di capacità superiore a
quella dei dati da salvare è invece possibile eseguire tutte le
operazioni in modo automatico, limitandosi eventualmente ad
eseguire manualmente la sola "rotazione" dei nastri.
A mio vedere il nastro è perciò ancora una delle soluzioni
col migliore rapporto prezzo prestazioni.
Scegliere cosa salvare
Come regola è bene sempre tenere separate le cose im¬
portanti da quelle non necessarie. Non bisogna però dimenti¬
care di farlo usando il buon senso. Ad esempio è vero che il
sistema operativo può essere facilmente reinstallato a partire
dal CD originari, ma è anche vero che se non si è avuta cura
di salvare i file di configurazione precedenti, tale operazione
può fare perdere parecchio tempo. In generale non è una
brutta idea tenere in dischi o partizioni separate il sistema
operativo e i dati degli utenti. Tale organizzazione presenta
anche il vantaggio di rendere più sicure le operazioni di ag¬
giornamento, in quanto è possibile smontare il filesystem
con i dati mentre si reinstalla il sistema.
Dal punto di vista del backup, l'evitare di salvare i pro¬
grammi che possono essere reinstallati può significare un
notevole risparmio. Un altro consiglio importante è quello di
archiviare una volta per tutte i file relativi a lavori terminati, in
modo da non doverli più "backuppare" ogni volta.
Scegliendo con attenzione quali file salvare, è possibile ad
esempio far stare tutti i dati su un unico CD-R, rendendo inu¬
tile l'acquisto di un dispositivo di backup più costoso.
Copiare singoli file
oppure una intera partizione
Esistono due possibilità per eseguire il backup: quella di sal¬
vare l'immagine dell'intero disco (o di una partizione dello stes¬
so) e quella di salvare i singoli file e directory. Ognuna delle
due scelte presenta i propri vantaggi e svantaggi.
Nel primo caso si otterrò una immagine esatta, eseguita
settore per settore, del disco. Per ripristinarla in modo corretto
sarà necessario avere un disco di capacità uguale o maggiore
di quello originario (in questo caso lo spazio in più verrà perso).
Di norma non sarà possibile ripristinare singoli file, ma sola¬
mente tutto il disco allo stato in cui si trovava al momento del
salvataggio (vedremo fra poco che tale limitazione è aggirabile
usando il loop device). Nonostante le limitazioni, tale approccio
presenta notevoli vantaggi in termini di velocità. Nel caso del
salvataggio di singoli file o directory si è invece indipendenti
dalla struttura del disco di partenza e si possono in caso di bi¬
sogno recuperare anche singoli file o directory, anche in direc¬
tory diverse da quelle originarie. Generalmente il salvataggio
avviene appoggiandosi ad appositi programmi di archivio, co¬
me tar, di cui abbiamo già parlato la volta scorsa, e cpio.
Policy di backup:
salvataggi totali o incrementali
Il metodo ideale per eseguire un backup è certamente quel¬
lo di fare ogni volta una copia completa di tutti i dati utilizzando
un supporto diverso da quello usato in precedenza. Se la quan¬
tità di dati da salvare è consistente, non sempre questa opera¬
zione risulta agevole. In questo caso è possibile eseguire un
backup "incrementale", salvando solamente le differenze ri¬
spetto al giorno precedente. Ovviamente la prima volta verrà
comunque eseguito un backup totale.
Pur non esistendo delle regole valide per tutti i casi, una
buona soluzione molto utilizzata, è quella di eseguire il backup
completo una volta alla settimana - ad esempio di domenica,
quando la macchina ha meno lavoro - e nei giorni successivi
salvare solamente i file che sono stati modificati. Ovviamente
bisognerà prevedere la rotazione di più nastri, per evitare di
scrivere sopra ad un pezzo di backup della stessa serie Nel
caso si debbano recuperare dei dati, occorrerà inoltre ricaricare
in sequenza tutte le copie una sopra l'altra nello stesso ordine
in cui esse sono state salvate. Il salvataggio incrementale dei
dati viene effettuato sfruttando la data di ultima modifica dei fi¬
le (Linux per ogni file mantiene oltre a questa data anche quel¬
la di creazione e di ultimo accesso),
Uso dei "nastri" in Linux
Il termine "nastro" indica genericamente una famiglia di di¬
spositivi di diverso tipo: DAT, DSS, ... che permettono la me¬
morizzazione di dati su una bobina di nastro magnetico. Si
tratta, ovviamente, di dispositivi ad accesso sequenziale, in
cui per leggere l’ultimo byte è necessario scorrere tutto il
supporto. La capacità varia da alcune centinaia di Mb a pa¬
recchi Gb. Di solito i modelli migliori (e più costosi) sono con¬
nessi al computer mediante una interfaccia di tipo SCSI.
Esistono tuttavia periferiche economiche collegabili a con¬
troller proprietari, al bus IDE, alla porta parallela o al cavo del
floppy disk (ftape).
Una volta configurato in modo opportuno il dispositivo, es¬
so è accessibile dal sistema mediante un file speciale in
/dev, gestito in modalità a carattere e dipendente dal disposi¬
tivo utilizzato (ad esempio /dev/stO se si usa un tape SCSI),
Per uniformità si preferisce creare un link simbolico
/dev/tape che punti al file speciale opportuno.
Il comando mt
Esistono due versioni dei file speciali che permettono di ac
cedere ad un tape: quella con riavvolgimento automatico quan
r — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —
! Sicurezza delle copie di backup:
! backup crittografati
Ha senso mettere firewall a protezione della propria rete
1 aziendale se poi si lascia la cassetta col backup sopra il tavolo alla
1 portata di tutti o la procedura di backup liberamente accessibile ?
I Raccontata cosi sembra una storiella, ma è dimostrato che una
I parte significativa delle fughe di dati avviene ad opera di dipen-
I denti disonesti (asportando delle copie di sicurezza o creandose-
I ne a loro volta).
Per evitare problemi sarebbe bene tenere le copie al sicuro o
in alternativa scrivere il backup in modo criptato. Per far ciò è in
[ teoria possibile utilizzare qualunque programma di codifica diret-
1 tamente sull'immagine del CD prima di masterizzarla. In questo
I caso però la lettura dei dati salvati non risulta particolarmente
I agevole. Meglio quindi appoggiarsi ad uno dei filesystem criptatl
I disponibili p er Linux, come CFS (Cryptogra phic FileSystem, di-
I sponibile su |http://www. cryptoqraphy.org) oppure l'italiano TCFS
■ (http://tcfs.dia.unisa.it/).
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
175
iiiiLi.
do il software esegue il ‘dose" del file (es: /dev/stO) e quella
senza riavvolgimento automatico (dev/nstO). Ciò rende possibi¬
le la scrittura di più archivi di seguito sullo stesso nastro, sepa¬
rati fra loro da opportuni marcatori di BOF (Begm Of File) e EOF
(End Of File). Il nastro viene terminato "logicamente" da un EOT
(End Of Tape). Ovviamente usando il dispositivo senza riavvol¬
gimento automatico, sarà cura dell'utente riportare all'inizio il
nastro dopo l'uso. Ciò è possibile mediante il comando mt:
# mt rewind
Esso offre altre funzioni, che permettono ad esempio di
spostarsi fra i vari marcatori, di tendere il nastro oppure di ot¬
tenere informazioni sullo stesso (densità di registrazione, lun¬
ghezza, ,..).
Il backup in pratica
Dopo aver spiegato i concetti base, vediamo come imple¬
mentare in pratica le nostre procedure di backup su Linux.
Dump di una partizione mediante dd
Il dump settore per settore di una partizione o di un intero
disco può essere ottenuto mediante il comando dd, usando
come input file speciale in /dev che rappresenta la periferica
desiderata. Per ottenere una immagine della prima partizione
del secondo hard disk IDE si utilizza:
# dd if=/dev/hdb1 of=/tmp/backup.img
Le stringhe che seguono if= e of= indicano rispettivamen¬
te il nome dei file da cui leggere e scrivere i dati.
Ovviamente l'immagine ottenuta avrà le stesse dimensio¬
ni della partizione salvata. Essa può essere trattata come un
comune file, ovvero copiata su un altro disco, compressa, ...
Se di dimensioni appropriate, essa può essere "bruciata" su
un CDROM. In questo caso, invece di un CD in formato
ISO9660, si otterrà un CD con sopra un filesystem dello
stesso tipo di quello presente in /dev/hdbl, ad esempio ext2.
Esso può essere montato in sola lettura (-oro) col comando:
# mount -t ext2 -oro /dev/cdrom /mnt/cdrom
L'accesso ad un CD contenente un filesystem di tipo di¬
verso da ISO9660 è tuttavia più lento e causa un certo movi¬
mento della testine del lettore, in quanto i dati sono organiz¬
zati in modo più "sparso” rispetto al formato proprio dei CD, il
quale è ottimizzato per evitare tali problemi.
Se si è abilitato il supporto per il "loop device" (il modulo
da caricare al boot è /lib/modules/2.2.12-20/block/loop.o), si
potrà montare direttamente il file contenente l'immagine co¬
me se si trattasse di una partizione. In questo caso è anche
possibile montarla in lettura/scrittura, cosa che tuttavia è
sconsigliabile nel caso di un backup:
# mount -t ext2 -oloop.ro /tmp/ /mnt/backup
Dump su nastro
Specificando anche dopo of= il nome di un file speciale che
rappresenta una periferica, è possibile scrivere l'immagine di¬
rettamente sulla periferica stessa, ad esempio sul nastro:
# dd if=/dev/hdb1 of=/dev/tape bs=1024
In questo caso l'archivio non viene scritto appoggiandosi
ad un filesystem, bensì usando il dispositivo in modo "raw",
ovvero settore dopo settore.
Nell'esempio si è specificata la dimensione dei blocchi di
dati da copiare in un singolo ciclo di lettura/scrittura, allo sco¬
po di ottimizzare le prestazioni in funzione delle caratteristiche
del nastro. Ovviamente, essendo il nastro una periferica ge¬
stita in modalità "a carattere", non è possibile montare l'imma¬
gine del filesystem per leggere singoli file, ma solamente re¬
cuperare il disco originale usando "al contrario" il comando dd:
# dd if=/dev/tape of=/dev/hdb1 (ATTENZIONE: sovrascri-
ve la partizione)
Ovviamente il recupero di dati su una partizione attual¬
mente montata è una operazione altamente sconsigliabile.
Nel caso si dovesse recuperare la partizione di root di su cui
risiede il sistema operativo, sarà perciò bene lavorare facen¬
do il boot della macchina da un dischetto di ripristino.
Il comando dd ovviamente non deve essere necessaria¬
mente utilizzato su una partizione. Si può ad esempio fare il
backup dell'intero disco, comprese le partizioni, la tabella del¬
le partizioni e il master boot record. Ovviamente in questo
caso si dovrà recuperare il dump su un disco identico a quel¬
lo originario, in quanto il BIOS indirizza i blocchi del disco ba¬
sandosi sulla sua geometria.
Backup
e copia settoriale di dischetti e CD
Un utilizzo molto utile di dd è quello di usarlo come copiato¬
re settoriale oppure per fare la copia di backup di un dischetto:
# dd if=/dev/fdO of=/tmp/miofloppy.img
Una volta ottenuta la copia del dischetto, si può montarlo
"come se fosse" un floppy reale usando il loop device:
# mount -t msdos -oro,loop /tmp/miofloppy.img
/mnt/floppy
Per riscrivere l'immagine su un nuovo dischetto si utilizza
il comando "inverso" al precedente:
# dd if=/tmp/miofloppy.img of=/dev/fdO
Questo metodo è utilizzato dalle distribuzioni di Linux per
distribuire all'Interno di un CD copia dei dischetti di boot.
Ovviamente il metodo precedente funziona anche con altri
dispositivi. Ad esempio è possibile farsi una copia di un
CDROM e poi montarla in modo che Linux lo veda come se
fosse un CD reale, oppure usare l'immagine ottenuta per
masterizzare un CD-R uguale all'originale.
Backup usando Backup/restore
Nonostante dd sia molto semplice da usare, esso è un me-
176
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
todo piuttosto spartano per eseguire il backup di dati impor¬
tanti: non offre ad esempio alcun controllo di integrità dei dati.
Per sopperire a questo problema sono disponibili le utility
backup/restore, derivate dallo UNIX BSD. Esse sono pensate
in particolare per eseguire e successivamente recuperare il
backup di filesystem ext2. E' possibile scegliere se eseguire
un dump totale oppure un backup incrementale dei soli file
modificati dall'ultimo salvataggio. Fra le particolarità di
dump/restore vi è quella di gestire in modo automatico la ro¬
tazione dei nastri (usando un algoritmo basato sulla Torre di
Hanoi) e di poter funzionare via rete, mediante un opportuno
servizio rmt.
Backup usando cpio
Un altro programma di backup molto utilizzato, in quanto
disponibile di serie su tutte le versioni di UNIX, è cpio. Esso
legge la lista dei file da salvare dallo standard input. Tale ca¬
ratteristica è particolarmente utile se usata in abbinamento
con find, poiché permette di eseguire backup dipendenti da
condizioni anche complesse, ad esempio dei soli file più re¬
centi di due ore:
# find / -mmin -120 I cpio -o >/dev/tape
Backup con tar
Tar è forse il programma di backup più utilizzato in am¬
biente UNIX. Ne abbiamo già usato un sottoinsieme di fun¬
zioni la volta scorsa per creare semplici archivi di file.
Negli esempi che abbiamo visto, l'archivio veniva creato in
un file con estensione .tar. In realtà le cose funzionano be¬
nissimo anche specificando come destinazione il nome di un
device speciale che rappresenta un dispositivo hardware, ad
esempio /dev/tape:
# tar cvf /dev/tape /home
Abbiamo già visto che per listare il contenuto dell'archivio
si utilizza l'opzione -I (ovviamente dopo avere atteso il riav-
volgimento automatico del nastro):
# tar tvf /dev/tape
Per recuperare l'archivio si usa invece l'opzione -x dopo
essersi posizionati nella directory da cui si vuole partire a re¬
cuperare i file. In questo modo è possibile recuperare un
backup in una directory diversa da quella originale senza so¬
vrascrivere i file:
# mkdir /tmp/recuperobackup
# cd /tmp/recuperobackup
# tar xvf /dev/tape
Volendo si potranno recuperare anche singoli file o sot¬
toalberi (ci si ricordi che tar salva i file in modo relativo, ovve¬
ro che non bisogna specificare lo slash iniziale nei nomi dei
percorsi):
# tar xvf /dev/tape home/beppe
# tar xvf /dev/tape home/lorenz/docs/pippo.txt
In tar è possibile indicare esplicitamente o escludere de¬
terminati file dal salvataggio. E' possibile specificare quali file
inserire in archivio semplicemente scrivendone il nome nella
riga di comando, tenendo conto che i contenuti delle direc¬
tory vengono salvati in modo ricorsivo:
# tar cvf /dev/tape /etc /usr/etc /usr/local/etc
Se i file da salvare sono molti, risulta più comodo inserire
la lista dei file desiderati su un file ed indicare a tar di legger¬
lo usando l'opzione -files-from. La lista può essere eventual¬
mente generata al volo usando ad esempio find:
# find / -user beppe -print >/tmp/filedibeppe.txt
# tar cvf /dev/tape -files-from=/tmp/filedibeppe.txt
Ovviamente il backup totale si può ottenere semplicemen¬
te indicando la directory root:
# tar cvf /dev/tape /
Tale scelta tuttavia presenta degli inconvenienti Ad esem¬
pio se il CDROM è montato in /mnt/cdrom, ne viene fatto un
inutile backup. Il comando precedente inoltre finisce in un ci¬
clo senza fine quando tenta di leggere alcuni file speciali in
/proc che generano in continuazione dati. Per ovviare a que¬
sto inconveniente conviene escludere tali directory dalla co¬
pia. Per far ciò si utilizza l'opzione -exclude=pattern
# tar cvf /dev/tape / -exclude=/proc
oppure -exclude-from= qualora si desiderasse ottenere la
lista dei file da escludere da un file:
# tar cvf /dev/tape / -exclude-from= /tmp/danoncopiare.txt
Backup su floppy e multivolume
Se i dati da salvare sono pochi, si può pensare di fare il
backup su dischetto:
# tar cvf /dev/fdO /etc
Se un solo floppy non è sufficiente, si può usare l'opzione
-M per abilitare il modo ■multivolume":
# tar cvMf /dev/fdO /home
Cosi facendo, il programma tar si accorgerà quando il di¬
schetto è pieno e chiederà di sostituirlo col "volume' succes¬
sivo. Ovviamente bisogna avere cura di numerare in ordine
crescente i dischetti, per evitare di invertirli al momento del
ripristino. Il meccanismo funziona anche con altri dispositivi:
ad esempio è possibile fare il backup multivolume su più na¬
stri (alle volte però è necessario indicare esplicitamente a tar
la dimensione del nastro, poiché alcuni modelli hanno proble¬
mi a segnalare l'End Of Tape).
Backup su ZIP/Jaz
Tali dispositivi sono visti da Linux come dei dischi SCSI
(anche la versione parallela), generalmente come /dev/sda4.
Si potrebbe pensare che il metodo di backup più semplice
sia quello di crearci un filesystem, montarlo e copiarci i file
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
177
necessari. Tuttavia, data la loro limitata capacità, risulta più
semplice usarli col multivolume come se fossero delle peri¬
feriche "raw" invece di doversi preoccupare di suddividere i
file da copiare su più dischetti:
# tar cvMf /dev/sda4 /usr /var /etc
Backup incrementali
Usando tar è possibile eseguire backup incrementali, ov¬
vero salvare tutti i file più recenti della data dell'ultimo
backup:
# tar cvf /dev/tape -newer="Oct 24" /
Tale funzione risulta particolarmente utile per automatizza¬
re gli script di backup incrementale.
I backup incrementali possono essere salvati anche di se¬
guito su un unico archivio tar usando l'opzioni -listed-mcre-
mental.
Backup compressi
Abbiamo visto la volta scorsa che il comando tar supporta
la compressione in modo trasparente. E' possibile applicare
tale funzione ad un backup aggiungendo l'opzione "z":
# tar cvzf /dev/tape /dev /etc /home /usr /var
Tuttavia non sempre tale approccio è consigliabile. Infatti,
comprimendo tutto il "flusso" di dati con gzip può accadere
che un singolo bit rovinato nel backup comporti l'impossibi¬
lità di leggere tutti i file seguenti nell'archivio.
Per eseguire backup compressi conviene invece utilizzare
il programma afio, il quale esegue la compressione su ogni
singolo file invece che sull'intero archivio e gestisce in modo
migliore eventuali file corrotti. A causa delle molteplici opzio¬
ni che esso supporta, di solito afio non viene utilizzato come
un programma a sè stante, bensì come un "archive engine"
per altri script o software di backup. La distribuzione di afio
contiene parecchi esempi di script già pronti, mentre pro¬
grammi più complessi che supportano afio come motore di
backup si possono reperire su ftp://sunsite.unc.edu/pub/li-
nux/system/backup oppu re eseguendo una ricerca su
http://www.treshmeat. net/l
Backup su hard disk
e altre periferiche removibili
Spesso comperare un altro hard disk è assai più economi¬
co che acquistare l'unità di backup ed è per questo motivo
che spesso si sceglie di eseguire le copie di sicurezza proprio
su questo supporto. In questo caso sarebbe bene acquistare
un apposito "trame" removibile, in modo da poter togliere il di¬
sco e metterlo al sicuro (non ha senso fare il backup se poi lo
si lascia nelle stesse condizioni di insicurezza del resto del si¬
stema). Questa operazione tuttavìa causa un certo tempo di
fermo macchina e non in tutti i casi ciò è accettabile. Inoltre
diventa costoso tenere più copie di backup.
Per risolvere tale problema è possibile utilizzare invece di
un hard disk un'altra periferica a blocchi removibile (ZIP, JAZ,
LS-120, ...). Ai fini pratici le operazioni da compiere per ese¬
guire il backup sono le medesime e consistono nel mounting
del filesystem in una directory e nella creazione al suo inter¬
no di un file tar.
Una alternativa molto valida se si hanno parecchie macchi¬
ne è quella di eseguire il backup vìa rete su un altro server
Linux/UNIX o NT In questo modo è possibile ripartire i costi
fra più macchine. Per fare un backup via rete esistono parec¬
chie soluzioni, la più semplice delle quali è quella di montare
un disco del server mediante NFS o Samba e salvarci sopra
un archivio tar (la semplice copia di file perde le informazioni
di ownership e i permessi dei file).
Un semplice script per eseguire il backup su disco può es¬
sere simile al seguente.
#!/bin/sh
cd/
/bin/mount -t ext2 /dev/hdcl /backup/
rm -f /backup/backup.Vtar.gz
/bin/tar cvzf /backup/backup'date +%Y%m%d tar.gz bin
boot dev
etc home lìb root sbin usr var >/tmp/backup. date
+ %Y%m%d.log
/bin/umount /backup
Si noti che, per ragioni di sicurezza, è preferibile tenere
montato il disco o la partizione su cui si esegue il backup so¬
lamente durante le operazioni relative. A voler fare le cose
per bene bisognerebbe prima di creare un nuovo archivio
cancellare i precedenti, magari tenendo i più recenti se lo
spazio lo consente. Una buona idea sarebbe anche quella di
aggiungere allo script un controllo di corrispondenza fra il
backup appena effettuato ed il contenuto del disco (ad
esempio utilizzando l'opzione -W di tar). A questo proposito
è bene notare che è preferibile eseguire i backup mentre
non si eseguono altri programmi che possano andare a modi¬
ficare il filesystem, onde evitare disallineamenti fra quanto
salvato ed il contenuto del disco. Ciò si può ottenere ese¬
guendo il backup in modalità "single user" oppure, se questo
non fosse possibile, di notte quando l'attività del sistema è
più limitata.
Backup via rete
Con poche modifiche alla riga che monta il filesystem su
cui eseguire il backup, lo script precedente può essere adat¬
tato per utilizzare un server di rete, montando un volume
condiviso mediante NFS (ovviamente è necessario avere gli
opportuni permessi):
/bin/mount -t nfs lxserver.profuso.com:/discone /backup/
Usando un server Windows invece si può montare il disco
nel seguente modo:
/bin/mount -o username=pippo,password=pippo,netbio-
sname=freddy
-t smbfs //ntserver/JAZZ /backup/
178
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
Per eseguire il backup su una macchina Windows, può es¬
sere anche utilizzato il programma smbtar, presente nella di¬
stribuzione di Samba.
Il backup di rete può essere effettuato anche senza passa¬
re attraverso un filesystem montato se nel server di backup
è presente il server rsh (Remote Shell), usando una sintassi
del tipo:
# tar cvf lxserver,profuso.com:/dev/tape /home
In questo modo tar salverà l'archivio tar direttamente sul
tape collegato alla macchina lxserver.profuso.com
Archiviare su CDROM: cdrecord
Il metodo generalmente utilizzato per eseguire un backup
su CD-R o CD-RW è quello di creare una immagine su disco
del filesystem IS09660 e poi di andarla a 'bruciare' sul sup¬
porto ottico.
Queste operazioni possono essere eseguite usando gli
strumenti a linea di comando (mkiso9660 e cdrecord) oppure
in modo più semplice utilizzando un frontend grafico agli
stessi quale potrebbe essere xcdroast. E' bene tenere a
mente che il filesystem ISO9660 non supporta tutte le carat¬
teristiche di un vero filesystem UNIX (permessi, lunghezza
dei file e dei percorsi, ...). Per questo è bene abilitare il sup¬
porto per le cosidette Rock Ridge Extensions.
Per eseguire il backup in questo modo è necessario di¬
sporre di uno spazio temporaneo su disco pari alla dimensio¬
ne dell'immagine che si intende creare. Una alternativa pos¬
sibile che non fa uso dello spazio temporaneo è quella di
scrivere direttamente l’archivio tar settore per settore sul
CD. usando un pipe (i simboli - indicano rispettivamente di
mandare l'output sullo standard output e di leggere dallo
standard input):
# tar cf -1 cdrecord -v speed=4 dev=0,0,0 -
Tale espediente risulta però abbastanza critico, in quanto
per la corretta scrittura di un CD è necessario che i dati ven¬
gano forniti al masterizzatore in modo continuo. Nel caso il
processo tar che crea l'archivio trovasse degli errori leggen¬
do dei blocchi di un file, è possibile che il tempo necessario
per la rilettura possa essere eccessivo. I moderni masterizza-
tori contengono comunque al proprio interno dei buffer di di¬
mensione sufficiente a consentire pause dell'ordine di parec¬
chi secondi, Per minimizzare ì problemi si consiglia comun¬
que di utilizzare le velocità di scrittura più basse (in modo che
il buffer contenga più 'secondi')
Per leggere l'archivio salvato non serve montare il CD, ma
è sufficiente accederci con tar in modo "raw':
# tar tvf /dev/cdrom
Un programma alternativo all'uso di tar+cdrecord è cd-
backup, prelevabile da http://www.cableone.net/ccondit/cd-
backup/. Esso permette di eseguire anche più backup sullo
stesso CD, usando tracce differenti:
# tar cf - /home I cdbackup -dev /dev/cdrom -rdev 2,0 -la¬
bel '/home backup'
# tar cf - /etc I cdbackup -dev /dev/cdrom -rdev 2,0 -label
Vetc backup"
# cdrestore -dev /dev/cdrom -track 2 I tar xvf -
L'alternativa al backup: RAID
RAID, acromino di 'Redundant Arrays of Inexpensive Disks' è
una tecnologia che permette di utilizzare assieme più dischi allo
scopo di migliorare le prestazioni e/o garantire una maggiore affida¬
bilità.
I miglioramenti di prestazioni vengono ottenuti dividendo i dati
da scrivere su più dischi, in modo da sfruttare i parallelismi interni
dell'hardware per ottenere una maggiore velocità (se si utilizzano n
dischi, su ognuno viene salvata solo una quantità pari ad 1/n delle
informazioni).
L'affidabilità invece viene ottenuta creando una ridondanza nei
dati. Tale ridondanza può essere ottenuta in modo semplice scri¬
vendo contemporaneamente gli stessi dati su più dischi oppure ri¬
correndo ad algoritmi più complessi di suddivisione delle informa¬
zioni. In ogni caso il risultato che si vuole ottenere è quello di fare
in modo che non vi sia perdita di dati anche qualora uno o più di¬
schi si dovessero guastare. In questo senso il RAID è una valida al¬
ternativa al backup, anche se non mette al sicuro in caso di guai
particolarmente seri (come il furto dell'intera macchina).
Non tutti l'livelli' previsti da RAID sono in grado di garantire
contemporaneamente massima velocità e massima sicurezza (ec¬
co spiegato quell’ 'e/o'). La scelta di utilizzare un livello RAID piut¬
tosto che un altro è dettata da diversi fattori, che possono privile¬
giare di volta in volta uno dei due aspetti. Si noti che i livelli RAID
non sono ordinati in modo gerarchico. Non necessariamente RAID
3 è migliore di RAID 2: sono semplicemente diversi.
Alcuni livelli RAID sono implementati direttamente via software
dal kernel di Linux, ad esempio lo 'striping senza parità' (livello
RAID 0). che permette di vedere più dischi come un unico grande
volume (senza offrire ridondanza ma migliorando notevolmente le
prestazioni) oppure il 'mirroring' (livello RAID 1), che permette di
scrivere contemporaneamente gli stessi dati su più dischi, creando
una sorta di backup automatico in cui si possono guastare n -1 di¬
schi. Tale funzione si paga in termini di costo e di velocità di scrit¬
tura (le prestazioni in lettura invece aumentano, poiché è possibile
sfruttare il parallelismo dei dischi),
Linux supporta anche i livelli 4 e 5 ('striping con parità'), che of¬
frono una capacità di memorizzazione pari a n -1 volte la dimensio¬
ne del singolo disco, gestendo il possibile crash di uno qualunque
degli n dischi mediante meccanismi di parità. Il livello 5 mette as¬
sieme ad un costo contenuto le migliori caratteristiche dei livelli 0
e 1, garantendo ottime prestazioni ed un buon grado di affidabilità
(anche se minore del livello 1).
Il supporto del RAID via software tuttavia rappresenta un carico
piuttosto pesante per la macchina, motivo percui spesso si preferi¬
sce utilizzare un apposito controller SCSI che lo gestisca in modo
trasparente. Di solito tali periferiche offrono anche funzionalità di
'hot swap', ovvero permettono la sostituzione 'a caldo' del disco
difettoso senza necessità di fermare il sistema.
Come si intuisce, il costo da pagare per adottare soluzioni di
questo tipo è più alto rispetto che utilizzando un singolo disco as¬
sociato ad un sistema di backup. Tuttavia in molti casi le funzioni
offerte e la possibilità di non fermare il lavoro possono essere dei
buoni motivi per scegliere tali soluzioni.
Per maggiori informazioni si consulti l'HOWTO Software-RAID-
HOWTO. disponibile su ihttp://www.hnuxdoc.orgA
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
179
Se le proprie partizioni sono di dimensione inferiore ai
640Mb, è possibile eseguire una copia settore per settore
della partizione su CD-R senza passare per l'immagine, usan¬
do il comando.
# cdrecord -v speed=4 dev=0,0,0 </dev/hdal
Il CD ottenuto è una copia identica della partizione e deve
essere montato nel filesystem specificando il tipo corretto di
filesystem. Se la partizione era di tipo vfat. si userà il seguen¬
te comando:
# mount -t vfat -oro /dev/cdrom /mnt/backup
Scrivere CD "al volo"
E 1 in fase di realizzazione il supporto per Linux della tecno¬
logia UDF, usata in Windows da programmi tipo Direct CD.
la quale permette di montare un CD-RW come se fosse un
dispositivo scrivibile, in modo simile ad un hard disk.
Purtroppo tale tecnologia è utilizzabile solamente con le ulti¬
missime versioni del kernel (2.3.x e 2.4.x).
Ulteriori informazioni sulla scrittura di CD in Linux può es¬
sere reperita su http://wwwlinuxdoc.org/HOWTO/CD-
Writing-HOWTO.html
Schedulazione automatica
del backup
Una volta scritta la nostra procedura di backup, possiamo
fare in modo che essa venga eseguita in modo automatico.
Per far ciò possiamo utilizzare lo schedulatore di Linux "cron-
tab'. Per aggiungere un programma alla propria crontab (ne
esiste una per ogni utente del sistema) è sufficiente esegui¬
re il comando
# crontab -e
Si aprirà in questo modo un editor (vi) che permetterà di
modificare la tabella relativa. Ogni linea ha il seguente forma¬
to:
mm hh dd mo wd linea di comando
Dove mm e hh rappresentano rispettivamente minuto e
ora in cui effettuare l'operazione indicata. Le etichette dd.
mo e wd indicano invece il giorno del mese, il mese e il gior¬
no della settimana (0 o 7 indicano la domenica). Al posto di
qualunque di questi valori è possibile indicare degli intervalli
(es: 8-10), delle liste (es: 5,10,15,20), degli intervalli 1/2 indica
"ogni 2") oppure una combinazione di questi valori II simbolo
*. come nel caso delle wildcard. equivale a "qualunque - valo¬
re.
La seguente riga esegue lo script di backup ogni domeni¬
ca e mercoledì alle 04:30 di mattina:
30 4 * * 0.3 /usr/local/bin/backup.sh
La riga seguente invece esegue un programma ogni gior¬
no ad intervalli di 2 ore:
0 72 * * * /usr/local/bin/mioprogramma
Si noti che l'output e gli errori generati vengono spediti
per e-mail all'utente proprietario della crontab. Per evitare ciò
si possono ndirezionare standard error e standard output in
/dev/null:
304 * * 0/usr/1ocal/bm/backup.sh 2>/dev/null >/dev/null
Frontend per i programmi di
backup e software commerciali
Personalmente preferisco eseguire il backup affidandomi
ai programmi standard presenti di serie su tutte le installazio¬
ni di Linux, principalmente in quanto, nel malaugurato caso
dovessi eseguire il restore di una macchina da zero, non do¬
vrei prima installare software aggiuntivo.
Nel caso fare uno script di backup risulti troppo comples¬
so, una buona soluzione può essere quella di utilizzare uno
dei moltissimi programmi che fungono da "frontend" nei con¬
fronti dei programmi standard di backup di Linux Cercando
su un motore di ricerca come |http://www treshmeal nei/ sèi
ne dovrebbero trovare a decine.
Per chi si sentisse più a proprio agio usando un software
commerciale, esistono diversi prodoni adani a tutte le esi¬
genze. Essi di solito semplificano di molto ciò che si potreb¬
be ottenere anche usando le funzioni standard. Questo non
è certamente un male, in quanto la possibilità di fare il
backup facilmente invoglia l'utente a farlo Generalmente tali
software si basano su una interfaccia che permette di sce¬
gliere in modo intuitivo cosa salvare o recuperare. Alcuni di
essi permettono il backup centralizzato di più macchine
Linux o Windows su uno stesso server di rete.
Alcuni esempi di software commerciali famosi per Linux
sono: Arkeia, BRU, Perfect Backup.
Conclusioni:
attenzione alle false sicurezze !
Non ha senso fare il backup se poi non si è in grado di re¬
cuperarlo. Pare una cosa ovvia ma, credetemi, ho visto anni
di lavoro buttati al vento perchè nessuno si era mai preso la
briga di verificare che uno script di backup funzionasse cor¬
rettamente.
Ricordatevi sempre di verificare il backup, ad esempio re¬
cuperandolo in un disco o una directory vuota. Alcuni softwa¬
re di backup permettono di verificare la corrispondenza di
quanto archiviato con i file originali. Sarebbe bene compiere
tale operazione ogni volta che si esegue il backup, in quanto i
fattori che possono portare ad un backup corrotto sono mol¬
teplici
Verificate anche che col passare del tempo i dati non au¬
mentino in modo tale da riempire il nastro o il CD di backup,
altrimenti correrete il rischio di ritrovarvi con backup incom¬
pleti.
Per la massima sicurezza sarebbe bene tenere più copie
del backup. possibilmente in luoghi diversi, in modo da cau¬
telarsi da eventuali eventi disastrosi. WS
180
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
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a cura del Team OS/2 Italia
OS2MEMU
• Genere: Utility (liberamente
usabile)
• File: os20memu.zip (97K)
• Autori: Glenn Brew e Ross L.
Cook
• Reperibilità internet:
Iwww.musthave.cQrrl
• Autore recensione: Claudio
Umana |(umana. c4plibero.it)
Gli utilizzatori più
esigenti di OS/2 hanno sempre rim¬
pianto la mancanza di una qualche uli-
lity che permettesse di conoscere
l'ammontare di RAM usata da un pro¬
cesso utente mentre questo è in ese¬
cuzione. Qualche lettore meno smali¬
ziato potrebbe pensare che simili infor¬
mazioni siano del tutto inutili e mai
possano servire La stessa cosa ha
sempre pensato la maggioranza dei
tecnici IBM che non hanno voluto
includere una tale utility nelle versioni
"moderne" in commercio di OS/2
(Warp inclusa). Ma. a parte le colpe
note di Big Blue, l’azienda madre di
OS/2 è sempre stata costellata di altri
tecnici, abili e capaci di creare piccoli
gioielli come OS20memu, che soppe¬
rissero alle suddette carenze. E' il
caso di Glenn Brew e Ross L. Cook.
Gli autori del programma hanno capito
che per conoscere come un sistema
operativo interagisce risponde alle
interazioni con l'utente, in termini di
consumo di risorse, è sempre neces¬
sario monitorare il consumo di RAM (e
non solo...) di un processo Ecco spie¬
gato il motivo che portò nel lontano
1993 alla creazione di questo formida¬
bile "programmino"
Tutti gli utenti OS/2 dovrebbero
usarlo, e quelli che ancora sono titu-
*. leilql
(IV/ Hn».,, IK- r 01%*)I «i
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banti dovrebbero chiedersi, nel caso di
un esaurimento improvviso della
RAM, e del conseguente aumento del
file di swap, quale programma
(meglio, processo) abbia causato tutto
ciò e in che misura...
Questo programma funziona dalla
versione di OS/2 2.* e, in breve, moni¬
torizza l'occupazione della memoria di
tutto il sistema. In particolare si pos¬
sono conoscere: quali applicazioni
sono in esecuzione, quanta memoria
queste occupano sia su disco che su
RAM, e per quest'ultima in particolare
quanta è privata e quanta è condivisa,
ecc.. La cosa che io ritengo più utile,
e che manca agli altri programmi
escluso il celeberrimo e ineguagliabile
ma fin troppo complesso Theseus
della IBM stessa (apparso in una pre¬
cedente recensione), è la possibilità di
estrarre le informazioni per un singolo
processo, immettendo, nell'apposito
campo, il numero univoco (PIÙ) che
identifica il processo di cui vogliamo le
informazioni aggiuntive. Il tutto è sem¬
plicissimo da usare tramite una
sequenza di tasti funzione (che tradi¬
scono la "vecchiezza" del programma)
e ogni prospetto che il programma for¬
nisce può essere stampato su carta. Il
programma è molto leggero. Insomma
un gioiello e per di più gratuito con dei
vincoli di licenza molto labili e ben
documentati nel file licenza.txt conte¬
nuto nel file zippato.
Il programma è anche molto sem¬
plice da installare, basta scompattare
il file in una directory scelta per il
caso, aggiungere una riga al
config.sys che permetta il caricamen¬
to del fondamentale device driver,
182
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
posizionare l'apposita dii in una direc¬
tory indicata da quelle elencate nel
LIBPATH, riawiare il sistema e lancia¬
re il programma con il solito doppio
click. Il tutto dovrebbe funzionare al
primo colpo, per ulteriori informazioni
leggere comunque sempre attenta¬
mente la documentazione apposita.
Dopo che vi sarete procurati questa
perla frutto del lavoro dei due appas¬
sionati tecnici della IBM. non ne farete
mai a meno e sarà, ne sono certo, una
di quelle utility che non mancheranno
mai nella collezione dei programmi
indispensabili.
• FFTPM, ver. 1.00
• Nome file: FFTPM100.ZIP
(32 kB)
• Genere: Analisi segnali audio
• Autore: Jurgen Dittmer (ditt-
|mer(a>qkss.de|
• Reperibilità Internet: hob-
bes.nmsu.edu,
|http://wave.qkss.de| (homepa-
ge autore)
• Autore recensione: Mentore
Siesto (mentore.siesto@stu-
denti.ing.unipi.it)
Ammetto di
avere recensito questo programma (e
altri) perché, "parte in causa": come
futuro ingegnere elettronico, il tratta¬
mento e l'analisi dei segnali riveste
un'importanza tutt'altro che secondaria
per me. Peraltro, molti utenti di PC
sono anche appassionati di elettronica
e di audio, e proprio per questa cate¬
goria di persone sono sviluppati pro¬
grammi di analisi come FFTPM.
La FFT (Fast Fourier Transform,
Trasformata Rapida di Fourier) è, in
parole molto povere, una rappresenta¬
zione di un segnale qualsiasi nelle sue
componenti elementari: secondo la
teoria di Fourier un segnale (per esem¬
pio, un suono) è rappresentabile come
somma di un numero infinito di com¬
ponenti elemntari, a frequenze molto
vicine fra loro. La FFT è un modo
"furbo" di interpretare la Trasformata di
Fourier di un segnale periodico, che è
appunto la rappresentazione matemati¬
ca di questa visione del segnale. Si
tratta di un metodo di analisi molto
importante per valutare le prestazioni
dei sistemi di elaborazione dei segnali
elettrici, in particolare da parte dei
sistemi digitali (come i PC): logico
quindi che uno strumento del genere
sia utilissimo anche nel laboratorio del-
l'hobbysta esperto, oltre che del pro¬
fessionista.
FFTPM usa la scheda audio e il sot¬
tosistema MMPM/2 di OS/2 per gene¬
rare e tracciare la FFT di un segnale
all'ingresso della scheda, regolabile
grazie ai menu del programma. La fine¬
stra principale di FFTPM presenta,
direttamente sotto la barra dei menu, la
FFT del segnale considerato, che può
provenire dal microfono, dall'ingresso
Line in della scheda oppure da una
delle quattro funzioni generate dal pro¬
gramma stesso: onda quadra, impulso,
onda triangolare e a dente di sega (i
quattro segnali "classici" in questo
ambito). Tramite i menu è possibile
regolare "al volo" il numero di campioni
su cui viene calcolata la FFT (da 64 a
8192 al secondo), la frequenza di cam¬
pionamento (fino a 44kHz, ovviamen¬
te), l’ingresso (scheda audio o segnali
interni), la frequenza di aggiornamento
e la scala di visualizzazione (lineare o
logaritmica), il volume di ingresso e infi¬
ne la finestra di osservazione (rettango¬
lare, di Hamming, Bartlet o Blackman).
Il pacchetto è di piccolissime
dimensioni (per cui il tempo di scarica¬
mento è brevissimo): il programma è
freeware, l'autore chiede solo di sape¬
re se è piaciuto con un'e-mail o una
cartolina. Uno script di installazione in
REXX provvede a creare l'oggetto pro¬
gramma sul desktop come sempre
Infine. FFTPM è scritto usando il
Toolkit di Warp, per cui è necessario
avere almeno OS/2 Warp 3: non fun¬
ziona sulle versioni precedenti.
Dunque: il programma funziona
bene, la risposta visiva è ottima e pre¬
cisa a tutte le frequenze di campiona¬
mento; anche se limitatamente ai soli
segnali audio, FFTPM rappresenta
senza dubbio una buona soluzione di
laboratorio per effettuare alcune basila¬
ri analisi spettrali. I progetti dell'autore
prevedono ulteriori miglioramenti al
programma, come il supporto delle
librerie DART, per cui se siete interes¬
sati vi conviene contattarlo in massa.
L'unico difetto riscontrato (a mio pare¬
re) è che il programma è scritto com¬
pletamente in tedesco, per cui un ita¬
liano anglofono come me può andare a
senso e capire un buon 80% dei termi¬
ni, ma chi non avesse almeno un'infari¬
natura di inglese incontrerebbe senza
dubbio qualche problema in piu La
scelta dell'inglese sarebbe stata
senz'altro più azzeccata (per non dire
che è obbligatoria), e fra i progetti futu¬
ri c'è anche la versione Inglese, ma
con tutte le funzioni per la nazionalizza¬
zione dei programmi a disposizione
perché, non pensarci prima? KB
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
183
Now Up-To-Date 3.9
di Raffaello De Masi
Dio mio, non se ne può più! Non è
possibile che le mie fans riempiano la
mia casella di posta, la mia segreteria
telefonica, il mio cellulare di messaggi
irripetibili e di proposte da caserma, Un
cristiano avrà pure il diritto di poter vi¬
vere in santa pace, senza essere tor¬
mentato da turbe femminili assetate di
sangue, Lo so che sono bellissimo, ma
anche i bellissimi hanno bisogno di ripo¬
so! Ma si rivolgano a Richard Gere, a
Kevin Costner e a Brad Pitt. Lo so che
non è la stessa cosa, ma come si dice,
in tempo di guerra...
Se anche voi, amici lettori della sem¬
piterna rubrica Mac, rubrica che ha sfi¬
dato le tempeste degli anni bui e le pro¬
celle di mari tempestosi infestati da ve¬
lieri sventolanti bandiere a finestra, ave¬
te problemi di questo tipo (ed essendo
rii© Edl« Cvent Vlew Definì* Winitow Aiuto
Now Up 40 'Date
The EASIEST way la MANAGE and SHAKE your SCHEDULE
vili» TAvA* u>
A*| IH» Hayti,
Cm*, S*ik-, ■«tema*,
vi .Mr Vali**
utenti Mac non può essere che così;
tutti belli, fascinosi e irresistibili con le
donne), la soluzione, al grande dramma
di mantenere ordinati gli innumerevoli
contatti che vi assillano, di ricordare gli
appuntamenti, di gestire i rapporti con
amici, colleghi, conoscenti, clienti, for¬
nitori, si chiama Up-To-Date!
Ovviamente, manco a dirlo, alla grande,
com'è uso di Mac!
Un pacchetto per
vivere ordinati e felici
Amici, c'è una ragazza in copertina
del manuale da far cadere gli occhi!
Bruna, con un tailleur nero, con un
iBook. Chissà se la danno in bundle, se
uno compra un
Mac. Beh, lascia¬
mo perdere: Allora,
cosa è Up-To-
Date? Semplice, è
un contact mana¬
ger che mantiene
traccia e memoria
degli appuntamenti
e delle scadenze,
ricorda le cose in
arrivo e da fare,
maneggia le liste
dei "To Do", e li
T
».**.(.» w to
*47
•©A-f*0-OOOI-OMT«MMTI«
©lfM-2000 Nnr Oh Itoti-».
27
28
29
30
i
abbina agli impegni già programmati
per la giornata, organizza gli appunta¬
menti e i contatti quotidiani. Inoltre Up-
To-Date è integrato direttamente ed ef¬
ficientemente con un altro pacchetto,
anch'esso compreso, Now Contact,
che è un rapido, efficiente e ben artico¬
lato contact manager, che fornisce ac¬
cesso immediato a database contenen¬
ti dati personali, come nomi, numeri di
telefono e indirizzi, dati caratteristici, e
cosi via.
Per raggiungere tali risultati Up-To-
Date usa una serie di concetti ed ele¬
menti che concorrono alla soluzione dei
problemi che è chiamato a gestire. Essi
obbediscono a un disegno preciso e
puntuale, frutto di una esperienza plu¬
riennale (la prima versione è del 1994)
e hanno generato i seguenti compo¬
nenti principali del completo disegno:
Eventi: si tratta dei mattoni di base
delle informazioni, presenti nel file
Calendario (vedi appresso) Un evento
può essere un appuntamento, un com¬
pleanno, una vacanza, un incontro dì la¬
voro, una scadenza; ma tutti gli eventi
fanno parte di uno scheduling. Un
evento può avere diversi altri elementi,
per cosi dire, attached, titolo, descrizio¬
ne, commento, nota post-it, remmder,
e cosi via. Gli eventi possono essere
priorìzzati e condivisi con altri utenti se
si è su un network. Inoltre, assegnando
' Aiuto
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.a : Urlali Vl.w
... «,kn
l«MW _ _ _ 1
Now Up-To-Date versione 3.9
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Now Contact
184
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
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| awl.lOtr». |
Cinto» 7
[snlpraiBgaMncriTiài^iicai
ilE3iEBj[rgll
JK J
IW.
La creazione di
una scheda di
conralh, si noti
la ricchezza dei
campi nel re¬
cord. e la cor¬
retta imposta¬
zione dei dati
organizzati in
settori.
un evento a
una catego¬
ria, si posso¬
no riorganiz¬
zare gli stessi
in base a par¬
ticolari esi¬
genze e prio¬
rità
File di
Calendario (Calendar File): è il database
che incorpora e gestisce gli eventi
nell’operazione di scheduling e pro¬
grammazione creata dall'utente. E’ suf¬
ficiente disporre di un solo file di calen¬
dario per gestire tutte le incombenze
relative a un utente, e questo file può
essere abbinato, in default, all’apertura
del programma di gestione;
Contatti: si tratta di sottocategorie
degli eventi, una specie di contenitore
che porta con sé, alla creazione di un
evento, tutte le informazioni accessorie
dell'evento stesso (ad esempio, crean¬
do un appuntamento con una persona,
record di “contatto” recupera e mette
a disposizione tutte le informazioni utili
relative alla persona stessa).
Categorie: sono elementi di gestione
dei contatti. Esse raggruppano eventi
legati da nesso lo¬
gico in modo da
dotare il file di ca¬
lendario di una
struttura organica e
ordinata. Una volta
classificati gli even¬
ti in categorie, ad
essi è possibile as¬
segnare segni di-
L organizzazione di un
layout nei suoi partico¬
lari.
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
.. I.I.- • tilt (amati find Definf Wimlu*. Aiuto
•taro lettiro •
I*M w A L2 1
IU
«a :OM«MVl*w
lEn!ìu~
in ® hl«j n c nira p.iira ■■
\° UF
- --
stintivi, come
colore, for¬
mato del te¬
sto, avvisi
personalizza¬
ti. Il file
Calendario
contiene,
all'installazio¬
ne, una
Persona
Category,
creata auto¬
maticamente
in default, e i
nuovi eventi
sono inizial¬
mente asse¬
gnati a que¬
sta categoria.
Le categorie create e conservate nel fi¬
le di Calendario sono definite Categorie
Private; le informazioni inserite in que¬
sto/i blocchi sono personali e invisibili
ad altri utenti, anche se si è collegati a
un network. I singoli utenti, ovviamen¬
te, disporranno solo di categorie priva¬
Ue“_L
C'Ufe'f
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o-~ lo»"— TI
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l i UH1>1 UUUé»II
L area preferenze. destinala
a realizzare ambienti di lavo¬
ro il più possibile prossimi
alle esigenze di diveise ca¬
tegorie d'utenza
te, mentre quelli organizzati in un
network avranno a disposizione anche
le cosiddette Categorie Pubbliche, con¬
servate in un'area speciale detta Public
Event Server, destinato a gestire la con-
divisione di informazioni di eventi con
altri utenti. Ovviamente ogni funzione o
evento contenuto nel¬
la categoria pubblica
viene condivisa, an¬
che nelle sue modifi¬
che, da tutti gli utenti
con diritto d'accesso.
Set: si tratta di una strada diretta e
pratica per filtrare gli eventi secondo
chiavi di lettura personali. In altri termini
un set è un modo per visualizzare, in
chiave personale, un gruppo logicamen¬
te organizzato di appuntamenti o di con¬
tatti.
186
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
Scheduling di
gruppi se si è colle¬
gati a un network,
con altri utenti di
Up-To-Date, è possi¬
bile organizzare
meeting automatica¬
mente; in altre paro¬
le è possibile indica¬
re al programma
l'evento da organiz¬
zare, ed esso tro¬
verà, nell'agenda, lo
spazio disponibile
non impegnato, le
notizie relative alle
persone da invitare,
e si occuperà perfi¬
no della logistica. Le
persone invitate al
meeting saranno
contattate automaticamente riguardo al¬
la loro disponibilità, e invitate ad accet¬
tare o a rifiutare. Inoltre Up-To-Date si
incarica di ricontattare automaticamen¬
te tutte le persone, in caso di sposta¬
mento o modifica del programma.
Contatti; si tratta, come comprensibi¬
le, dei punti di cardine della gestione
degli appuntamenti. Un contatto può
essere una persona, una compagnia, o
ambedue le cose. I contatti sono orga¬
nizzati in un Contact File, che gestisce e
mantiene tutti i record dei contatti
Inoltre Up-To-Date mette a disposizione
due tipi di "view", schede per la visua¬
lizzazione dei dati caratteristici dei con¬
tatti stessi. In ossequio alla più comune
tecnica di gestione dei database, esiste
una List View, che elenca i contatti di¬
sponibili come liste, organizzate secon¬
do le preferenze dell'utente, con tutte
le relative utility di sorting e di filtrazio¬
ne, La Detail View, una vera a propria
visualizzazione di dettaglio, è una vera
maschera di db, e può essere organiz¬
zata per mostrare, in formato definito
dall'utente, uno o più dati relativi al con¬
tatto stesso. In questo tipo di visualizza¬
zione è disponibile un Contact Log, che
mantiene traccia della corrispondenza e
di qualunque altra attività relativa al con¬
tatto stesso.
Categorie di contatti: questa metodo¬
logia di categorizzazione permette di or¬
ganizzare i contatti in strutture logiche,
anche attraverso personalizzazioni di sti¬
le e formato. Tool parallelo è quello che
gestisce le Keyword, che permettono di
assegnare chiavi di lettura e di gestione
a categorie e set di particolare impor¬
tanza e interesse.
Se si sta usando Now Contact in un
network, è possibile affidare anche i set
base, che vale la pena descrivere. Prima
tra tutte, ecco Now Web Publisher, che
permette di pubblicare su WWW calen¬
dari di eventi, scadenze e rubriche di in¬
dirizzi. Altrettanto utile è la funzione
QuickNet, che usa la Rete per trovare
mappe di strade, indirizzi di posta elet¬
tronica. numeri di telefono e codici po¬
stali. QuickMerge fornisce un valido
supporto di mailmerge per importare re¬
cord di Contatti in documenti Word e
WordPerfect Infine, una finestra di Se¬
tup permette di scegliere il browser e il
pacchetto di e-mail preferito, eventual¬
mente gestendoli anche attraverso
l'Internet Config
Infine un nuovo pacchetto, introdotto
con questa versione, consente scambio
di informazioni tra il programma monta¬
to sul nostro desktop e un PDA. Il van¬
taggio di tale possibilità è per lo meno
evidente; trasferire una rubrica o una
scadenzario dal PC al nostro Palm rap¬
presenta una facilitazione, nella gestione
del lavoro e degli appuntamenti, sicura¬
mente desiderata e benvenuta. E arrivia¬
mo alle conclusioni Come gli altri pro¬
dotti di PowerOn Software, anche que¬
sto evidenzia, se ce ne fosse stato biso¬
gno, l'immensa esperienza tramandata
da Now Software a questa software
house erede dei fasti di pacchetti che,
una diecina di anni fa, entrarono sulla
scena Mac alla grande, stracciando tutti
i prodotti concorrenti con una messe di
caratteristiche inaspettate e rivoluziona¬
rie. Now Up-To-Date non smentisce, di¬
cevamo, le aspettative, mettendo a di¬
sposizione dell'utente un prodotto fun¬
zionale ed elastico, efficace e affidabile,
ben testato e con un ventaglio di opzioni
e caratteristiche capaci di soddisfare
utenza professionale di alto livello. ^
Gli accessori, completa¬
mente integrati nei ge¬
store principale
di contatto alle ca¬
tegorie pubbliche
Questa l'organiz¬
zazione funzionale
di Up-To-Date, a
questo ambiente di
base si aggiungono
alcune utili caratteri¬
stiche aggiuntive
come QuickPad, un
text-editor con funzioni migliorate che
permette di inserire, in forma libera, in¬
tuitiva, e funzionale informazioni poi di¬
rettamente riversabili nel db stesso.
Ancora QuickDay, una utility aggiuntiva,
aggiunge un menu pull-down alla barra
principale, per un rapido accesso agli
eventi del giorno Ancora un record di
"Reminder" è sempre presente, sia o
no stato lanciato e presente in memoria
di Up-To-Date, con la funzione di ricor¬
dare gli eventi della giornata, in forma di
box di dialogo o di avvisi da menu.
Infine c'è un pratico tool di
QuickContact. un pannello di controllo
che aggiunge record di contatto, una ru¬
brica telefonica e una sene di opzioni
minori alla barra di menu. Anche queste
utility accessorie sono indipendenti dal
lancio di Up-To-Date.
Funzioni aggiuntive
della versione 3.9
La versione 3.9, pur non avendo aspi¬
razioni di maior release, ha introdotto al¬
cune interessanti migliorie al prodotto di
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
187
a cura di Amiga Group Italia
d'Amiga Developer
Workstation
Già da qualche mese è in vendita a livello mondiale il d'Amiga, la
piattaforma hardware ufficiale di Amiga Ine. dedicata al
Software Development Kit. Si tratta di un prodotto rivolto non
agli utenti finali, bensì alla comunità di sviluppatori che ha
deciso di cominciare da subito ad esplorare le caratteristiche
del futuro sistema operativo di Amiga.
di Massimo Tantignone
Come è noto ai lettori di MC, il primo
SDK di Amiga Ine (recensito in queste pa¬
gine nel numero di ottobre) è stato con¬
cepito per funzionare sotto Linux su piat¬
taforma x86. Il supporto di tale architettu¬
ra hardware, in virtù della sua vasta diffu¬
sione, ha permesso ad Amiga di raggiun¬
gere il maggior numero possibile di svi¬
luppatori potenziali: al giorno d'oggi, infat¬
ti, quasi tutti si ritrovano in casa un PC
IBM compatibile, a volte per scelta, più
spesso per necessità.
Tuttavia, tra chi vorrebbe dedicarsi alla
programmazione sotto il nuovo ambiente
Amiga ci sono comunque molti - in gran
parte utenti di Amiga Classic - che fino ad
oggi hanno saputo fare a meno di un PC,
e si trovano ora sprovvisti dell'hardware
necessario per utilizzare l’SDK. E' per te¬
ner conto delle esigenze di questi ultimi
che Amiga ha deciso di commercializza¬
re un sistema specificamente dedicato al
suo kit di sviluppo, dotato di equipaggia¬
mento adatto a sfruttarne le possibilità.
Arriva il d'Amiga
Lo scorso luglio, poco tempo dopo
averne stabilito le specifiche in via defini¬
tiva, Amiga Ine. ha finalmente annunciato
la disponibilità della piattaforma di svilup¬
po. Ad essa è stato conferito il nome
“d'Amiga', forse per sottolineare come
non si tratti di un computer Amiga, ma
piuttosto di un sistema che serve a svi¬
luppare (d = develop) software per la fu¬
tura piattaforma Amiga.
Il d'Amiga non è assemblato e vendu¬
to direttamente da Amiga Ine., che da
sempre afferma senza ambiguità di voler
essere unicamente una casa di software:
della sua commercializzazione si occupa¬
no invece diverse ditte selezionate in va¬
rie parti del mondo, ognuna delle quali
agisce da distributore pressoché esclusi¬
vo per la sua zona. La distribuzione uffi¬
ciale del d'Amiga in Europa è toccata alla
ditta tedesca KDH Datentechmk, e di
conseguenza è proprio da essa che pro¬
viene la macchina recensita in questo ar¬
ticolo.
Il primo approccio con il sito di KDH
non è stato dei più incoraggianti, essendo
quest'ultimo quasi completamente in lin¬
gua tedesca: esiste una sezione in ingle-
Schedo prodotto
d'Amiga Developer Workstation
Produttore: Amiga Ine.
Disponibile presso: KDH
http://www.kdh-datentechnik.com
Prezzo: 2098 marchi tedeschi
Dotentechnik,
se, ma non sembra aggiornata come
quella principale e in effetti l’impressione
è che questa ditta sia stata, in un certo
senso, colta impreparata a svolgere il suo
nuovo ruolo di distributore europeo, aven¬
do precedentemente operato per lo più
solo nel mercato tedesco. Tuttavia non è
particolarmente difficile individuare il link
relativo al d'Amiga sulla pagina iniziale del
sito, e partendo da esso arrivare in pochi
passaggi ad una descrizione del prodotto
scritta fortunatamente in inglese.
Tra le informazioni riportate sul sito
non appare alcuna menzione di un riven¬
ditore locale per l'Italia, e KDH stessa, in¬
terrogata a riguardo, ha confermato che
attualmente non ne esiste uno. Questo
non costituisce un grave problema, poi-
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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
ché KDH effettua consegne via corriere
su tutto il territorio europeo, e grazie al¬
l’Unione Monetaria l'unico vero inconve¬
niente risultano essere le spese di spedi¬
zione.
In tutte le comunicazioni via e-mail il
personale di KDH si è rivelato molto cor¬
tese e disponibile, dimostrando efficienza
e professionalità. Il d'Amiga ci è arrivato
tramite UPS cinque giorni dopo averlo ri¬
chiesto.
Evidentemente Amiga Ine. non ha (an¬
cora?) fornito ai distributori materiale da
imballaggio specifico, poiché il d'Amiga è
stato spedito in uno scatolone su cui
spicca la scritta "A1200HD"...
L'esterno
L'aspetto esterno del d’Amiga vendu¬
to da KDH Datentechnik è piuttosto gra¬
devole. Il sistema è contenuto in un case
tower di medie dimensioni
(18,5x46,5x41,5) dalla linea molto pulita e
"classica'. L’estetica del case è inoltre ab¬
bellita da due enormi adesivi raffiguranti
la palla Boing con il logo "Amiga" sovraim-
presso, applicati alle due pareti laterali; un
terzo Boing, più piccolo, fa bella mostra
di sé sul frontale.
Va sottolineato a questo proposito che
ogni distributore di d'Amiga ha probabil¬
mente la facoltà di personalizzare la mac¬
china con il proprio case, quindi non è
detto che quello descritto si debba ne¬
cessariamente considerare il look "ufficia¬
le" del sistema.
Le uniche due periferiche accessibili
dal pannello frontale sono il lettore CD e
il floppy drive; sono presenti altri due al¬
loggiamenti da 5.25" e altrettanti da 3.5"
utilizzabili per successive espansioni co¬
me DVD, masterizzatori, tape streamer,
drive Zip/Jaz o semplicemente ulteriori
hard disk. Il retro del case ospita tutti i
connettori tipici dei PC: alimentazione,
mouse e tastiera (in standard PS/2), USB,
VGA, audio, joystick, seriali e parallela.
Il mouse allegato al d'Amiga è un
semplice modello a due tasti privo di
marca. Quanto alla tastiera, KDH è pur¬
troppo in grado di fornirne solo una con
layout tedesco, ma offre la possibilità di
scalarla dal prezzo in modo da evitare una
spesa inutile; si può poi acquistare una
tastiera adatta alla propria lingua presso
un qualsiasi rivenditore PC.
L'interno
Veniamo ora alla dotazione hardware
vera e propria del d'Amiga. La scheda
madre del computer è una Gigabyte GA-
5AX di tipo socket 7, che permette di
montare CPU fino a 550 MHz (overclock
escluso) e RAM fino a 768 MB in moduli
DIMM. Il controller integrato a due canali
supporta quattro periferiche EIDE e la do¬
tazione di slot di espansione è abbastan¬
za tipica: 1 AGP (66 MHz), 5 PCI (33
MHz) e 2 ISA.
Il processore scelto da Amiga Ine. è
un AMD K6-2 a 500 MHz, e la scelta non
sorprende, vista la comprensibile allergia
della comunità Amiga al nome "Intel". Nel
complesso si tratta di un processore dalle
prestazioni più che dignitose (per gli stan¬
dard PC...) e dal prezzo contenuto, essen¬
do sul mercato già da qualche tempo; la
sua adozione da parte di Amiga rappre¬
senta sicuramente un buon compromes¬
so tra velocità e costo.
La dotazione
di connettori
del d'Amiga
é quella tipi¬
ca dei PC
dell'ultima
generazione.
Notare le
due prese
VGA offerte
dalla scheda
grafica Ma¬
trox GA00
Dual Head.
MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000
189
KDH Datenlechml spedisce insieme al d'Amiga lutto il necessario per reinstallare Red Hat 6.1. L SDK
non entrava nell'inquadratura, potete comunque ammirarlo sul numero 210 di MC
La RAM montata di sene sul d'Amiga
ammonta a 128 MB; KDH offre l'opzione
di raddoppiare tale quantità con un so¬
vrapprezzo di 349 marchi.
Poiché Amiga Ine. ha formato un'al¬
leanza strategica con Matrox, grazie alla
quale - tra le altre cose - il futuro Amiga
DE (Digital Environment) potrà usufruire
di driver particolarmente ottimizzati per i
chipset grafici prodotti da questa ditta,
appare del tutto naturale che la scheda
grafica montata sul d'Amiga sia una Ma¬
trox G400. Meno chiaro è invece il moti¬
vo per cui sia stato scelto il modello Dual
Head, che consente di visualizzare due
output distinti su monitor differenti: un'i¬
potesi ragionevole è che il supporto di
questa feature sia previsto come parte in¬
tegrante di Amiga DE.
Il d'Amiga monta di serie una G400
AGP dotata di 16 MB di memoria video,
ma con un sovrapprezzo di 139 marchi è
possibile richiedere una scheda con 32
MB. A meno che si intenda destinare il
computer ad un uso ludico intensivo, co¬
munque, non c'è un grande vantaggio
nell’esercitare questa opzione
Per quanto riguarda il sonoro Amiga
Ine. non ha certo lesinato sulla qualità: la
scheda audio montata sul d’Amiga è in¬
fatti nientemeno che una SoundBlaster
Live!, attualmente la serie più pregiata
nel catalogo Creative. A questa scheda
possono essere connessi ben quattro al¬
toparlanti in modo da ottenere un effetto
"surround"; di nuovo, ciò fa ben sperare
che Amiga DE saprà trarre vantaggio da
questa possibilità.
Un ulteriore slot PCI è occupato dalla
scheda Ethernet, al momento un requisi¬
to obbligatorio per l'installazione dell'-
SDK. Si tratta di una Surecom EP-320X-
R, benché nel suo annuncio originale
Amiga Ine. citasse invece una Linksys
NC100: evidentemente si tratta di due
schede equivalenti, e forse quella scelta
da KDH è risultata piU facilmente reperibi¬
le in Germania, o semplicemente meno
costosa
Completano l'equipaggiamento stan¬
dard del d’Amiga un hard disk IDE della
capienza di 10 GB. un lettore CD-ROM
48x e l'immancabile floppy drive.
KDH offre comunque la possibilità di
apportare modifiche alla configurazione di
base; oltre alle opzioni già menzionate si
può per esempio richiedere l'installazione
di un secondo hard disk, oppure di un
controller SCSI.
Ciò che invece non può essere richie¬
sto, pena la perdita del diritto al supporto
sviluppatori di Amiga Ine., è la sostituzio¬
ne del processore o delle schede
AGP/PCI: questi aspetti della configura¬
zione devono restare identici per ogni
d'Amiga venduto. Ovviamente ciò non
impedisce all’acquirente di effettuare in
seguito la modifica per conto proprio, ma
chi dovesse decidere di seguire questa
strada lo farebbe a suo rischio e pericolo
Sviluppatore avvisato...
Il software
Il d'Amiga viene venduto con prein¬
stallata la distribuzione di Linux Red Hat
6.1. Non si tratta di una versione recen¬
tissima, ma questa scelta si è resa ne¬
cessaria a causa di un bug che affligge le
release successive di Red Hat, nonché
quelle di molte altre distribuzioni, e che
impedisce il corretto funzionamento dell -
SDK. In ogni caso Red Hat 6.1 è perfetta¬
mente adeguata ai fini della programma¬
zione sotto l'ambiente di sviluppo Amiga,
e chi volesse a tutti i costi provare altre
distribuzioni troverà sul capiente hard di¬
sk del d'Amiga spazio più che sufficiente
per installarne un certo numero.
Nonostante Red Hat 6.1 venga prein¬
stallata dal rivenditore, nella confezione
del d'Amiga sono compresi un CD-ROM
e un floppy disk che permettono di riese-
guire l'installazione in caso di necessità
In effetti molti vorranno fare ciò immedia¬
tamente, poiché per qualche ragione
KDH ha deciso di installare Linux in mo¬
dalità testo, senza l'avvio automatico del¬
l'ambiente grafico X Window . richiesto
per l'utilizzo delI'SDK!
Gli utenti Linux esperti spesso preferi¬
scono non avviare X automaticamente e
lavorare per la maggior parte del tempo
con un'interfaccia a caratteri, ma in que¬
sto caso l'ambiente grafico è sempre ne¬
cessario (ammesso che si utilizzi il d’Ami¬
ga per lo scopo a cui è destinato) e quindi
una simile decisione non sembra avere
molto senso. Fortunatamente l'installa¬
zione di Red Hat 6.1 è abbastanza sem¬
plice ed intuitiva e non richiede piU di una
ventina di minuti nel caso peggiore, qua¬
lora cioè si decida di installare tutti i pac¬
chetti (scelta consigliata, vista la capienza
dell'hard disk).
Può essere utile reinstallare Linux an¬
che per modificare il partizionamento del-
l'hard disk; infatti KDH lo dedica intera¬
mente a Red Hat 6.1, mentre sarebbe
preferibile lasciare dello spazio vuoto in
vista della possibile futura installazione di
altri sistemi operativi - tra cui, verosimil¬
mente, anche lo stesso Amiga DE.
L'altro software allegato al d'Amiga è,
ovviamente, l'SDK,
che a differenza di
Linux non è prein¬
stallato, bensì con¬
fezionato nella sca¬
tola di cartone sigil¬
lata con cui viene
venduto anche se¬
paratamente. Ciò è
dovuto al fatto che
durante l'installa¬
zione delI'SDK oc-
Ecco l 'SDK in azione
sotto Red Hat 6 I
Nella finestra di In-
tent si possono os¬
servare alcuni pro¬
grammi di terze parti
Vi ricorda qualcuno il
signore al centro?
190
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
II d'Amiga risulta par¬
ticolarmente adatto
ad emulare l'Amiga
Classic tramite il nuo¬
vo UAE-JIT per Linux.
corre registrarsi,
fornendo i propri
dati, presso il sito
per sviluppatori di
Amiga Ine,, e que¬
sta operazione non
può certo essere
svolta dal rivenditore
uSeSl a V4 i- flr ■£--In éiaL
II valore aggiunto
Se finora vi è sembrato che al posto
del d'Amiga si potrebbe benissimo acqui¬
stare un qualsiasi altro PC con le stesse
specifiche su cui installare l'SDK... beh,
avete ragione. Ma soltanto dal punto di
vista funzionale.
Il vero motivo per cui molti troveranno
conveniente optare per la piattaforma uf¬
ficiale di Amiga Ine. è l'abbinamento spe¬
ciale che essa (e solo essa) offre: l'iscri¬
zione gratuita per un anno al supporto
sviluppatori di Amiga a livello Trailblazer,
un 'pacchetto" che normalmente coste¬
rebbe 1000 dollari e che offre notevoli
vantaggi e facilitazioni, come sconti sulla
partecipazione alle DevCon e sulla docu¬
mentazione cartacea, assistenza nel giro
di 24 ore su qualsiasi problema, accesso
a versioni beta del nuovo software, forni¬
tura di ampia documentazione, comuni¬
cazioni dirette con il personale di Amiga
Ine., accesso a mailing list riservate... e
altro ancora.
Il prezzo del d'Amiga (2098 marchi), di
per sé in linea con quello di molti altri PC
analoghi, risulterà dunque molto più inte¬
ressante per chiunque sia intenzionato a
sviluppare seriamente sotto il nuovo am¬
biente Amiga. Chi invece per il momento
intende esplorare l'SDK solo per curio¬
sità, senza dedicarsi a tempo pieno all'at¬
tività di sviluppo e non necessitando
quindi di un particolare supporto, può tro¬
vare più vantaggioso assemblarsi un PC
con le proprie mani. Scegliendo opportu¬
namente i componenti tra i più economici
disponibili, purché nel rispetto delle spe¬
cifiche di base, riuscirà facilmente a
spendere meno rispetto al prezzo della
piattaforma ufficiale.
Le impressioni d'uso
Il d’Amiga si comporta, sul piano pre¬
stazionale, più o meno come qualsiasi PC
odierno di fascia media; Linux, pur non
essendo certamente un sistema operati¬
vo leggero come AmigaOS, sfrutta
l'hardware in modo adeguato. Red Hat
61 offre la scelta tra i due desktop mana¬
ger più popolari, KDE e Gnome. L'uso di
uno piuttosto che dell'altro dipende solo
dai propri gusti personali; l'SDK, infatti,
funziona con entrambi.
L'installazione delI'SDK, che va esegui¬
ta come utente root, è andata a buon fine
solo al secondo tentativo, quando il pro¬
gramma di setup è stato lanciato da shell:
avviandolo tramite la sua icona, infatti, al¬
cuni file non sono stati trovati, apparente¬
mente a causa della mancanza del corret¬
to path di ricerca. Probabilmente un uten¬
te Linux esperto non sarebbe caduto in
questo inghippo, ma chi proviene da Ami¬
ga è abituato ad aspettarsi un comporta¬
mento più coerente...
L'SDK, una volta installato, ha funzio¬
nato come previsto. Sono bastati pochi
attimi per riempire la finestra di Intent
con palle Boing rimbalzanti, orologi tra¬
sparenti, filtri grafici in tempo reale, fine¬
stre di terminale, animazioni e dimostrati¬
vi della gestione di GUI e di font vettoriali
con anti-aliasing. Il processore virtuale di
Elate sembra davvero mantenere le sue
promesse: il multitasking appare molto
efficiente e solo l'esecuzione in contem¬
poranea di un gran numero di animazioni
ha potuto provocare un percettibile rallen¬
tamento. In particolare la manipolazione
della grafica bitmap è eccellente; lo spo¬
stamento solido delle finestre sembra
persino più fluido di quello del window
manager di Linux, nonostante quest’ulti¬
mo giri in modo nativo, e Intent invece
solo come "ospite"! Si può facilmente im¬
maginare, quindi, come funzionerà Amiga
DE sullo stesso hardware quando sarà di¬
sponibile come sistema operativo a sé
stante.
La scheda grafica G400 è ben suppor¬
tata in modalità 2D, e disponendo di un
monitor adeguato si potrebbe tranquilla¬
mente lavorare su un desktop a
1920x1440 pixel e 24 bit di profondità co¬
lore. Per usare al meglio le funzioni di ac¬
celerazione 3D offerte dalla scheda, inve¬
ce, è consigliabile procurarsi ed installare
le ultime versioni del software necessario
(librerie OpenGL).
Solo la scheda audio SoundBlaster Li¬
ve! rappresenta in qualche modo un pro¬
blema: infatti Red Hat 6.1 è priva dei mo¬
duli software necessari al suo utilizzo, e
ciò di fatto significa che il d'Amiga, nella
sua configurazione standard, è compieta-
mente muto! Per chi non teme di adden¬
trarsi in (più o meno) complicate procedu¬
re di installazione esistono diverse strade
per aggirare questo ostacolo; quella forse
più indicata consiste nell'installare le li¬
brerie ALSA (http://www.alsa-
project.org), in via di affermazione come
lo standard ufficiale di Linux per la gestio¬
ne dell'audio. E' inoltre possibile che il
problema venga risolto automaticamente
da uno dei futuri aggiornamenti delI'SDK;
del resto la versione corrente del kit di
sviluppo non contiene ancora le API defi¬
nitive per il sonoro, previste per la relea-
se 1.2, e quindi ai fini dello sviluppo su
Amiga l'assenza dell'audio influisce (per
ora) solo fino ad un certo punto.
Nel complesso il d'Amiga si è dimo¬
strato un sistema solido, non troppo co¬
stoso, assemblato con componenti di
buona qualità e dotato di software in gra¬
do di sfruttarne (quasi) tutte le caratteri¬
stiche. Non presenta alcun tratto eclatan¬
te o particolarmente innovativo (non es¬
sendo questo il suo scopo), ma indubbia¬
mente fa ciò che deve fare, e lo fa bene.
Conclusioni
Il d'Amiga non è di certo una macchi¬
na per tutti, e del resto non vuole esser¬
lo; il target a cui si rivolge è principalmen¬
te quello degli sviluppatori interessati a
ciò che Amiga Ine sta progettando. Può
comunque presentare qualche attrattiva
anche agli appassionati di Linux in cerca
di una macchina dedicata senza Win¬
dows preinstallato e, perché no, agli
utenti Amiga Classic costretti loro mal¬
grado a passare temporaneamente al PC.
Infatti è pressoché certo che il d'Amiga
sarà una delle piattaforme in grado di far
girare nativamente Amiga DE, una volta
che questo sarà stato rilasciato; nel frat¬
tempo, se necessario, può benissimo ve¬
nire destinato ad altri usi
In ogni caso la disponibilità del d'Ami¬
ga è un ulteriore segno, dopo il rilascio
delI'SDK, che l'attuale dirigenza di Amiga
Ine. procede speditamente e con serio
impegno verso la realizzazione concreta
dei progetti annunciati alla comunità.
KS
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000
191
di
MCmicrocomputer
BBSIB
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Scelgo una delle seguenti forme di pagamento:
O Versamento sul c/c postale n° 60106002 intestato a Pluricom s.r.l. - Viale Ettore Franceshini, 73 - 00155 Roma
O Allego assegno bancario non trasferibile
intestato a Pluricom s.r.l, - Viale Ettore Francescani, 73 - 00155 Roma
O Versamento a mezzo bonifico bancario
c/o Banco Ambrosiano Veneto c/c n. 102388/32 ABI 3001, Cab 03206 intestato a: Pluricom s.r.l -Viale Ettore Francescani, 73 - 00155 Roma
O Versamento a mezzo vaglia postale
intestato a: Pluricom s.r.l. - Viale Ettore Francescani, 73 - 00155 Roma
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Firma.
Compilare se il versamento è effettuato da persona diversa dall'intestatario:
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